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Disabilità e inclusione sociale: nasce il Premio Giornalistico “3 dicembre – Paolo Osiride Ferrero”

di Redazione GRS


Nuove parole per l’inclusione sociale

Nasce il Premio Giornalistico “3 dicembre – Paolo Osiride Ferrero” per promuovere i temi della disabilità, dell’inclusione sociale e dell’accessibilità attraverso inchieste, articoli, servizi o video. Per partecipare all’iniziativa, ideata dalla Consulta per le Persone in Difficoltà, c’è tempo fino al 30 marzo.

Milano-Cortina 2026: Libera promuove “La Staffetta delle Alpi” per chiedere Olimpiadi trasparenti e rispettose

di Redazione GRS


La Staffetta delle Alpi

È l’iniziativa itinerante di Libera che prevede tappe in Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia per chiedere Olimpiadi invernali trasparenti, rispettose, responsabili. Molte proposte progettuali infatti sono impattanti e a forte consumo di suolo, con costi a carico dei bilanci pubblici che continuano a lievitare.

Libera in collaborazione con CIPRA Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness e WWF, organizza una manifestazione itinerante strutturata in eventi pubblici che avranno luogo nelle principali città e località protagoniste delle prossime Olimpiadi invernali del 2026.

Con il susseguirsi di questi momenti di riflessione, che toccheranno il Veneto, il Trentino Alto Adige e la Lombardia, s’intende manifestare, in una ideale staffetta, la richiesta che le prossime Olimpiadi siano rispettose dell’ambiente, delle comunità, scevre da speculazioni economiche e da infiltrazioni mafiose. La Staffetta ha avuto inizio a Verona in data 7 febbraio 2023, per proseguire con tappe a Belluno, Cortina, Anterselva, Cavalese e Bormio-Livigno per concludersi a Milano il 21 marzo 2023 in occasione della manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

“È possibile” è lo slogan scelto da Libera per la Giornata della memoria e dell’impegno: la staffetta, nell’intenzione dei promotori, richiama tale slogan per invitare enti ed istituzioni coinvolti nell’organizzazione e nell’accoglienza delle Olimpiadi Milano – Cortina 2026 alla realizzazione di una manifestazione veramente trasparente, rispettosa e responsabile. L’Italia avrà i riflettori del mondo intero puntati addosso e sarà indispensabile garantire questi aspetti insieme, nel nome della buona riuscita dei Giochi stessi.

“È possibile”, ma al momento, purtroppo, si è in presenza di alcune proposte progettuali spesso difformi da quelle contenute nel dossier di candidatura olimpica. Molte opere, connesse ai giochi olimpici ed in procinto di essere realizzate, sono impattanti ed a forte consumo di suolo, con costi a carico dei bilanci pubblici che continuano a lievitare.

I meravigliosi panorami imbiancati, però, sono un ecosistema delicato che va preservato dall’aggressività delle attività antropiche e dalle infiltrazioni mafiose, soprattutto in occasione di competizioni che richiedono strutture di accoglienza di grandi dimensioni, fortemente energivore, che non favoriscono un ruolo attivo delle comunità locali. Anche le politiche di gestione dei rifiuti e degli spostamenti di sportivi e pubblico, così come la scelta dei materiali per gli approvvigionamenti e per le costruzioni, sono elementi di sviluppo da osservare con attenzione, con l’obiettivo di preservare legalità, ambiente e comunità locali. Si rammenta che la partecipazione diffusa ed il rispetto dei principi di trasparenza sono i primi argini al manifestarsi di condotte speculative, corruttive e alla penetrazione della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere collegate alla manifestazione olimpica.

La “Staffetta delle Alpi per olimpiadi invernali trasparenti, rispettose e responsabili” vuole essere uno stimolo a fare questo, vuole creare occasioni per riflettere, per approfondire, per spiegare ragioni e ascoltarle, per cercare di conoscere meglio i meccanismi di infiltrazione delle mafie non solo negli appalti, ma nelle comunità. Vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, gli “addetti ai lavori” e la Pubblica Amministrazione, in merito alle preoccupazioni della Società civile circa le modalità di organizzazione della manifestazione Olimpica viste finora. Perché si sta prefigurando la possibilità che vengano costruite opere, sia pubbliche che private, lesive dell’ambiente, molto costose, a forte rischio di infiltrazione mafiosa e contrarie agli effettivi interessi delle comunità. Si rischia uno spreco di ingenti risorse pubbliche in un periodo storico di grandi difficoltà economiche. La “Staffetta” vuole attivare azioni di compartecipazione delle comunità e delle associazioni alla vigilanza, un vero e proprio “monitoraggio civico” di quanto verrà realizzato nei prossimi mesi e anni in avvicinamento alla manifestazione olimpica perché le ingenti risorse economiche previste per questa grande manifestazione sono attrattive per le organizzazioni mafiose e non ci si deve far trovare impreparati.

Il “testimone” che i partecipanti alla “Staffetta” si scambieranno è una “torcia olimpica” ideata e realizzata dal designer/professore Kuno Prey, della facoltà di Design e Arti – Libera Università di Bolzano il quale ha raccolto la nostra richiesta dando rappresentazione alle parole “Trasparenza”, “Rispetto” e “Responsabilità. Il corpo della “torcia olimpica” è stato realizzato con il fusto di un giovane abete bianco proveniente da un’area schiantata dalla tempesta VAIA nel 2018. In quell’autunno, sulle Alpi orientali sono stati “soffiati” al suolo quasi 16 milioni di alberi. Una catastrofe “naturale” causata da una non adeguata gestione del territorio e dalle conseguenze del cambiamento climatico antropogenico. L’intenzione è quella di portare l‘attenzione sul forte pericolo che ulteriori interventi di sfruttamento dell’ambiente, quali molti di quelli previsti dai giochi olimpici, possono avere sull’ambiente e il clima. Il corpo della torcia è stato trattato con cera d’api. La fiamma della “torcia olimpica” stilizzata è invece composta da tre sagome realizzate con feltro nero. Quella centrale ha al suo interno una piccola luce LED rossa come accenno al fuoco. Il colore nero del feltro vuole esprimere tristezza e grande preoccupazione.

Al via la settimana di sensibilizzazione per i tumori infantili: a Roma un convegno su diritti ed esigenze dei pazienti

di Redazione GRS


 

 

 

 

Impegno e speranza

Al via la settimana di sensibilizzazione per i tumori infantili. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

In Italia, ogni anno ricevono una diagnosi di malattia oncologica circa 1.500 bambini e 900 adolescenti; grazie ai progressi scientifici circa l’80% di loro guarisce. Domani, in occasione della XXII Giornata Mondiale contro il cancro Infantile, si svolge a Roma il convegno “Un impegno per l’oncologia pediatrica-Diritti ed esigenze dei pazienti durante e dopo le cure”, promosso dalla federazione di genitori e guariti onco-ematologia pediatrica, Fiagop e da Aieop.

Al centro gli aspetti scientifici della malattia, ma soprattutto le conseguenze psico-sociali. La federazione lancia inoltre l’iniziativa “Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni”, per seminare germogli di solidarietà per l’onco-ematologia pediatrica, e dedicare un’attenzione alla cura dell’ambiente.

“Sistemi alimentari sostenibili, una legge entro fine anno”: oltre 280 scienziati scrivono a Ursula von der Leyen

di Redazione GRS


Invertire la rotta

Oltre 280 scienziati e Ong hanno scritto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiedere che la UE emani entro la fine dell’anno una legge per i Sistemi alimentari sostenibili. Secondo Slow Food occorre modificare i nostri modelli di consumo per arginare la crisi climatica e la perdita di biodiversità.

Jakub Jankto rivela al mondo la sua omosessualità: tantissimi messaggi di solidarietà al calciatore ceco

di Redazione GRS


Senza pregiudizi

Jakub Jankto, ventisettenne calciatore della Repubblica Ceca, ha scelto di non nascondersi più e di rivelare con un video postato su Instagram la sua omosessualità. Il giocatore dello Sparta Praga, che ha militato anche in squadre italiane, ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà.

“Ciao, sono Jakub Jankto – il suo messaggio – Come tutti gli altri, ho i miei punti di forza, i miei punti deboli, una famiglia, i miei amici, un lavoro che svolgo al meglio da anni, con serietà, professionalità e passione.
Come tutti gli altri, voglio anche vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizio. Senza violenza. Ma con amore. Sono gay e non voglio più nascondermi”.

Jankto, che ha 27 anni, attualmente gioca nello Sparta Praga, in prestito dal Getafe, ma è stato anche in Italia: nel 2015 arrivò all’Udinese, che lo mandò in prestito in Serie B all’Ascoli. L’esordio in A, nella stagione 2016-2017 a Udine, dove resta due stagioni prima di trasferirsi alla Sampdoria dove resta tre stagioni prima di trasferirsi in Spagna nell’estate 2021. In totale ha giocato 155 partite in Serie A, segnando 17 gol.

“Siamo tutti con te, Jakub. Il calcio è per tutti”. Con questo tweet, accompagnato dalle emoticon di una bandiera arcobaleno e un cuore, la Fifa si schiera con il nazionale della Repubblica Ceca Jakub Jankto, 27enne ex Udinese e Samp, che oggi ha fatto coming out dichiarando la propria omosessualità. Anche l’Uefa è al fianco del giocatore. “Hai fatto bene, Jakub – è il tweet della confederazione europea -. Tu sei un’autentica fonte di ispirazione, e il calcio europeo è con te”. Fra i due tweet di Fifa e Uefa c’è quello del portiere del Napoli Alex Meret, che ha postato l’emoticon di un cuore, e lo stesso ha fatto l’account della Juventus, assieme all’immagine di un arcobaleno.

Sono tantissimi i messaggi via social di solidarietà nei confronti di Jankto. La federcalcio della Repubblica Ceca (nazionale di cui l’ex dell’Udinese fa parte) scrive che “per noi non cambia nulla. Vivi la tua vita, Jakub”, mentre l’attuale club del giocatore, lo Sparta Praga (che lo ha preso in prestito dal Getafe) rivela che “Jakub ha parlato apertamente del suo orientamento sessuale con la dirigenza e i compagni qualche tempo fa. Tutto il resto riguarda la sua vita personale: nessun commento ulteriore e basta domande. Hai il nostro supporto. Vivi la vita, Jakub. Non importa nient’altro”.

Il Getafe twitta “Il nostro massimo rispetto e appoggio incondizionato”, mentre “Orgogliosi di te, Jakub”, è il tweet del Barcellona. C’è un messaggio anche dall’account ufficiale della Premier League: “Siamo con te, Jakub. Il calcio è per tutti”. “Non vivere mai con la paura di ciò che sei. Siamo con te, Jankto”, è invece il tweet, con emoticon di un cuore, del Milan. Posta un arcobaleno e un cuore, come ha fatto la Juventus, anche il Real Madrid. “Grazie Jakub per il tuo coraggio – scrive invece la federcalcio svedese -: essere in grado di amare apertamente chi vuoi dovrebbe essere ovvio”. Dagli Stati Uniti arriva il messaggio, sempre via Twitter, della Major League Soccer (Mls): “Grazie per aver condiviso il tuo vero io con il mondo. Il calcio è per tutti”.

È enorme il numero di sfollati in Siria dopo il terremoto: potrebbero essere oltre 5 milioni

di Redazione GRS


Cinque milioni di sfollati

Dopo il terremoto, è enorme il numero di persone rimaste senza casa in Siria. Il servizio di Fabio Piccolino.

Il numero delle vittime del terremoto in Turchia e Siria cresce di ora in ora, ma è grande anche la preoccupazione per le persone rimaste senza un tetto sopra la testa. Secondo l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, nella sola Siria gli sfollati potrebbero essere oltre 5 milioni, in un paese in profonda crisi per le conseguenze di un conflitto che dura da 12 anni. Gli Stati Uniti intanto, hanno deciso di allentare per 6 mesi alcune delle sanzioni imposte nei confronti del governo di Damasco per permettere ai soccorsi di raggiungere la popolazione.

Giovani, droghe e riduzione del danno: a rischio chiusura il progetto Neutravel

di Redazione GRS


Non chiudete la cura

Il progetto Neutravel, una delle iniziative più innovative in Italia sugli interventi di riduzione del danno nei contesti del divertimento giovanile, rischia di chiudere. La Regione Piemonte non ha rinnovato le risorse economiche necessarie per realizzare le attività del progetto e il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza lancia un appello affinchè possa continuare.