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Calcio: Stephanie Frappart sarà la prima donna ad arbitrare ai Mondiali

di Redazione GRS


Debutto mondiale

Questa sera, per la prima volta, una donna dirigerà un incontro di calcio del Campionato del mondo. Sarà ancora Stephanie Frappart ad alzare l’asticella, arbitrando Costa Rica-Germania. La francese è una delle tre arbitre nel gruppo dei 36 direttori di gara ai Mondiali.

Fin qui Frappart aveva fatto il quarto ufficiale in Messico-Polonia. La francese è una delle tre arbitro donna insieme con la giapponese Yoshimi Yamashita e la ruandese Salima Mukansanga – del gruppo dei 36 direttori di gara ai Mondiali e finora nessuna era stata ancora scelta come arbitro. «È un segnale forte da parte della Fifa avere donne arbitri in Qatar — aveva commentato Frappart dopo l’annuncio dei fischietti selezionati per il torneo —. Non sono una portavoce femminista, ma se questo può far accadere le cose…», dicendosi consapevole di «giocare un ruolo» come un modello per un’intera generazione di future donne arbitro.

Sostenibilità Mobilità Sociale: il progetto di Auser contro l’isolamento di anziani e persone fragili in Basilicata

di Redazione GRS


Sostenibilità Mobilità Sociale

È il nome del progetto di Auser, sostenuto da Fondazione con il Sud, che mira a contrastare l’isolamento di anziani e persone fragili nelle aree interne della Basilicata attraverso il trasporto sociale. Ascoltiamo il responsabile del progetto Nicola Coviello.

2000 città del mondo illuminano i loro monumenti per ribadire il “no” alla pena di morte: a Roma si accende il Colosseo

di Redazione GRS


Luci contro il boia

Oggi duemila città del mondo illumineranno i loro più importanti monumenti per ribadire il “no” alla pena di morte. L’iniziativa ricorda l’anniversario della prima abolizione della condanna capitale nella storia, quella nel Granducato di Toscana nel 1786. L’evento di Roma, con l’accensione del Colosseo è curata dalla Comunità di Sant’Egidio.

Mare e sostenibilità: la Ocean Race sbarca per la prima volta in Italia

di Redazione GRS


“Un mare di sostenibilità”

Arriva per la prima volta in Italia la competizione che sensibilizza sulla sostenibilità dei mari. La partenza della Ocean Race, la più straordinaria e dura regata intorno al mondo, è fissata per il 15 gennaioprossimo da Alicante (Spagna) e l’arrivo è previsto a Genova con il “Grand Finale” dal 24 giugno al 2 luglio 2023, nell’anno del cinquantesimo compleanno.

Nel 2023 The Ocean Race, la più straordinaria e dura regata intorno al mondo, compie 50 anni e per la prima volta nella storia arriverà in Italia. La partenza è fissata per il 15 gennaio prossimo da Alicante (Spagna) e l’arrivo è previsto a Genova con il “Grand Finale” dal 24 giugno al 2 luglio 2023. Genova diventa così capitale mondiale della vela. Nel nuovo Waterfront di Levante sarà allestito l’Ocean Live Park con numerosi eventi e una previsione di oltre 300.000 presenze. Oltre all’arrivo della 14° edizione di The Ocean Race, ci saranno la “In Port Race” e la “The Ocean Race Legends 50th Anniversary Regatta”. E prima che il mondo “arrivi” a Genova sarà il capoluogo ligure a fare il giro del mondo con una “Business Lounge” in ogni tappa in cui verranno promosse le eccellenze del territorio ligure e del “Made in Italy”.
Il giro del mondo è suddiviso in 8 tappe con le seguenti partenze: Alicante (15/1), Capo Verde (25/1), Cape Town (26/2), Itajaí (23/4), Newport (21/5), Aarhus (8/6), Kiel (Fly-by, 9/6), L’Aja (15/6), Genova. Verranno percorse circa 32.000 miglia, attraverso gli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, oltre alle inospitali profondità ghiacciate dell’Oceano Meridionale che circonda l’area prossima all’Antartide. Quella tra Cape Town e Itajaí sarà la tappa più lunga dei 50 anni di storia della regata, una maratona di 12.750 miglia durante la quale le barche passeranno per la prima volta tutti e tre i grandi capi meridionali: Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn, senza scalo.

“Genova e la Liguria hanno fatto centro, portando per la prima volta in Italia un evento che non è soltanto sportivo”, sottolinea il Ministro Andrea Abodi. “The Ocean Race è molto più di una competizione, è una meravigliosa avventura, che mette in primo piano un settore industriale importante e cerca di salvaguardare l’ambiente. Lo sport può essere al tempo stesso testimone delle dinamiche sociali e strumento di comunicazione formidabile. Sottolineo anche il grande sforzo finanziario che ha sostenuto la città di Genova – prosegue Abodi – 400 milioni di investimento, 150 pubblici e 250 privati per il nuovo Waterfront di Levante. Questo succede perché c’è una visione: non è un fotogramma, ma un film di sviluppo della città. Mi auguro che dal 24 giugno al 2 luglio a Genova ci sia una presenza viva dell’intero sistema Paese, e che per il futuro ci sia una nuova candidatura, perché questi eventi hanno bisogno di continuità nel tempo: meritiamo di più di una tappa finale”.

“L’appuntamento con The Ocean Race – Genova The Grand Finale rappresenta per la Federazione Italiana Vela e per l’Italia una delle tappe più significative del movimento velico internazionale”, spiega Francesco Ettorre, Presidente della FIV. “Come ho già sottolineato più volte, c’è stato un grande impegno per riuscire a far arrivare una delle regate più iconiche a livello mondiale a Genova. Grazie all’impegno di Comune di Genova, Regione Liguria e Istituzioni nazionali, questo è stato possibile. L’arrivo per la prima volta del Grand Finale in Italia spero possa essere stimolo per riuscire ad avere un equipaggio italiano in un prossimo futuro”.

Una straordinaria sfida sportiva, una grande occasione di promozione per Genova e l’Italia nel mondo ma anche un forte progetto di sostenibilità. Dal capoluogo ligure è infatti partito il Genova Process, un percorso che vedrà protagonisti i massimi esperti e stakeholder del settore a livello internazionale per arrivare a redigere la bozza di Carta dei Diritti degli Oceani i cui principi saranno presentati a Genova durante il “Grand Finale” e poi consegnati all’Assemblea delle Nazioni Unite, a New York, nel novembre del 2023.

“Dall’Innovation Workshop di Genova dello scorso marzo – racconta Antonio Di Natale, biologo marino e consulente scientifico del “Genova Process” – ci sono state riunioni bisettimanali, un Summit a Stoccolma, un Innovation Workshop a Cascais e 4 eventi alla United Nation Ocean Conference a Lisbona. Il 5 dicembreprossimo ci riuniremo nuovamente a Genova. A seguire gli appuntamenti di Alicante e Capo Verde. E durante il Grand Finale si terrà a Genova l’ultimo Ocean Summit per la scrittura finale della bozza da portare all’Onu”.

Nell’ultima edizione, The Ocean Race ha attirato 2,5 milioni di visitatori nei villaggi, coinvolto 94.000 ragazzi nel learning program, 20.000 bambini nei workshop sulla sostenibilità e 28.071 ragazzi e adulti nel “Try Sailing”. Sono stati 4.356 I media accreditati per 2,19 miliardi di audience tv news, 2,62 miliardi di lettori sulla carta stampata, 117.129 articoli online, 1,889 miliardi di social media post impressions, 200,7 milioni di social media video views e 168 milioni di interazioni social.

The Ocean Race “Genova The Grand Finale” gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coni e dell’Unione Stampa Sportiva Italiana. Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Blue District e Federvela sono i partner Istituzionali. Iren, Rina, Ett e Esselunga sono i partner commerciali.

Servizio civile, 71.741 nuove opportunità per i giovani: soddisfazione di Cnesc e Arci Servizio Civile

di Redazione GRS


Servizio civile

71.741 nuove opportunità per i giovani, di cui 1.216 all’estero. Una buona notizia per il mondo associativo. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

Soddisfazione della CNESC e di Arci Servizio Civile per la pubblicazione del decreto che dispone il finanziamento dei programmi e progetti per un impiego complessivo di 71.741 operatori volontari. Il dipartimento ha scelto in modo positivo di semplificare la procedura e di utilizzare i risparmi dei mancati avvii del bando 2021 per integrare l’attuale, il più grande di sempre. Questo garantisce tempi e numeri certi. Adesso – segnalano gli enti –  Dipartimento, Regioni ed Enti sono chiamati a fare una capillare e corretta comunicazione verso i giovani e le famiglie.