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I migranti giunti in Italia nel 2021 provengono innanzitutto da Paesi colpiti da calamità naturali, rivela Idos

di Redazione GRS


Immigrazione climatica

Nel 2021 i migranti venuti in Italia provenivano innanzitutto da Paesi colpiti da calamità naturali. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Nel 2021 i primi Paesi di origine delle persone arrivate in Italia erano tra quelli più colpiti da siccità e alluvioni. E Lo scorso anno nel mondo sono stati registrati 23,7 milioni di nuovi sfollati per cause ambientali.

Lo rivela l’anticipazione del dossier Idos. Negli ultimi 15 anni i disastri naturali sono stati la causa principale della maggior parte degli sfollamenti interni Tra i Paesi più colpiti: Cina, Filippine e India.

“Viaggio nel Paese che cresce”: l’inaugurazione della mostra fotografica sui cantieri educativi d’Italia

di Redazione GRS


Scatti d’infanzia

Il 27 ottobre sarà inaugurata la mostra fotografica del “Viaggio nel Paese che cresce” di Riccardo Venturi, al Museo di Roma in Trastevere. Un lungo viaggio da Nord a Sud nei cantieri educativi avviati grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso da Con i bambini.

La mostra “Stati d’infanzia”, con oltre 80 foto di Riccardo Venturi e un documentario a cura di Arianna Massimi, attraversa decine di “cantieri educativi”, tra gli oltre 400 selezionati in tutta Italia e pone al centro del viaggio “il tema delle disuguaglianze e delle marginalità, dell’esclusione sociale e della dispersione scolastica con l’obiettivo di mettere in luce la complessità e le difficoltà, ma anche le possibilità di rinnovamento e il cambio di rotta necessario e possibile attraverso sperimentazioni e ‘alleanze educative’ tra scuola, terzo settore, istituzioni e famiglie così come avviene con i progetti raccontati in mostra”. Un inedito percorso in un Paese segnato da troppe disuguaglianze per bambini e ragazzi. Un percorso che allo stesso tempo vuole lanciare una grande speranza di futuro: contrastare la povertà educativa vuol dire far crescere il Paese.

E da dove partire allora? Dai freddi numeri che mostrano come in Italia 1,4 milioni di minori vivano in povertà assoluta e altri 2,2 milioni sono in povertà relativa. Il fenomeno economico si intreccia a quello sociale, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. La povertà educativa minorile è multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori. Non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva, quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo e con l’apprendere. Il lavoro ospitato dal 28 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 presso il Museo di Roma in Trastevere insiste sull’invisibilità di questi temi, ponendosi in una dimensione di ascolto e rispetto.

Dalle Valli Imagna e Brembana fino a Favara e Ragusa toccando le periferie delle grandi città, il reportage affronta temi di grande attualità diventati spesso vera e propria emergenza a causa della pandemia e del lockdown. “In un periodo segnato dalla pandemia prima e dalla guerra poi, con sullo sfondo i cambiamenti climatici, il futuro dei giovani non è mai stato così incerto e ansiogeno”, afferma l’autore della mostra Riccardo Venturi (due volte Word Press Photo e una lunga esperienza sul tema dell’infanzia).

di Pierluigi Lantieri

 

 

Storico risultato per la Nazionale femminile di rugby: l’Italia vola ai quarti di finale dei Mondiali

di Redazione GRS


La nostra meta è la storia

La Nazionale femminile di rugby ha raggiunto un risultato storico per tutto il movimento italiano, passando ai quarti di finale dei Mondiali. L’Italia ha vinto l’ultimo incontro della fase a gironi contro il Giappone per 21 a 8. Sabato 29 ottobre in Nuova Zelanda, l’Italia affronterà la Francia ai quarti di finale, prima volta in assoluto per una Nazionale italiana

Le Azzurre, nella notte tra sabato e domenica, hanno battuto il Giappone nell’ultimo incontro della fase a gironi e hanno chiuso la Pool B al secondo posto a 9 punti dietro al Canada, che passa al prossimo turno a punteggio pieno (15 punti) dopo aver sconfitto anche gli Stati Uniti. L’Italia ha vinto contro il Giappone per 21 a 8 al termine di un match un po’ troppo sofferto per la Nazionale allenata da Andrea Di Giandomenico. Le Azzurre avrebbero dovuto dominare l’incontro e tenere più facilmente sotto controllo le avversarie che, invece, sono rimaste in partita a lungo e hanno tenuto testa all’Italia fino a un quarto d’ora dalla fine. Ai quarti di finale l’Italia affronterà la Francia. Il calcio di inizio della partita è fissato per sabato 29 ottobre alle 16.30 ora locale della Nuova Zelanda.

Al Waitakere Stadium di Auckland, sono le Azzurre a partire subito in attacco e al 9’ ad aprire le marcature con la meta di Magatti (non trasformata da Sillari per il 5-0), nata da una azione portata avanti da Muzzo. Nella prima frazione di gioco, l’Italia resta nella metà campo avversaria senza però portare a frutto gli attacchi. Il Giappone si dimostra solido in difesa e, una volta arrivato nei 22 dell’Italia, anche pericoloso. Tanto che al 29’ arriva il pareggio per il Giappone con una meta di Hosokawa (non trasformata) per il 5 pari. L’Italia, più forte sulla carta e sul campo, non riesce a prendere in mano la situazione e subisce un po’ troppo la pressione avversaria. Al 37’ arriva un calcio piazzato di Sillari per l’allungo azzurro (8-5), risultato che ci porta negli spogliatoi, quando sono le giapponesi ad attaccare a un passo dalla nostra linea di meta.

La ripresa vede l’Italia partire all’attacco ma tre tentativi di andare in meta falliscono uno dietro l’altro. A muovere il tabellone sono le nipponiche che al 9’, con un calcio piazzato di Otsuka, si riportano sulla parità (8-8). Sillari risponde con un altro piazzato al 13’ per il nuovo vantaggio azzurro (11-8). Al 23’ arriva il cartellino giallo per Imakugi. Le Azzurre in superiorità numerica sbloccano ancora il risultato con Sillari al piede (14-8). Non riescono però ancora a chiudere la partita. Per mettere al sicuro il risultato bisogna arrivare al 38’ con la meta di Bettoni trasformata da Sillari per il 21 a 8 finale.

“Arrivare ai quarti di finale è un traguardo importante, diverso da quelli che abbiamo raggiunto in passato. Siamo orgogliosi e soddisfatti. È un risultato frutto anche del supporto della Federazione del lavoro dei club e chiaramente delle ragazze in campo. Tutto il movimento italiano merita questo traguardo” ha affermato il ct Andrea Di Giandomenico, che ha proseguito: “Noi dobbiamo rimanere concentrati sulla prestazione che non è stata delle migliori. Mi dispiace, rientra nelle mie responsabilità. Dobbiamo ritrovare energia e fiducia nel nostro gioco per esprimerlo al meglio nel prossimo impegno. Chiaramente siamo felici del risultato raggiunto e condividiamo questa felicità con tutto il movimento”.

“È stato un match equilibrato in cui il Giappone ci ha messo in difficoltà. Nonostante non abbiamo offerto la nostra migliore performance è stato importante per noi rimanere unite per tutti gli 80 minuti raggiungendo un risultato importante. Adesso il nostro focus sarà sul lavoro in settimana verso i quarti di finale”, ha dichiarato Silvia Turani, nominata Player of the Match.

“Oggi è una notte di gioia allo stato puro per tutti i rugbisti e le rugbiste italiane e io la sto assaporando come un momento storico, sognato da generazioni di giocatori e giocatrici italiane. A queste ragazze era stato dato un obiettivo e lo hanno raggiunto. Adesso so che il loro capitano ne ha indicato un altro”, ha commentato il presidente della Federazione italiana rugby, Marzio Innocenti.

Caro energia, inflazione, emergenze sociali: il terzo settore e la cooperazione si rivolgono al nuovo governo

di Redazione GRS


 

E ora al lavoro

Il terzo settore e la cooperazione si rivolgono al nuovo governo appena insediato. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Dagli interventi contro il caro energia e l’inflazione alle emergenze sociali in corso. Alleanza delle cooperative, Acli e il Forum terzo settore si rivolgono al nuovo governo di Giorgia Meloni. “C’è un’Italia da ricucire: più che mai è urgente dare sostegno alle fasce più deboli della popolazione, lavorare per ridurre disuguaglianze e povertà, costruire fiducia soprattutto nelle giovani generazioni, promuovere e diffondere un modello economico”, ha dichiarato la portavoce del Forum Vanessa Pallucchi.

di Pierluigi Lantieri

Iran, donne e diritti: un gruppo di sportivi chiede alla Fifa l’esclusione da Qatar 2022

di Redazione GRS


Cartellino rosso

Un gruppo di calciatori e sportivi iraniani ha fatto una richiesta formale alla Fifa per chiedere l’esclusione della nazionale del Paese asiatico da Qatar 2022. Nella lettera si legge: “La FIFA non dovrebbe permettere la partecipazione a un Paese che sta perseguitando attivamente le sue donne, gli atleti e i bambini solo per il fatto che stanno esercitando i loro diritti umani più elementari”.

Secondo la BBC un gruppo di giocatori dell’Iran, insieme ad altre personalità legate allo sport del Paese, si è rivolto al massimo organismo calcistico mondiale affermando che “la neutralità da parte della FIFA non è un’opzione”, riferendosi alle violenze sulle donne dopo le proteste e al divieto di ingresso negli stadi.

La lettera alla Fifa prosegue dicendo che: “La brutalità e la belligeranza dell’Iran nei confronti del proprio popolo ha raggiunto un punto critico, richiedendo un dissociarsi fermo e inequivocabile da mondo dello sport e del calcio. Alle donne è impedito di entrare negli stadi all’interno del paese e sono sistematicamente escluse dall’ecosistema calcistico dell’Iran, fatto in netto contrasto con i valori e gli statuti della FIFA”.

“Se alle donne non è permesso entrare negli stadi e la Federazione iraniana semplicemente segue e asseconda le linee guida del governo, questa non può essere vista come organizzazione indipendente e libera da ogni forma di influenza. E questa è una violazione dell’articolo 19 dello statuto della FIFA. Il Fifa Council può e deve immediatamente sospendere l’Iran. La FIFA non dovrebbe permettere la partecipazione a un Paese che sta perseguitando attivamente le sue donne, gli atleti e i bambini solo per il fatto che stanno esercitando i loro diritti umani più elementari”.

 

 

Parte da Roma “Il grido della pace”: l’Incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio

di Redazione GRS


Il grido della pace

È iniziato ieri a Roma l’Incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio che per tre giorni vedrà la partecipazione delle grandi religioni mondiali insieme a rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni. Ascoltiamo il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi.