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“Sport, media e società da Italia 1982 a oggi”: domani il convegno presso l’Università di Bologna

di Redazione GRS


Sport e media

Se ne parlerà domani all’Università di Bologna, durante il convegno Storie “mondiali”: sport, media e società da Italia 1982 a oggi, ripercorrendo l’itinerario del calcio “nazionale” come grande narrazione della tarda modernità. La riflessione prenderà le mosse dal mitico Mundial del 1982.

La riflessione prenderà le mosse dal mitico Mundial del 1982 che, secondo le parole di Umberto Eco, fece sì che in una notte di luglio all’Italia “si riattaccasse la pelle” dopo gli anni di piombo.
La giornata di lavoro, aperta a tutti gli interessati, sarà dedicata alla memoria del giornalista Stefano Martelli che, al rapporto fra sport e media aveva per molti anni dedicato lavoro, passione e intuizioni scientifiche. Nel 2013 partecipò alla realizzazione del primo manuale di
produzione in lingua italiana dedicato specificamente alla sociologia dello sport.

“Non c’è più tempo da perdere”: allerta smog nel dossier “Mal’aria” di Legambiente

di Redazione GRS



Mal’aria

Allerta smog in 13 città italiane al centro della campagna Clean Cities di Legambiente. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

In Italia l’emergenza smog diventa sempre più cronica. Nei primi dieci mesi del 2022 i livelli degli inquinanti sono off-limits, il traffico congestionato e le misure antismog si rivelano insufficienti.  È la fotografia scattata dal dossier: “Mal’aria 2022 edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero”, realizzato da Legambiente , che fa il punto sulla qualità dell’aria di 13 città italiane. Un codice rosso dunque per Torino, Milano, Padova. Giallo per Parma, Bergamo, Roma e Bologna. Nessuna città rispetta i valori suggeriti dall’OMS.

“Non c’è più tempo da perdere – dichiarano dall’associazione – Dobbiamo rendere le nostre città più sicure e vivibili, potenziando i servizi e mezzi green alternativi alle auto private e implementando trasporti e zone a basse emissioni”.

“La pienezza del vuoto”: una ricerca sul mutualismo solidale come risposta alle crescenti disuguaglianze

di Redazione GRS


La pienezza del vuoto

È il titolo della ricerca a cura di Forum Disuguaglianze Diversità, Gran Sasso Science Institute e Rete dei Numeri Pari che mira a rafforzare la consapevolezza, la qualità e la robustezza delle esperienze di mutualismo solidale come risposta all’aumento delle disuguaglianze, economiche e sociali. Ascoltiamo Don Luigi Ciotti di Libera.

La scalatrice iraniana Elnaz Rekabi rischia il carcere: ha gareggiato senza hijab ai Campionati asiatici

di Redazione GRS


Una scalata verso la libertà

Secondo il sito IranWire, Elnaz Rekabi, l’atleta iraniana che ha partecipato senza hijab alla competizione di arrampicata ai Campionati asiatici di Seul, sarà trasferita nella famigerata prigione di Evin a Teheran. Dalle ultime stime sono 215, tra cui 27 minorenni, le persone che hanno perso la vita dall’inizio delle proteste.

Secondo IranWire, Reza Zarei, il capo della Federazione di arrampicata iraniana, ha ingannato l’atleta conducendola dall’albergo di Seul all’ambasciata iraniana dopo aver ricevuto ordini dal presidente del Comitato olimpico iraniano Mohammad Khosravivafa. Khosravivafa avrebbe agito su input del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.

La smentita dell’ambasciata iraniana a Seul: “Elnaz Rekabi è partita da Seoul per l’Iran alle prime ore del 18 ottobre 2022 insieme ad altri componenti della squadra. L’ambasciata della Repubblica Islamica d’Iran in Corea del Sud smentisce categoricamente tutte le notizie false e la disinformazione riguardo Elnaz Rekabi”. È quanto si legge invece in un tweet dell’ambasciata iraniana a Seul, dopo le notizie diffuse da IranWire sul caso della climber iraniana.

Tra i primi a dare notizia della scomparsa nelle ultime ore della campionessa iraniana era stata la Bbc citando fonti a lei vicine che hanno detto di non riuscire a contattarla dalla sera del 17 ottobre. Per avere conferme, l’emittente inglese ha anche contattato il Garden Seul Hotel, dove alloggiava il team iraniano, che secondo il programma iniziale della trasferta avrebbe dovuto rientrare in Iran il 19 ottobre.

Sempre secondo IranWire, sito realizzato da giornalisti dissidenti del regime islamista in vigore in Iran, le Guardie rivoluzionarie islamiche avrebbero anche arrestato Davud Rekabi, fratello di Elnaz, per usarlo come ostaggio.

Secondo le ultime stime, sono 215, tra cui27 minorenni, le persone che hanno perso la vita dall’inizio delle proteste antigovernative in Iran. Lo rende noto l’ong Iran Human Rights, con sede a Oslo, fornendo un bilancio della dura repressione delle proteste esplose dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza di 22 anni deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale a Teheran con l’accusa di non aver indossato correttamente il velo islamico. Per la stessa ragione la polizia iraniana ha anche arrestato 880 rivoltosi nella provincia settentrionale di Gilan. Lo ha reso noto Hossein Hassanpour, vice comandante delle forze di polizia della provincia, citato dall’agenzia di stampa Tasnim.