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Ergastolo ostativo, Antigone: “Governo rimasto imprigionato nella paura di fare un regalo alle mafie”

di Redazione GRS


Una pena infinita

Il governo interviene sul carcere ostativo attraverso un decreto, arriva la risposta di Antigone. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Il primo consiglio dei ministri di Giorgia Meloni è intervenuto in modo urgente sull’ergastolo ostativo, inserendolo in un decreto legge. “Il governo è rimasto imprigionato nella paura di fare un regalo alle mafie – ha affermato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone Onlus – innovando in modo non sufficiente la legislazione penitenziaria. È mancato un generale ripensamento dell’attuale disciplina della concessione dei benefici ai condannati per una serie del tutto eterogenea ed illogica di reati anche ben distanti da qualsiasi matrice organizzata, mafiosa o terroristica. Nel decreto c’è finanche un inutile aggravamento di tale disciplina”.

di Pierluigi Lantieri

Ucraina, verso la manifestazione del 5 novembre: appello per “la buona comunicazione” di Flavio Lotti (Tavola della Pace)

di Redazione GRS


Parole contro la guerra

In vista della manifestazione del 5 novembre Il portavoce della Tavola della pace Flavio Lotti lancia un appello su articolo 21 per “la buona comunicazione”, dove si possano ascoltare “le preoccupazioni e le proposte di questi cittadini che, con intelligenza e coraggio, mettono in gioco i propri corpi per una causa così importante”.

Abusi nella ginnastica italiana: anche l’ex Farfalla Anna Basta denuncia violenze psicologiche

di Redazione GRS


Basta abusi

Dopo la denuncia dell’atleta azzurra di ritmica Nina Corradini, arriva quella di Anna Basta, 21 anni: subiva la pressione delle allenatrici e l’ansia per la prova della bilancia, fino a quando ha deciso di smettere. Ora parla dei disturbi dell’alimentazione sui social. La Federginnastica prende le distanze e annuncia azioni perché casi simili non si ripetano.

Iran, arresto di massa di giornalisti durante le proteste: “Illegali e contrari alla libertà di stampa”

di Redazione GRS


Bavaglio di Stato

Le proteste in corso in Iran hanno portato anche all’arresto di molti giornalisti nel Paese. Il servizio di Fabio Piccolino.

Oltre 300 giornalisti e fotoreporter iraniani hanno denunciato l’arresto di massa di giornalisti durante le proteste innescate dalla morte di Mahsa Amini, lanciando un appello per il rilascio di quelli ancora detenuti.

L’Associazione dei giornalisti di Teheran ha definito l’intervento delle autorità contro i professionisti dell’informazione come “illegali e contrari alla libertà di stampa”, spiegando come siano stati interrogati e condannati senza alcun processo e privati dei loro diritti, compreso l’accesso ai loro avvocati.