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Maria Sole Ferrieri Caputi sarà la prima donna ad arbitrare in Serie A: l’annuncio ufficiale

di Redazione GRS


Fischi al femminile. L’Associazione Italiana Arbitri ha annunciato che Maria Sole Ferrieri Caputi sarà la prima donna ad arbitrare nel campionato di calcio di Serie A maschile, a partire dalla prossima stagione. Ha già guidato una partita di Serie B ed è stata la prima in assoluto a dirigere una squadra di Serie A in un incontro di Coppa Italia.

La promozione di Ferrieri Caputi, anticipata alcune settimane fa dalla pubblicazione delle nuove graduatorie arbitrali, è stata annunciata venerdì dall’AIA. Il presidente Alfredo Trentalange ha detto: «È un momento storico. Maria Sole è stata promossa perché se lo merita. Sarà il designatore poi a decidere il suo percorso, non vogliamo dare privilegi a nessuno. Ci piacerebbe però che lei, come gli altri arbitri, non venissero giudicati solo per eventuali errori».

Ferrieri Caputi ha 32 anni ed è laureata in Sociologia e ricerca sociale. Si è formata nella sezione AIA di Livorno e arbitra tra i professionisti dalla stagione 2020/2021. Da allora è stata la seconda donna ad arbitrare una partita di Serie B (dopo Maria Marotta) e la prima in assoluto a dirigere una squadra di Serie A — il Cagliari — in un incontro di Coppa Italia. Era stata inoltre nominata arbitro internazionale e lo scorso ottobre aveva diretto Scozia-Ungheria a Glasgow, partita valida per le qualificazioni ai Mondiali femminili del 2023.

di Pierluigi Lantieri

4 luglio di protesta per Amnesty: no alla sentenza contro l’aborto negli Usa

di Redazione GRS


 

 

 

4 luglio di protesta: Amnesty International sceglie l’Indipendence Day per ribadire il proprio no alla sentenza contro l’aborto negli Stati Uniti. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Amnesty International ha indetto per oggi una protesta a Roma nei pressi dell’ambasciata statunitense contro la decisione della Corte Suprema che nei giorni scorsi ha abolito la sentenza che permetteva nel Paese l’interruzione di gravidanza, lasciando così ai singoli Stati la facoltà di esprimersi in merito.

Secondo l’organizzazione, a seguito di questa scelta, milioni di persone che resteranno incinte non potranno prendere decisioni profondamente personali riguardanti il loro corpo, il loro futuro e il benessere dei loro familiari: saranno costrette a partorire o a cercare di abortire in modo insicuro.

 

“Storie di biciclette”: la mostra che racconta la grande epopea delle due ruote

di Redazione GRS


Ruota a ruota. Il museo nazionale Collezione Salce e Cicli Pinarello racconta la grande epopea della bicicletta attraverso la mostra “Storie di biciclette. Manifesti e campioni”, con le opere di artisti come Villa, Dudovich, Codognato ed altri tra i maggiori protagonisti della storia dell’illustrazione e dell’arte italiana del secolo passato.

Il Museo nazionale Collezione Salce e Cicli Pinarello propongono la grande epopea della bicicletta attraverso il racconto dei preziosi manifesti patrimonio della Collezione Salce. A firmare le affiches selezionate per questa esposizione sono artisti come Villa, Ballerio, Alberto Martini, Dudovich, Codognato, Mazza, Malerba, Boccasile molti tra i maggiori protagonisti della storia dell’illustrazione e dell’arte italiana del secolo passato. Dalle bici illustrate a quelle che hanno scritto la storia recente del ciclismo. In mostra, infatti, ci sono anche 14 biciclette della collezione Pinarello che hanno portato alla vittoria campioni in tutte le grandi classiche del ciclismo mondiale.

La storia della bicicletta è trasversale a molte dimensioni della vita sociale. Sulle biciclette sfrecciano atleti di cui si esalta la forza e il valore, la passione e il coraggio: campioni come Girardengo, Coppi e Bartali. Le grandi corse a tappe, prima tra tutte il Giro d’Italia si rivelano un collante che unisce il Paese. L’Italia si scopre ben presto un paese di campioni sulle due ruote, ma anche un Paese leader nella produzione di biciclette di eccellenza. La mostra racconta tutto questo e molto altro.