Pericolo carestia. 22 milioni di persone nel Corno d’Africa non hanno cibo sufficiente. Lo dice l’agenzia Onu World Food Programme che spiega come la fame sia la conseguenza delle ripetute siccità in Etiopia, Kenya e Somalia.

Pericolo carestia. 22 milioni di persone nel Corno d’Africa non hanno cibo sufficiente. Lo dice l’agenzia Onu World Food Programme che spiega come la fame sia la conseguenza delle ripetute siccità in Etiopia, Kenya e Somalia.
Noi genitori Factory. A Erba, in provincia di Como, è stato inaugurato uno spazio di autonomia e inclusione per le persone con disabilità che propone laboratori creativi e vende i prodotti da forno realizzati dall’omonima cooperativa sociale. La sfida è quella di proporre un luogo quotidiano di incontro con i cittadini e di scambio con la comunità.
Genova Solidale. La Sampdoria ha donato ai Volontari per l’Auxilium cinque abbonamenti annuali a persone senza fissa dimora per le partite casalinghe della squadra blucerchiata. Secondo l’associazione, “poter andare allo stadio non è solo un semplice momento di svago ma è un’opportunità per rafforzare le relazioni, il senso di inclusione, la fiducia in sé stessi”.
Inferno carcere. Antigone denuncia 44 suicidi in 7 mesi e si rivolge alle forze politiche. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.
“Quattro suicidi negli ultimi 4 giorni. 44 dall’inizio dell’anno. Le persone così diventano numeri”: è il pesante monito pronunciato da Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.
Dati alla mano il bilancio sa davvero di emergenza: nelle prigioni ci si uccide 16 volte in più che nel mondo libero. E nel 2022 a togliersi la vita sono stati soprattutto giovani tra i 20 e i 30 anni. “Per questo – sostiene Gonnella – l’intero sistema penitenziario e quello politico non possono non interrogarsi sulle cause di questo diffuso malessere”. In tempi di campagna elettorale l’auspicio è di vedere posta la questione al centro del dibattito.
di Pierluigi Lantieri
Difesa sbagliata. Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario. Lo denuncia Amnesty International.
Videogames accessibili. Questa è la sfida di una startup italiana. Il servizio è di Giovanna Carnevale.
Anche giocare ai videogiochi può essere causa di esclusione sociale per le persone cieche e ipovedenti. E così Arianna Ortelli, Marco Andriano e Moreno Gregori della Novis Game hanno deciso di sviluppare un software che, grazie all’Intelligenza artificiale, consentirà di giocare in modalità accessibile a qualsiasi videogioco.
Saranno i suoni, infatti, a guidare l’utente. Diverse le associazioni che collaborano con il progetto della start up, tra cui l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Il primo videogioco è già in fase di completamento.
Alto rischio. Dopo le minacce il ministro Lamorgese ha deciso di dare la scorta alla pm della Dda Anna Gloria Piccininni, titolare dell’inchiesta sulla mafia nel Metaponto. Libera Basilicata chiede a società civile e istituzioni di far sentire la propria voce.
Time to care. Acli diffonde i numeri del progetto: raggiunte 1.291 persone, supportate 862 famiglie, valorizzata una rete di collaborazione ampia e 45 giovani sono stati impegnati nei confronti degli anziani come occasione di solidarietà fra generazioni.
Estate inclusiva. Stoffe colorate, scenografie e tracce di lame. Sei appuntamenti tra agosto e settembre a Maniago per l’Officina creativa di Casa Carli, il laboratorio artistico socializzante gestito dalla Cooperativa Itaca e rivolto a persone con fragilità psico-fisica e sociale.
Basta naufragi. SOS MEDITERRANEE, MSF e SEA-WATCH allarmate per ulteriori morti in mare senza operazioni SAR a guida europea. Il servizio è di Giovanna Carnevale
Migliaia di persone continuano a fuggire dalla Libia, ma rimangono bloccate per giorni nelle acque internazionali in attesa di poter sbarcare. SOS Mediterranee, Medici senza frontiere e Sea Watch lanciano l’allarme e chiedono agli Stati europei una flotta adeguata per prevenire le morti in mare. Le ong proseguono le attività di salvataggio di bambini donne e uomini, ma non basta: “Limitarsi a colmare il vuoto delle istituzioni non è più sufficiente” dichiarano, “accrescere la capacità di risposta nel mediterraneo centrale è una necessità imprescindibile”.