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Taranto, 1^ parco eolico nel mare: inaugurato 14 anni dopo la presentazione progetto

di Redazione GRS


Scusate il ritardo. A Taranto è stato inaugurato il primo parco eolico realizzato nel mare italiano, a 14 anni dalla presentazione del progetto. Secondo Legambiente è una giornata importante per la lotta alla crisi climatica ma anche un caso emblematico di come nel nostro Paese tanti i progetti sulle rinnovabili siano bloccati da un eccessiva burocrazia.

Sorriso a denti stretti per gli ambientalisti italiani. Il progetto del primo parco eolico offshore del Mediterraneè è finalmente arrivato a compimento. Sono stati necessari 14 anni per rendere operativo l’impianto “Beleolico” di Taranto, destinato a ricavare energia dal vento allo scopo di alimentare il porto della città. Attraverso le dieci pale installate in Mar Grande sarà possibile produrre oltre 58 mila MWh (pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone) e 730 mila tonnellate di anidride carbonica tagliate nei 25 anni di funzionamento del parco.

Tante le vicissitudini politiche, burocratiche e perfino giudiziarie a partire dal 2008, quando è partito il piano per la realizzazione. Nei fatti, di tutto il periodo tra il 2008 e il 2022 soltanto meno di un anno è stato destinato ai lavori. Il resto è stato dedicato a ottenere autorizzazioni e incentivi e a superare i pareri contrari della Soprintendenza, della Regione Puglia e del Consiglio comunale di Taranto.
Non sorprende dunque se l’attesissimo taglio del nastro è stato salutato anche con un pizzico di polemica. Attiva nel giorno dell’inaugurazione Legambiente, che ha messo in scena un flash mob in cui è stato srotolato uno striscione sui cui era scritto: “Scusate il ritardo”. Secondo il presidente dell’associazione Stefano Ciafani “è un caso emblematico della via crucis autorizzativa del nostro Paese”. Un esempio che ha avuto luogo in una città simbolo della transizione ecologica che vedrà impegnata l’Italia da qui ai prossimi anni. “Il caso di Taranto – prosegue Ciafani – è purtroppo solo la punta di un iceberg. Il Paese dovrebbe chiedere scusa alle aziende che in Italia stanno investendo sulle fonti pulite. Se vogliamo entro il 2035 chiudere tutte le centrali a fonti fossili dobbiamo spingere sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia, fare tanti impianti eolici, tanti impianti fotovoltaici e dobbiamo superare i no delle Sovrintendenze, delle Regioni, delle amministrazioni locali, dei comitati locali e di alcune associazioni ambientaliste. Tutto ciò è inammissibile”.

di Pierluigi Lantieri

 

25 aprile: sport e memoria con la Corsa di Miguel

di Redazione GRS


 

 

 

Sport e memoria. Il 25 aprile torna a Roma la Corsa di Miguel, giunta alla 23^ edizione. Il servizio di Elena Fiorani.

Arrivo nello Stadio Olimpico per la corsa che ricorda il maratoneta poeta argentino Miguel Sanchez, organizzata dal Club Atletico Centrale con la collaborazione dell’Uisp Roma. La manifestazione sarà all’insegna della Festa della Liberazione, ma anche della solidarietà. Infatti, uno dei simboli della giornata sarà la joelette, la carrozzina che permette di partecipare anche a persone con disabilità.

Si corre ancora una volta per la giustizia sociale, il rispetto dei diritti e la pace e i dieci chilometri della gara saranno dedicati ad altrettanti grandi campioni dello sport che hanno lottato per i diritti. Partenza alle 9 da Lungotevere Maresciallo Diaz e, dopo il tradizionale giro dei ponti, arrivo all’interno dello Stadio Olimpico, anche per i partecipanti alla Strantirazzismo di 3 chilometri, cui parteciperanno centinaia di studenti dei licei romani.

Congo, “Cambia la loro storia” con Action Aid

di Redazione GRS


Cambia la loro storia: è la campagna di Action Aid a sostegno della popolazione civile della Repubblica democratica del Congo, in costante fuga da violenze e scontri armati. Nel paese infatti i conflitti interni hanno causato oltre 5 milioni di sfollati e sono oltre 27 milioni le persone bisognose di assistenza umanitaria.

A Bergamo i volontari “ci mettono la faccia”

di Redazione GRS


 

 

 

Bergamo capitale, i volontari “ci mettono la faccia” con la nuova campagna per promuovere il volontariato. Il servizio è di Clara Capponi.

Raccontare il volontariato in azione attraverso le storie e le facce di chi si impegna tutti i giorni per gli altri. È questo l’obiettivo della nuova campagna lanciata a Bergamo eletta per il 2022 Capitale italiana del volontariato.

Affissioni, campagne sui social, narrazioni, murales: tanti gli strumenti con cui i promotori della campagna – Csv Bergamo e Comune di Bergamo insieme a diversi partner – animeranno la città per promuovere e raccontare il volontariato bergamasco e invogliare anche altri cittadini ad avvicinarsi a questo mondo. Per le associazioni bergamasche la call è ancora aperta info su www.csvlombardia.it