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“In corsa con l’ambiente”: un bosco urbano nato dal riciclo di materiale sportivo

di Redazione GRS


In corsa per l’ambiente. In occasione della Giornata mondiale dello sport per lo sviluppo e la pace, a Lecce parte una raccolta di sneakers, palloni e pneumatici di bici per dar vita a un piccolo bosco urbano. Si tratta di rifiuti difficili da smaltire, che saranno oggetto di un’azione di riciclo e recupero, per trasformarli in energia green certificata.

Recuperare in un anno una grande quantità di sneakers, palloni usati o pneumatici di biciclette per dar vita a un piccolo bosco urbano. E’ l’iniziativa lanciata dal Mongolfiera Lecce, da sempre attento ai temi della sostenibilità, della promozione e sensibilizzazione alle buone pratiche ambientali per la collettività, tanto da aver ottenuto la prestigiosa certificazione di qualità ambientale Breeam, livello silver. Oggi, mercoledì 6 aprile, prenderà il via l’iniziativa “In corsa con l’ambiente”, non a caso in concomitanza con la giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, un tema che in questo periodo storico assume un significato particolarmente importante: il pianeta terra è in corsa contro il tempo per porre rimedio ai danni che l’uomo ha perpetrato per anni.

L’iniziativa, un’esclusiva dei centri commerciali pugliesi del Gruppo Cbre, durerà un intero anno e avrà l’obiettivo di fondere i valori dell’ecologia a quelli dello sport coinvolgendo i frequentatori del Mongolfiera Lecce in una gara solidale collettiva, in cui tutti potranno contribuire con un piccolo gesto e diventare protagonisti, vincendo due volte: dando una mano all’ambiente e ottenendo delle gift card da spendere nei negozi del Mongolfiera Lecce.

Sneakers, palloni usati o pneumatici di biciclette rientrano fra i cosiddetti rifiuti difficili da smaltire, ma grazie a “In Corsa per l’ambiente”, per un intero anno le tipologie di rifiuti difficili da riciclare saranno oggetto di un’iniziativa virtuosa: riuso, riciclo e recupero, il principio delle 3R, parole chiave di questa grande raccolta che garantirà un impatto positivo sull’ambiente sotto molteplici aspetti, assicurando l’attivazione di un circolo virtuoso che trasforma i rifiuti in energia green certificata.

All’interno del centro commerciale verrà dedicata una green zone in cui saranno posizionati i contenitori e in cui i partecipanti potranno conferire i rifiuti e immortalare il gesto con foto e video per far correre il progetto condividendolo sui social e convincere sempre più persone ad attuare il circolo virtuoso. Gli scatti social potranno essere realizzati nel green corner, il primo passo della “corsa” dei rifiuti verso il corretto smaltimento.

La prima fase prevede il riuso: associazioni locali potranno recuperare il materiale raccolto ancora utilizzabile, le calzature, in particolare, e occuparsi di distribuirlo a comunità e soggetti bisognosi del territorio, Lecce e comuni limitrofi. Le due fasi successive saranno garantite da “La Lucente Spa”, partner tecnico autorizzato e soggetto operante a livello nazionale nella corretta esecuzione delle procedure stabilite dall’economia circolare. I rifiuti saranno selezionati per tipologia e destinazione, avviati al riciclo e, per la frazione non riciclabile, avviati a recupero energetico certificato.

Grazie agli eco-days, organizzati ogni 1° sabato del mese, la corsa si farà ancora più serrata: le associazioni sportive del territorio si impegneranno assieme ai clienti a conferire il maggior numero possibile di scarpe, pneumatici e palloni, e ottenere gift card da spendere nei negozi del Mongolfiera Lecce.

Carovana “Stop the war now”, missione compiuta: quasi 200 persone messe in salvo

di Redazione GRS


 

 

 

Per la pace. Dopo 4 giorni, la carovana “Stop the war now” rientra in Italia. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Ieri pomeriggio il rientro dei volontari partiti venerdì 1 aprile da Gorizia per Leopoli, per portare aiuto alle persone più fragili, beni e medicinali per gli ospedali, e una presenza di pace. Sono stati messi in salvo quasi 200 persone tra donne, bambini e anziani, molti dei quali con disabilità, in fuga dai territori più colpiti dalla guerra.

In Italia nel frattempo si è attivata una gara di solidarietà che ha coinvolto anche molti Comuni per accogliere i profughi ucraini, anche grazie all’arcivescovo della diocesi di Bari presente a Leopoli con la carovana. Grazie al sostegno di molti enti, tra i quali anche il Forum del Terzo settore, è stato possibile allestire un canale di protezione per tutte le persone in fuga.

L’Europa sostiene la ricerca: oltre 400 milioni per cancro, ambiente e rinnovabili

di Redazione GRS


 

 

Sostenere la ricerca. La Commissione europea ha deciso di finanziare con oltre 400 milioni di euro 1500 programmi di dottorato. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

La Commissione europea ha annunciato il finanziamento di 144 progetti di ricerca su cancro, energia rinnovabile e cambiamenti climatici con un fondo da 405 milioni di euro. L’iniziativa riguarderà 1.500 dottorati di ricerca che verranno attivati attraverso partenariati internazionali, coinvolgendo 1.160 organizzazioni in 38 Paesi, con la partecipazione del settore privato e delle piccole e medie imprese.

Secondo i promotori, si tratta di “un’importante spinta alla collaborazione di ricerca transnazionale e alla formazione innovativa di una nuova generazione di brillanti dottori di ricerca di tutto il mondo”.

Naufragio al largo della Libia: “Inaccettabile assistere a queste stragi del mare”

di Redazione GRS


Mai più. “È inaccettabile continuare ad assistere a queste stragi del mare senza cambiare le regole in vigore e lasciando che i sopravvissuti vengano rispediti in Libia, dove tutti sanno in quali condizioni sono detenuti”: lo dice la Comunità di Sant’Egidio dopo il naufragio dell’imbarcazione partita nei giorni scorsi dalle coste libiche, costato la vita a 90 persone.

Bandiere arcobaleno proibite ai Mondiali in Qatar: la protesta di Arcigay

di Redazione GRS


Bandiere proibite. Divieto di sventolare bandiere arcobaleno per i supporter LGBTI+ ai prossimi mondiali in Qatar, protesta Arcigay: “si pone ancora una volta la questione della necessità di garantire la sicurezza e la libertà per i tifosi provenienti da tutto il mondo in occasione degli eventi sportivi internazionali, soprattutto nei paesi in cui l’omosessualità è perseguita per legge”.