Priorità per gli anziani più fragili: l’appello di Uneba, voce del non profit delle Rsa nel servizio di Anna Monterubbianesi.
Nel nostro paese il 52% dei posti letto per Rsa è gestito da enti non profit. La pandemia ha già colpito duramente queste strutture e ora l’aumento dei costi dell’energia, le norme fiscali penalizzanti per Fondazioni e Associazioni e il mancato adeguamento delle quote sanitarie regionali rischiano di mettere ko questo settore.
Uneba, voce di centinaia di Rsa e strutture sociosanitarie senza scopo di lucro, pensa ai 285 mila anziani che vivono in residenza, dove trovano l’assistenza di cui la loro grande fragilità ha bisogno. Senza un intervento rapido e risolutivo – dichiara l’associazione – centinaia di onlus e moltissimi anziani fragili saranno in grande difficoltà. Si rischiano pesanti aumenti delle rette a carico delle famiglie oltre a perdite di posti di lavoro.
Dare un segnale. A Napoli il Comitato Valori collinari lancia una marcia antiracket nel quartiere Vomero dopo le intimidazioni ai commercianti della zona e lancia un appello a Libera e Sos Impresa in nome dei principi di legalità.
La pace in cammino. Questo il titolo dell’instant book scaricabile gratuitamente dal sito del magazine vita.it: racconta la marcia della pace a Kiev lo scorso 11 luglio quando una sessantina di aderenti al Movimento Europeo di Azione Nonviolenta hanno raggiunto la capitale Ucraina.
Lo stadio della rabbia. Ancora episodi di violenza sugli spalti della Serie A. A Firenze un tifoso viola contro l’allenatore Luciano Spalletti tra insulti e lanci di bottiglie: giornalisti e commentatori chiedono interventi più severi contro queste azioni.
#Stopthewarnow: la carovana della pace riparte per l’Ucraina. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Cinquanta volontari in rappresentanza di 175 organizzazioni della società civile italiana: è la carovana di #Stopthewarnow che oggi, con 15 mezzi, riparte per l’Ucraina. Il viaggio umanitario, il terzo da quando è scoppiato il conflitto, avrà come destinazione la città di Mykolaïv, dove uno dei problemi principali è l’accesso all’acqua. L’obiettivo è innanzitutto quello di sollecitare la politica ad aprire trattative di pace, ma anche quello di portare un aiuto concreto: a bordo, beni di prima necessità, e al ritorno un sostegno per evacuare persone in fuga dalla guerra.
Un welfare umano. Al via la campagna della Comunità di Capodarco: alcuni suggerimenti alla politica e al governo che verrà dopo il voto. In un quadro culturale preoccupante, servono sostegno concreto alla non autosufficienza, interventi sulla famiglia e rafforzamento delle politiche sociali: in sintesi le proposte che saranno sottoposte ai candidati in un evento a Roma il prossimo 7 settembre.
Carcere non è condanna a morte. È necessario intervenire affinché il dramma dei suicidi in cella si possa fermare: Antigone lancia la campagna, il servizio è di Pierluigi Lantieri.
Nei primi 8 mesi di quest’anno sono stati 57 i detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri. Gli ultimi due in Sicilia, uno a Caltanissetta e l’altro a Siracusa. Ad agosto si sono registrati 14 suicidi, più di uno ogni due giorni. 57 furono le persone che si suicidarono in carcere in tutto il 2021. “Proprio in questo mese così drammatico la nostra associazione – afferma Patrizio Gonnella – ha lanciato la campagna “Una telefonata allunga la vita”, chiedendo una riforma urgente del regolamento del 2000 che porti ad una liberalizzazione delle telefonate per i detenuti”.
Avanti tutta. Ieri a Perugia l’evento a sostegno di RE.LEG.ART. onlus , all’interno del programma investiamo sociale che, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio, ha visto approvato il progetto OPEN LAB, la cui realizzazione finale porterà alla creazione moderna e aperta a tutti di un nuovo modo di fare laboratorio e negozio sociale.
Scommessa vinta. A Sacile in provincia di Pordenone beneficiari e operatori del centro diurno disabilità gestito dalla Cooperativa Itaca hanno dato vita al laboratorio di mosaico “A pezzi ma insieme”: per mesi hanno realizzato tessere, colorato tappi, incollato carta, condiviso spazi e materiali.
Denuncio tutti. La pluricampionessa Linda Cerruti reagisce alle centinaia di commenti sessisti sotto la sua foto con le medaglie e agirà per vie legali: “dopo 20 anni di allenamenti mi fa davvero male al cuore leggere quest’orda di persone fare battute che sessualizzano il mio corpo”.
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