L’UNHCR ha diffuso un video di grande impatto sociale per esortare la comunità internazionale a sostenere le squadre olimpiche e paralimpiche di rifugiati. La campagna ruota intorno al video che descrive con intensità le straordinarie storie dei rifugiati che sognano di partecipare ai Giochi.
Presentato oggi, 6 aprile, in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace delle Nazioni Unite, il video racconta la storia di una donna costretta a fuggire a piedi per sottrarsi a conflitti e persecuzioni, iniziando un viaggio via terra e via mare che la porterà in salvo. Una volta raggiunto un luogo sicuro, riprende in mano la sua vita e inizia a correre verso un nuovo obiettivo: una medaglia. Il video è stato creato in collaborazione con due atleti rifugiati titolari di borse di studio del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), e ben sottolinea il potere dello sport nell’aiutare una persona a rifarsi una vita e nel portare speranza e cambiamento a coloro che sono costretti a fuggire.
Attualmente ci sono oltre 60 atleti rifugiati che si stanno allenando nella speranza di partecipare ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. L’UNHCR sta lavorando a stretto contatto con il CIO e il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) per sostenere queste persone che, nonostante le difficoltà dovute alla loro situazione di rifugiati e alla pandemia di Covid 19, continuano ad allenarsi per realizzare il proprio sogno.
In qualità di agenzia leader a livello internazionale per la protezione delle persone costrette a fuggire, l’UNHCR sa che lo sport è più di una semplice attività ricreativa: ha il potere di ridare speranza, guarire e aiutare i rifugiati a riprendere in mano il proprio futuro. Ad oggi sono oltre 80 milioni le persone costrette a fuggire in tutto il mondo: l’UNHCR collabora con i governi, il mondo dello sport, la società civile e i rifugiati ovunque si trovino per costruire una società migliore in cui tutti loro, incluse le persone con disabilità, possano praticare sport, a tutti i livelli.
“The Journey” è stato realizzato per l’UNHCR, in collaborazione con il CIO e il CPI, dalla premiata agenzia Don’t Panic e diretto da Pantera grazie al sostegno di Anonymous Content.
Caos liste, troppe le differenze tra le regioni nella somministrazione dei vaccini. L’indagine di CittadinanzAttiva nel servizio di Anna Monterubbianesi.
C’è grande carenza di informazioni sulle “liste di riserva” per le dosi avanzate di vaccino anti-covid. Ogni regione adotta criteri e modalità di prenotazione proprie e l’assenza di una regolamentazione omogenea genera confusione e poca trasparenza.
Così Cittadinanzattiva Onlus, dopo aver raccolto diverse segnalazioni, chiede “criteri nazionali per la somministrazione delle dosi avanzate a fine giornata, per evitare sprechi e accelerare la campagna vaccinale”. I cittadini possono inviare segnalazioni alla mail coronavirus@cittadinanzattiva.it.
L’Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare ha lanciato “DM Digital”, l’app nata con l’obiettivo di promuovere e sostenere la ricerca e l’informazione sulle malattie neuromuscolari. Il nuovo strumento è completamente accessibile anche per le persone con disabilità più gravi.
Risorse sbilanciate: un Paese su otto nel mondo spende più in debito che in servizi scolastici, sanitari e di protezione sociale. Una situazione che rischia di peggiorare con la pandemia.
Sono i dati del nuovo Rapporto di Unicef che raccomanda azioni globali per proteggere i diritti delle persone e dei bambini.
Aprite le porte: dall’Italia si alza un appello per porre fine all’embargo contro Cuba. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Un anno fa 53 medici cubani arrivarono nel nostro Paese per fornire un aiuto alla Lombardia nel pieno della prima drammatica ondata di Covid-19. Un atto solidale che non è passato inosservato al mondo delle imprese italiane tanto che Lorenzo Zurino, presidente dell’Italian Export Forum, il think thank italiano dedicato all’export dei prodotti e dei servizi made in Italy nel mondo, chiede che si superino gli ostacoli politici e si ponga fine al blocco economico contro l’isola: “davvero non comprendo, in nome delle aziende italiane che vivono di export e di mercati globali, questo atteggiamento arcaico, dannoso e totalmente fuori luogo”, dichiara in una nota Zurino.
A regola d’arte. Si chiama “Earth Bits” l’installazione protagonista della riapertura stagionale del Museo di Arte, Architettura e Tecnologia di Lisbona. Un percorso multisensoriale che unisce scienza, cultura e design per raccontare in modo inedito l’emergenza climatica e favorire una presa di coscienza individuale e collettiva sul tema.
C’è chi dice no. L’incontro del campionato di calcio spagnolo, disputato domenica tra Cadiz e Valencia, al ventinovesimo minuto del primo tempo è stato sospeso per venti minuti perché i giocatori del Valencia sono usciti dal campo a causa di un insulto razzista ricevuto da un loro compagno, il centrocampista francese Mouctar Diakhaby.
L’episodio è avvenuto dopo uno scontro di gioco nell’area di rigore del Valencia tra Diakhaby e il difensore del Cadiz Juan Cala, il quale poi si è allontanato. Diakhaby dopo pochi secondi lo ha rincorso furioso fino alla metà campo, cercando di attirare l’attenzione dell’arbitro, ed è stato poi trattenuto e allontanato da alcuni giocatori. Poco dopo Diakhaby ha spiegato ai suoi compagni di aver sentito un insulto razzista, e tutti insieme sono usciti dal campo. Circa venti minuti dopo i giocatori del Valencia sono rientrati e la partita è ripresa.
A fine partita, il capitano del Valencia José Gayà ha detto che sono stati obbligati a tornare in campo per evitare il rischio di perdere la partita a tavolino, ma Diakhaby è stato sostituito e non è rientrato insieme ai compagni: «Diakhaby ci ha chiesto di continuare a giocare, non lo avremmo fatto se non ce lo avesse detto. Ha detto che lui non se la sentiva di continuare a giocare, è devastato». Gayà ha anche aggiunto che «era un insulto orribile, che non ripeterò. Con Cala non ci abbiamo parlato perché è stato l’ultimo ad andarsene dal campo, ma sono sicuro che abbia detto qualcosa». La partita è poi finita 2-1 per il Cadiz.
Alberi distrutti. La deforestazione è in aumento, con gravi conseguenze per il pianeta. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Secondo i dati dell’istituto di ricerca ambientale World Resources Institute, nel 2020 sono stati abbattuti o bruciati oltre quattro milioni di ettari di foreste tropicali primarie, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente: un’area enorme, paragonabile all’intera superficie dei Paesi Bassi.
I ricercatori hanno stimato che la deforestazione ha diffuso nell’atmosfera 2,6 miliardi di tonnellate di CO2, contribuendo notevolmente al riscaldamento globale.
A subire le maggiori distruzioni è stata la Foresta Amazzonica: si stima infatti che nell’ultimo anno, in Brasile, la perdita di foresta primaria sia aumentata del 25 per cento.
Pasquetta sicura. Oggi riprendono le vaccinazioni per i volontari dell’ambito sanitario e di protezione civile della Toscana. Tremila dosi a settimana per accogliere le richieste arrivate dall’esercito dei volontari.
Scatti giusti, una serie di prassi e procedure per proteggere i minorenni da maltrattamento, abuso o sfruttamento anche online. È il Sistema di Tutela Integrato della scuola, su cui stanno lavorando alcuni istituti scolastici di Roma, nell’area urbana di Ponte di Nona: un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i bambini.
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