Il 28,4% delle persone con disabilità europee è a rischio di indigenza ed esclusione sociale: un dato allarmante che in Italia è ancora più accentuato, con una percentuale del 29,4. I numeri, svelati da un’indagine di Eurostat, fanno riferimento al 2019 e quindi non tengono conto della pandemia che ha amplificato il problema.
Secondo l’organizzazione inglese di volontariato Royal Mencap Society, nel Regno Unito molti pazienti con disabilità mentale non sono stati sottoposti a rianimazione in caso di Covid-19 negli ospedali e negli istituti. Una decisione che ha causato un aumento dei decessi nelle persone con difficoltà di apprendimento.
Gli infermieri chiedono dignità e crescita professionale. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Crescita professionale degli infermieri con il riconoscimento delle loro qualità assistenziali. Stop al precariato e alle soluzioni emergenziali per quanto riguarda la carenza degli organici. Nuova governance e nuovo impulso al sistema sanitario, perché cresca intorno alle persone, con contatti e reti di prossimità per i fragili, i giovani che rischiano di trasformarsi in “nuovi poveri”.
Questo grazie a un diverso utilizzo dei fondi del Recovery Plan: sono alcune richieste della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) che illustra le basi della crescita professionale e del sistema sanitario, con precisi riferimenti agli paesi europei al nuovo governo.
È il concorso biennale lanciato da Harambee Onlus che mira a fornire un’immagine più reale del continente attraverso reportage e documentari. Tema di quest’anno: la resilienza durante la crisi, storie di coraggio in tempo di pandemia. Per partecipare c’è tempo fino al 30 settembre 2021.
Il Parlamento europeo ha esortato Commissione e Stati membri ad intensificare gli sforzi per evitare effetti negativi duraturi dell’emergenza sanitaria sui giovani e sul settore sportivo, in particolare i possibili danni permanenti allo sport di base e, quindi, alla salute pubblica in generale.
Sono devastanti le stime in negativo dell’impatto economico e sociale che la pandemia sta avendo sul settore sportivo che rappresenta il 2,12% del PIL europeo e il 2,72% dell’occupazione totale UE, con circa 5,67 milioni di posti di lavoro. Lo sport di base, in particolare, riveste un ruolo fondamentale nella promozione dell’inclusione sociale delle persone con minori opportunità e con disabilità e i deputati europei chiedono di fornire maggiore sostegno alle famiglie a basso reddito al fine di consentire una partecipazione costante alle attività sportive e ricreative. Misure di sostegno e recupero per il settore sportivo vanno incluse nei piani nazionali di ripresa e resilienza e anche a livello europeo vanno individuate azioni mirate nell’ambito del piano di lavoro dell’UE per lo sport per prevenire conseguenze a lungo termine e potenziali danni irreversibili.
“Adesso che il governo è in carica auspichiamo che possa mettere in campo un investimento strutturale sul Terzo settore che può essere un attore principale nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile”. Questo l’augurio di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo Settore al governo Draghi.
Il ritorno di un ministero ad hoc sulla disabilità ha scatenato reazioni diverse. Per l’Unione ciechi e ipovedenti è “un auspicio importante della volontà del nuovo Governo di proseguire in modo anche più efficace le politiche di sostegno, valorizzazione e inclusione dei cittadini più svantaggiati”.
I bambini soldato nel mondo sono quasi ottomila: una pratica inaccettabile con conseguenze gravissime. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Secondo l’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite, i bambini soldato nel mondo sono circa 7750, nella maggior parte dei casi reclutati in Siria, Congo e Somalia, ma presenti, con ruoli diversi, in diciotto diversi paesi. Una realtà che Unicef definisce “atroce” e che costituisce una serie di violazioni dei diritti dei minori, inaccettabili nella nostra epoca.
In occasione della Giornata Mondiale contro questa pratica, celebrata pochi giorni fa, Intersos ha lanciato la campagna #StopBambiniSoldato, con l’obiettivo del reintegro nella società dei minori coinvolti nei conflitti attraverso un percorso che, a partire da cure mediche e supporto psicologico, mira ad un pieno reinserimento sociale e lavorativo.
“Le temperature sono sotto zero, 25 i morti in strada, la pandemia: i piani freddo e i dormitori non sono la soluzione, è tempo di agire, ora”. Questo l’appello di Cristina Avonto, presidente Federazione italiana organismi per le persone senza dimora al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.
È il progetto educativo per l’infanzia dell’insegnante Giovanna Ossani che attraverso un libro e un cd di dodici canzoni indirizza i più piccoli alla scoperta di tematiche sociali, ambientali e civili. Nell’iniziativa anche una serie di video lezioni disponibili su YouTube.
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