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“Respact”

di Redazione GRS


Lo sport è un valido strumento per lottare contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Lo pensa anche il Milan che ha dato vita a Respact, un programma di iniziative per condividere i valori positivi dello sport. Sensibilizzazione, educazione, prevenzione e condivisione: queste le direttrici del manifesto ideato dal club rossonero, che spera di aprire la strada per un cambiamento sociale positivo.

In casa Milan nasce RESPACT, un programma di iniziative proposto dal club rossonero per condividere i valori positivi dello sport, lottando contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Sensibilizzazione, educazione, prevenzione e condivisione: queste le quattro direttrici del manifesto ideato dal club rossonero per coinvolgere “attraverso azioni tangibili, definisce un piano a lungo termine, con l’intenzione di coinvolgere i principali stakeholder -Istituzioni, Club e tifosi, a partire dalle più giovani generazioni – verso un movimento comune che possa realmente prendere coscienza dei problemi, analizzarli e affrontarli, nel segno dell’inclusività e della tolleranza” si legge nella nota ufficiale diramata dal club.

“Uguaglianza sociale e inclusione sono le pietre angolari della visione a lungo termine del Club, nonché i valori fondamentali che possono aiutare a guidare un cambiamento sociale positivo – ha sottolineato l’amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis -. Il Milan è per tutti, proprio come il calcio: ci impegneremo costantemente per mitigare pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo e in ogni circostanza, per coltivare atteggiamenti e comportamenti virtuosi all’interno del nostro settore e della nostra comunità. Ci auguriamo che le nostre proposte possano divenire fonte di ispirazione, per guidare un cambiamento culturale significativo, comune e condiviso”.

A protezione del lavoro

di Redazione GRS


Ogni giorno 104 uomini e donne affrontano la malattia e i suoi pericoli nelle 13 strutture gestite dalla Cooperativa Il Cerchio di Spoleto con mille ospiti. I costi ingenti per i dispositivi di protezione individuale ammontano a circa 2 mila e 300 euro a settimana. Per questo motivo è stata lanciata una raccolta fondi: “la sicurezza degli utenti, dei nostri operatori, delle loro famiglie e quindi della comunità stessa è la nostra priorità”, dice la cooperativa in una nota.

Discriminati anche dal vaccino

di Redazione GRS


Le associazioni delle famiglie con persone disabili protestano: il governo ci ha cancellato dagli elenchi. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Tutte le persone con disabilità dovrebbero essere inserite nella lista delle somministrazioni prioritarie del vaccino anti Covid-19. Ed è una scelta che andrebbe fatta non solo pensando alla loro sopravvivenza in quanto soggetti fragili, ma anche alle persone che si prendono cura di loro. Tutto quello che sembrava un fatto scontato è stato però smentito dai fatti e alla fine le persone con disabilità non compaiono nella lista stilata dal commissario Arcuri.

La pesante denuncia arriva da Roberto Speziale , Presidente Nazionale Anffas , che lancia un appello a tutti coloro che possono porre fine a questa ennesima ed assurda discriminazione, ma anche direttamente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, tra l’altro, ha anche la delega sulla disabilità.

Morire per il giornalismo

di Redazione GRS


L’Iran ha giustiziato mediante impiccagione il giornalista dissidente Ruhollah Zam. L’uomo, 47 anni, era fuggito dal Paese nel 2009, ottenendo asilo politico in Francia; ad aver causato la condanna a morte la sua attività di informazione contro il regime di Teheran attraverso un seguito canale sulla piattaforma Telegram. Indignazione e condanna da parte Amnesty e Reporter senza Frontiere.

Scena unita

di Redazione GRS


A solo un mese dalla presentazione è attivo il bando per l’emergenza dei lavoratori dello spettacolo. Oltre 120 artisti e più di 50 realtà aziendali hanno risposto all’appello, portando il Fondo ad avere a disposizione un milione e duecento mila euro che saranno distribuiti anche a fondo perduto per la formazione e il supporto a progetti speciali. L’iniziativa è promossa da un collettivo di artisti e addetti ai lavori ed è gestita dalla fondazione Cesvi.

Lo sport rende felici

di Redazione GRS


A dirlo è uno studio delle università di Yale e di Oxford, pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet. Secondo la ricerca effettuata su un campione di 1,2 milioni di persone, l’esercizio fisico rende felici, ancora più del denaro. In base alle risposte è emerso che chi si allena di più sta meglio, mentre i meno attivi evidenziano più giorni all’anno di malessere mentale ed emotivo.

Come raggiungere la felicità? Tutti desiderano essere felici, ma in pochi riescono ad esserlo veramente. La felicità è, infatti, uno stato emotivo e mentale ma è anche un concetto astratto difficile da definire bene. Potremmo dire che la felicità è lo stato d’animo positivo di chi vive nel presente senza farsi influenzare dal passato e senza farsi prendere dall’ansia di un futuro incerto. Ma questa condizione è forse una delle cose più difficili da raggiungere, perché la mente vaga tra passato e futuro dimenticandosi di vivere il “qui e ora”. Tutti cercano la felicità, alcuni la trovano ed altri no.

Secondo la ricerca effettuata su un campione di 1,2 milioni di persone, l’esercizio fisico rende felici, ancora più del denaro. I ricercatori hanno posto tre domande ai partecipanti allo studio, tutti americani: “quali attività fisiche svolgi?”, “quante volte non ti sei sentito bene, a livello mentale, negli ultimi 30 giorni a causa dello stress, della depressione o di problemi emotivi?”, dopodichè si chiedeva di fornire indicazioni sul reddito mensile. In base alle risposte è emerso che chi si allena di più sta meglio, e “soffre” solo 35 giorni all’anno. I meno attivi, invece, soffrono per una media di 53 giorni, circa due mesi e mezzo di malessere mentale ed emotivo.

Contagio economico

di Redazione GRS


Gli italiani sono più preoccupati delle conseguenze della pandemia – in particolare nei settori del turismo, ristorazione, cultura e commercio – che del virus in sé e stanno ripensando alle priorità della loro vita anche dal punto di vista esistenziale. È quanto emerge da un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Legacoop, ideato e realizzato dall’Area Studi dell’associazione insieme con il partner di ricerca Ipsos. Il 57% degli intervistati esprime paura per la recessione indotta dalla pandemia.

Abbiamo un obbiettivo

di Redazione GRS


Dieci anni per ridurre le emissioni inquinanti. Ultima occasione per salvare il Pianeta? Il servizio di Fabio Piccolino.

“Dichiarate l’emergenza climatica”. E’ l’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ad oltre 70 leader mondiali riuniti in videoconferenza per rilanciare gli Accordi di Parigi, ratificati cinque anni fa con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale entro i 2 gradi centigradi. Il numero uno dell’Onu ha ribadito la necessità di mettere in campo tutti gli sforzi possibili per abbattere le emissioni del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010.

A questo proposito, i pacchetti di ripresa economica lanciati per contrastare l’epidemia di Coronavirus possono rappresentare uno strumento per accelerare la transizione verso sistemi energetici più green, anche se questo non sta accadendo abbastanza velocemente.