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Calcio contro le discriminazioni: presentata a Berlino la Dichiarazione dei diritti umani per gli Europei 2024

di Redazione GRS


Diritti europei

L’Uefa e la Federcalcio tedesca hanno presentato a Berlino la Dichiarazione dei diritti umani per gli Europei 2024, con cui si impegnano a difendere e proteggere i diritti umani durante il torneo. Si tratta di un vero e proprio piano d’azione, con i passi da realizzare per raggiungere gli obiettivi dell’inclusione e per rendere il torneo un’esperienza sicura per tutte le persone coinvolte.


La dichiarazione è frutto di una stretta cooperazione e dell’approccio complementare tra la stessa Uefa, la federazione, la nazione ospitante e le città che ospitano il torneo.
La dichiarazione è stata presentata nel corso della conferenza sullo sport e i diritti umani organizzata a Berlino dal Ministero federale degli Interni e della Comunità della capitale e il direttore della sostenibilità sociale e ambientale Uefa, Michele Uva, ha sottolineato: “Siamo davvero felici di firmare questa dichiarazione, poiché questo è un momento importante per il nostro sport e per la società”.

“La Uefa non è impegnata solo nella dichiarazione di oggi, ha aggiunto. Stiamo anche lavorando a stretto contatto con le organizzazioni non governative e le parti interessate per sviluppare un approccio dettagliato alla protezione e alla promozione dei diritti umani.
 È un vero e proprio piano d’azione, con numerose azioni in atto per segnare l’obiettivo più grande. Faremo in modo di trasformare questa ambizione in realtà”.
La dichiarazione prevede in particolare alcuni obiettivi, come ‘Accessibilità, diversità e inclusione’, per cui gli organizzatori garantiranno che gli stadi, gli ambienti di lavoro e l’intero ecosistema calcistico siano accessibili a tutti, in particolar modo ai bambini. Inoltre, ogni forma di discriminazione o abuso dovrà essere prevenuta e combattuta, il torneo dovrà essere un’esperienza sicura per tutti i soggetti coinvolti nel torneo e andrà garantito l’accesso a cibi e bevande salutari e l’attività fisica è sostenuta e promossa.

Foto di Tobias Flyckt su Unsplash

Basta munizioni di artiglieria a Israele: appello delle associazioni civili e religiose degli USA al Pentagono

di Redazione GRS


Fermatevi

Amnesty, Oxfam e altre associazioni civili e religiose americane chiedono al Pentagono di fermare la fornitura di munizioni di artiglieria all’esercito israeliano impegnato nella campagna militare a Gaza. Si tratta – spiegano – di rispettare la legge umanitaria internazionale e proteggere i civili.

Foto di tirth prajapati su Unsplash

A Taranto il “Festival della cultura paralimpica”: 4 giorni di dibattito, mostre, presentazioni di libri e talk

di Redazione GRS


Festival cultura paralimpica

Fino al 17 novembre, in programma a Taranto 4 giorni di dibattito, mostre, presentazioni di libri e talk. “Abbiamo scelto Taranto perché è un territorio che sta affrontando un percorso di rinascita”, sono le parole di Luca Pancalli, presidente Comitato italiano paralimpico.


“Abbiamo scelto Taranto come sede della quarta edizione del Festival della cultura paralimpica perché è una porta sul Mediterraneo, ma anche perché è un territorio che sta affrontando un percorso di rinascita e ci piaceva l’idea di portare proprio qui il messaggio di resilienza che bene esprimiamo attraverso i nostri atleti paralimpici”. Lo ha detto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip) in occasione della conferenza stampa di presentazione del festival che si è svolta questa mattina nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, a Taranto.

L’obiettivo è quello di “declinare lo sport non solo come narrazione delle medaglie che si vincono, ma come pezzo di politiche pubbliche del paese con l’intento di investire nel capitale umano e tentare di contagiare i territori che ospitano l’evento così da far crescere su questi territori la consapevolezza dell’importanza dello sport, praticato da tutti. Lo sport è un linguaggio universale- ha detto ancora Pancalli- che consente di superare le barriere”.

Il Festival della cultura paralimpica si svolge all’interno dell’Arsenale militare marittimo di Taranto dal 14 al 17 novembree all’inaugurazione ha partecipato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La manifestazione, ideata e promossa dal Comitato italiano paralimpico, arriva a Taranto dopo l’edizione inaugurale di Roma (presso la stazione Tiburtina), nel 2018, e quelle di Padova e Milano.

“A Taranto sono in programma quattro giorni di dibattito, mostre, presentazioni di libri, talk e tanti altri eventi- ha continuato Pancalli- e soprattutto ci sarà il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, perché quello che vogliamo lanciare è proprio un messaggio normalizzante e di crescita culturale. Produrre una cultura della normalità significa, infatti, investire in un paese migliore. E in questo senso il paralimpismo in Italia sta testimoniando una silenziosa rivoluzione culturale, il movimento paralimpico sta trasformando il paese- ha detto ancora Pancalli- e l’esempio è proprio questa foto di una modella con protesi che mi è apparsa stamattina su un sito di shopping online”, ha sottolineato il presidente Cip mostrando la foto sullo schermo del suo telefonino.

“Speriamo che le quattro giornate di Taranto possano rappresentare un punto di partenza di quello che dobbiamo fare sul territorio per costruire il nostro futuro. Non dimentichiamo di maneggiare uno strumento che è fondamentale per contribuire alla crescita dei territori. Abbiamo bisogno di un’Italia che possa essere sempre più unita, anche nel diritto di poter esercitare lo sport. E’, però, necessario creare gli strumenti affinché questo diritto sia esigibile, per farlo è necessario collaborare, tutti insieme”.

Pancalli ha infine sottolineato come lo sport, anche attraverso i successi degli atleti paralimpici, può consentire ai giovani con disabilità di “guardare non a quello che hanno perso ma a ciò che è rimasto. E se la società contemporanea imparasse a guardare la persona e non la disabilità avremmo più persone inserite in un ambito di comunità”.

Allarme povertà di Caritas a Roma: registrato il dato più alto di accesso ai centri di aiuto

di Redazione GRS


 

 

Allarme Povertà

Nelle mense Caritas della Capitale la metà delle persone accolte lo scorso anno sono nuove. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

Il sesto Rapporto Caritas sulla povertà a Roma scatta una fotografia preoccupante: quasi l’8% degli utenti delle mense sociali sono minori, per lo più stranieri e non accompagnati. Otto su dieci sono richiedenti asilo o persone con protezione internazionale. In aumento le disuguaglianze territoriali, di generazione, di nazionalità e per carico familiare.
Nel 2022 si è registrato il dato più alto di accesso nei centri Caritas, parrocchie e servizi diocesani, con oltre 25.000 richieste di aiuto, dal sostegno alimentare ad aiuti economici per la vita quotidiana. Allarme anche per l’emergenza abitativa, il sovraindebitamento, la crescita di problemi di salute mentale e della spesa per il gioco d’azzardo.