Negli ultimi 25 anni, l’1% della popolazione mondiale ha emesso nell’atmosfera il doppio di CO2 rispetto alla metà più povera del pianeta. Sono i dati del Rapporto di Oxfam Italia presentato alla vigilia dell’Assemblea generale della Nazioni Unite che vede i leader mondiali impegnati a discutere di sfide globali, tra cui l’ambiente.
Ai nostri microfoni Elisa Bacciotti, responsabile campagne dell’organizzazione.
Si chiama “Trips” ed è un progetto europeo che punta a mettere in atto misure per affrontare e prevenire la discriminazione dei cittadini con disabilità a causa delle barriere e delle difficoltà di fruizione del trasporto pubblico urbano. Numerose le città coinvolte, tra le quali, in Italia, anche Bologna, con il coordinamento della Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi. Tra le Associazioni partecipanti vi è la Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
È T-Gros, cortometraggio francese sul dramma di un adolescente bullizzato per via del proprio fisico, a vincere il festival Filmdipeso, promosso dal polo pontino dell’Università La Sapienza di Roma e dal Comune di Latina in collaborazione con associazioni come Amici obesi onlus per sollecitare uno sguardo ampio sulle tematiche connesse al cibo e alla corretta nutrizione, ai disturbi alimentari e all’obesità.
E’ l’iniziativa solidale che si terrà in 800 piazze in tutta Italia i prossimi 26 e 27 settembre. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.
Un “pasto sospeso” per chi è stato messo in ginocchio dal Covid: I volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII scendono in piazza per i nuovi poveri che dopo la crisi sanitaria hanno perso tutto. Sono molte le persone che fino a poco tempo fa riuscivano a cavarsela, seppur in un equilibrio precario, e che ora si ritrovano tra le fila di chi quotidianamente cerca un pasto. 1 milione secondo una stima di Coldiretti. Per questo il 26 e il 27 settembre nelle piazze italiane l’iniziativa ‘Un Pasto al Giorno’ sarà un’occasione di grande sensibilizzazione.
In Italia i giovani vivono una pesante crisi generazionale che si esprime nel tasso di laureati molto al di sotto della media EU, nell’alto numero di ragazzi e ragazze che non studiano e non lavorano, nelle cifre rilevanti dell’abbandono scolastico, e – per chi ha la fortuna di lavorare – nei bassi salari. Se ne parlerà domani al Festival dello sviluppo sostenibile durante un evento organizzato dal Forum Disuguaglianze Diversità.
Con oltre tre milioni di persone bisognose di assistenza alimentare, il Burkina Faso è ufficialmente una emergenza umanitaria. Gli effetti del lockdown sull’economia locale hanno influito pesantemente su un Paese già segnato dall’insicurezza e dagli scontri tra gruppi armati e forze governative. Secondo Intersos, occorre intervenire tempestivamente per garantire alla popolazione l’accesso all’acqua e al cibo.
Protagonista una giovane nigeriana costretta a prostituirsi in Italia. E’ stata salvata grazie ad una cooperativa di Milano e a una rete europea. Il servizio di Paolo Andruccioli.
La sua è un’avventura tragica, che per fortuna ha un finale positivo, grazie all’impegno di 5 enti che costituiscono la rete del progetto Win, Trafficked Women Integration, finanziato dal Fondo dell’unione Europea finalizzato a favorire l’integrazione socio-economica di donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Hope era partita all’età di 15 anni, da un piccolo villaggio della Nigeria.
Aveva dovuto sottoscrivere un debito di 30.000 euro a copertura delle spese del viaggio. Giunta a destinazione è stata consegnata nelle mani della “Madam” di turno, la sua sfruttatrice che l’ha costretta a prostituirsi, 7 giorni su 7, su una statale dell’hinterland milanese per risarcire il debito. Dopo due anni di questa vita, Hope è riuscita alla fine a scappare ed è stata accolta dalla Cooperativa Lule, che l’ha salvata grazie anche a Win.
Rifilastrocche in cielo e in terra è l’album tributo a Gianni Rodari, realizzato da vari artisti appartenenti alla scena musicale italiana come Dente, Alessandro Grazian, I Camillas e molti altri. Uscito il 18 settembre tutti i ricavati delle vendite andranno all’impresa sociale con i bambini che destinerà i fondi ad interventi indirizzati a chi sta più in difficoltà.
Il Cip celebra il sessantesimo anniversario dei Giochi paralimpici di Roma. In programma una settimana di festeggiamenti per ricordare gli eventi e i protagonisti di una manifestazione che rappresenta una tappa fondamentale della storia del movimento paralimpico internazionale. Sul sito istituzionale e i canali social del Comitato verranno messi a disposizione anche testimonianze e documenti d’epoca.
Il movimento paralimpico si prepara a celebrare i 60 anni dei Giochi paralimpici di Roma del 1960, la prima Paralimpiade della storia. Le Paralimpiadi di Roma si svolsero dal 18 al 25 settembre 1960, una settimana dopo la chiusura delle Olimpiadi. Nella Capitale si diedero appuntamento 400 atleti provenienti da 21 Nazioni. Fu il professore e medico dell’Inail Antonio Maglio, insieme al dottor Ludwig Guttmann, a promuovere quello straordinario evento sportivo, anticipando così di 28 anni il gemellaggio spazio-temporale tra Giochi olimpici e paralimpici.
La settimana di festeggiamenti si chiuderà, il giorno 25 settembre, con un convegno dal titolo “Paralimpiadi, 60 anni di Roma 60” promosso da Cip, Inail e SuperAbile Inail che si terrà a Roma presso l’Auditorium Inail, in piazzale Pastore. Sono stati invitati a partecipare rappresentanti istituzionali, testimoni, atlete e atleti. Durante la settimana il Comitato Italiano Paralimpico proporrà attraverso il proprio sito istituzionale e i canali social testimonianze e documenti d’epoca.
“Il Comitato Italiano Paralimpico ha deciso di dare vita a una settimana di celebrazioni per raccontare come l’Italia sia riuscita a dare un impulso significativo alla promozione dello sport senza barriere e a una cultura dell’inclusione e dei diritti. Si tratta di un appuntamento a cui attribuiamo un grande valore, storico e sociale. In questo modo vogliamo conservare e rendere vivo un prezioso patrimonio di storie e valori che rappresenta la base del movimento paralimpico internazionale”, dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
Mentre l’Unione europea si prepara a varare le nuove norme sull’immigrazione che superano l’accordo di Dublino, arriva un nuovo appello per i profughi di Moria. Il servizio di Fabio Piccolino
“È arrivato il momento di porre fine alle politiche europee di migrazione che intrappolano migliaia di persone in condizioni disumane sulle isole greche”. E’ l’appello lanciato da Medici Senza Frontiere dopo l’incendio che ha colpito il campo profughi di Moria lo scorso 9 settembre.
Secondo l’organizzazione infatti, si tratta del simbolo di come l’Europa tratta le persone in fuga da guerra e persecuzione. Un cambio di rotta necessario che vede l’Unione Europea di fronte a decisioni che possono modificare la vita di migliaia di persone.
Il nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo verrà presentato il prossimo 23 settembre e dovrebbe segnare la fine del regolamento di Dublino, con l’introduzione di meccanismi di redistribuzione obbligatoria dei richiedenti asilo, l’aumento degli accordi di rimpatrio, una stretta collaborazione con i Paesi di origine e transito.
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