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Fit for life: l’Unesco si schiera al fianco dello sport

di Redazione GRS


Anche l’Unesco scende in campo per segnalare la necessità di promuovere stili di vita sani. Il servizio di Elena Fiorani.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità a essere sovrappeso oppure obesi nel mondo sono 50 adulti su cento e 30 tra bambini e adolescenti Nel nostro Paese sono 5 milioni gli adulti obesi, 3 bambini su 10 sono in sovrappeso e fra questi 1 è obeso. Questi dati, rilanciati ieri in occasione della Giornata mondiale dell’obesità, evidenziano la necessità di una nuova cultura del movimento.

L’Unesco ha lanciato la campagna “Fit for life”, che intende contrastare gli effetti del Covid. Una educazione fisica di qualità, per l’organizzazione internazionale, mette al centro la persona e promuove sani stili di vita, partendo dai giovani e per tutte le età. La partecipazione a programmi di attività fisica che adottano questo approccio, secondo l’Unesco, migliora la salute fisica, riduce le patologie mentali croniche e sviluppa la resilienza socio-emotiva.

Ecco “Pablo”: il cartone animato sull’autismo in onda su Rai Yoyo

di Redazione GRS


Si chiama “Pablo” il primo cartone animato inclusivo che affronta il tema dell’autismo. In onda su Rai Yoyo, è un prodotto di animazione rivolto a tutti, in cui la diversità di ciascuno è la chiave per superare ogni difficoltà. Appuntamento tutti i giorni alle 18 e in replica alle 9.35.

La serie animata, fresca di nomination per i BAFTA, è già disponibile su RaiPlay, anche in lingua inglese. Pablo è un bambino con autismo e con una grande passione per il disegno. Con coraggio e con l’aiuto di personaggi inventati riesce ad affrontare grandi sfide quotidiane. E’ un bambino intelligente e in compagnia dei suoi amici speciali riesce a trasformare ogni problema in una fantastica avventura da vivere insieme.

Affrontare il delicato tema dell’autismo con un cartone animato rientra nell’impegno di Servizio Pubblico della Rai di rivolgersi a tutti, nessuno escluso, con storie coinvolgenti e di valore formativo. La particolarità di Pablo non gli impedisce di trovare soluzioni alle difficoltà incontrate e condividerle con il mondo esterno. In ogni episodio, il piccolo eroe si imbatte in alcuni problemi quotidiani o in qualcosa che non capisce. Ma grazie alla sua immaginazione e alla sua bravura nel disegnare, il problema prende vita nel mondo fantastico dove gli amici animali da lui raffigurati, che rappresentano aspetti della personalità di Pablo e di molti bambini affetti da autismo, lo supportano come una vera squadra e corrono in suo soccorso.

Fra loro ci sono Linda, una topolina timida ma determinata, Frullo, un energico uccellino, Dino, un grosso dinosauro e Raffa, una intelligentissima giraffa. Tutti loro offriranno soluzioni sorprendenti a problemi vissuti come insormontabili, consigliando a Pablo comportamenti che lo soddisfano e che possano essere allo stesso tempo riconosciuti e compresi dagli altri.

di Pierluigi Lantieri

Lavoratrici contro Covid: il progetto di Anmil

di Redazione GRS


Lavoratrici contro Covid: è il progetto multimediale promosso da Anmil sul tema dell’occupazione femminile presentato a Roma. A causa della pandemia infatti la condizione delle donne nel mondo del lavoro è fortemente peggiorata, determinando rinunce, sacrifici e ingiustizie.

“Il Covid ha aggravato la situazione delle lavoratrici – sottolinea l’Anmil – fino a far diventare le donne le più sacrificabili e sacrificate. Infatti, quando si è trattato di decidere nelle case degli italiani, all’interno della coppia, chi dovesse restare a casa a prendersi cura dei figli e delle persone con disabilità, non ci sono stati dubbi: le donne sono state le prime ad essere scelte per lo smartworking, la cassa integrazione o licenziate non appena possibile”

FTS Calabria: Luciano Squillaci è il nuovo portavoce

di Redazione GRS


Luciano Squillaci è il nuovo portavoce del Forum Terzo Settore calabrese. Da sempre impegnato in ambito sociale, si trova di fronte una realtà in buona forma ma che ha bisogno di crescere sotto il profilo della consapevolezza della dimensione politica. Ascoltiamo le sue parole.

Yemen, flop sui fondi raccolti contro l’emergenza umanitaria

di Redazione GRS


La Conferenza dei Paesi donatori per lo Yemen, svoltasi in forma virtuale, è stata un flop: meno della metà i fondi raccolti per rispondere all’emergenza umanitaria nel paese martoriato da sei anni di guerra dove 16 milioni di persone soffrono la fame. Secondo il segretario generale Onu Antonio Guterres “Ridurre i finanziamenti è una condanna a morte”.

I fondi raccolti rappresentano solo il 43% di quelli necessari alla risposta umanitaria per il 2021, da cui dipende la sopravvivenza di 20 milioni di yemeniti. La cifra promessa è per ora inferiore anche a quella raccolta nel 2020, già ridotta a causa della pandemia da Coronavirus; rispetto al 2019 si tratta di un miliardo di dollari in meno.

Sisma 2016, presentato il Rapporto 2020 sulla ricostruzione

di Redazione GRS


Il Commissario straordinario Legnini ha appena presentato il Rapporto 2020 sulla ricostruzione dopo il sisma del 2016. Richiesti contributi per 5,6 miliardi, raddoppia la spesa erogata nel corso dell’anno. Previsti inoltre 624 cantieri per le opere pubbliche.

La ricostruzione sarà connotata dall’attenzione alla sostenibilità. “L’intera economia e lo sviluppo del Paese e dell’Europa – ha sottolineato Legnini – sono orientati verso la transizione ecologica”.

Matite contro le discriminazioni: al via il contest di Idos

di Redazione GRS


Matite contro le discriminazioni – Al via il contest di fumetti del Centro studi e ricerche Idos in vista della settimana contro il razzismo. Il servizio è di Clara Capponi.

Vignettisti, fumettisti e disegnatori hanno tempo fino al 10 marzo per aderire al concorso promosso da Idos in vista della 17^ Settimana di Azione contro il razzismo in programma dal 21 al 27 marzo. Per partecipare basta postare vignette o brevi fumetti contro le discriminazioni razziali, incluse quelle multiple, sulle pagine Facebook ed Instagram dell’associazione.

Le opere più votate saranno pubblicate in un e-book insieme ai lavori di Allegra, Biani, Caria, LORE e diversi altri artisti che hanno aderito all’iniziativa.

Progetto SportAbility: quando educazione fa rima con sport

di Redazione GRS


È il progetto che coinvolge le province di Avellino, Salerno e Caserta, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale che promuove lo sport per una crescita inclusiva, relazionale e sana. Obiettivo dell’intervento è la diffusione tra i giovani della cultura del movimento e della corretta alimentazione per il benessere della persona.

L’idea base del progetto è incentrata su un duplice obiettivo: diffondere la cultura della pratica sportiva e di una sana e corretta alimentazione quale strumenti di benessere della persona, di
socializzazione e aggregazione mediante la diffusione delle informazioni e la promozione di spazi di confronto e dialogo tra i giovani, e tra questi e le istituzioni. Diffondere, quindi, un’idea forte dello sport che contribuisca allo sviluppo della pratica sportiva ad alto valore sociale e alla realizzazione dell’obiettivo di “uno sport per tutti e di tutti”, attraverso una estesa attività di informazione e formazione rivolta alle scuole ed alle istituzioni locali. I principali beneficiari delle attività progettuali saranno, infatti, giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, studenti degli istituti superiori delle province coinvolte.

Particolare attenzione sarà dedicata anche alla linea di attività trasversale “I giovani e le nuove tecnologie”. Il progetto “SportAbility” cercherà di educare i giovani ad un uso consapevole dei social network grazie alla Media Education, un’attività di tipo didattico ed educativo finalizzata a sviluppare negli studenti la capacità di comprendere i diversi media e le varie tipologie di messaggi; utilizzarli correttamente, saper interpretare in maniera critica il messaggio; essere in grado di generare un messaggio e quindi usare in maniera propositiva i media.

Le parole di una nuova alba – Il 2020 “ad alta velocità”

di Admin GRS


A UN ANNO DAL LOCKDOWN: PAROLE DI UNA NUOVA ALBA – IL 2020 AD ALTA VELOCITÀ

LA RUBRICA QUOTIDIANA DEL GIORNALE RADIO SOCIALE DIVENTA UN LIBRO

PREFAZIONI E POSTFAZIONI DI CLAUDIA FIASCHI, IVANO MAIORELLA E ANDREA VOLTERRANI

A un anno dal lockdown per la pandemia da Covid-19, la rubrica quotidiana del Giornale Radio Sociale “Ad Alta Velocità” diventa un libro digitale da leggere e scaricare gratuitamente dal sito www.giornaleradiosociale.it: “Parole di una nuova alba – Il 2020 Ad Alta Velocità” è il titolo del libro di Giuseppe Manzo e prodotto dalla testata radiofonica edita dal Forum nazionale del Terzo Settore, che è giunta al suo decimo anno di attività giornalistica.

La rubrica in un libro

“La rubrica Ad Alta Velocità prende il via a gennaio 2020, una rassegna quotidiana realizzata in treno, durante il tragitto che porta l’autore ogni giorno da Napoli a Roma. Il format on the road viene presto interrotto – dichiara l’autore Giuseppe Manzo – con il Covid finiscono ben presto il rumore del treno e i disagi ferroviari e a correre diventa la cronaca della pandemia. A marzo 2020 il Paese si risveglia infatti in giorni di quasi primavera nel silenzio delle strade, delle scuole, dei negozi e dei parchi. Da quel giorno inizia la ricerca di una nuova alba per uscire da questa emergenza e trovare le parole per raccontarla.”

“La rivoluzione dei paradigmi della comunicazione è una delle grandi sfide trasformative che riguarda il Terzo settore – scrive la portavoce nazionale del Forum Terzo Settore Claudia Fiaschi nella presentazione del libro – sollecitato dalle prospettive di una riforma strutturale e dalla crescita quasi emergenziale di nuovi e pressanti bisogni sociali. Ma questo non è l’unico mondo che sta affrontando cambiamenti strutturali. Penso al giornalismo, alla crisi del settore editoriale, a quella del lavoro, alla disintermediazione delle tecnologie che sta trasformando i modi di funzionare di persone, organizzazioni e professioni, incluso il lavoro sociale”.

Nella postfazione il professore Andrea Volterrani sottolinea: “se non fosse per la nostra scarsa attuale attenzione a quello che il mestiere di giornalista dovrebbe essere, sono i racconti del transitare continuo di tutti noi che vorremmo uscisse dalle penne digitali di molti giornalisti, ancora, purtroppo, troppo affannati a rincorrere piuttosto che a cavalcare un mondo digitale ormai parte integrante della nostra vita quotidiana. Da qui vorrei partire per riconoscere nelle storie brevi ma intense e pieni di metafore allusive e di significati profondi che Giuseppe ci ha proposto, per provare a riflettere sul giornalismo contemporaneo”.

Infine, il direttore del Giornale Radio Sociale Ivano Maiorella scrive nella prefazione: “Tante storie e riflessioni legate tra di loro, che tutte insieme portano ad una storia sola, quella di un anno grigio, i cui risvolti sono ancora da scrivere. La cronaca quotidiana, quella raccontata da Giuseppe Manzo in uno/due minuti di radio ogni giorno, è ciò che affiora, con un punto di vista ben chiaro: il basso, il territorio, la strada. Il sociale, insomma. Un ambito di vita collettiva, di economia e di risorse umane che hanno i segni di sofferenze recenti”.

Autore – Cenni biografici

Giuseppe Manzo – Giornalista professionista, redattore economia e conduttore Giornale Radio Sociale, docente al Master in comunicazione sociale Sociocom Roma Tor Vergata, cura la comunicazione di Legacoopsociali, autore di diversi saggi su mafie, ambiente e salute.

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Immigrazione, “The big wall”: l’inchiesta di Action Aid sui fondi spesi dall’Italia

di Redazione GRS


 

 

Il Grande Muro. La maggior parte dei fondi investiti dall’Italia sui migranti viene speso per reprimere più che per integrare. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Si chiama “The big wall” l’inchiesta di Action Aid sui fondi spesi dall’Italia per l’azione esterna migratoria. Oltre un miliardo di euro di denaro pubblico che il nostro Paese, dal 2015, ha investito in gran parte in azioni di respingimento: il 70% dei fondi infatti sono stati spesi in azioni di repressione del fenomeno migratorio piuttosto che al sostegno delle persone migranti. Di contro, solo l’1,3% del totale è andato a finanziare programmi che permettono l’accesso regolare nel territorio italiano per motivi di lavoro, studio e protezione.

Secondo l’organizzazione, le politiche italiane ed europee si sono rivelate in parte efficaci a contenere la migrazione, ma ad un prezzo altissimo in termini di vite perdute e gravi violazioni dei diritti umani.