I dati della crisi diffusi da Italia non profit. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Covid e terzo settore: una crisi nera si affaccia nel 2021. Durante il primo lockdown il 78% ha fermato o dimezzato la propria attività. Il 41% prevede una riduzione delle entrate per il 2020 superiore al 50%. Il Covid-19 sta colpendo duramente anche il Terzo Settore. È quanto emerge dall’indagine, condotta da Italia Non Profit, su 1.378 enti.
Per oltre la metà di associazioni, cooperative sociali, fondazioni, onlus o consorzi, la pandemia sta incidendo negativamente in particolare sulle attività istituzionali e sulle raccolte fondi. Il 30% delle realtà che hanno risposto sostengono che dal 20 al 50% dei propri dipendenti rischiano il posto di lavoro. Per ora il 38,5% degli enti è ricorso alla cassa integrazione per fronteggiare la crisi.
Per chi ha una disabilità visiva riconoscere e differenziare senza errori i rifiuti di casa può rivelarsi un compito molto difficile. Ma ora, grazie all’app Junker – inclusa dall’Agenzia per l’Italia Digitale nell’elenco dei fornitori di servizi software qualificati per la Pubblica Amministrazione – e alle nuove funzioni caratterizzate da una rinnovata attenzione all’usabilità, nemmeno per le persone con disabilità visiva dovrebbe essere più un problema conferire correttamente i rifiuti.
Asti è l’ultima arrivata fra le 13 città italiane dove sono state realizzate piccole biblioteche in luoghi non convenzionali – come studi medici, farmacie – frequentati dai bambini e dove la cura, l’aggiornamento periodico e la distribuzione dei volumi è affidata a ragazzi autistici e con disabilità intellettiva. Il progetto è stato avviato dall’associazione Autismo Firenze Onlus insieme ad altre realtà sul territorio nazionale.
E’ il giudizio di Tavolo Asilo riguardo alla proposta di Patto dell’Unione Europea sul tema dell’immigrazione, che va contrastata sotto diversi aspetti. Ascoltiamo ai nostri microfoni il coordinatore Filippo Miraglia.
Lo sport è un valido strumento per lottare contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Lo pensa anche il Milan che ha dato vita a Respact, un programma di iniziative per condividere i valori positivi dello sport. Sensibilizzazione, educazione, prevenzione e condivisione: queste le direttrici del manifesto ideato dal club rossonero, che spera di aprire la strada per un cambiamento sociale positivo.
In casa Milan nasce RESPACT, un programma di iniziative proposto dal club rossonero per condividere i valori positivi dello sport, lottando contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. Sensibilizzazione, educazione, prevenzione e condivisione: queste le quattro direttrici del manifesto ideato dal club rossonero per coinvolgere “attraverso azioni tangibili, definisce un piano a lungo termine, con l’intenzione di coinvolgere i principali stakeholder -Istituzioni, Club e tifosi, a partire dalle più giovani generazioni – verso un movimento comune che possa realmente prendere coscienza dei problemi, analizzarli e affrontarli, nel segno dell’inclusività e della tolleranza” si legge nella nota ufficiale diramata dal club.
“Uguaglianza sociale e inclusione sono le pietre angolari della visione a lungo termine del Club, nonché i valori fondamentali che possono aiutare a guidare un cambiamento sociale positivo – ha sottolineato l’amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis -. Il Milan è per tutti, proprio come il calcio: ci impegneremo costantemente per mitigare pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo e in ogni circostanza, per coltivare atteggiamenti e comportamenti virtuosi all’interno del nostro settore e della nostra comunità. Ci auguriamo che le nostre proposte possano divenire fonte di ispirazione, per guidare un cambiamento culturale significativo, comune e condiviso”.
Ogni giorno 104 uomini e donne affrontano la malattia e i suoi pericoli nelle 13 strutture gestite dalla Cooperativa Il Cerchio di Spoleto con mille ospiti. I costi ingenti per i dispositivi di protezione individuale ammontano a circa 2 mila e 300 euro a settimana. Per questo motivo è stata lanciata una raccolta fondi: “la sicurezza degli utenti, dei nostri operatori, delle loro famiglie e quindi della comunità stessa è la nostra priorità”, dice la cooperativa in una nota.
Le associazioni delle famiglie con persone disabili protestano: il governo ci ha cancellato dagli elenchi. Il servizio di Paolo Andruccioli.
Tutte le persone con disabilità dovrebbero essere inserite nella lista delle somministrazioni prioritarie del vaccino anti Covid-19. Ed è una scelta che andrebbe fatta non solo pensando alla loro sopravvivenza in quanto soggetti fragili, ma anche alle persone che si prendono cura di loro. Tutto quello che sembrava un fatto scontato è stato però smentito dai fatti e alla fine le persone con disabilità non compaiono nella lista stilata dal commissario Arcuri.
La pesante denuncia arriva da Roberto Speziale , Presidente Nazionale Anffas , che lancia un appello a tutti coloro che possono porre fine a questa ennesima ed assurda discriminazione, ma anche direttamente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, tra l’altro, ha anche la delega sulla disabilità.
L’Iran ha giustiziato mediante impiccagione il giornalista dissidente Ruhollah Zam. L’uomo, 47 anni, era fuggito dal Paese nel 2009, ottenendo asilo politico in Francia; ad aver causato la condanna a morte la sua attività di informazione contro il regime di Teheran attraverso un seguito canale sulla piattaforma Telegram. Indignazione e condanna da parte Amnesty e Reporter senza Frontiere.
Al via fino a venerdì la manifestazione dedicata ai temi del consumo sostenibile e al ruolo dei consumatori, promossa da Assoutenti, che quest’anno approfondisce le sei missioni del piano italiano di ripresa e resilienza del Recovery Fund.
Ascoltiamo il presidente dell’associazione, Furio Truzzi.
A solo un mese dalla presentazione è attivo il bando per l’emergenza dei lavoratori dello spettacolo. Oltre 120 artisti e più di 50 realtà aziendali hanno risposto all’appello, portando il Fondo ad avere a disposizione un milione e duecento mila euro che saranno distribuiti anche a fondo perduto per la formazione e il supporto a progetti speciali. L’iniziativa è promossa da un collettivo di artisti e addetti ai lavori ed è gestita dalla fondazione Cesvi.
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