Crescono le critiche e le proteste contro le norme troppo soffocanti dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio. Il servizio di Clara Capponi.
Si moltiplicano le reazioni in tutta Italia ai provvedimenti dell’ultimo Dpcm che hanno segnato di fatto lo stop per tutto il comparto della cultura.
L’Arci ha chiesto un incontro urgente con il presidente del consiglio Giuseppe Conte dopo le misure anti Covid “Un colpo durissimo per l’Arci, per le sue socie e soci, che sono più di 1 milione, e per oltre 4mila circoli che rischiano in questo modo di non riaprire – scrive l’associazione che annuncia per venerdì prossimo presidi e flash mob in tutta Italia sotto l’insegna ‘Curiamo la socialità’.
Aggiornamenti arrivano anche dal coordinamento La musica che gira composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo che chiedono al Ministero e la Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo l’avvio di tavoli tecnici su Impresa, terzo settore e lavoratori per questa nuova fase emergenziale.
Il Governo ci ripensi – fa eco il Forum del Terzo settore del Lazio, con l’appello a un immediato ristoro (e nient’affatto simbolico) a tutte le categorie dell’importantissimo settore culturale, fondamentale per la vita delle persone ed anche per l’economia del nostro Paese, come di ogni nostro borgo e città.
Un documento con proposte sui temi più significativi per il futuro dell’Italia come contributo al rilancio del Paese. Lo ha inviato l’Alleanza delle cooperative al governo chiedendo di avviare un confronto in tempi rapidi a partire dagli attuali provvedimenti per fronteggiare l’emergenza. I suggerimenti vanno da salute e servizi socio-assistenziali a lavoro, da scuola e infrastrutture a trasporti, cultura e turismo.
Le sedi Auser non interrompono i servizi di prossimità per gli anziani soli, mentre le attività di volontariato civico e di aiuto alle persone fragili proseguono e diventano sempre più strategiche. Durante il lockdown l’associazione è stata in campo con oltre 7 mila volontari, moltissimi dei quali giovani, rendendo meno pesanti le restrizioni. “Dimostreremo la nostra capacità di resilienza – ha dichiarato il presidente nazionale Enzo Costa – dimostreremo che Auser c’è”.
Sale l’incidenza dei contagi nelle carceri rispetto ai mesi scorsi. “Su 54.800 persone detenute, sono in 150 ad aver contratto il virus. Numero più alti, circa 200, per il personale. Tuttavia – sottolinea Mauro Palma, garante delle persone private della libertà – il numero di chi presenta sintomi è molto minore”. Secondo Palma, “è necessario proseguire con la linea della riduzione dei detenuti, come fatto durante la prima ondata della pandemia.
Il Comune di Bellaria, in provincia di Rimini, rilancia l’iniziativa rivolta ad associazioni, società, federazioni, enti di promozione, fino ai centri fitness e wellness. Il progetto prevede la messa a disposizione di spazi pubblici all’aperto per facilitare la convivenza tra attività motoria e rispetto delle misure anti contagio.
Il Registro Unico del Terzo settore dovrà essere operativo ad aprile 2021. Inizia il conto alla rovescia: tutti gli enti non profit, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e onlus dovranno modificare il proprio statuto. Il sito cantiereterzosettore.it ha redatto tre vademecum per non commettere errori.
La proposta di Barca, Giovannini e Gori contro la grave crisi covid. Il servizio di Giuseppe Manzo.
L’Italia è dentro una crisi sociale senza precedenti. Manifestazioni, tensioni e scontri si ripetono ogni giorno in tutto il Paese. Ad attraversare quelle piazze ci sono piccoli commercianti, lavoratori autonomi e partite Iva insieme alle fasce già fragili. Soprattutto ci sono quelle persone che vivono grazie al sommerso e all’economica informale, soprattutto nel Mezzogiorno.
Da Fabrizio Barca, coordinatore Forum Disuguaglianze Diversità, Enrico Giovannini, presidente Asvis e Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento arriva una doppia richiesta al Governo. Una riguarda il Rem: “è necessario e urgente riaprire i termini per la presentazione delle domande almeno fino a fine anno, pronti a nuove estensioni automatiche in relazione alle misure di contenimento che verranno assunte”.
E poi varare un’altra misura, riguardo al complesso del lavoro autonomo: si tratta di un Sostegno di emergenza per il lavoro autonomo (Sea) “da noi avanzata il 30 marzo scorso insieme al Rem, il quale prevede un importo variabile in funzione delle diverse situazioni”.
Gli obiettivi che erano stati annunciati dal ministro Nunzia Catalfo, sono stati confermati ieri durante un incontro tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali, i rappresentanti dei ministeri competenti, le Autonomie locali e tutte le parti sociali.
“Di fronte alla nuova ondata pandemica, di fronte a queste necessarie chiusure che stanno privando i meno protetti anche degli unici sostegni economici – ha sottolineato Gianmario Gazzi, a nome degli assistenti sociali – non possiamo pensare di tornare a intervenire con misure occasionali o con bonus che spesso non arrivano a chi ne ha davvero bisogno”.
È stato presentato questa mattina con un convegno online il nuovo dossier statistico immigrazione 2020, curato dal Centro studi e ricerche Idos in partenariato con il Centro studi Confronti. Come ogni anno, solo nel giorno della presentazione, il documento potrà essere scaricato gratuitamente dal sito.
È il titolo del dossier di Oxfam Italia che mette in luce le conseguenze delle politiche dell’Unione Europea di delegare il controllo delle frontiere a Tunisia e Marocco, che si traduce spesso in violazione dei diritti umani di rifugiati e migranti.
Ai nostri microfoni Paolo Pezzati, policy advisor per la crisi migratoria dell’organizzazione.
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