Notizie

Provvidenziale boccata d’ossigeno

di Redazione GRS


Da Intesa Sanpaolo Prossima arrivano 5 milioni di euro per il rilancio del settore cultura e spettacolo dal vivo. L’accordo siglato con Federculture, Agis, Forum del Terzo Settore e Alleanza delle cooperative avrà un effetto leva che consentirà di concedere finanziamenti fino a 25 milioni di euro.

Trekking sociale

di Redazione GRS


Pronta la guida, costruita dai ragazzi dell’associazione Va’ Sentiero, del Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo che collega Alpi e Appennini,  attraversando 20 regioni e oltre 350 piccoli borghi montani. La guida completa dei primi 3500 km permetterà a tutti gli amanti delle escursioni in quota di organizzarle in autonomia usufruendo dei consigli di altri escursionisti, sempre all’insegna del turismo sostenibile.

Chi volesse programmare un’escursione sul trekking più lungo del mondo, da oggi puoi farlo gratuitamente e in piena autonomia su vasentiero.org, il nuovo sito in cui sono raccolti dati tecnici, mappe con punti d’interesse, video, consigli esperienziali e dettagli logistici per ben 179 tappe e 3.500 km (per ora) sui 7 mila del Sentiero Italia. Si tratta del tracciato che parte dal Friuli, copre l’arco delle Alpi e arriva alla parte relativa all’Appennino emiliano.

La guida è il frutto dell’esperienza diretta e dell’intenso lavoro dei ragazzi dell’associazione Va’ Sentiero, impegnati da circa un anno nel percorrere a piedi l’intero Sentiero Italia, il filo rosso tra le terre alte italiane che (con i suoi 7.000 km) vanta il titolo di trekking più lungo del mondo e collega Alpi e Appennini, attraversando 20 regioni e oltre 350 piccoli borghi montani. Non si tratta però di un’impresa sportiva, da guinness; quella di Va’ Sentiero infatti è un’iniziativa sociale basata sull’idea di condivisione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e sociale delle terre alte italiane, spesso dimenticato – dai paesaggi alla cucina, dai volti ai dialetti, il tutto all’insegna del turismo sostenibile.

Una condivisione senza precedenti, nata dal basso e accessibile gratuitamente da parte di chiunque: uno strumento unico nel suo genere che in questo momento di post-lockdown assume un valore simbolico ancora più grande, dando a tutti la possibilità di lasciarsi ispirare e progettare in ogni dettaglio le proprie escursioni, ora che più che ma è fondamentale valorizzare il nostro territorio.

Il lockdown ci ha tolto il sonno

di Redazione GRS


Si moltiplicano le ricerche che legano l’aumento dei disturbi mentali alla pandemia. La più recente è quella del Dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche dell’università di Torino. Dalle interviste condotte su un campione di oltre 1500 maggiorenni, la salute mentale sembra essere diventata un problema.

Si evidenziano in particolare profili di fragilità tra le donne, i più giovani e tra coloro i quali hanno subito difficoltà economiche. Il 23,2% degli intervistati ha avuto disturbi di tipo ansioso, il 24,7% sintomi depressivi, il 42,4% disturbi del sonno. La ricerca completa verrà presentata al congresso mondiale di sanità pubblica che si terrà in ottobre.

Fuga dagli ospedali

di Redazione GRS


Anche nello Yemen è allarme per gli effetti psicologici della pandemia. Il servizio di Fabio Piccolino.

Secondo Medici Senza Frontiere, In Yemen la paura di contrarre il Covid-19 sta allontanando le persone dagli ospedali e dalla possibilità di avere cure mediche. Il Paese ha capacità limitate di somministrare i test e dunque il virus si sta diffondendo senza essere tracciato; secondo l’organizzazione, la paura del virus è alimentata dalla disinformazione e per questo spesso le persone che contraggono la malattia non ritengono gli ospedali come luoghi sicuri.

In una situazione così delicata, con il Paese in ginocchio dopo anni di conflitto, Medici Senza Frontiere chiede alla comunità internazionale “di mobilitare risorse per aiutare il Paese a far fronte a questa crisi” e alle autorità yemenite “di facilitare l’attuazione dei programmi salvavita”.

La misura del benessere

di Redazione GRS


Tutte le fonti economiche concordano nelle previsioni: l’epidemia produrrà recessione e un crollo del Pil italiano stimato tra il meno 8,3% dell’Istat e il meno 11,3% dell’Ocse. Aumenteranno disoccupazione e disuguaglianze. Ma a livello internazionale riemerge anche un dibattito carsico. Il prodotto interno lordo può essere davvero l’unica misura della qualità della vita? Si fanno avanti anche altri parametri legati alla giustizia sociale e alla sostenibilità ambientale. Tra i vari siti che si occupano della questione in Italia il Forum Diseguaglianze e Diversità e Sbilanciamoci.info.

Manager speciali

di Redazione GRS


“Per una vera cultura di inclusione nel lavoro non bastano gendarmi che vigilino sugli obblighi fissati dalle leggi e sanzioni per chi non le rispetta, ma servono educatori sociali e buoni consiglieri”. Lo sostiene Marino Bottà, responsabile del servizio disabilità a Lecco e grande esperto della materia. Per Bottà sono necessari i “passeur”, ovvero figure professionali come i disability manager capaci di facilitare il rapporto fra la disabilità e il mondo del lavoro, ma che potrebbero dare un positivo contributo a tutti i lavoratori, nonché alle imprese”.

Il regista Ken Loach scrive agli operai

di Redazione GRS


“Chiedete ai sindacati di rimanere fedeli alla vostra lotta. Chiedete la solidarietà di coloro che prenderebbero il vostro posto. E restate forti. Con i più calorosi auguri e tutta la nostra solidarietà”. Il messaggio ai lavoratori della Fiac compressori di Pontecchio Marconi, in provincia di Bologna, da settimane in presidio davanti ai cancelli per evitare il trasferimento a Torino, è firmato dal famoso regista inglese. Il messaggio è stato letto in occasione della proiezione di “Bread and roses”, uno dei suoi film più noti.

Orange is the new green

di Redazione GRS


Anche il calcio sulla via della sostenibilità. La Pistoiese ha scelto di farsi portavoce della tutela dell’ambiente all’interno del panorama calcistico e sportivo italiano, poco attento al tema e in lentissimo adeguamento se paragonato agli altri maggiori campionati europei. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento del settore. Previste attività di sensibilizzazione sul territorio.

Il primo passo è stato fatto, come in molti progetti dello stesso stampo, internamente alla società con la presa di coscienza e l’acquisizione di un nuovo spirito green, nonché con l’implementazione di alcune basilari best practices. Il prossimo passo consisterà nell’organizzazione di attività concrete da effettuare tra e con la gente per sensibilizzare e diffondere l’idea all’interno del territorio.

Il tutto in collaborazione con i propri partner commerciali ed istituzionali, che potranno fruire di un positivo ritorno d’immagine, e con il costante coinvolgimento dei tifosi e dei cittadini in generale, che beneficeranno di una squadra molto più presente rispetto al passato. Il progetto ha già ottenuto il patrocinio del Comune della città di Pistoia, segno del concreto interesse che la società e la comunità hanno per simili iniziative. L’obiettivo sociale è offrire attività ai tifosi ed alla comunità in maniera più costante, influenzando positivamente le loro abitudini ed ottenendo risultati e benefici sul piano ambientale.

Battaglia vinta

di Redazione GRS


La Corta Costituzionale ha dichiarato irragionevole, e incostituzionale, la norma del Decreto sicurezza che preclude l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo, escludendo ancora di più persone già in difficoltà. Dopo aver esaminato le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai tribunali di Ancona, Milano e Salerno sulla norma in questione introdotta con il primo decreto “Sicurezza”, oggi arriva l’atteso verdetto da parte dei Supremi giudici. La disposizione, fa sapere la Consulta, non è stata ritenuta in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione sui requisiti di “necessità e urgenza” previsti dai decreti-legge. Tuttavia, la Corte ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Carta, oltre che per la disparità di trattamento, anche perché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto.

Per il Presidente dell’Associazione Avvocato di strada Antonio Mumolo “È il coronamento di una battaglia portata avanti nei Tribunali di tante città italiane. Non consentire ai richiedenti asilo di prendere la residenza anagrafica – sottolinea Mumolo – non serviva a nulla se non ad escludere ancora di più persone che vivono già in fortissima difficoltà e che senza residenza non possono cercare lavoro, aprire un conto in banca, ottenere un documento di identità. Dopo aver inutilmente segnalato l’incostituzionalità della norma abbiamo portato la nostra battaglia in Tribunale ottenendo sempre delle vittorie. La decisione della Corte Costituzionale, – conclude Mumolo – mette la parola fine su una brutta pagina durata fin troppo. Siamo felici per questa vittoria e per questa conferma: lo stato di diritto non si può stravolgere in nome di un populismo e un razzismo malcelati”.

Il verdetto della Consulta sopraggiunge in un momento in cui il Governo è già al lavoro per l’attivazione dell’iter di modifica dei decreti sicurezza. In particolare, nella bozza del nuovo testo normativo, predisposta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’articolo censurato dalla Consulta non è contemplato. L’esecutivo, infatti, ha già previsto che il nuovo testo sull’immigrazione riattiverà l’iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo che, nell’ultimo biennio, risultano essere stati privati di taluni diritti costituzionalmente assicurati. Si sono registrate, negli ultimi mesi, numerose pronunce, rese da Tribunale e giudici territoriali, dove sono stati accolti i ricorsi, interposti da immigrati, in tal modo ordinando ai Comuni di procedere alla loro iscrizione nelle liste anagrafiche.

di Pierluigi Lantieri

Il ritorno del boia

di Redazione GRS


Dopo cinque mesi di sospensione a causa del Coronavirus, il Texas ha ripreso le esecuzioni nonostante lo Stato registri ancora una media di diecimila contagi al giorno. L’ultima vittima, Billy Wardlow, aveva commesso il crimine 27 anni fa, quando aveva appena 18 anni. Nel 2005 la Corte Suprema aveva ritenuto incostituzionale la pena capitale per i minorenni al momento del crimine ma questo non è servito a salvare la vita al condannato.