Notizie

Attenzione alta

di Redazione GRS


In uno scenario come quello della pandemia da coronavirus, in cui i problemi di chi è affetto da una malattia rara sono aumentati in modo esponenziale, l’intergruppo parlamentare dedicato a queste patologie ha deciso di elaborare – in un documento condiviso da una rappresentanza ampia e competente di Associazioni – una relazione programmatica sul tema, che verrà presentata dopodomani, 9 settembre, durante una conferenza stampa online, realizzata in collaborazione con l’Omar (Osservatorio Malattie Rare). Questa attività viene promossa per non far calare l’attenzione sul diritto alla salute di migliaia di persone.

Napoli su due ruote

di Redazione GRS


Torna il Bike festival, promosso da associazioni produttori e ciclisti per far conoscere la città da un punto di vista diverso. Si parte il 13 settembre con un giro in mountain bike di 45 km dalla Sanità a Capodimonte, dai Quartieri Spagnoli a Posillipo, salite e discese per immergersi nella dimensione obliqua di Napoli e conoscere meglio la sua morfologia, la sua storia, le tradizioni e la contemporaneità.

Salvate Ricicletta

di Redazione GRS


È l’appello affinché sia evitata la chiusura del laboratorio di vendita, riparazione e noleggio di biciclette di via Darsena a Ferrara. Dovrà trovare un’altra sede entro la fine del mese la
ciclofficina che ospita un progetto rivolto a persone con disagio attivo dal 2002 e vanta oltre mille bici tornate in vita attraverso il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

L’Officina Ricicletta rischia di chiudere. Il laboratorio di vendita, riparazione e noleggio di biciclette di via Darsena non può più restare nel capannone dell’ex Mof. Il termine ultimo è settembre. Alla fine del prossimo mese, dunque, l’Officina dovrà trovare un’altra sede. Inutile dire che negli anni questo progetto rivolto a persone con disagi e divenuto una bella realtà nel 2002 ha riscosso tra l’opinione pubblica un successo e un consenso crescenti. Tanto che la petizione lanciata giovedì mattina, che chiede che Ricicletta non venga dismessa, ieri alle 17 aveva già raccolto, online, 1. 675 firme. Quasi un record.

Tale da far muovere lo stesso sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che proprio ieri ha contattato i responsabili di Ricicletta fissando un incontro in municipio per martedì. In quella riunione il  primo cittadino pare intenzionato a proporre, a indicare ai dirigenti dell’Officina alcune
possibili soluzioni per quanto riguarda la nuova e necessaria sede. «Spero che tutto vada a buon fine – ci ha detto ieri il capo della officina Davide Parziale grande esperto di biciclette – qui vengono rimesse a nuovo tantissime bici, molte ci vengono donate e noi le sistemiamo e le mettiamo in vendita a prezzi super calmierati. In 5 anni, dal 2015, abbiamo ricevuto mille bici donate da privati – ribadisce – questo è un laboratorio “protetto” che Comune e Asl hanno voluto creare».

Dal Comune sarebbero già arrivate un paio di proposte per i locali, ma né un magazzino pertinenza delle Mura vicino al palazzo delle palestre di Porta Catena, né i locali ex Amga di via Bologna costituiscono ipotesi praticabili. Non dovrebbe tuttavia essere un problema, per il Comune di Ferrara, trovare una nuova sede per Ricicletta. Una officina che non deve chiudere.

Nel caos

di Redazione GRS


Gravissima la situazione sul fronte dell’attività scolastica a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni. L’incertezza sull’assegnazione delle cattedre e le numerose irregolarità che si stanno riscontrando ledono il diritto allo studio, che per Federconsumatori deve essere garantito a tutti.

Effetti collaterali

di Redazione GRS


Oltre l’87% dei bambini dei quartieri più colpiti dall’esplosione di un mese fa nel porto di Beirut ha bisogno di supporto psico-sociale. È lo scenario descritto da Terre des hommes in un’indagine per approfondire gli effetti dell’incidente sulla popolazione più vulnerabile: tra i problemi più frequenti disturbi del sonno, enuresi, apatia, perdita di appetito. Più della metà di queste famiglie è costituita da rifugiati siriani.

No all’indifferenza

di Redazione GRS


Lo sport americano si schiera contro le discriminazioni, a partire dal basket che ha trovato un accordo per ricominciare. Il servizio di Elena Fiorani.

Dopo aver boicottato i playoff in corso a Orlando come forma di protesta contro il razzismo della polizia e del sistema penale statunitense, i giocatori della NBA hanno accettato di riprendere a giocare, dopo che la lega di basket nordamericana ha annunciato che alcuni palazzetti verranno usati come seggi elettorali alle elezioni presidenziali del 3 novembre, in modo da allargare la possibilità di voto.

È il risultato principale ottenuto dai giocatori con la protesta attuata in un momento di grandi tensioni razziali negli Stati Uniti. I giocatori hanno ricevuto grande sostegno sui media e nel mondo dello sport e dello spettacolo, ma sono stati duramente criticati dal presidente Donald Trump. La lega di basket è la più schierata e progressista tra i grandi campionati sportivi per quanto riguarda i diritti civili degli afroamericani, che rappresentano la grande maggioranza dei giocatori.

Impresa al femminile

di Redazione GRS


Trentacinque anni fa hanno scelto l’entusiasmo e la speranza per crearsi un lavoro, con un nome che già disegnava una storia. Hanno scelto di chiamarsi Futura21 perché erano 21 donne che da dipendenti di una ditta di abbigliamento si trasformavano in cooperatrici, in pioniere workers buyout che facevano una scelta per il loro avvenire. La stessa scelta confermata dopo 35 anni festeggiando ieri, nella sede di Senigallia, il compleanno.

Discriminazioni senior

di Redazione GRS


A 65 anni la persona con disabilità, agli occhi del nostro ordinamento e del sistema di welfare, cessa di essere considerata tale e diventa anziana non autosufficiente. Le conseguenze di questo automatismo, a partire dall’interruzione del progetto individuale di vita, non solo sono ingiustificate, ma anche illegittime»: è questa la conclusione dell’analisi di Giulia Bassi sulla disabilità “che diventa anziana”, studio condotto nell’ambito di un progetto sulla multi-discriminazione promosso dalla Federazione FISH e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“Heroes. Il futuro inizia adesso”

di Redazione GRS


È il concerto in live streaming in programma domenica prossima, 6 settembre, all’Arena di Verona per i lavoratori dello spettacolo particolarmente colpiti dalla crisi di questi mesi. I proventi dell’iniziativa, organizzata da Music Innovation Hub e sostenuta da molte organizzazioni non profit come Forum del terzo settore e Asvis, saranno interamente destinati al fondo “Covid – sosteniamo la musica”.

Un‘iniziativa – che coinvolge oltre 70 artisti, 350 musicisti e tecnici – all’Arena di Verona che avrà un palco eccezionalmente posizionato al centro, con una visuale a 360 e il pubblico distanziato e distribuito su tutte le gradinate circolari, nel pieno rispetto dei protocolli anti-virus. Uno dei più importanti monumenti al mondo, patrimonio artistico italiano e globale, diventa così simbolo e venue di questo grande appuntamento. Un cast stellare per “Heroes – Il Futuro inizia adesso” con personaggi di spicco chiamati a  salire sul palco dell’Arena: Achille Lauro, Afterhours, Aiello, Anna, Brunori Sas, Coez, Coma Cose, Diodato, Elodie, Eugenio In Via Di Gioia, Fedez, Frah quintale, Francesca Michielin, Franco126, Gaia, Gazzelle, Gemitaiz&Madman, Ghali, Levante, Madame, Mahmood, Margherita Vicario, Marlene Kuntz, Marracash, Nitro, Pinguini Tattici Nucleari, Priestess, Random, Salmo, Shiva, Subsonica, Tommaso Paradiso, Willie Peyote.

Sarà un evento dal vivo con il meglio della scena musicale italiana attuale. Si tratta inoltre del primo concerto nato e pensato per lo streaming. Orario d’inizio alle 18.30 di domenica prossima dal vivo e sulla piattaforma Futurissima.net per una durata ‘monstre’ di cinque ore a cui assisteranno sia gli spettatori nell’arena (acquistando un biglietto di 9.90 euro più un euro di prevendita) e quanti avranno acquistato uno smart ticket per la diretta streaming. I proventi della vendita dei biglietti – al netto dei costi di produzione, della Siae e dell’Iva – andranno ad alimentare il Fondo Covid-19 per i lavoratori fragili della musica. Sul palco e nelle gradinate dell’Arena ci sarà inoltre una partecipazione speciale di pubblico composta da operatori socio sanitari, invitati ad assistere gratuitamente alla serata.

Questo maxi concerto può essere considerata una sorta di prova generale per ripartire, anche durante l’emergenza. La pandemia ha infatti costretto i mega eventi allo stop, i concerti limitati a poche presenze, i progetti rinviati a data da destinarsi. Ben 16 festival sono stati sospesi e 4.000 concerti rimandati o cancellati dall’inizio del lockdown. Numeri pesantissimi contro i quali si cerca di combattere, reinventando nuove formule. In un momento nero per tutte le attività live e per chi lavora dietro i grandi eventi, Heroes è una vera e propria strada alternativa per non fermare le grandi macchine produttive legate ai concerti.

di Pierluigi Lantieri

Palestre scolastiche: allarme da Roma

di Redazione GRS


La stagione sportiva 2020/2021 ha ufficialmente preso il via il 1° settembre. Eppure, moltissime associazioni sportive che operano in contesti scolastici vivono ancora una condizione di totale incertezza circa i tempi e le modalità di ripartenza della propria attività.

Le difficoltà economiche dovute al lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria si uniscono alla preoccupazione che il proprio spazio di sport quotidiano possa venir utilizzato per altri scopi, o, peggio ancora, dichiarato inaccessibile.

Questa condizione di indeterminatezza è inaccetabile perchè rischia di avere ripercussioni pesanti sulla possibilità di fruizione della pratica sportiva per tante ragazze e tanti ragazzi del nostro territorio. Con conseguenze facilmente immaginabili.

La scelta del sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino, che il 28 agosto scorso ha deliberato la sottrazione delle palestre scolastiche di competenza territoriale all’attività pomeridiana ha, inoltre, assestato un nuovo durissimo colpo allo sport di base della nostra regione.

Una scelta che, lo diciamo apertamente, non condividiamo e che rischia di generare un pericolosissimo “effetto domino”.

La decisione di “chiudere” spazi e di lasciare nell’incertezza i dirigenti sportivi di base che svolgono una rilevante funzione sociale è evidentemente quella più semplice, ma anche la più pericolosa.

Pericolosa perché rischia di cancellare esperienze, competenze e passioni che caratterizzano, da sempre, lo sport sociale e popolare.

Una scelta che porta con sé l’accettazione del dover percorrere una strada che proprio non ci appartiene, quella di rinunciare ad una sfida che il tempo odierno ci lancia: far vivere lo sport per tutti anche in questo particolarissimo momento storico che stiamo attraversando.

Molto è stato detto e molto è stato scritto sullo sport come “cardine” della ripresa. Come centro di gravità di una ripartenza che possa spingere tutto il paese a rialzarsi dopo il durissimo lockdown vissuto tra marzo e giugno. Ecco, quello a cui stiamo assistendo, va esattamente nel senso opposto.

Esprimendo vicinanza a tutte le associazioni sportive Uisp e non solo che vivono la condizione appena descritta, ci rivolgiamo alle istituzioni cittadine e regionali.

E mettiamo sul piatto tutto il nostro impegno nel sensibilizzare i livelli superiori della nostra associazione e tutti gli interlocutori istituzionali possibili. Lo sport (e più in generale l’intero terzo settore) può essere davvero il motore del ritorno ad una (nuova) normalità.

Siamo convinti della forza dello sport sin dalla nascita dell’Uisp, nel 1948. Il nostro auspicio è che ne siano realmente convinti anche gli altri, non solo a parole.

Uisp Comitato Territoriale di Roma