Notizie

Non siamo nati per soffrire

di Redazione GRS


È lo slogan scelto da Cittadinanzattiva per la campagna sulla legge 28 del 2010 che festeggia il suo decimo compleanno. Si tratta di un testo che regolamenta l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e che pone il nostro Paese in una posizione di avanguardia. L’iniziativa ha preso il via con un questionario rivolto ai cittadini per indagare l’effettiva conoscenza dei contenuti della norma e un depliant informativo digitale. A dieci anni dalla promulgazione sono stati fatti molti passi avanti, ma molto resta ancora da fare per la sua piena attuazione.

Senz’acqua non si ferma

di Redazione GRS


Action Aid promuove una campagna per l’accesso alle risorse idriche in Kenya per impedire la diffusione del Coronavirus. Ai nostri microfoni Daniele Lodola, responsabile dei progetti internazionali dell’organizzazione. (sonoro)

Il cinema che cambia

di Redazione GRS


Da oltre dieci anni l’associazione ZaLab produce e distribuisce in sala pellicole indipendenti e sociali. Adesso è presente anche online con una piattaforma streaming che punta a diventare community, promuovendo la visione di film e documentari ma anche dando vita a momenti di dibattito e dirette con gli autori. Ci si può iscrivere gratuitamente o scegliere di diventare sostenitori. Info su www.zalab.org.

Alleniamoci al rispetto

di Redazione GRS


Il “Barometro dell’odio nello sport” è la prima ricerca italiana sull’hate speech online in ambito sportivo, da cui emerge che i messaggi violenti risultano una componente strutturale delle conversazioni sui social media, in particolare, legata al mondo del calcio e ai calciatori di colore più noti.

Quanta volgarità, minacce e insulti anche a sfondo razziale o sessista sono presenti nelle discussioni on line che parlano di sport? Se da un lato lo sport è spesso strumento di integrazione e trasmissione di valori, soprattutto quando praticato, dall’altro, specialmente nella dimensione del tifo, può diventare un elemento divisivo che inasprisce la competizione fino a trasformarla in conflitti anche violenti. Ma quanto influisce in tutto questo l’uso dei social network? Che frequenza e che caratteristiche hanno i linguaggi d’odio online nello sport italiano?

Un tentativo di dare risposta a queste domande arriva dal Barometro dell’odio nello Sport, ricerca realizzata dal Centro CODER dell’Università di Torino nel quadro del progetto di prevenzione e contrasto all’hate speech Odiare non è uno sport, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AID 011797) e promosso da Progettomondo.mlal insieme a 13 partner nazionali. Il primo risultato che salta agli occhi dal monitoraggio delle pagine Fb e Twitter delle principali testate sportive nazionali (La Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Il Corriere dello Sport, Sky Sport e Sport Mediaset) realizzato dal 7 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, è che esiste un livello costante di hate speech al di sotto del quale non si scende mai, pari al 10,9% dei commenti su Facebook e 18,6% su Twitter.

I messaggi d’odio risultano dunque una componente non solo rilevante ma strutturale delle conversazioni sportive su questi social media. Tuttavia, Facebook e Twitter sono diversi, sia per numero di commenti sia per la presenza di hate speech. A parità di messaggi pubblicati, Facebook genera un volume di commenti 26 volte superiore a quello di Twitter. Ma, mentre l’hate speech raggiunge il 13,4% dei commenti su Facebook, su Twitter arriva al 31% . Se si vanno poi ad approfondire le modalità con cui si manifesta l’hate speech, il linguaggio volgare (14% su FB e 31% su Twitter) e l’aggressività verbale (73% e 60%) sono le forme più frequenti. Tuttavia, anche discriminazione (7% e 5%) e aggressività fisica (5% e 4%) non sono irrilevanti. La ricerca ha infatti individuato circa 5.000 commenti contenenti elementi di questo tipo pubblicati dagli utenti in un arco di tre mesi.

Infine, dato prevedibile, gran parte del traffico di notizie sui social e di conseguenza la maggior parte degli episodi di hate speech sono da ricondurre al mondo del calcio. Emerge che Mario Balotelli e Romelu Lukaku sono i personaggi sportivi su cui si concentrano più commenti di hate speech (rispettivamente 16,7% su Facebook e 38,3% su Twitter; 15,5% su Facebook e 40,6% su Twitter) contenenti insulti e discriminazione razziale (rispettivamente 2,1% su Facebook e 5,6% su Twitter; 1,9% su Facebook e 2,4% su Twitter).

di Pierluigi Lantieri

Arruolare assistenti civici

di Redazione GRS


La proposta del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e del presidente dell’Anci, Antonio Decaro per gestire i distanziamenti sociali suscita molte polemiche. Il governo precisa: nessun compito di polizia. Il giudizio del volontariato e del Terzo Settore nel servizio di Anna Monterubbianesi.

Sta facendo riflettere la proposta di lanciare un bando per il reclutamento di 60.000 assistenti civici che saranno impiegati nella fase 2 dai sindaci per lo svolgimento di attività sociali e per collaborare al rispetto del distanziamento sociale. Tanto che è già partita la prima interrogazione parlamentare e le prime richieste di fare marcia indietro. Il Forum Terzo settore, attraverso la consulta del Volontariato ha messo in allerta: “Non si confondano gli assistenti civici con i volontari, che non si reclutano per bando, ma come afferma la legge agiscono esclusivamente per fini di solidarietà e in risposta ai bisogni delle persone e delle comunità”. Un peccato per il Forum non essere stati interpellati su una tale iniziativa: “Al posto di inventare da zero quello che già esiste, sarebbe molto più sensato valorizzare tutti i soggetti che da moltissimi anni aggregano cittadini che hanno voglia di dare una mano, li formano e investono sulla qualità degli interventi .

Indietro tutta

di Redazione GRS


Con l’avvio della Fase due, la recessione è ciò che spaventa maggiormente due terzi degli italiani, preoccupati anche per la difficoltà di modificare le proprie abitudini di vita rispetto a quelle pre-Covid. È quanto emerge dalle risposte a un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra SWG e Area Studi Legacoop.

Il privilegio dei vaccini

di Redazione GRS


L’epidemia sta sconvolgendo le procedure di vaccinazione sia nei paesi poveri, sia in quelli ricchi, mettendo i bambini di tutto il mondo a rischio di malattie come difterite, morbillo e poliomielite. Secondo Unicef, OMS e Gavi, l’Alleanza per i vaccini, occorre intervenire tempestivamente per evitare che la lotta contro una malattia ne faccia riemergere altre.

Summer Milan

di Redazione GRS


Il Forum del Terzo settore del capoluogo lombardo ha scritto una lettera al sindaco Sala con alcune proposte su un modello di metropoli a misura di bambini e anziani. Il servizio di Paolo Andruccioli.

“Facciamo di Milano una summer city, a partire dai bambini e dagli adolescenti, con uno sguardo particolare ai minori con disabilità”. E’ quanto si legge nella lettera aperta al sindaco scritta dalle associazioni del Terzo Settore che immaginano il capoluogo lombardo capace di orientare gli adulti verso comportamenti responsabili per conciliare sicurezza e socialità. Un luogo fisico che premi l’utilizzo della bicicletta e che offra occasioni ai commercianti ed ai ristoratori per ampliare i loro orari di apertura . Insomma una città aperta che sappia parlare a tutto il Paese. Ovviamente gli enti e le associazioni che aderiscono al Forum si mettono a disposizione.

Sondaggio animato

di Redazione GRS


La crisi che riguarda il settore della cultura ha mostrato solo la punta dell’iceberg e per molti dei freelance che lavorano nel mondo della comunicazione visiva il futuro è pieno di interrogativi. Da qui l’iniziativa di Autori di Immagini — associazione che riunisce professionisti e artisti dell’illustrazione, del fumetto e dell’animazione — che ha lanciato un sondaggio per registrare l’impatto dell’emergenza Covid sul settore. I dati raccolti andranno a costituire un quadro della situazione per porre le basi di un dialogo aperto tra associazioni di settore e Governo.

Ripartenza sostenibile

di Redazione GRS


In Emilia-Romagna il post emergenza è su due ruote: via al progetto “bike to work”. Dalla Regione arriveranno 3,3 milioni di euro ai 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale per sostenere l’uso della bici: rimborsi per l’acquisto, piste dedicate, incentivi chilometrici per chi la usa andando al lavoro e bonus fino a 300 euro agli abbonati ferroviari per acquistare le pieghevoli.

Tre le direttrici di intervento per disincentivare l’uso delle auto private e aumentare il numero di biciclette sulle strade nei 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale. La prima linea di investimento, con una dotazione di 1,5 milioni di euro, finanzia interventi strutturali. Corsie riservate di nuova generazione previste nel decreto ministeriale, opere per moderare la velocità e per facilitare la circolazione delle due ruote, rastrelliere per l’ancoraggio sicuro delle biciclette. Inoltre, e solo per i comuni con popolazione inferiore ai 50mila abitanti che non fanno parte dell’area metropolitana di Bologna (per i quali ci sarà il contributo statale), incentivi per l’acquisto di biciclette, segway, monopattini elettrici, che copriranno fino al 60% del costo del mezzo.

La seconda linea di finanziamenti della Regione, con una dotazione di altri 1,5 milioni di euro, prevede – ed è la prima volta – incentivi chilometrici per gli spostamenti, riduzioni del costo del bike sharing e del deposito nelle velostazioni dedicate agli scambi intermodali, per i dipendenti delle aziende. Infine, la terza linea d’azione, con 300mila euro, è destinata agli abbonati ferroviari per l’acquisto di bici pieghevoli utilizzate per gli spostamenti iniziali e finali da e per il posto auto o bus (si ricorda che in tale caso non si paga il biglietto a bordo come previsto per una bici tradizionale, quindi un incentivo per i pendolari).

Gli investimenti dei Comuni – che dovranno sottoscrivere un protocollo con la Regione – sono finanziati nella misura massima del 70% rispetto ai costi di realizzazione di percorsi ciclabili, interventi di moderazione del traffico come l’attivazione di corsie riservate bus e piste ciclabili, bike lane ad uso promiscuo, rastrelliere portabiciclette e attrezzature per la sosta per scongiurare i furti. Possono essere finanziate spese sostenute a partire dal 20 maggio 2020. Nei soli comuni con meno di 50mila abitanti, fuori dall’area metropolitana di Bologna, sono previsti incentivi per l’acquisto di biciclette – anche a pedalata assistita o elettriche- e per altri veicoli elettrici come segway, hoverboard e monopattini con un rimborso fino al 60% del costo del mezzo, fino ad un massimo di 500 euro per le bici elettriche.

Per i dipendenti delle aziende, a seguito di accordi con i mobility manager, verranno attivati incentivi chilometrici pari a 20 centesimi a km, fino ad un massimo di 50 euro al mese a persona: incentivi per ridurre i costi del bike sharing da utilizzare prioritariamente per gli spostamenti casa-lavoro, oltre a incentivi mirati a ridurre il costo del deposito delle biciclette presso le velostazioni o altri depositi finalizzati all’interscambio modale che siano convenzionati con il Comune.