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Montagna in protesta: ‘Le terre alte bruciano’ contro i grandi eventi

di Redazione GRS


La montagna non si arrende. Domenica è in programma la mobilitazione nazionale delle terre alte. Il servizio di Elena Fiorani

A un anno dall’apertura dei Giochi di Milano-Cortina 2026, un’iniziativa diffusa coinvolgerà l’intero arco alpino e la dorsale appenninica per contrastare un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi olimpici. In tutta Italia, da Bormio a Potenza, arriva la terza edizione della mobilitazione nazionale diffusa: “Le terre alte bruciano” si legge nell’appello dei promotori: i ghiacciai si sfaldano, il permafrost si scioglie, le alluvioni devastanti sono la realtà quotidiana delle nostre montagne. Una realtà che stride con l’ostinazione di chi, dalle Alpi agli Appennini, cerca di aggirare la crisi climatica con ‘soluzioni’ che la aggravano sempre di più”.

Ilva, la denuncia di ‘Giustizia per Taranto’: pericolo per salute e ambiente

di Redazione GRS


La valutazione delle conseguenze dell’inquinamento a Taranto in mano all’ex Ilva, l’accusa dell’associazione. Il servizio è di Federica Bartoloni

La Corte europea di Giustizia ha emanato a giugno una sentenza che stabilisce che tutti gli impianti industriali nocivi per la salute e l’ambiente vadano chiusi. Il recente decreto legge 5/2025 che impone l’urgenza del riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) degli impianti di interesse strategico nazionale, ha come casus nazionale lo stabilimento siderurgico di Taranto ex-Ilva. La denuncia dell’Associazione “Giustizia per Taranto” risiede nella decisione di affidare l’esame di tale autorizzazione agli stessi gestori dello stabilimento con il concreto rischio che il profitto continui a venir messo davanti la salute pubblica e ambientale, continuando una storia italiana che sembra non avere fine.