Internazionale
Le forze militari statunitensi hanno cominciato a lasciare l’Afghanistan dopo 19 anni di guerra: è il risultato dell’accordo dello scorso 29 febbraio tra Washington e i talebani e dei negoziati con il governo di Kabul. La risoluzione è stata approvata all’unanimità dalle Nazioni Unite e prevede lo scioglimento di tutte le organizzazioni terroristiche.
Cultura
Si chiama Spread Good Vibes ed è una delle più interessanti iniziative musicali al tempo del coronavirus. Il servizio è di Clara Capponi.
La crisi sanitaria che stiamo vivendo ha portato all’annullamento di tutti gli eventi culturali e musicali, almeno fino al 3 aprile. E visto che bisogna restare casa non resta che sfruttate le potenzialità del web per condividere la passione per la musica. Cosi nasce Spread Good Vibes, palinsesto improvvisato di volti, voci e selezioni musicali diverse. A metà tra una radio pirata – come si sono definiti – e una piattaforma di streaming musicale, dj, producer, cantanti artisti, giornalisti, addetti del settore e amanti della musica si stanno alternando da un paio di giorni nel proporre, direttamente dalle rispettive case, dj-set o selezioni musicali, parlate o no, della durata di 2 o 3 ore. Senza barriere di generi musicali, ognuno può offrire la propria disponibilità per costruire un palinsesto libero e 2.0. «Vogliamo entrare nelle case a portare un po’ di musica – affermano i promotori in un comunicato stampa – un po’ di compagnia, un po’ di voglia di stare insieme.
Sport
Anche lo sport si mobilita contro il Coronavirus. Molti i personaggi noti che sono scesi in campo per invitare i cittadini a restare a casa e prevenire l’allargamento del contagio. Inoltre il calciatore juventino Federico Bernardeschi ha lanciato una raccolta fondi a favore della terapia sub-intensiva dell’Ospedale l’Humanitas Gradenigo di Torino, lo stesso ha fatto Lorenzo Insigne per l’ospedale Cotugno di Napoli.
Lo sport attutisce e regala spensieratezza in ogni campo. Lo abbiamo visto con l’Atalanta a Valencia in Champions League, la vittoria e il passaggio di turno come “cura” per i bergamaschi bloccati in città, una delle zone più colpite d’Italia, che hanno gioito con la Dea al suono di “Mola Mia”. Il calcio e tutto lo sport che si muove per il prossimo, per tutti i tifosi che fino ad un mese fa riempivano gli stadi e i palazzetti. Sembra già trascorsa una stagione intera da quando si aspettava il fine settimana per sostenere la propria squadra del cuore e ci si teneva liberi da ogni impegno per godersi la proverbiale domenica sportiva dal divano di casa. Appena un mese fa veniva disputata l’ultima giornata del campionato di Serie A senza alcun rinvio o partita a porte chiuse. Oggi gli equilibri sembrano invertirsi. Dalla volontà di isolamento per assistere alla prestazione dei propri idoli alla necessità di restare a casa per evitare il contagio e la diffusione del virus. E mentre le più importanti competizioni sportive vengono progressivamente sospese, posticipate o annullate (tra queste campionati e coppe europee di calcio, le “classiche di primavera” del ciclismo italiano, il circuito tennistico Atp, l’NBA negli Usa, il primo Gran premio di MotoGp e Formula1) i protagonisti di suddetti eventi s’impegnano in gesti di importante valore sociale. Nell’emergenza sono i giocatori e le squadre che si mettono dall’altro lato: tifano, incitano e donano. Si moltiplicano nelle ultime ore le raccolte fondi promosse dai calciatori per l’emergenza nazionale. Alle già citate azioni di Bernardeschi e Insigne, si aggiungono la campagna di Andrea Petagna legata agli Ospedali Pubblici Italiani e l’appello lanciato da Ciro Immobile per contribuire all’aumento dei posti letto del Lazio e del reparto di terapia intensiva di Napoli. “Un piccolo gesto può fare la differenza” è invece il messaggio di Nicolò Zaniolo. Il n° 22 della Roma ha partecipato alla campagna di solidarietà con una donazione tramite la piattaforma GoFundMe. La stessa piattaforma di crowdfunding è stata utilizzata anche da Kevin-Prince Boateng, oggi giocatore del Besiktas, ma con il cuore sempre legato all’Italia. Tra i club più attivi si registra la Roma. La società giallorossa donerà migliaia di mascherine all’Ospedale Lazzaro Spallanzani, uno dei centri che nel nostro Paese sta combattendo la battaglia per salvare la vita alle persone che sono state infettate. Il Club, attraverso la propria fondazione Roma Cares, intende sostenere con altre iniziative la comunità capitolina. Anche il Milan si è mosso a favore del proprio territorio. FondazioneMilan ha istituito una raccolta fondi per supportare gli sforzi di AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza – impegnata nell’assistere chi è stato colpito dal Covid-19 in Lombardia. Oltre a questa donazione, anche i calciatori e i dirigenti del club rossonero hanno offerto il proprio contributo devolvendo un giorno del proprio stipendio per combattere l’emergenza Coronavirus. Inoltre la società ha già informato nei giorni scorsi che rimborserà tutti i tifosi che non hanno potuto assistere alla partita contro il Genoa, giocata a porte chiuse in seguito alle disposizioni governative. Gli stessi fan hanno detto di voler donare, in accordo con l’associazione dei Milan Club, la cifra rimborsata.
Non solo calcio. Pecco Bagnaia, campione del mondo di Moto2 nel 2018, ora in MotoGP, ha avviato assieme al suo fan club una raccolta fondi destinata alla Città della Salute di Torino. Mentre il motociclista italiano più famoso e vincente, Valentino Rossi, è stato tra i primi a versare un generoso contributo per la raccolta fondi a sostegno dell’azienda ospedaliera Marche Nord. E poi ci sono tutti quegli sportivi che si sono riuniti sotto l’hashtag #DistantiMaUniti, la campagna social lanciata dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. “Abbiamo chiesto al Paese di rispettare indicazioni particolarmente impegnative – si legge in un post pubblicato nella sua pagina Facebook. Vogliamo far percepire che è una scelta da prendere per la cura di se stessi e degli altri. Perché siamo una comunità unita anche nella distanza. Ecco perché parte la nuova campagna: #DistantiMaUniti”. All’appello hanno aderito sin da subito grandi stelle del firmamento sportivo nazionale. Dal nuoto con Federica Pellegrini all’atletica leggera con Filippo Tortu, dalla pallavolo con Paola Egonu al tennis con Fabio Fognini. Sono soltanto alcuni dei numerosi campioni che hanno voluto seguire l’onda social lanciando un messaggio a scopo preventivo: restare uniti, anche se distanti. Ciascuno nella propria abitazione per vincere una partita decisiva. Così il mondo dello sport è sceso in campo per affrontare l’emergenza Coronavirus.
di Pierluigi Lantieri
Internazionale
È l’indagine di Unicef sulle minori non accompagnate in Italia, Grecia e altri paesi europei. Il servizio di Fabio Piccolino
“Come rendere visibile l’invisibile: l’identificazione delle minori straniere non accompagnate in Bulgaria, Grecia, Italia e Serbia” è un’analisi realizzata da Unicef sulle minorenni che mette in evidenza le sfide affrontate dalle bambine e dalle ragazze che viaggiano verso e attraverso l’Europa tramite la rotta del Mediterraneo Orientale e Centrale. Percorsi notoriamente pericolosi per le ragazze adolescenti: molte di loro sono in fuga da violenze e abusi nei propri paesi di origine, oppure sono vittime di tratta. Una condizione che ostacola il loro accesso ai diritti e ai servizi di base, e che le lascia esposte al pericolo di subire ulteriori abusi, sfruttamento e violenza.
Società
Davanti all’emergenza è importante contenere i contagi, ma è anche necessario garantire quei servizi diretti a persone in difficoltà che migliaia di volontari in tutta Italia continuano a portare avanti. È il messaggio di molte associazioni nel Lazio: dai donatori di sangue, all’assistenza ai senza fissa dimora, ai malati o agli anziani. C’è un’Italia che non si arrende e porta avanti la solidarietà.
Economia
Le cooperative sociali, colpite duramente dalla crisi determinata dal Covid-19, fanno sentire la loro voce attraverso la campagna social lanciata da Legacoopsociali. Ascoltiamo la presidente nazionale Eleonora Vanni. (sonoro)
Diritti
É quello che pensano in questi giorni di emergenza tutte quelle persone catalogate “senza fissa dimora” o “senza tetto”. Al centro di accoglienza della Stazione Termini di Roma “Binario 95” hanno coniato perfino un nuovo hashtag: #vorreirestareacasa, ma qual è la mia casa?
Cultura
È lo slogan con cui la fondazione cineteca di Milano ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente in streaming il proprio catalogo di oltre 500 titoli. Un’opportunità per scoprire tesori sconosciuti e rivedere a casa i capolavori del passato.
Sport
Arriva la serie sul calcio ambientata a fine ‘800 che esplora le origini dello sport più popolare e amato al mondo attraverso le storie di chi lo ha reso tale. I grandi cambiamenti, con la trasformazione del calcio in un business che da passatempo per gentiluomini diventa spettacolo per un pubblico di massa, incrociano il racconto delle rivoluzioni sociali a cavallo tra due secoli.
Il papà di Downton Abbey Julian Fellowes firma la nuova serie Netflix sul calcio, The English Game, ambientata a fine ‘800. Specialista in costume drama, infatti, Fellowes si è cimentato anche con questa serie in un racconto d’epoca, ambientato nell’800: nell’Inghilterra di fine secolo, due giocatori dall’estrazione sociale molto diversa diventano amici stringendo un legame che sarà decisivo per la trasformazione del calcio in uno sport per il grande pubblico. I grandi cambiamenti nel mondo dello sport – con la trasformazione del calcio in un business che ha bisogno di trasformarsi da passatempo per gentiluomini a spettacolo per un pubblico di massa – incrociano così il racconto delle rivoluzioni sociali a cavallo tra due secoli, tra una nobiltà sempre più decadente e una classe operaia in fermento.
Economia
Per rispondere agli effetti dell’epidemia da coronavirus, le centrali delle coop sociali e i sindacati della Regione Lazio hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attivazione del Fondo di Integrazione Salariale in conseguenza delle misure urgenti a sostegno dei lavoratori interessati dai provvedimenti di chiusura delle scuole e dei servizi per l’infanzia.