Una sentenza della Corte Costituzionale definisce un nuovo rapporto tra pubblico ed enti di terzo settore. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.
“La Corte costituzionale ha esaminato e chiarito alcuni aspetti relativi ad una delle norme più innovative del Codice del Terzo Settore, l’articolo 55 che concerne i rapporti tra la pubblica Amministrazione e gli Enti di Terzo settore rispetto alla co-programmazione e co-progettazione.
Con questa sentenza viene stabilito che attraverso gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione si definisce una prassi collaborativa tra istituzioni pubbliche ed enti di Terzo settore, nel riconoscimento di una comune finalità volta al perseguimento dell’interesse generale della comunità e in piena attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà. Una collaborazione, che secondo il Forum del Terzo Settore va rafforzata e che ha già prodotto importanti risultati, in termini di coesione sociale e di benefici economici”.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha abrogato una legge della Louisiana che rendeva più complessa la possibilità di praticare l’interruzione di gravidanza. Il provvedimento, che riduceva il numero di ospedali in cui una donna poteva essere ricoverata, era stato molto contestato in questi anni. La decisione segna ora un precedente che mette a rischio tutte le leggi restrittive su questo tema.
Da senza dimora a proprietari. La Fondazione Progetto Arca ha avviato una nuova sperimentazione, che ha coinvolto per ora due famiglie, ma che conta di arrivare nei prossimi mesi a fare questa proposta a una trentina di nuclei.
Si partirà dal confine con la Svizzera e, in otto tappe, si arriverà a Pavia. Sono i 135 chilometri del tratto italiano della Via Francisca del Lucomagno, ora percorribili a piedi, bicicletta, handbike o anche carrozzina. Il tracciato adatto alle special bike è stato individuato dall’associazione Free Wheels Onlus, che ha scelto tratti asfaltati poco trafficati e con le pendenze più dolci.
Il presidente Pietro Scidurlo, ha una lunga esperienza di handbike. Ascoltiamolo (SONORO SCIDURLO)
Sono più di settanta le video-ricette realizzate da sei istituti alberghieri toscani grazie all’iniziativa ideata dalla regione per coinvolgere, anche durante l’emergenza sanitaria, gli alunni degli istituti alberghieri. I filmati saranno pubblicati sul canale YouTube di vetrinatoscana.it.
Da domani al 5 luglio chiunque può correre o camminare la 5 chilometri virtuale per aiutare la ricerca sulla fibrosi cistica. Basta iscriversi on line e inviare il proprio risultato per concorrere alla classifica che determinerà i vincitori simbolici dell’evento. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione ricerca Fibrosi Cistica per prestare, grazie a sport e generosità, il respiro a chi l’ha compromesso sin dalla nascita.
In questi mesi segnati dal coronavirus abbiamo avuto più che mai la consapevolezza dell’importanza della salute. E quanto faccia paura la mancanza di respiro. Condizioni che i malati di fibrosi cistica conoscono bene. Ed è significativo che uno dei primi eventi sportivi (ancora a distanza) della ripartenza sia la «5 KM Virtual Charity Run». Un’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione ricerca Fibrosi Cistica (FFC) e da Runcard, in programma dall’1 al 5 luglio. Con uno slogan: «Respiro in prestito», per prestare — grazie allo sport e alla generosità — il respiro a chi l’ha compromesso sin dalla nascita.
Possono partecipare tutti, tesserati e non: cinque chilometri da coprire correndo o semplicemente camminando. Per iscriversi basta una donazione di 3 euro che sarà interamente devoluta a finanziare «Task Force for Cystic Fibrosis», un progetto strategico della FCC volto a «dare respiro a chi vive con il respiro compromesso». Al termine della prestazione, ciascun runner potrà inviare il proprio risultato (tracciato con qualsiasi app su smartphone e smartwatch) per concorrere alla classifica che determinerà i vincitori simbolici dell’evento. Accanto alla corsa non competitiva, i partecipanti sono incoraggiati a farsi portavoce della causa, stampando e personalizzando il pettorale, per esibirlo, scattarsi una foto e condividerla, per invitare amici e compagni d’allenamento a dare «respiro in prestito». E le foto più divertenti riceveranno un premio.
La fibrosi cistica compromette molti organi e porta a insufficienza respiratoria, accorciando la vita a poco più di 40 anni. Questo evento con la Fidal offre l’opportunità di divulgare la conoscenza sulla malattia attraverso il messaggio positivo dello sport, che ha un valore speciale per i ragazzi con fibrosi cistica, in quanto l’attività fisica e lo sport ottimizzano tutte le risorse vitali della persona malata, favorendo una migliore funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria, nonché più efficienti attitudini fisiche, psichiche e sociali, essenziali per contrastare la malattia e avvicinare il più possibile alla normalità la loro vita.
Il peggior focolaio di Ebola nell’area nord-est della Repubblica Democratica del Congo è stato dichiarato ufficialmente concluso, a quasi due anni dall’inizio del contagio. A causa della malattia sono morte circa 2300 persone dall’agosto del 2018. A contribuire in maniera determinante alla sconfitta del virus è stata la più grande campagna di vaccini mai realizzata.
“Autonomia scolastica ridotta a “fai da te”, terzo settore visto come “riempitivo”, fascia 0-3 anni del tutto dimenticata. È quanto, secondo Cittadinanzattiva, si trova nelle bozze delle linee guida per la riapertura delle scuole emanate dal Miur. Il concetto di autonomia scolastica, seppur presente, andrebbe potenziato con risorse ad hoc e riconoscendo le peculiarità di scuole e territori.
Si appresta a entrare nella fase operativa il progetto “Ri-Uscire. Superare i processi di impoverimento causati dal Covid-19 con strumenti di solidarietà diffusa”, iniziativa promossa da un’ampia rete di soggetti istituzionali e del Terzo settore in tutta la provincia di Lucca e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Il progetto prevede interventi di natura economico-finanziaria grazie al Fondo solidale che alimenterà due nuovi strumenti: il “Prestito di solidarietà” con risorse fino a 2.500 euro erogati direttamente da Fondo Vivere e Caritas e l’“Aiuto di solidarietà”, con cui si erogano fino a 1.000 euro rimborsabili anche tramite lavori di pubblica utilità.
Si svolgerà online martedì 30 giugno il seminario di chiusura del progetto “PLUS: Per un lavoro utile e sociale”, promosso dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. “Con questo progetto – commenta il presidente nazionale Uildm Marco Rasconi – ci impegniamo su un fronte da sempre essenziale per le nostre azioni: l’avviamento di percorsi per il raggiungimento dell’autonomia delle persone con disabilità attraverso l’inclusione lavorativa.
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