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Fqts2020 – “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire”

Fqts2020 casertaChiusa a Caserta la prima settimana intensiva di FQTS2020, il percorso di formazione dei quadri del terzo settore meridionale che coinvolge sei regioni del Sud: Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. E’ stata una settimana intensa e colma di interventi autorevoli e di partecipazione. Tantissime sono state le tipologie di attività didattiche applicate, oltre 320 i partecipanti che hanno lavorato sui 4 curricula in cui si articola il percorso formativo (Territorio, Cittadinanza, Futuro e Benessere); 50 docenti sono intervenuti nel corso dei 5 giorni di intenso lavoro, intervallato dalle ‘incursioni’ dei Social clown e le mappe visuali realizzate da  Comunitàzione che hanno raccontato attraverso disegni e immagini tutte le giornate di questa lunga settimana formativa. “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire – commentano i promotori – la sfida per i prossimi 2 anni in cui si articola il percorso è FQTS2020 che questi temi diventino patrimonio delle organizzazioni per costruire un nuovo terzo settore nel Meridione.”

Tanti i temi che sono stati al centro della settimana di Caserta: si è parlato di innovazione sociale e rendicontazione, di esclusione sociale, di progettazione partecipata per la valorizzazione dei beni culturali, delle nuove frontiere dell’assistenza sociale ma anche di migrazioni, Primavera Araba e nuovi scenari internazionali. Uno sguardo che non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Parigi: il segnale unanime inviato da tutti i partecipanti di FQTS, che ieri hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, è l’idea che la violenza non debba prendere il sopravvento sul dialogo e e che sia necessario continuare a promuovere la crescita di comunità coese e accoglienti. L’appuntamento con la formazione prosegue nei territori con gli approfondimenti sui 4 curricula nelle singole regioni, per far si che i partecipanti possano “mettere in pratica” i contenuti appresi, coordinandosi fra loro e utilizzando gli strumenti on line per collaborare.

FQTS2020 è promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e reti di volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.

E’ possibile seguire FQTS2020 sui social: Facebook – FQTS |  Twitter – @progetto_fqts

E rivedere i lavori della settimana formativa su: Youtube – Progetto Fqts

Giusy, la psicologa “femen” che si spoglia per i diritti delle donne

GIUSY CRISTIANOIrriverente e provocatoria. E soprattutto nuda. Giusy Cristiano (a sinistra nella foto del suo cortometraggio “Ancor prima di nascere”) ha fatto irruzione sul web nella scorsa campagna elettorale per le regionali con foto esplicite unite a parole al vetriolo contro i politici. Napoletana, aspirante psicologa e pronta a diventare un’icona web. La “femen” nostrana racconta il motivo di questa sua scelta.

 

Perché la scelta di mostrare il corpo in stile femen?

 

Avendolo usato in più ambiti,dai messaggi sociali al calcio, si potrà ben capire che si tratta di una strategia di comunicazione per acquisire spazi di informazioni da semplice sconosciuta che vuole dire qualcosa di importante.

 

Non crede che l’utilizzo del corpo possa far pensare a fini e obiettivi personali?

 

Si certo. Devo dire che sono al quanto bersagliata per la mia esposizione, ma di certo non mi manca la costanza di far capire a chi interagisce con me che non c’è trippa per gatti.

 

In questo percorso ha scelto lo sport più popolare, il calcio: ci sono ambizioni anche per la tv in questi “progetti sociali”?

 

Il calcio rappresenta un grande spaccato sociale e il tifo ne è il suo polmone anche se vede ai margini di esso la Donna .Un mio obiettivo sarà quello di costituire un gruppo di tifose doc italiane per portare sempre più del “rosa” nel tifo organizzato . La TV mi è stata proposta, e anche tanta per tutti i miei processi ,ma credo che sarà una cosa che farò a tempo dovuto .

 

Qual è il suo progetto per i diritti delle donne?

 

Innanzitutto sono veramente lieta di rispondere a questa domanda, in quanto tutto ciò che si vede di Giusy Cristiano paradossalmente ha un fine ultimo e cioè portare avanti la costituzione di una fondazione, volta alla tutela e appoggio morale alle donne. Donne ferite, umiliate, danneggiate nel corpo e nell’anima, mortificate, offese, sminuite. La fondazione è un processo che ho ideato e pensato dopo il successo riscontrato con il mio short video “Ancor prima di nascere”. Da quel momento nacque in me l’esigenza di costruire qualcosa di concreto e incisivo. “DONNAXDONNA” sarà un entità nazionale fatta di lavoro quotidiano e di progetti apolitici realizzati e non messi solo su carta.

Il benessere del cavallo corre su gomma riciclata

eqester2Un progetto di ricerca dell’Università di Perugia per testare la riduzione degli infortuni agli arti del cavallo e la minor incidenza di patologie respiratorie grazie all’uso di pavimenti in gomma riciclata. Due problematiche molto frequenti nel mondo equestre che costituiscono un aspetto fondamentale sia per la salute dell’animale che per la gestione complessiva dei centri ippici.

Il progetto di ricerca nasce all’interno della partnership tra Ecopneus, la società senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia e Uisp, con l’obiettivo di promuovere il massimo utilizzo della gomma da riciclo nell’impiantistica sportiva. Ultimo esempio quello di Todi, dove a settembre 2015 è stato inaugurato il primo centro ippico in Italia completamente riqualificato con la gomma da riciclo, una soluzione già diffusa in Europa e che in Italia sta trovando sempre più conferme.

All’interno dei box e nei camminamenti del centro perugino, sopra i tradizionali pavimenti in calcestruzzo sono state posate delle piastre di grandi dimensioni in gomma riciclata, mentre nell’area esterna per lo “sgambamento” dei cavalli alla sola sabbia è stata sostituita una miscela di sabbia e granulo di gomma riciclata. Una delle patologie respiratorie più frequenti nel cavallo è, infatti, l’insorgenza di problematiche connesse alla silicosi, dovute all’inspirazione delle micro-polveri di sabbia che si sollevano durante l’attività nei campi all’aperto.

“La nostra equipe di ricercatori – ha dichiarato Francesco Porciello, docente ordinario dell’Università di Perugia-Dipartimento di Medicina Veterinaria e a capo della ricerca – ha completato il primo protocollo sulla metodologia di studio per quanto riguarda l’apparato respiratorio del cavallo; studio che partirà entro l’anno e si concluderà nel 2016. Successivamente verrà preparato il protocollo di studio per testare i benefici dei pavimenti in gomma riciclata sugli arti del cavallo, che punterà a dimostrare la riduzione delle lesioni ad articolazioni, tendini e piedi grazie all’uso di queste superfici ad elevato confort”.

“Ogni anno gestiamo raccolta e recupero di circa 250.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, l’equivalente in peso di 27 milioni di pneumatici da autovettura”, ha dichiarato Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus. “Parallelamente siamo fortemente impegnati per sviluppare nuovi mercati per la gomma riciclata e consolidare quelli esistenti, come nel settore equestre, dove il vero beneficio è mettere a disposizione un materiale pregiato che in questo contesto genera notevoli vantaggi. Il settore dello sport ad oggi assorbe oltre il 40% della gomma riciclata della filiera Ecopneus”.

“Per le attività equestri Uisp è un grosso risultato – dice Fabrizio Forsoni, presidente Lega attività equestri Uisp – il centro ippico Tashunka di Vasciano, che Uisp ed Ecopneus hanno inaugurato il 30 settembre scorso, è il primo centro in Italia riqualificato con questi materiali, quindi per noi una grande soddisfazione. Da sempre siamo attenti al benessere del cavallo e questo impianto valorizza proprio questo tema, mettendolo al centro”.

Le prime impressioni raccolte da addetti del settore, fantini e gestori sembrano già confermare quanto si attende. Con le miscele di sabbia e granulo la diminuzione della dispersione di polveri nell’aria è evidente tanto che il campo non necessita neanche di essere bagnato, mentre per le piastre in gomma è il cavallo stesso a preferire questa superficie alle altre tradizionali, in virtù del maggior confort.

Aspetto, quest’ultimo, confermato anche dalla stessa Università di Perugia che ha deciso di adottare queste pavimentazioni per i propri box della terapia intensiva. “I cavalli che stazionano in terapia intensiva devono passare molto tempo in decubito, quindi una superficie confortevole è sicuramente un notevole plus, che favorisce il benessere dell’animale e facilita la riabilitazione – ha continuato Porciello – Con queste pavimentazioni, inoltre, si riduce il rischio di pericolosi scivolamenti, il materiale da lettiera viene quasi totalmente eliminato, facilitando decisamente le operazioni di pulizia dei box e aumentando l’igiene e la salubrità degli ambienti, un aspetto di primaria importanza in ogni circostanza e in particolar modo in questo contesto”.

 

Donne, psichiatria e potere: il libro nel ricordo di Fabrizia Ramondino

donne psichiatria e potereDonne e salute mentale. Questo il tema dell’incontro che, nell’ambito del Festival del Cinema dei Diritti Umani, si terrà oggi, dalle 17,30, all’ex opg occupato “Je so pazzo” di via Imbriani a Napoli. A parlarne Assunta Signorelli, allieva e collaboratrice di Franco Basaglia, protagonista della rivoluzione triestina che portò al superamento dei manicomi, e animatrice, in oltre quarant’anni di lavoro nei servizi di salute mentale, di prassi e riflessioni volte alla tutela della persona sofferente e del suo diritto alla cura. Il suo libro “Praticare la differenza. Donne, psichiatria e potere”, presentato per la prima volta a Napoli, è un testo che raccoglie le riflessioni sul proprio agire quotidiano di una donna, medico e psichiatra, che ha messo alla prova, tanto nel manicomio di Trieste e nei servizi quanto nel grande cronicario calabrese “Papa Giovanni”, il suo saper fare. Un sapere pratico e politico, consapevole che la salute non è mai un dono dello psichiatra, ma una conquista della persona sofferente. Un sapere che, come diceva Michel Foucault, non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione.

 

Nelle sue riflessioni e nel suo lavoro di psichiatra, Assunta Signorelli, che è stata anche direttore dei Dipartimenti di salute mentale di Siena e Trieste e si dichiara “femminista non pentita”, ha sempre posto la centralità di un tema di solito celato, eluso, a volte finanche cancellato: la questione di genere, la peculiarità del femminile. Da questa centralità nasce, ad esempio, la straordinaria esperienza del Centro Donna – Salute Mentale di Trieste. Esperienza che segna anche una tra le tappe più intense di un incontro autentico e importante, quello tra Assunta Signorelli e Fabrizia Ramondino. La scrittrice napoletana scomparsa nel 2008, racconterà il Centro Donna triestino e le storie che lì ha conosciuto in un libro di grande forza e bellezza: “Passaggio a Trieste”. A ripercorrere i fili di questo legame mai scisso la seconda parte dell’odierno incontro napoletano:

“Napoli-Trieste andata e ritorno. Omaggio a Fabrizia Ramondino”.

A discutere con la Signorelli del tema “le donne nei meccanismi istituzionali della salute mentale”, ci saranno Renate Siebert, Teresa Capacchione, Sylva D’Amato, Dario Stefano Dell’Aquila, Giovanni Carbone, Il Giardino Liberato di Materdei. A seguire, per l’omaggio a Fabrizia  Ramondino, interverranno  Vera Maone, Eleonora Puntillo e Antonio Esposito.

Una giornata intensa, dunque, che, a fronte di un sempre più pervasivo “fascino discreto del manicomio”, ripropone la necessità di tornare a riflettere e discutere di salute mentale:

«L’abbattimento dei muri» scrive la Signorelli nel suo libro «è condizione necessaria ma non sufficiente  per il riconoscimento dei diritti delle persone escluse, è solo il primo passo, perché ciò che la pratica della deistituzionalizzazione svela è che il manicomio si fonda su un insieme di apparati scientifici, legislativi, amministrativi,  di codici di riferimento culturale e di rapporti di potere strutturati intorno  alla “malattia”. Codici ed apparati che informano la normalità sociale nel suo complesso, che continuano a riproporsi come scientifici e neutrali e che continuano ad essere l’obiettivo principale di un lavoro, la deistituzionalizzazione, che non si esaurisce mai»

 

“Che lingua scrivi?”: ciclo di convegni al Sud tra informazione e questione sociale

che lingua scrivi_625x300A Napoli il primo appuntamento con “Le parole dell’economia”: a confronto giornalisti, docenti universitari, società civile e mondo dello spettacolo

 

“Le parole dell’economia: il sociale, la deontologia e il linguaggio dei media” è il titolo del convegno organizzato da Giornale Radio Sociale, insieme a Forum del Terzo Settore e Fondazione CON IL SUD, in collaborazione con il portale Napoli Città Solidale.  L’incontro si terrà a Napoli giovedì 5 novembre, dalle 9.30 alle 13.30, presso la Sala di Oltre il Chiostro, a Santa Maria La Nova, ed è inserito all’interno di un ciclo di convegni dal titolo “Che lingua scrivi”, centrati su vari aspetti del giornalismo sociale, in programma nei prossimi mesi nelle regioni del Sud Italia.

 

Il convegno di Napoli, realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania, rientra nei seminari di formazione permanente per i giornalisti e consente di acquisire 6 crediti.

 

All’indomani degli allarmanti dati Svimez sulle regioni meridionali che vivono una crisi ininterrotta fatta disoccupazione, emigrazione e calo delle nascite, gli  operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit lanciano un confronto sulla narrazione e sul ruolo dell’informazione al Sud.

 

A moderare il convegno sarà Giuseppe Manzo, redattore Economia del Giornale Radio Sociale. Ad aprire la giornata saranno i saluti  del Forum Terzo settore; Guido D’Ubaldo, consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti; Luca Sorrentino, portavoce Alleanza cooperative sociali Campania. Interverranno: Vincenzo Esposito, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Antonio Esposito, ricercatore sociale; Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud; Anna Teresa Damiano, giornalista Rai; Paola De Vivo, docente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II; Manuela Marani, dell’associazione L’Altra Napoli Onlus. Infine Ida Palisi, direttore di Napolicittasolidale.it, intervisterà un attore del social drama “Un posto al sole”.

 

Le iscrizioni per i crediti formativi sono aperte fino al 2 novembre sul sistema SigeF; il convegno è aperto a tutti, in particolare alle organizzazioni non profit e di terzo settore.

 

La mattinata sarà seguita in diretta streaming su www.giornaleradiosociale.it e su twitter con hashtag #chelinguascrivi o su @GRsociale

L’Uisp in Assemblea nazionale a Montesilvano (Pe) da venerdì 23 ottobre

Schermata-1La nuova dimensione dello sport passa per l’Assemblea congressuale nazionale Uisp, in programma a Montesilvano (Pescara) da venerdì 23 a domenica 25 ottobre. “Un appuntamento nazionale nel quale chiameremo a raccolta circa quattrocento dirigenti Uisp del territorio e chiederemo alle istituzioni politiche e sportive di riconoscere il valore sociale dello sport – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – Ci confronteremo con le Regioni e con i Comuni, con il Coni e con il terzo settore per nuove politiche pubbliche nello sport e nel welfare. C’è bisogno di una nuova cultura sportiva nel nostro Paese e c’è bisogno di trasparenza, tracciabilità e verifiche nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Anche nello sport”.

Ci saranno due tavole rotonde che caratterizzeranno l’Assemblea nazionale Uisp, dedicate alle innovazioni legislative italiane in proiezione europea e alle politiche sportive delle Regioni.
La prima si terrà venerdì 23 ottobre, dalle 15.30 alle 17 su “La nuova dimensione dello sport: #Liberidimuoversi in Italia e in Europa”. E’ prevista la partecipazione di Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni; Filippo Fossati, parlamentare Pd e presidente Isca Europe; Roberto Pella, vicepresidente Anci-Associazione Italiana dei Comuni d’Italia e presidente della Confederazione dei piccoli Comuni e delle municipalità europee; Pietro Barbieri, portavoce Forum terzo settore; Jacob Schouenborg, segretario generale Isca-International Sport and Culture Association. Coordina: Katia Serra, opinionista televisiva, ex azzurra di calcio e dirigente Aic.

La seconda tavola rotonda è prevista sabato 24 ottobre, dalle 15.30 alle 17, su “La nuova dimensione dello sport: le politiche delle Regioni”. Interverranno: Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna; Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Giovanni Lolli, vicepresidente Regione Abruzzo; Raffaele Piemontese, assessore sport per tutti e bilancio Regione Puglia; Luca Di Bartolomei, giornalista e responsabile sport Pd. Coordina: Carlo Paris, direttore di Rai Sport.

Il presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco aprirà i lavori venerdì 23 ottobre alle 15 con una relazione dal titolo “Liberi di muoversi”, che illustrerà il percorso dell’associazione in questi ultimi due anni e traccerà le prospettive future. Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp, interverrà sabato 24 ottobre alle ore 10 su “Sostenibilità delle risorse e riforma organizzativa”.

Nell’ambito dei lavori assembleari, venerdì 23 ottobre alle 17.30, uno spazio particolare verrà dedicato a “Le politiche dell’Uisp, tra cambiamento sociale e istituzionale”, con gli interventi di Maria Donata Giaimo, dirigente servizio prevenzione, sanità e sicurezza alimentare della Regione Umbria; Toni Federico, coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile; Mauro Valeri, sociologo e funzionario Unar-Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.

Nel corso dell’Assemblea nazionale Uisp sono previste alcune dediche speciali, concentrate nella giornata di sabato 24 ottobre: il flash mob dedicato alla Conferenza sul clima di Parigi-Cop 21, del quale l’Uisp è promotrice insieme ad altre associazioni italiane (ore 11); la proiezione del video “Le ragazze del ’43 e la bicicletta”, realizzato da Uisp e Udi e dedicato al 70° della Liberazione (ore 19.30); il primo Memorial Oddone Giovanetti di ginnastiche Uisp dedicato ad uno dei padri fondatori dell’associazione, scomparso lo scorso agosto.

 

Microcredito e ambulatorio per i poveri nel centro storico di Napoli

fondazione banco napoliNella sede dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione (via dei Tribunali, 213), in occasione della giornata europea della microfinanza, è stato diffuso l’accordo stipulato tra PerMicro (il primo intermediario finanziario in Italia dedicato esclusivamente al microcredito e partecipato anche dall’Istituto banco di Napoli – Fondazione), Istituto Banco di Napoli – Fondazione e Fondazione di Comunità del Centro storico di Napoli. Un’intesa che ha l’obiettivo di abbattere i tassi di concessione del microcredito per persone non bancabili ma con buone idee imprenditoriali. In pratica, le due fondazioni, grazie alla costituzione di un fondo di garanzia di 70mila euro, determineranno un abbattimento dei tassi attualmente praticati di quasi il 60% (si passerà dal 17% all’8% circa), per sostenere piccole iniziative imprenditioriali nel centro storico di Napoli: nascita di start up, ma anche ampliamento di un’attività già in essere (ad esempio l’acquisto di un nuovo frigorifero per un bar, piuttosto che una ristrutturazione del negozio).
Alla conferenza stampa hanno partecipato: Adriano Giannola (presidente della Fondazione di Comunità del Centro storico di Napoli), Daniele Marrama (presidente dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione), Andrea Limone (amministratore delegato di PerMicro) e Gustavo Minerva, direttore area retail Regione Sud Bnl – gruppo BNP Paribas.
 

Per Marrama “l’Istituto è un azionista convinto di PerMicro Spa perché ritiene questa iniziativa particolarmente importante per creare opportunità a favore di persone che non hanno ordinariamente accesso al credito, e difficilmente potrebbero avere occasioni per sviluppare un proprio progetto di vita. Quella messa in campo da PerMicro, inoltre, è un tipo di attività che si basa sul contatto personale con chi si rivolge alla banca e non su una valutazione meramente quantitativa della situazione economica e patrimoniale di chi chiede credito”.

E Giannola ha aggiunto: “Si tratta di un’iniziativa che è importante anche per evitare che commercianti in difficoltà, senza i requisiti per accedere al credito bancario, possano finire nelle mani degli usurai”.

La stessa fondazione ha promosso un’altra iniziativa di sostegno a chi è in condizioni di povertà. Sabato 17 è stato inaugurato uno studio medico associato che sarà totalmente gratuito e a servizio esclusivo dei poveri della città. Un’iniziativa alla quale hanno aderito, prestando il proprio lavoro, circa 30 professionisti delle principali branche mediche.

Lo studio è  aperto nella chiesa di San Tommaso a Capuana, sarà anche l’unica struttura dell’area ad essere dotata di un defibrillatore. La gestione dello studio sarà in capo all’associazione Sisto Riario Sforza.

 

Radio days: la comunicazione sociale si fa spazio

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Al Salone dell’editoria sociale torna l’appuntamento con il Giornale Radio Sociale

 

Web e tv, social network e carta stampata. Chi è la fonte? È possibile un orizzonte ibrido nel rispetto dei diversi strumenti di informazione?
Giovedì 22 ottobre alle 14.15, il Giornale Radio Sociale torna al Salone dell’Editoria Sociale di Roma a Porta Futuro, in via Galvani 108.

 

Intervengono:

Laura Bonasera – Piazza Pulita – La 7
Valerio Renzi – Fanpage.it
Altero Frigerio – Radio Articolo 1
Anna Monterubbianesi – Giornale Radio Sociale
Fabio Piccolino – Giornale Radio Sociale

 

L’evento si può seguire su twitter attraverso l’hashtag  #radiodays

Donna e terra: la coltivAzione femminile

conferenza stampa_Anna Kauber Simona Caselli Laura GiorgiUna giornata dedicata interamente all’agricoltura al femminile, a Bologna, domenica 18 ottobre. Per conoscere da vicino le storie di tante donne con le mani (ma anche la testa e il cuore) nella terra,  che hanno scelto di iniziare una nuova vita, avviando aziende agricole innovative, che affiancano all’attività di coltivazione anche quella di ristorazione, trasformazione, vendita diretta.

Organizzata da Regione, insieme a Slow Food Emilia-Romagna, Cineteca di Bologna e Apt Servizi  “ColtivaAzione femminile” prevede tre appuntamenti:  un Mercato della terra esclusivamente dedicato all’altra metà del cielo, con venti produttrici in arrivo da tutta l’Emilia-Romagna  (dalle 10,00 alle 17,30 presso la Piazzetta Pasolini); la  proiezione di “Ritratti di donne e di terra”, dodici video interviste realizzate da Anna Kauber autrice e cineasta di Parma, esperta di paesaggio agrario e delle tematiche culturali e sociali relative alla coltivazione del cibo, nonché ideatrice dell’iniziativa (ore 11,30 e ore 14,00 Sala Scorsese, Cinema Lumière); un  incontro pubblico (a partire dalle ore 15,00 presso la biblioteca Renzo Renzi) con la partecipazione di esperte e studiose  internazionali  per investigare, nell’anno di Expo, il contributo che le donne, nei paesi avanzati, così come  in quelli in via di sviluppo possono dare ad un’agricoltura che sia sempre più portatrice di uno sviluppo equo e sostenibile.

L’incontro, aperto dall’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, sarà condotto da Syusy Blady, ambasciatrice Expo 2015 e WE Expo 2015.

Il primo mercato delle donne

Attente all’ambiente, multifunzionali, innovative, ma con le radici ben salde nel territorio o  nelle proprie storie familiari. Le aziende agricole o artigianali delle donne che producono cibo hanno queste caratteristiche in comune e sono tutte mediamente molto giovani.  Nel primo “mercato delle donne” regionale curato da Slow Food Emilia-Romagna, che il Mercato della terra di Bologna ospita nei propri spazi in piazzetta Pasolini, dalle 10,00 alle 17,30, si potranno conoscere direttamente venti di queste produttrici che arrivano da tutti i Mercati della terra Slow Food dell’Emilia-Romagna (Bologna, Imola, Ferrara, Colorno).

C’è la giovane produttrice di melagrane che con l’Università di Bologna ha impiantato un campo sperimentale con oltre cento varietà di questo frutto sulle colline di Faenza e al contempo ha scoperto che in Romagna crescono benissimo anche mirtilli e lamponi; l’ex dirigente d’azienda che si è dedicata anima e corpo alla sfoglia e insegna l’arte del matterello e del tagliere anche ai concorrenti di Masterchef; la grafica che ha abbandonato computer e ufficio per salire sul trattore e tenere vivo il pescheto di rare pesche percoche della nonna; la giovane produttrice di aceto balsamico tradizionale.

Ma le storie sono tutte uniche e particolari: l’architetto che inventa l’orto per gli chef bolognesi, la produttrice faentina che recupera grani antichi e macina farine che vanno a ruba, la produttrice della vera mortadella bolognese del presidio Slow Food, le vignaiole che conducono vigne e cantine insieme alle proprie madri. Madre e figlia sono anche le produttrici di liquori fra cui un premiatissimo Nocino biologico, ma ci saranno anche l’apicoltrice, la produttrice di biscotti naturali, la produttrice di formaggi di pecora e capra che mette a frutto tutto il sapere delle sue origini sarde.

Un focus sarà dedicato alle erbe e ai fiori di cui le donne sono attente interpreti: erbe officinali, piante mediterranee cresciute solo con irrigazione spontanea per un giardinaggio sostenibile, rose recise solo di stagione e di produzione bolognese.

Sarà inoltre presente l’associazione “Donne di qua e di là” che propone i prodotti della cooperativa Aglou che sulla costa atlantica del sud del Marocco producono l’olio di Argan del Presidio Slow Food. Il mercato sarà animato  alle 11,00 e alle 14.30 con laboratori del gusto dedicati alle famiglie. In mattinata le esperte del Conapi guideranno alla scoperta dell’alveare e del miele con una degustazione di sei tipi di miele. Nel pomeriggio spazio al cioccolato: storia, leggende e verità su una delizia che conquista grandi e piccoli.

“Ritratti di donne e di terra”

Dodici video interviste a donne impegnate in vario modo  in agricoltura. Donne appassionate e  determinate, che propongono progetti al femminile che per le piccole e medie aziende agricole molto spesso si traducono anche in  nuove opportunità economiche. Pensato e realizzato da Anna Kauber, da sempre interessata al rapporto donne e cibo,  il documentario  indaga nell’arco di due anni, seguendo il ritmo delle stagioni e l’attività quotidiana, come sta cambiando la relazione tra il femminile  e la terra:  un’ alleanza antica e  nuova allo stesso tempo. Se da un lato infatti è sempre stato delle donne il compito di “nutrire il Pianeta”, dall’altro sono sempre di più quelle che oggi si fanno portatrici di una spinta innovativa, che sta muovendo dal basso le fondamenta dell’agricoltura.  Le protagoniste sono state scelte  in modo da offrire un affresco composito, sia da un punto di vista anagrafico (vanno dai 37 ai 93 anni), che per estrazione sociale e per settore lavorativo. Ad accomunarle la provenienza dal territorio Parmense, al centro dunque di quella Food valley che per qualità delle produzioni agroalimentari  rappresenta uno dei territori d’elezione del made in Italy.

Il video racconto restituisce una testimonianza spontanea e intima, approfondita e divertente delle scelte di vita di donne, che hanno deciso di dedicarsi alla coltivazione e alla produzione di cibo.

“Ritratti di donne e di terra” verrà proiettato presso la sala Scorsese del Cinema Lumière in due parti: alle ore 11,30  e alle ore 14,00.

Nel mondo l’agricoltura è donna

La giornata si concluderà con una riflessione  sul ruolo delle donne in agricoltura  nelle diverse parti del mondo. Un confronto aperto al pubblico, che non poteva mancare nell’anno di Expo, per  ragionare  in particolare sull’agricoltura al femminile nei Paesi in via di sviluppo dove spesso proprio le donne sono protagonisti di modelli  più democratici.  L’incontro sarà aperto dall’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli e animato da Syusy Blady.

Porteranno la loro esperienza in particolare Albina Assis De Pereira Africano, ingegnere chimico, commissaria generale per il padiglione Angola e presidente dello Steering Committee di Expo e Maria Hartl specialista  in  politiche di genere per la Fao.  Interverranno inoltre  Susanna Cenni, parlamentare; Maria Grazia De Castro (Università di Modena e Reggio), autrice del volume “Donne rurali”;  Donata Marrazzo, giornalista e scrittrice; Maria Giuseppina Muzzarelli (Università di Bologna), autrice di “Nelle mani delle donne”; Elisabetta Rogai, artista creatrice dell’ Enoarte; Cinzia Scaffidi, vicepresidente di Slow Food Italia e docente all’Università delle scienze gastronomiche di Pollenzo;  Claudia Sorlini, International board  “We Woman for Expo” e presidente del  Comitato scientifico di Expo 2015; Catia Zumpano, ricercatrice Crea,  il Consiglio per la ricerca in agricoltura. Durante l’iniziativa verrà proiettata una videointervista di Anna Kauber a Federica Rossi, del Cnr-Istituto

Bertinoro, tutto pronto il raduno dell’economia civile

bertinoroSi può misurare l’impatto sociale?A chi dovrebbe essere affidata la governance dei beni comuni?Quanto è urgente la Riforma del Terzo settore?Nei giorni scorsi l’Area Ricerca di AICCON ha condotto un’indagine volta a rilevare l’opinione in merito alle questioni di maggiore attualità per il Terzo settore. Ne è emersa la rilevanza del tema della misurazione dell’impatto sociale generato dalle Organizzazioni Non Profit nei confronti delle comunità di riferimento: secondo il 43% dei rispondenti l’individuazione dei criteri di valutazione è una responsabilità del Terzo settore stesso.

 

Per il 54% dei partecipanti al sondaggio la governance dei beni comuni dovrebbe essere condivisa tra pubblica amministrazione, cooperative e imprese sociali e soggetti privati non profit. Inoltre, quasi la totalità (94%) dei rispondenti vede nell’economia della collaborazione un’opportunità per i soggetti dell’Economia Civile.

 

Due su tre dei partecipanti al sondaggio ritengono che la Riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale rappresenti un elemento determinante per il pieno sviluppo dell’economia sociale in Italia.

Come sottolinea Paolo Venturi, Direttore di AICCON: “Il sentimento del pubblico delle Giornate di Bertinoro conferma la volontà di giocare un ruolo attivo nell’economia sociale e vede come opportunità la misurazione dell’impatto purché sia rispettosa dell’identità dei soggetti not for profit”.

 

Su queste tematiche verterà la XV edizione deLe Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, l’appuntamento promosso da AICCON che da 15 anni riunisce sul colle romagnolo i protagonisti del mondo accademico, dell’economia sociale e delle istituzioni insieme ad una community di studenti e giovani imprenditori sociali, per riflettere e conversare sui temi dell’economia civile. “L’economia della coesione nell’era della vulnerabilità” è il titolo di questa edizione che si terrà il 9 e 10 ottobre 2015 nella suggestiva Rocca di Bertinoro (FC).

 

Le presentazioni ufficiali

 

Come ogni anno le Giornate saranno non solo un momento di confronto tra i maggiori rappresentanti della nostra società, ma anche l’occasione per presentare le più aggiornate rilevazioni ed analisi sul mondo del Terzo settore in Italia. L’evento sarà correlato dalla partecipazione dell’Istat che presenterà un focus sul contributo delle organizzazioni non profit a favore dei soggetti svantaggiati e vulnerabili e dell’SWG che, con la collaborazione di Legacoop, ha condotto un sondaggio su un campione di mille italiani sul valore della cooperazione e della comunità.

 

Il programma

 

Venerdì 9 ottobre apriranno i lavori della XV edizione Rosario Altieri, Presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane e Presidente Nazionale dell’AGCI e Franco Marzocchi, Presidente di AICCON. Si entrerà nel vivo del dibattito con la sessione di apertura dal titolo “Dall’esecuzione alla trasformazione: nuovi meccanismi di produzione del valore sociale e la sfida della Riforma del Terzo Settore” – coordinata da Paolo Venturi, Direttore di AICCON – a cui parteciperanno Stefano Micelli, Università Ca’ Foscari di Venezia; Enrico Giovannini, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”;Stefano Zamagni, Università di Bologna e Luigi Bobba, Sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega per la Riforma del Terzo Settore.

Il pomeriggio prevede due sessioni dedicate ai beni comuni, la prima “Dalla Comunanza all’Economia dei Beni Comuni” vedrà la partecipazione di Enzo Risso, Direttore SWG; Mauro Lusetti, Presidente Legacoop; Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse e Ugo Biggeri, Presidente Banca Popolare Etica.

A seguire il GdB LAB #Commons, il laboratorio di storytelling sull’innovazione sociale animato da Flaviano Zandonai, Segretario Generale di Iris Network; Pier Luigi Sacco, Università IULM di Milano; Christian Iaione, Lab.Gov Luiss e Roberto Covolo, “Ex Fadda”.

L’evento si chiuderà sabato 10 ottobre con un dibattitto sul tema della valutazione dell’impatto sociale generato dalle organizzazioni non profit nella sessione dal titolo “Generare e misurare l’impatto sociale” con la partecipazione di Luigino Bruni, Università LUMSA di Roma; Mario Calderini, Politecnico di Milano; Elena Casolari, AD della Fondazione ACRA-CCS; Maurizio Gardini, Presidente Confcooperative e Tiziano Vecchiato, Direttore Fondazione Zancan.

 

Tutti i protagonisti, le informazioni utili e il programma de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile sono disponibili sul sito www.legiornatedibertinoro.it. Il Giornale Radio Sociale è mediapartner dell’evento e seguirà con news e approfondimenti la due giorni il prossimo weekend