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Un welfare di servizi. Nasce in Toscana “Pronto Badante”

TelefonoQuesto il nome del servizio attivato dalla Regione Toscana per garantire badanti qualificate alle famiglie che ne hanno bisogno, indipendentemente dal reddito. A disposizione per il servizio, che sarà attivo in via sperimentale entro la fine di ottobre in tre province toscane, 2 milioni 350 mila euro.

Per prima cosa la Regione emetterà un bando per affidare il servizio ad un’associazione d’imprese o di cooperative; chi vincerà l’appalto dovrà istituire un registro delle collaboratrici. Le prestazioni saranno condivise con i presidi Asl e con i Comuni così da integrarle con i servizi domiciliari e ambulatoriali forniti al cittadino dall’Inps, dai servizi sociali, dall’Asl e dal volontariato.
Il servizio telefonico Pronto Badante dovrà quindi essere in grado di rispondere alle esigenze di ciascuna famiglia nell’arco di 48 ore, fornendo, inoltre, gli strumenti necessari per la persona in cura.
La Regione darà un contributo di 300 euro per pagare i primi dieci giorni di prova, e se la famiglia deciderà di tenere l’assistente per il periodo successivo, dovrà regolarizzare il contratto.

Finalmente l’educazione motoria a scuola

scuolaNelle 136 pagine del documento presentato dal premier le proposte per l’educazione motoria e la tempistica per l’attuazione. L’introduzione dell’educazione motoria e sportiva nella scuola primaria dovrebbe partire dalla stagione 2015-16. Un’ora a settimana per tutte le classi dalla seconda alla quinta elementare.

Si tratta di una sorta di “riforma della scuola in divenire”, presentate dal governo Renzi sul sito. Il titolo: “In Italia 1 bambino su 3 fra i 5 e 17 anni è in sovrappeso”. Se l’obiettivo fosse raggiunto si tratterebbe di una trasformazione storica.
“Siamo molto soddisfatti di queste proposte che finalmente colmeranno l’anacronistico ritardo culturale con cui l’Italia guarda all’Europa in ambito motorio e sportivo – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – la cultura del movimento e del benessere si affermano a cominciare dall’infanzia come presupposti per la completa crescita della persona. Passi in avanti decisivi che avranno ripercussioni positive anche per il mercato del lavoro. Lo diciamo da molto tempo: lo sport può essere un grande vettore di sviluppo culturale ed economico”.
Nel suo breve discorso Matteo Renzi ha citato l’educazione motoria e spiegato la tempistica della proposta: due mesi di “ascolto” dal 15 settembre al 15 novembre; da gennaio 2015 provvedimenti normativi per rendere possibile la “rivoluzione”; dal prossimo anno scolastico, il via. Insegneranno educazione motoria e sport alle scuole primaria i professori di educazione fisica che fanno parte del GAE (graduatoria ad esaurimento), una parte dell’esercito dei precari. Ne saranno assunti a tempo indeterminato 5300 che si aggiungeranno agli attuali 20.000.

L’Uisp auspica che venga valorizzato il rapporto e la collaborazione tra scuola e associazionismo sportivo del territorio: “Le Asd territoriali svolgono un ruolo fondamentale per la coesione sociale e per l’educazione dei giovani allo sport, attraverso progetti integrati tra scuola ed extrascuola – prosegue Manco – questa è la strada per rafforzare il giusto valore che merita l’attività motoria e sportiva”.

Nasce il “Sentiero biancorosso”

grsSport e volontariato in un binomio vincente:  in cambio di giornate di impegno dentro al parco, alcuni disoccupati potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi del Varese calcio.
A spiegare il progetto è intervenuto Max Laudadio, tra i promotori dell’associazione di volontariato ON. “Come associazione siamo impegnati da anni nel Plis del Parco delle Cinque Vette, che si estende dal Parco del Campo dei Fiori fino al confine svizzero. In particolare siamo al lavoro per risistemare e ripulire i 45 chilometri di sentieri che fanno parte di questa area verde, un impegno che terminerà nel 2017”. Un volontariato importante, che guarda al territorio, ma soprattutto a coloro che vivono in condizioni difficili. “Abbiamo pensato quest’anno – continua Max Laudadio – di ripetere un progetto già realizzato lo scorso anno. In accordo con il Varese Calcio, abbiamo coinvolto i disoccupati, che in cambio di giornate di impegno dentro al parco potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi”.

In pratica i disoccupati che presteranno la loro opera – insieme a volontari e tifosi – nel sentiero che va dal Poncione al Monte Val de’ Corni nei giorni 21 e 28 settembre, riceveranno dal Varese Calcio un abbonamento valido per il girone d’andata. Analoga iniziativa sarà proposta più avanti e consentirà ai disoccupati di ricevere un abbonamento per il girone di ritorno (è possibile iscriversi fino al 19 settembre sul sito http://www.on-va.it/). Un impegno sul sentiero che si chiamerà “Sentiero biancorosso”.
Il presidente del Varese 1910, Nicola Laurenza, ha confermato l’interesse e la soddisfazione per questa collaborazione con l’associazione ON. “Sono convinto che lo sport sia un importante strumento per fare qualcosa di buono per il territorio. E dunque appoggio con tutto il cuore questo progetto per la sua importanza sociale e collettiva”.

 

Giappone, pericolo azzardo

rouletteIl primo ministro giapponese Shinzo Abe sta pensando di rendere legale il gioco d’azzardo con l’obiettivo di rimettere in moto l’economia.
La nascita di casinò nel paese asiatico infatti potrebbe essere lo slancio di cui le finanze hanno bisogno, anche in vista delle Olimpiadi che Tokyo oganizzerà nel 2020.
Ma mentre le case di gioco sono pronte a spendere cinque miliardi di dollari per l’apertura della case da gioco, la misura potrebbe rappresentare un serio problema sociale.
Anche senza l’apertura dei casinò infatti, in Giappone ci sono oggi circa cinque milioni di persone vittime del gioco d’azzardo patologico.
Un numero destinato ad aumentare se la proposta di Abe si tramuterà in realtà.

Tutti a scuola con lo zaino pieno!

tutti_a_scuola_150_150L’anno scolastico è alle porte ma per molte famiglie rappresenta un motivo di preoccupazione, per la difficoltà di far fronte alle spese che comporta: zaini, astucci, quaderni aumenteranno, secondo le ultime stime di Federconsumatori, dell’1,4%, mentre il prezzo dei libri salirà dell’1,6% rispetto al 2013.

A Parma  le associazioni di volontariato si mobilitano con una nuova edizione della campagna “Tutti a scuola con lo zaino” che ha già avuto successo lo scorso anno, raccogliendo ben 700 zainetti completi di tutto ciò che serve per la scuola.

Il meccanismo è semplice: fino al 30 settembre si possono portare zaini, astucci, penne, colori e quaderni, in uno dei tanti punti di raccolta allestiti in città e provincia. I volontari delle associazioni, delle comunità parrocchiali, dei centri di accoglienza e degli enti che sul territorio svolgono attività di assistenza, distribuiranno immediatamente il materiale raccolto a chi ne ha bisogno.

Insieme a Forum Solidarietà – Csv di Parma, sono in tanti a credere in questa operazione: Centoperuno per l’Emporio di Parma, Emporio Valtaro, Assistenza Pubblica di Parma, CAV, Casa della Giovane, Associazione Portos, Comunità Betania, Caritas di Parma, Liceo Bertolucci e la rete delle Adas aziendali fra cui le Adas di Barilla, Bormioli Luigi, Cedacri, Cerve, Chiesi, Gruppo per la vita, Intercral, Adas Schiaffino (Parmalat), Scuola per l’Europa, Scuola Albertelli-Newton, Zacmi.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.forumsolidarieta.it dove è anche possibile consultare l’elenco dei punti di raccolta del materiale scolastico che si vuole donare.

Insieme contro la tassa sulla solidarietà – #NoProfitNoIva

NoprofitNoIVA29 agosto – Continua in questi giorni la campagna  #NoProfitNoIva, che Corriere della Sera e Tg La7 hanno lanciato nei giorni scorsi dopo il caso di Cavezzo, e lo  scandalo dell’Iva pagata sulla ricostruzione della scuola distrutta dal terremoto. Tante le organizzazioni che hanno aderito alla campagna sul web, con l’obiettivo di chiedere una detassazione dell’Iva e facilitazioni fiscali per le organizzazioni non profit. No alla tassa sulla solidarietà quando i soldi servono al finanziamento di un’opera pubblica di utilità collettiva, un bene comune.

Prove di sostenibilità. E il ciclo si chiude

riciclo-rifiuti-europa-dati29 agosto – Nasce a Cannock, cittadina a circa 30 chilometri a nord di Birmingham, in Inghilterra, il primo supermercato alimentato solamente dagli scarti alimentari che non possono essere venduti o donati, ma che vengono, invece, portati in una centrale a biogas che produce energia elettrica, e così riutilizzati in energia. È questo il progetto avviato dalla catena Sainsbury che ha annunciato che sarà presto energeticamente indipendente grazie all’elettricità prodotta dai rifiuti alimentari. Tutto il cibo avariato verrà così digerito in una centrale a biogas e sarà in grado di produrre energia elettrica sufficiente a soddisfare la domanda annuale di 2.500 abitazioni domestiche. Dalla centrale partirà un cavo lungo 1,5 chilometri che porterà l’elettricità direttamente al punto vendita. Il progetto rientra nel più ampio “zero waste to landfill”, ovvero “zero rifiuti in discarica”, avviato dalla catena nel 2013. La catena inglese dichiara che tutti i rifiuti vengono riciclati o trasformati in combustibile. Le eccedenze alimentari infatti vengono trasformate in mangimi per animali per sostenere gli agricoltori britannici o utilizzata per produrre energia attraverso appunto la digestione anaerobica.

Sfida vinta. Un piccolo villaggio indiano contro un grande colosso americano

cocacola29 agosto – Un villaggio indiano ha vinto la sua battaglia contro la Coca Cola. Dopo 15 anni di proteste, gli abitanti di un piccolo paese nel nord dell’India, Mehdiganj, sono riusciti a fermare l’espansione di una fabbrica di Coca Cola, con l’accusa alla multinazionale di inquinamento del suolo, esaurimento delle risorse idriche e di accaparramento illegale della terra.

Lo scorso 25 agosto il National Green Tribunal, tribunale indiano per le cause ambientali, gli ha dato ragione. Dall’apertura della fabbrica infatti al villaggio di Mehdiganj stava diminuendo drasticamente l’acqua da bere, per cucinare e lavarsi e per irrigare i campi. E così l’Autorità Indiana per le Risorse Idriche ha respinto la richiesta di licenza della Coca Cola a causa dei danni ambientali che avrebbe provocato. Se il complesso avesse operato a pieno regime, avrebbe portato il consumo annuo da 50mila a 250mila metri cubi d’acqua. La compagnia è stata accusata inoltre di aver rilasciato sostanze inquinanti nel suolo e di contaminazione delle falde acquifere.

La sentenza del 25 agosto rappresenta un duro colpo per il colosso americano che ha già aperto 58 fabbriche in India, e che vede in questa vicenda un pericoloso precedente.

Migranti: la tragedia in numeri

A29 agosto – I numeri della ‘tragedia del mare’, dall’inizio dell’anno, sono stati stimati recentemente dall’Unhcr, l’Agenzia dell’ONU che si occupa di protezione internazionale e assistenza ai rifugiati. Sono stati 1.889 i migranti morti nel Mediterraneo mentre cercavano di giungere in Europa, 1.600 dei quali solo da giugno. Mentre dall’inizio dell’operazione sono stati salvati 115.420 migranti. Nove, nel corso delle operazioni volte all’individuazione degli scafisti, gli abbordaggi di navi, quattro le navi madre catturate e 271 gli scafisti fermati.

Numeri che nascondono persone e disperazione, tragedie che sembrano non trovare fine. Numeri che si portano dietro, sempre, l’appello al nostro Paese e all’Europa, di fare la propria parte.

Oltremare: un festival per capire il Mediterraneo

mediterraneo29 agosto – Due giornate per comprendere e amare il Mediterraneo attraverso il confronto e l’esperienza di esperti, con un susseguirsi di eventi che aiuteranno a comprendere le dinamiche geopolitiche del “Mare nostrum”. Sono i punti cardine del festival “Oltremare”, la manifestazione che si svolge tra Siracusa e Pozzallo il 5 e 6 settembre, organizzato dalla fondazione Comunità Val Di Noto con il sostegno della Fondazione con il Sud e Caritas e la partecipazione di numerose associazioni del territorio. L’obiettivo del Festival Oltremare è quello di avviare una comprensione critica delle dinamiche geopolitiche mediterranee da cui dipendono fenomeni vicini e sempre più comuni come quello dell’arrivo dei migranti, con le sfide identitarie che ne conseguono.