Archivi categoria: Audio Extra

Un referendum fallito e quello che darebbe un duro colpo alle narcomafie


 

Il respiro di Fabio Ridolfi, immobilizzato da 18 anni e aveva chiesto di poter morire: l’associazione Luca Coscioni ieri ha annunciato l’interruzione delle terapie, la richiesta della sedazione profonda e ieri si è liberato.

Oggi parliamo dei referendum disertati e di quelli che invece non si sono potuti fare come per la legalizzazione della cannabis o per l’eutanasia. Ma più che parlare del quesito referendario ci occupiamo proprio del fenomeno relativo al grande consumo di marjuana e al relativo traffico che permette alle organizzazioni criminali di fare profitti solo in Italia per almeno 5 miliardi l’anno. Se ne è parlato nel format Onda verde del portale Fuoriluogo.it del Forum Droghe.

Leonardo Fiorentini ha dialogato con Federico Varese, criminologo e direttore del dipartimento di sociologia dell’università di Oxford, per parlare di come il sistema repressivo su cui è incardinato il proibizionismo non solo non incide in alcun modo sull’entità del narcotraffico, ma è parte attiva nell’incremento della violenza.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Con Aisla”I giorni alla finestra” contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica


 

Il coro della piazza del Pride di Roma dove tutti cantano con Elodie, madrina dell’evento: decine di migliaia hanno sfilato per i diritti e contro le discriminazioni.

Oggi parliamo di Sclerosi Laterale Amiotrofica, in breve la Sla. Quale sarebbe la nostra vita se avessimo a disposizione solo una finestra per sentirci parte di un mondo che scorre? “I giorni alla finestra” racconta il viaggio onirico e di immaginazione che Aldo viveva grazie alla finestra della sua stanza. Con AISLA, ad aprire le celebrazioni della Giornata Mondiale della lotta alla SLA, è stato proiettato in prima visione sabato 11 giugno alle Tenute Lombardo di San Cataldo in Sicilia.

Dal suo letto, Aldo ex corridore siciliano a cui è stata diagnosticata la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), ad ogni risveglio provava a volare oltre la cornice di quella finestra, abbandonandosi ai ricordi lunghi di una vita, perdendosi nei racconti della moglie, cercando di lasciare i confini ristretti del suo corpo non più collaborativo per la malattia. Quella finestra per Aldo era lo spartiacque tra la realtà di una condizione e la voglia di vivere nel ricordo di una vita non condizionata: il tempo che vedeva scorrere dinnanzi a sé riusciva a sfiorare ancora la sua immaginazione.  Ascoltiamo un estratto di questo video.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Differenze: con lo sport una generazione prende parola contro la violenza di genere


 

il sottofondo del video Differenze, un progetto dell’ Unione Italiana Sport Per tutti contro la violenza di genere di cui parleremo tra poco.

Stereotipi, discriminazioni e violenza di genere, cosa ne pensano i giovani? Ragazzi e ragazze sanno riconoscere comportamenti a rischio? Come lo sport può rappresentare il terreno per contrastare questi fenomeni negativi?

Per rispondere a queste domande l’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti ha coinvolto oltre 500 studenti e studentesse di 14 città italiane nel progetto “Differenze- Laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per contrastare la violenza sulle donne”.

Il tema è sempre di attualità nelle cronache con i casi, come l’ultimo di Vicenza, in cui ci sono i femminicidi o altre forme di violenza su cui serve un grande coinvolgimento culturale oltre a una grande autocritica sull’attuale sistema legislativo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Disabilità: Daniele (e gli altri) chiede solo di poter lavorare


 

La voce del boss Pietro Mele del clan di Pianura in cui si rivolge ai giornalisti attraverso un video su tik tok: la camorra comunica e intimidisce sui social.

Oggi parliamo di inclusione lavorativa. Da Perugia arriva un accorato appello: “non lasciateci da soli, vogliamo continuare questi progetti perché penso che siano utili, noi abbiamo voglia di lavorare”.

A dirlo è Daniele, tirocinante di un progetto concluso dopo due anni: laboratori socio-occupazionali con azioni dirette di potenziamento delle capacità e delle autonomie delle persone adulte con disabilità. Ascoltiamo la voce di Daniele.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Vita cara e prezzi alle stelle: in piazza la protesta delle “pentole vuote”


 

La musica su cui danzano gli studenti appena diplomati nell’ultimo ballo a Kharkhiv, davanti alle rovine dei bombardamenti, in un video diffuso su twitter da gierrentimedia.

Oggi parliamo della protesta delle pentole vuote. L’avevamo già annunciata lunedì quando abbiamo parlato del salario minimo perché carovita, aumento dei prezzi e povertà da lavoro sono una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere.

Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona. L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5%, come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti. I rincari a cui stiamo assistendo hanno avuto finora “solo timide reazioni del governo”. Ascoltiamo il presidente nazionale Federconsumatori Michele Carrus.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Sud e centri urbani: bambini e giovani senza “qualità della vita”


 

La voce del computer con cui Fabio Ridolfi, 46enne di Pesaro, immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, comunica con il mondo in un video diffuso dall’associazione Luca Coscioni.

Oggi parliamo di dati e classifiche che da sempre fanno discutere creando non poche polemiche. Una di queste è quella relativa alla Qualità della vita del Sole24Ore. Dopo le anticipazioni di 1 anno fa ieri è stata diffusa quella definitiva. Sono Aosta, Piacenza e Cagliari le tre province che vincono quest’anno la sfida della Qualità della vita declinata per altrettante fasce d’età: bambini, giovani e anziani.

Concentrandoci su infanzia e giovani emerge un Mezzogiorno sempre agli ultimi posti ma non solo. Dagli indici utilizzati per determinare i dati il Sud non riesce a stare al passo con le esigenze delle famiglie, soprattutto di quelle con bambini, nonostante si confermi il territorio più giovane e più prolifico in base ad alcuni indicatori demografici (come il tasso di fecondità o l’indice di dipendenza degli anziani).

Ascoltiamo il commento di chi vive e lavora al Sud, in Calabria, come Giancarlo Rafele presidente del Consorzio Macramè.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Con i prezzi al massimo perché serve il salario minimo


 

Le grida per le vittime della strage in una chiesa cattolica in Nigeria, nell’Ondo State, dove durante un attacco sono morte 50 persone tra cui molti bambini.

Oggi parliamo di carovita e salario minimo. Prima però aggiorniamo il numero delle morti sul lavoro con l’Osservatorio indipendente di Bologna: Dall’inizio dell’anno sono morti 593 lavoratori, 293 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade. Vanno aggiunti, però, si legge sempre sul blog di Carlo Soricelli i 6 morti nella sola giornata del 3 giugno. Lombardia, Piemonte e Veneto le prime tre regioni.

Gli aumenti dei prezzi preoccupano le Associazioni dei consumatori spingendole ad una mobilitazione di piazza in tutte le principali città italiane il prossimo 10 giugno, che dà seguito all’Assemblea unitaria on line svolta il 6 aprile scorso, con migliaia di delegati di tutte le regioni. “Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi, ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel Paese crescono disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare” – affermano le Associazioni dei Consumatori. Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona.

In questo scenario divampa il dibattito sul salario minimo per fronteggiare quella che l’Ad di Jp Morgan ha previsto come “un uragano economico” in arrivo nei prossimi mesi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Il 2 giugno tra guerra e pace: per l’Italia nel 2021 record export degli armamenti


 

La voce di un migrante che ha attraversato il deserto del Niger, nei primi 3 mesi del 2022 17.677 persone sono entrate dal Mali: Medici senza frontiere ne parla in un breve documentario su youtube.

Domani è la Festa della Repubblica, giornata di parata militare all’Altare della Patrica da una parte e di contro manifestazioni pacifiste. Dice la Costituzione: l’Italia è un repubblica fondata sul lavoro. E dai dati riportati nella seconda versione della Relazione governativa sull’export degli armamenti si evince che nel 2021, anno ampiamente segnato dalla pandemia per Covid-19, le aziende militari italiane hanno lavorato a pieno ritmo esportando nel mondo armamenti per controvalore che costituisce un record storico: quasi 4,8 miliardi di euro. Lo ha denunciato nei giorni scorsi la Rete Pace e Disarmo.

Tra i maggiori destinatari di sistemi militari “made in Italy” figurano Qatar, Kuwait, Egitto (paese dove ha perso la vita Giulio Regeni), Turkmenistan (378.470.352 euro) tutti Paesi – dice la Rete pace e disarmo che, come noto, non primeggiano certo per alti livelli di democrazia e di rispetto dei diritti umani.

La stessa rete con Francesco Vignarca già un anno fa chiedeva di vietare il commercio delle armi proprio all’Egitto sul caso Regeni, un anno dopo è cambiato nulla rispetto a quell’appello.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

L’esplosione della violenza urbana e la sfida di prevenire la devianza minorile penale


 

Le voci dei soldati ucraino che cantano e ballano mentre il conflitto prosegue da oltre 3 mesi con oltre 1 milione e mezzo di profughi arrivati in Russia dal Donbass.

Oggi torniamo a parlare della violenza urbana. Il fenomeno che vede protagonisti, spesso, giovani e giovanissimi e che già un anno fa monitoravamo in questa rubrica partendo dalle maxi risse tra ragazzi organizzate in chat in diverse aree del paese.

Sotto la nostra lente di osservazione c’è ancora una volta Napoli, la prima città del Sud che sta preoccupando le istituzioni e soprattutto chi la abita. Un weekend di fuoco nell’area metropolitana dove alcuni giovanissimi sono in condizioni gravi per sparatorie tra la folla nei comuni di Castellammare e Qualiano. Un altro episodio ancora più drammatico è avvenuto in pieno centro dove alcune ragazze insieme a dei ragazzi hanno lanciato acido su due giovani di 24 e 17 anni provocando ustioni.

Una cronaca quotidiana che si è trasformata in emergenza sociale e di sicurezza urbana tra proiettili vaganti e reazioni bestiali anche per un banale litigio. In Campania c’è chi prova a mettere in campo azioni rivolte proprio ai minori dell’area penale come il progetto La mia banda è pop selezionato nell’ambito del bando Cambio rotta del fondo di contrasto alla povertà educativa Con i bambini: coinvolge enti di terzo settore, università e servizi sociali. Ascoltiamo Barbara Pierro, presidente dell’associazione Chi rom e chi no.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

“L’apparenza inganna”: Aism lancia agenda dei diritti per la Sclerosi multipla


 

La voce di una giornalista veneta di Tva all’esultanza di un piccolo tifoso del Cosenza che ha battuto il Vicenza: una battuta colma di pregiudizio e luogo comune sul Sud da parte di chi dovrebbe essere una professionista dell’informazione.

Oggi parliamo di malattie rare e nello specifico parliamo della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla;  è l’appuntamento annuale di informazione e sensibilizzazione sulla sclerosi multipla e patologie correlate promosso da AISM in Italia, che prende il suo avvio, come ogni anno, dalla Giornata Mondiale della SM.

Dal 30 maggio al 5 giugno molte le iniziative in programma: oggi, verrà presentata l’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 sostenuta dai principi di una rinnovata Carta dei diritti e dalle evidenze del Barometro della SM 2022. Per la prima volta, inoltre, AISM promuove una campagna di sensibilizzazione rivolta ai più giovani su TikTok: ‘L’Apparenza Inganna’

Un’Agenda strutturata in linee di missione, priorità, azioni, sostenute dai dati del Barometro della sclerosi multipla 2022 e fondata su diritti ineludibili di ogni persona con SM e patologia correlata, familiare, caregiver, rilanciati da una rinnovata Carta dei Diritti che è anche l’occasione per condividere e aderire dopo che è stata già sottoscritta da oltre 60.000 persone.

Una rilettura che consolida i 7 diritti già sanciti nel 2014: Salute, Ricerca, Autodetermi­nazione, Inclusione, Lavoro, Informazione, Partecipazione attiva, riproposti con ancora più forza, incisività, visione strategica e aspirazione ideale, cui si uniscono altri 3 diritti emersi in modo nitido dalla consultazione diffusa: Educazione e Formazione, Semplificazione, Innovazione, a formare un autentico decalogo.

Ascoltiamo il direttore Affari generali di Aism Paolo Bandiera.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale