L’Etiopia sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi cinque decenni. Più di 10 milioni di persone hanno urgente bisogno di aiuti alimentari, mentre 6 milioni sono i minori denutriti. Secondo la ong Sos Villaggio dei bambini, le Nazioni Unite stimano che circa 500mila di loro richiedano un trattamento urgente per grave malnutrizione.
“Le persone prima dei profitti”
240 ong internazionali scrivono agli eurodeputati per fermare il Ttip, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Ritirare il mandato negoziale per il trattato transatlantico, questa la richiesta lanciata dalla campagna stop TTIP Italia e a cui hanno aderito 240 ong internazionali. In una lettera indirizzata al presidente del consiglio europeo e ai capi di stato e di governo dell’Unione all’indomani della Brexit, si ribadisce la contrarietà alla stipulazione di un accordo dai dubbi vantaggi economici per l’Europa e in cui i diritti dei cittadini, lavoratori e consumatori, non sono considerati. Il mandato della Commissione a negoziare è “frutto di un’Europa che non esiste più”, ha dichiarato Monica di Sisto, portavoce della campagna stop TTIP. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, infatti, getta un’ombra sulla gestione europea dei trattati bilaterali, oltre a quella, presente sin dall’inizio, sulla trasparenza dei negoziati in corso. Non è accettabile, ha detto ancora di Sisto, che un’Europa così sfiduciata continui a conservare nelle proprie mani esclusive dossier delicati come il TTIP.
Fine di un tabù
Le persone transgender potranno arruolarsi nell’esercito americano. Lo ha dichiarato il segretario alla difesa Ashton Carter. Di recente è stata stabilita la parità tra uomini e donne nelle operazioni in prima linea ed è stato nominato il primo capo apertamente gay.
Secondo Carter, la missione dell’esercito è quella di “difendere il paese, e non è pensabile che ci siano barriere di questo tipo che impediscano alle persone di arruolarsi. Dobbiamo avere accesso al 100 per cento della popolazione degli Stati Uniti per essere in grado di reclutare tra loro il più altamente qualificato”. La misura è nel solco della linea lanciata dall’amministrazione Obama nel 2010 con la fine della regola del “Don’t ask don’t tell”, ovvero dell’obbligo di assoluto silenzio sulla propria omosessualità per i militari.
Pericolo imminente
Entro il 2030, senza interventi adeguati, 69 milioni di bambini con meno di cinque anni moriranno per cause prevedibili. Lo denuncia l’Unicef e il suo portavoce Andrea Iacomini. (sonoro)
Oltre le frontiere
L’Europa rischia di distruggere la sua politica estera sui diritti umani e di pregiudicare il diritto d’asilo. Lo denunciano 104 ong firmatarie di un appello contro il piano della Commissione Ue sull’immigrazione, in questi giorni all’esame di un vertice a Bruxelles.
Tortura di Stato
Sempre più Paesi nel mondo praticano violenze ai propri cittadini. E l’Italia ancora aspetta una legge per debellarla. Il servizio di Fabio Piccolino.
Si è celebrata ieri la Giornata internazionale contro la tortura, ancora oggi subita da migliaia di persone nel mondo. Secondo i dati di Amnesty International, casi isolati o regolari di tortura o altri maltrattamenti si sono registrati negli ultimi anni in 141 paesi, nonostante siano passati quasi trent’anni dall’entrata in vigore della Convenzione Onu contro i trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Una legge specifica colpevolmente assente in Italia, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni per i diritti umani e i richiami degli organi di controllo delle Nazioni Unite. Nel nostro paese, la giornata di ieri è stata l’occasione per ribadire la necessità di verità e giustizia per la vicenda di Giulio Regeni.
Emergenza umanitaria
Medici senza frontiere lancia l’allarme sulla situazione catastrofica in Nigeria, dove oltre 24mila persone hanno trovato rifugio in un campo. Nell’ultimo mese sono morte duecento persone, tra cui molti bambini, per fame e malattie legate alla malnutrizione. Oltre mille le sepolture scavate nei pressi dell’accampamento.
Per Medici senza frontiere è in corso una “catastrofica emergenza umanitaria”. L’organizzazione ha avuto accesso lo scorso 21 giugno a alla città di Bama, nel nord-est della Nigeria ,dove 24mila persone, tra cui 15 mila bambini hanno trovato rifugio in un campo sorto nel compound di un ospedale. Sedici bambini gravemente malnutriti, in imminente rischio di morte, sono stati trasferiti al centro nutrizionale di Msf a Maiduguri e un rapido screening su più di 800 bambini ha rivelato che il 19% di loro soffriva di malnutrizione severa acuta, la forma più mortale.
“È la prima volta che Msf è riuscita ad accedere a Bama, ma sapevamo che i bisogni delle persone sono più che critici”, ha spiegato Ghada Hatim, capomissione di Msf in Nigeria. “Stiamo trattando bambini malnutriti nelle strutture mediche a Maiduguri e vediamo il trauma sui volti dei pazienti che hanno visto e sono sopravvissuti a tanto orrore”. L’équipe ha contato 1.233 sepolture scavate vicino al campo nell’ultimo anno, 480 di bambini. “Bama è una località estremamente isolata”, ha detto Hatim; “ci hanno detto che molte persone, compresi bambini, sono morte di fame. Stando ai racconti degli sfollati alle nostre équipe, nuove tombe compaiono ogni giorno. Ci hanno detto che in un solo giorno possono morire anche 30 persone per fame e malattia”.
Buone pratiche
Sono il rifugiato eritreo don Mosè Zerai e il progetto Corridoi umanitari, frutto della collaborazione tra Comunità di Sant’Egidio, Chiese evangeliche e Tavola valdese, i vincitori internazionali delle Colombe d’oro 2016. Il premio è assegnato ogni anno a giornalisti e personalità che si distinguono per la promozione della pace e della cooperazione.
Mani in alto
Il Senato americano boccia la legge per inasprire i controlli sulle armi. La strage di Orlando non è servita a nulla. Il servizio di Giovanna Carnevale.
A poco più di una settimana dalla strage di Orlando, gli Stati Uniti ribadiscono la loro contrarietà a controlli più serrati sulla vendita di armi. Quattro proposte di legge, due presentate dai democratici e due dai repubblicani, sono state bocciate dal Senato nonostante prevedessero restrizioni modeste. Una di queste, ad esempio, mirava a limitare la vendita di armi a sospetti terroristi per i quali è vietato salire in aereo. Familiari delle vittime di recenti sparatorie negli Stati Uniti hanno assistito alle votazioni in Senato, dove però è prevalso evidentemente il potere delle lobby delle armi e una visione oltranzista del diritto, sancito dalla Costituzione, a possederle.





