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Ospedali sotto le bombe


Nuovi raid aerei contro le strutture di Medici senza Frontiere. Decine di morti in Siria, dove erano in cura feriti da guerra ma anche pazienti civili. “È sempre più difficile andare avanti in queste condizioni”, è la denuncia ai nostri microfoni di Loris De Filippi, presidente di Msf Italia. “Nei cinque anni di conflitto più di 180 strutture sono state colpite e circa 700 tra medici e infermieri sono stati uccisi. La struttura di Maarrat al Numan che è stata distrutta è una struttura che in qualche modo dava l’opportunità di curarsi per un comprensorio di circa 50 mila persone. Aveva due sale operatorie, aveva circa 40 posti letto e permetteva non solo ai feriti di guerra, ma anche alle madri, ai bambini e a moltissimi pazienti che hanno delle patologia croniche di trovare un cura.”

One Billion rising


Grande partecipazione ieri in tante piazze del mondo per la manifestazione contro la violenza sulle donne. Il servizio di Fabio Piccolino. “Un miliardo di persone contro gli abusi sulle donne: è la One Billion Rising, celebrata ieri in tutto il mondo. Un appuntamento per un obiettivo preciso:  trasformare la festa di San Valentino da giornata dei fiori e dei cioccolatini a momento di mobilitazione e di impegno civile contro la violenza di genere. Nata nel 2012, l’iniziativa è cresciuta di edizione in edizione, diventando sempre più globale: dal Messico alla Francia, dalla Polonia al Camerun, fino all’Italia, con eventi in moltissime città. In alcuni paesi, come nelle Filippine o nella Repubblica Repubblica Democratica del Congo, ai diritti delle donne si sono unite le istanze di chi combatte contro la povertà, l’ingiustizia sociale e le discriminazioni.”

Cessate il fuoco


In Siria è stato raggiunto l’accordo per una tregua di sette giorni che garantirà gli aiuti umanitari. Secondo il Syrian Centre for Policy Research, le vittime del conflitto sarebbero 470 mila, quasi il doppio di quelle stimate dall’Onu.

Unioni portoghesi


Nel Paese lusitano le coppie dello stesso sesso potranno adottare bambini. Lo ha deciso il parlamento dopo che il presidente conservatore Silva aveva posto il proprio veto alla legge approvata lo scorso dicembre. Via libera anche alla revoca di alcune restrizioni sull’aborto.

“Se non ti serve, appendilo. Se ne hai bisogno, prendilo”


È il messaggio scritto su quelli che sono stati ribattezzati “muri della bontà” e che stanno comparendo in alcune città iraniane. Semplici ganci per appendere gli abiti con accanto la formula che invita le persone a lasciare quello di cui non hanno più bisogno.

KeepSchoolSafe


Al via la campagna di Unicef per garantire il diritto all’istruzione nei paesi colpiti da crisi e conflitti. Il servizio di Fabio Piccolino. “Si chiama #KeepSchoolSafe la campagna di Unicef per garantire il diritto all’istruzione nei paesi colpiti da crisi e conflitti. Come in Siria, dove tre milioni di bambini non possono più andare a scuola, o in Yemen, dove migliaia di istituti sono stati costretti a chiudere. Quando si utilizzano le scuole come obiettivi militari, i bambini sono esposti alla violenza  e si impedisce loro di  accedere all’apprendimento. La dichiarazione “Scuole sicure” è già stata firmata da 50 paesi del mondo, ma non ha visto la partecipazione della Gran Bretagna; la mobilitazione di questi giorni ha l’obiettivo di sensibilizzare il governo inglese all’adesione. Un messaggio forte che esprima a chiare lettere che l’istruzione è un diritto fondamentale in ogni paese del mondo.”

 

Senza tregua


In Darfur è ancora emergenza umanitaria dopo la nuova esplosione di violenza tra le forze governative e l’Esercito di liberazione. Secondo le Nazioni Unite, decine di migliaia di civili sono costretti a fuggire dai combattimenti e sono in una situazione disperata. Dal 2003 il conflitto ha causato la morte di almeno 300 mila persone.

Altro che rifiuti


Via libera in Francia alla legge contro lo spreco alimentare. Il Senato ha approvato il provvedimento che impedisce ai supermercati di gettare il cibo, obbligandoli ad accordarsi con le associazioni per la sua distribuzione. Ora i transalpini vogliono portare la misura a livello europeo.

Sulla loro pelle


Nel solo mese di gennaio sono stati oltre duecentocinquanta i morti nell’Egeo e tanti sono bambini. Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef parla di “un genocidio in mare senza precedenti” e lancia un appello. Ascoltiamolo. “E’ da settembre che continuiamo a rivolgere ogni settimana appelli e continuano ogni settimana a morire bambini senza che nessuno si faccia carico di questa situazione. Ecco perché io ho lanciato per l’ennesima volta una doppia proposta: la prima è quella di aprire corridoi umanitari immediatamente, la seconda invece, che tutti purtroppo definiscono come una cosa inutile, è di osservare un giorno di lutto in tutti i paesi dell’Unione Europea proprio per questi bambini. E’ un modo per sapere se davvero l’Unione Europea tutta insieme è ancora unita nel condannare questo tipo di situazione e soprattutto nel piangere di fronte ai propri errori.”

In ginocchio


In Etiopia è allarme siccità, la peggiore degli ultimi 30 anni: sono oltre 10 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. L’emergenza è dovuta agli effetti del fenomeno atmosferico Niño: secondo Oxfam, la produzione agricola è crollata e nei prossimi mesi la situazione è destinata a peggiorare.