Archivi categoria: Internazionale

Sos Yemen


Duemila vittime in sei mesi: sono i numeri drammatici del conflitto nel Paese che sta determinando una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Secondo la Croce Rossa Internazionale, 21 milioni di persone hanno bisogno di assistenza immediata e 6 milioni sono a rischio di insicurezza alimentare.

I soliti a pagare


Caritas Italiana pubblica un nuovo Dossier dedicato all’ambiente. Nel documento si sottolinea l’innalzamento costante delle temperature, il depauperamento progressivo degli ecosistemi, l’aumento dei disastri naturali del 470% negli ultimi 30 anni.

Fuori dal tunnel


La situazione dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale è molto migliorata rispetto a qualche mese fa. L’emergenza non è ancora finita ma la diminuzione del numero di pazienti permette alle strutture sanitarie di occuparsi di chi è ancora malato, riducendo ulteriormente i rischi di contagio.

Porte chiuse


In Gran Bretagna si discute di nuove politiche sull’immigrazione che escluderebbero anche i lavoratori europei. Il servizio è di Fabio Piccolino. “La Gran Bretagna stringe sull’immigrazione. Il ministro dell’interno Teresa May ha infatti annunciato nuove politiche per regolare il flusso di stranieri definendo l’attuale gestione fuori controllo e pericolosa per il sistema di welfare europeo. La proposta del ministro prevede la riforma della libera circolazione comunitaria e la permanenza nel Regno Unito soltanto a chi possiede un lavoro. Nell’ultimo anno il paese ha raggiunto il massimo livello di immigrati. Sono 329 mila le persone arrivate, prevalentemente dall’Africa sub-sahariana e dall’Asia. Le nuove politiche migratorie chiudono di fatto le porte anche ai disoccupati che provengono da altri paesi europei, compresi i molti italiani che cercano fortuna oltre Manica.”

Strage senza fine


Circa 200 cadaveri di migranti, individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara, dopo un doppio naufragio, si aggiungono alle 71 vittime trovate soffocate nel tir abbandonato trovato ieri in Austria. Fabrice Leggeri, direttore di Frontex, l’agenzia europea per la sorveglianza delle frontiere, evidenzia che tra gennaio e luglio l’ Unione Europea ha registrato 340mila ingressi irregolari, un aumento del 175%. “Le ragioni sono geopolitiche: la guerra in Siria, l’espansione dello Stato islamico in Iraq e più in generale la destabilizzazione del Medio Oriente. La situazione richiede azioni di altra natura da parte dell’ Europa. A cominciare da una maggiore collaborazione all’interno dell’Unione per aiutare sul campo gli Stati membri in difficoltà”.

Porta chiusa


Lo scaricabarile dei paesi balcanici intralcia l’esodo dei migranti. Questa è l’analisi di Francesco Martino dell’Osservatorio Balcani e Caucaso: “Tutta l’area risente del fenomeno, ma non c’è nessun coordinamento – dice Martino – Ognuno ha una duplice politica: scoraggiare gli ingressi dei profughi e favorirne l’uscita. È l’Ungheria, la porta d’Europa sbattuta in faccia ai migranti”.

IN SOSPESO


La Germania ha sospeso il regolamento di Dublino. E’ quanto afferma una circolare interna dell’ufficio federale tedesco per l’immigrazione e i rifugiati, per i i richiedenti asilo siriani. Secondo le nuove regole, diffuse il 21 agosto, le procedure di Dublino che sono già state intraprese per i richiedenti asilo siriani in Germania, saranno sospese e Berlino sarà considerato l’unico Paese responsabile per l’asilo. Tra gennaio e luglio 2015 la Germania ha registrato 44.417 domande d’asilo da siriani in fuga dalla guerra civile in corso nel paese dal 2011, mentre la previsione è di altre 800 mila domande per il 2015.

Incubo chimico


Tracce di iprite usate dalle truppe islamiste sono state trovate su un frammento di un proiettile di mortaio lanciato dai miliziani contro le truppe curde in Iraq.  Lo ha comunicato il generale dei Marine Kevin Killea, dando notizia di un primo test compiuto sui proiettili. Il frammento di mortaio era stato recuperato dalle  milizie curde  che avevano denunciato un attacco dell’Isis con iprite l’11 agosto scorso a Makhmour, a cinquanta chilometri da Erbil.

Sudafrica: la corruzione continua sui rifugiati


E’ quanto emerge da un’inchiesta del centro africano per le migrazioni, che svela un sistema consolidato di estorsioni ai richiedenti asilo in ogni fase dell’accoglienza. Infatti, chi non paga viene cacciato. Il paese ha avuto in un anno 86 mila richieste, più del Regno Unito. L’ inchiesta accusa le autorità sudafricane di corruzione nella concessione di documenti ai richiedenti asilo. L’inchiesta,  intitolata “Fare la fila qui per la corruzione. Misurare le irregolarità del sistema di asilo in Sud Africa”, riporta atti di corruzione, dagli attraversamenti di confine alle file fuori dagli uffici accoglienza per i rifugiati, ed anche di quanto accade all’interno degli uffici.  Il Sudafrica è una delle destinazioni principali per i migranti e i richiedenti asilo da tutto il continente.

Diritto alla terra


Nuovo caso di land grabbing in Cambogia dove un piccolo gruppo di contadini al confine con il Vietnam è stato defraudato dei terreni, unica fonte di sussistenza, da una multinazionale della gomma che vede tra i soci il gruppo francese Bolloré. Il gruppo di 50 contadini è riuscito a portare il caso davanti all’ alta corte di Nanterre chiedendo un risarcimento per i soprusi subiti da parte del colosso industriale. L’accusa è di violazione dei diritti umani e delle leggi sulla tutela dell’ambiente