Sport
Il progetto di Alex Zanardi è giunto alla seconda fase e per cinque ragazzi con disabilità inizia il sogno di Tokyo 2020: verranno sostenuti economicamente nella loro passione sportiva. I primi candidati hanno ricevuto l’attrezzatura necessaria per iniziare ad allenarsi in autonomia. L’obiettivo è individuare tre atleti che possano accedere ai prossimi Giochi Paralimpici.
Per Laura Bassi, Omar Ciutto, Andrea Offredi, Veronica Frosi e Flavio Gaudiello sono le prime cinque persone selezionate da Obiettivo 3 a Maniago lo scorso maggio, in occasione della Prova di Coppa del Mondo di paraciclismo. Obiettivo della prima giornata è stato di capire la “cilindrata” e il livello di partenza di ognuno dei cinque ragazzi, per poi costruire e adattare un programma di lavoro personalizzato che gli verrà consegnato nei prossimi giorni. Nel frattempo sono state assegnate le handbikes con caratteristiche specifiche rispondenti alle diverse disabilità e taglie degli atleti. Grazie alla collaborazione con Enervit, Castelli, Kask e Garmin, ai ragazzi è stato anche distribuito un pacchetto di materiale estremamente utile all’attività: integratori alimentari, abbigliamento tecnico su misura, casco protettivo del colore della categoria di appartenenza (come da regolamento UCI) e uno strumento di ultima generazione, Edge 520, con il quale gli atleti potranno registrare i loro allenamenti e scaricarli sulla piattaforma digitale creata dallo stesso Chiappero, il quale potrà seguirli a distanza, registrare i loro progressi e apportare le dovute correzioni al lavoro che svolgeranno.
Cultura
Un corso di formazione residenziale rivolto alle giovani generazioni, sulla storia del ’900 e la cittadinanza responsabile. A promuoverlo l’Arci di Modena. Ai nostri microfoni la presidente Annalisa Lamazzi. (sonoro)
Internazionale
Le automobili e i furgoni diesel e benzina saranno banditi nel regno Unito a partire dal 2040. È il piano da tre miliardi di sterline per combattere l’inquinamento atmosferico puntando sullo sviluppo dei veicoli elettrici. L’adeguamento coinvolgerà le amministrazioni locali e prevede miglioramenti per le infrastrutture e il trasporto pubblico.
Società
L’Unione italiana ciechi e ipovedenti collaborerà con il ministero della Giustizia nel processo di reinserimento sociale dei detenuti. Con il protocollo d’intesa firmato ieri, la onlus si impegna a individuare posti disponibili nelle sue sedi per consentire a chi ha commesso un reato di svolgere lavori di pubblica utilità e risarcire quindi la società del danno subito.
Economia
A Foggia una bussola per chi cerca aiuto ed è in difficoltà economica. Iniziativa del CSV provinciale insieme alla Fondazione dei Monti Uniti. Nella pubblicazione, riportati i punti di ristoro, pernottamento, cura alla persona e reperimento di vestiario, ma anche indirizzi utili di orientamento legale.
Diritti
Le persone con disabilità sperimentano l’autonomia nel week end grazie ad un progetto della cooperativa toscana La Fenice. Il servizio di Massimo Citarella.
Si chiama “Provo a vivere da solo” è una iniziativa nata nel 2008 dalla collaborazione tra le associazioni delle famiglie con figli disabili “Tuttinsieme” e “Azzurra”, la cooperativa la Fenice della Valdinievole e la cooperativa “Spiga di grano”. Questa iniziativa si basa sulla realizzazione di un weekend residenziale che mira a migliorare l’autonomia delle persone con disabilità intellettiva tra i 18 e i 60 anni. Si svolge presso due strutture denominate “Casa della speranza” a Uzzano e “Casa della spiga” a Ponte Buggianese nel pistoiese. Ad oggi usufruiscono di questo servizio circa 50 persone, all’interno compiono delle semplici azioni come fare la spesa,pulire la casa, fare il bucato, rifarsi i letti e fare da mangiare. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare le autonomie personali degli ospiti alleggerendo il carico tensionale dovuto dalla perdita di un genitore con la creazione di risposte pratiche di intervento personalizzate.
Sport
A Milano 12mila nuove biciclette gestibili via app e gps. Il nuovo servizio di bike sharing a flusso libero sarà attivo da ottobre, con un sistema totalmente automatizzato basato su un’applicazione gratuita per smartphone che consente all’utente di visualizzare le bici disponibili. L’affitto del mezzo costerà 30 centesimi ogni 30 minuti e sono previste diverse modalità di abbonamento.
Con Mobike nei due capoluoghi di regione verranno messi a disposizione dei veicoli senza stallo. Le bici Mobike sono di design, equipaggiate di gps, tessera sim e un lucchetto intelligente brevettato che viene sbloccato/bloccato tramite l’app. Sono realizzate in alluminio e dotate di cestino e sellino in pelle regolabile. Per quanto riguarda la manutenzione, Mobike fa sapere di aver lavorato in questi anni per rendere il servizio più affidabile e sicuro. Il comportamento dei fruitori viene monitorato e la tariffa viene modificata per premiare l’utilizzo corretto e responsabile. Per quanto riguarda invece i possibili furti e danni, c’è da sapere che il 100% dei componenti di Mobike non possono essere utilizzati su altre biciclette. Inoltre, le biciclette sono tracciabili con il gps, sono dotate di antifurto e alcuni componenti come i freni non si azionano se Mobike non viene attivata attraverso la app. Le biciclette sono omologate e assicurate. L’utente sempre attraverso l’app può segnalare anche eventuali guasti e malfunzionamenti: basta riportare il numero identificativo della bici e la descrizione del problema (con massimo 140 caratteri) che quindi sarà registrata nel sistema.
Cultura
Al via oggi a Montalto Marina, in provincia di Viterbo, il campeggio promosso dalla Rete degli Studenti Medi e dall’Unione degli Universitari. Fino al 7 agosto una vacanza pensata per confrontarsi e divertirsi dopo un anno passato sui libri. Tra le attività: dibattiti, presentazione, sport e tanta musica.
Internazionale

Slitta a settembre il voto al Senato sul trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, e si moltiplicano gli appelli contro il Ceta. Ai nostri microfoni l’appello dell’attivista indiana Vandana Shiva. (sonoro)
Diritti
Nasce a Roma il progetto di un co-housing tra persone omosessuali over ’60. Obiettivo: rompere la solitudine e prendersi cura gli uni degli altri per costruire una comunità dove ci sia solidarietà e nessuno resti fuori se ha problemi economici o se non è più autonomo.