Cresce il numero di persone disposte a lasciare parte del loro patrimonio a organizzazioni non profit. Il 14 per cento si dice pronto a inserire nelle disposizioni post-mortem un lascito ad associazioni che si occupano di qualcosa dove lo Stato non arriva più.
Notizie
Servono sorrisi
14 Settembre 2017A Terni l’associazione I Pagliacci cerca volontari per rendere ai bambini l’ospedale meno traumatico. Il servizio di Clara Capponi.
Servono volontari per i Pagliacci, il fiore all’occhiello dell’azienda ospedaliera di Terni. Nuovi nasi rossi cappelli e giochi di magia per far sorridere i bambini del reparto pediatrico.
L’associazione, nata nel 2009 dall’entusiasmo contagioso del suo fondatore Alessandro Rossi, da allora è diventata un punto fermo anche per il centro locale di neuropsichiatria infantile e per una struttura residenziale specializzata in autismo. Ma c’è sempre bisogno di persone motivate così l’associazione ha lanciato in questi giorni anche tramite il CSV di Terni un nuovo corso di formazione gratuito per aspiranti pagliacci. Si intitola “Il gioco non è uno scherzo” e si terrà il 21 e 22 ottobre
“Chi si avvicina a un’associazione come la nostra, – avverte Alessandro Rossi – ha davvero interesse ad aiutare chi è in difficoltà. Ma durante i colloqui parliamo non solo delle emozioni positive ma anche di tutti i rischi e delle responsabilità che ogni volontario si troverà ad affrontare”
Livorno nel cuore
14 Settembre 2017Le Misericordie continuano, senza sosta, a portare soccorso agli abitanti colpiti dall’alluvione. Dalla periferia al centro storico distribuiscono ogni giorno pasti caldi, merende e bevande con centinaia di volontari ancora in campo per cercare di portare la situazione alla normalità.
#EqualGame
13 Settembre 2017La Uefa ha presentato il suo nuovo spot con Hegerberg, Messi, Pogba, Ronaldo e giocatori dilettanti, finalizzato a promuovere l’inclusione sociale, la diversità e l’accessibilità nel calcio. Sarà trasmesso nelle principali competizioni internazionali per club, per incentivare la parità tra i sessi e la lotta contro la discriminazione.
I nuovi video #EqualGame concretizzano un desiderio del presidente UEFA Aleksander Čeferin, secondo cui l’organo di governo del calcio europeo deve essere un’organizzazione di fair play sociale che non tollera il razzismo, il sessismo, l’omofobia e qualsiasi altra forma di discriminazione: “È fondamentale che la UEFA renda il calcio accessibile a tutti e che, grazie al potere dello sport, guidi la lotta per l’eguaglianza sociale”.
Il ballo del volontario
13 Settembre 2017È il titolo del video clip virale fruibile su tutti i più popolari canali on-line realizzato dal musicista e attore fiorentino Lorenzo Baglioni per la campagna del Cesvot sulla promozione del volontariato fra i giovani. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Regione Toscana e il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale.
Viaggi spaventosi
13 Settembre 2017È il titolo del rapporto di Unicef e Organizzazione internazionale per le migrazioni sui diritti umani di bambini e giovani rifugiati che tentano di raggiungere l’Europa: nel 77% dei casi si verificano abusi e sfruttamento. La maggior parte delle persone che hanno attraversato la Libia sono fortemente colpite da illegalità, milizie e criminalità.
Il rapporto – basato su testimonianze di circa 22mila migranti e rifugiati, compresi 11mila bambini e giovani intervistati dall’Oim – mostra anche che, “mentre tutti i bambini migranti sono esposti a grandi rischi, coloro che provengono dall’Africa sub sahariana hanno probabilità molto maggiori di subire sfruttamento e tratta rispetto a persone che si spostano da altri Paesi del mondo: lungo la rotta del Mediterraneo Orientale, il 65% rispetto al 15% e lungo la rotta del Mediterraneo centrale l’83% rispetto al 56%. Il razzismo è probabilmente il principale fattore alla base di questa discrepanza”. “Bambini e giovani che viaggiano da soli o per lunghi periodi sono tra i più vulnerabili a sfruttamento per mano di responsabili di tratta e gruppi criminali durante il viaggio”.
Gioventù bruciata
13 Settembre 2017I giovani e il lavoro: i dati di una generazione con meno diritti. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Secondo i dati Istat l’occupazione cresce ma non per i giovani che restano ancora indietro. Secondo una ricerca di InfoJobs ha infatti evidenziato che il 65% dei giovani sarebbe disposto a lavorare all’estero. A chiedere che il lavoro per le nuove generazioni sia messo al centro dell’agenda di governo sono le Acli che dedicano a questo tema uno dei seminari promossi all’interno dell’incontro nazionale di studi a Napoli che si svolgera’ a Napoli dal 14 al 16 settembre. Presentando l’iniziativa alla Camera, sono emersi i primi risultati di uno studio: il 77% dichiara di guadagnare troppo poco. Pur di non farsi licenziare il 27% dei giovani rinuncerebbe ai festivi, il 16% alle ferie, il 12% a una parte dello stipendio e il 10% ai giorni di malattia. Lavoro e diritti: i millennials sono la grande questione sociale del nostro Paese.
La vita ricomincia dalla scuola
13 Settembre 2017Una raccolta fondi lanciata dall’Auser all’indomani della serie di scosse sismiche che ha colpito il centro Italia permetterà ai bambini di Pieve Torina di tornare presto sui banchi. Nella località maceratese distrutta dal terremoto si sta ultimando un nuovo plesso che ospiterà 150 alunni.
Senza cittadinanza
13 Settembre 2017La legge sullo Ius soli sparisce dal calendario di settembre dei lavori d’aula del Senato. Quello paventato dalle associazioni che aderiscono alla Campagna l’Italia sono anch’io diventa purtroppo realtà. Si allontana così la riforma già approvata alla Camera. Filippo Miraglia dell’Arci. (sonoro)
Tortura, l’Egitto blocca il sito di Human Right Watch
12 Settembre 2017L’Egitto ha bloccato il sito di Human Rights Watch, dopo la pubblicazione di un dossier sulla tortura sistematica nelle carceri del Paese.
Secondo l’organizzazione, sotto il comando del presidente Abdel Fattah al-Sisi, le forze di polizia regolare e i funzionari della Sicurezza nazionale dell’Egitto sottopongono regolarmente a tortura i detenuti politici, facendo ricorso a varie tecniche come pestaggi, scosse elettriche, posizioni stressanti, e talvolta stupro.
Il rapporto documenta come le forze di sicurezza, in particolare i funzionari dell’Agenzia di Sicurezza nazionale, che fa capo al ministero dell’interno, facciano ricorso a tortura per forzare i sospetti a confessare o condividere informazioni, oppure per punirli. Accuse di tortura sono state comuni fin da quando al-Sisi, allora ministro della difesa, rovesciò l’ex presidente Mohamed Morsy nel 2013, dando il via a violazioni dei diritti di base su larga scala. La tortura è a lungo stata un male endemico all’interno delle forze dell’ordine egiziane, e proprio i dilaganti abusi da parte delle forze di sicurezza contribuirono ad accendere, a livello nazionale, le rivolte che portarono nel 2011 alla deposizione di Hosni Mubarak, leader di lungo corso, dopo quasi trent’anni.
Human Rights Watch ha intervistato 19 ex-detenuti e la famiglia di un ventesimo detenuto, torturati tra il 2014 e il 2016, oltre ad avvocati egiziani di difesa e per i diritti umani. Human Rights Watch ha anche studiato decine di rapporti sulla tortura realizzati da gruppi egiziani per i diritti umani e da organi d’informazione. Le tecniche di tortura documentate da Human Rights Watch sono state praticate in stazioni di polizia e uffici della Sicurezza nazionale in tutto il Paese, con l’uso di metodi praticamente identici, per molti anni.
Il rapporto completo “‘We Do Unreasonable Things Here’: Torture and National Security in al-Sisi’s Egypt” si può leggere qui