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Nonni in prestito

di Redazione GRS


nonniArriva dal Comune di Brunico, in provincia di Bolzano, l’iniziativa per aiutare le famiglie con i bambini. Grazie alla Caritas, Consulta anziani e associazione Vke, i volontari mettono a disposizione il proprio tempo per giocare con i piccoli, accompagnarli al parco e in biblioteca.

È noto ormai che i nonni sono la prima forma di welfare per le famiglie, alle prese con il lavoro e i mille impegni quotidiani. Ecco perché a Brunico, in provincia di Bolzano, da oggi chi non può contare su un nonno “anagrafico” ne può trovare uno in prestito. L’idea è della Caritas altoatesina, che ha attivato il progetto “Nonni in prestito” insieme al Comune di Brunico, alla Consulta degli anziani di Brunico e a Vke (Associazione campi gioco e ricreazione), per avvicinare giovani famiglie a anziani desiderosi di mettersi al servizio e di dare un aiuto. I “nonni in prestito”, in sostanza, sono dei volontari che hanno scelto di donare un po’ del loro tempo libero alle famiglie, accompagnando ad esempio i bambini in biblioteca, al parco, giocando con loro. Il numero di ore da mettere a disposizione sarà completamente a discrezione dei “nonni in prestito”, in accordo con le famiglie aderenti al progetto.

 

Un miliardo l’anno

di Redazione GRS


pov777_copyÈ la promessa del ministro Poletti all’Alleanza contro la povertà per ridurre l’indigenza nel Paese. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

Un miliardo per la povertà in attesa di una misura nazionale. Il ministro Giuliano Poletti rilancia l’impegno del governo sul Sostegno inclusione attiva (Sia) durante il confronto pubblico con l’Alleanza contro la povertà ieri a Roma e ha affermato che “bisogna cancellare la fase delle sperimentazioni nella lotta alla povertà e l’approccio di tipo emergenziale, per passare invece ad una misura organica di contrasto”. Il portavoce dell’Alleanza e presidente Acli Gianni Bottalico ha replicato dicendo che sarà monitorata l’efficacia del Sia e afferma che“occorre operare una forte spinta affinché governo e Parlamento prevedano già dalla prossima legge di stabilità un sensibile incremento delle risorse sul fondo per la lotta alla povertà”.

Futebol: um sonho sem fronteiras

di Redazione GRS


calcio234È il progetto della Regione che ha portato in Umbria due ragazzi dalla favela brasiliana di Santa Marta per allenarsi con i giocatori delle due squadre di calcio di Serie B umbre, Perugia e Ternana. I giovani sono stati scelti in base ai risultati di studio e sportivi.

 

“Oggi vediamo con soddisfazione concretizzarsi un progetto a cui come Regione abbiamo fortemente creduto e che ha portato in Umbria due ragazzi dalla Favela brasiliana di Santa Marta per visitare la nostra regione e per allenarsi con i giocatori delle due squadre di calcio di Serie B dell’Umbria, Perugia e Ternana”: ha detto il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sport, Fabio Paparelli, presentando l’iniziativa di cooperazione internazionale allo sviluppo tra Umbria e Brasile, “Futebol: um sonho sem fronteiras”, rivolta ai giovani della Favela di Santa Marta di Rio de Janeiro. “L’idea di questo progetto in favore dei ragazzi di Santa Marta, dove da anni la Regione Umbria è impegnata in un serie di attività di cooperazione – ha spiegato il vicepresidente Paparelli – è nata durante la partecipazione della Regione Umbria al progetto di Brasil Proximo di Rio de Janeiro, ultimo e più importante programma di collaborazione delle Regioni Italiani con il Governo brasiliano che ha visto la Regione Umbria capofila di partenariti territoriali italo-brasiliani in materia di sviluppo economco locale, pmi, cooperativismo, economia della cultura e politiche sociali. Un importante programma, cofinanziato dal Ministero Affari Esteri italiano, realizzato da Sviluppumbria e che ha coinvolto 5 regioni italiane (con l’Umbria in qualità di capofila, oltre alle Marche, alla Liguria, la Toscana e l’Emilia Romagna) impegnate per lo sviluppo locale integrato del Brasile”.
“Grazie a Brasil Proximo – ha aggiunto Paparelli – siamo riusciti a costruire una rete di dialogo e collaborazione internazionale che ci ha permesso, tra le altre cose realizzate, anche di realizzare il progetto grazie al quale abbiamo invitato in Umbria i due ragazzi della favela che avevamo visitato in precedenti occasioni”. “I ragazzi sono stati scelti dall’Istituto Brasileiro de Anàlises Sociais e Econòmicas in base ai risultati conseguiti negli studi e nel calcio e a loro stiamo offrendo una sorta di viaggio premio incentrato su uno sport popolarissimo tra i ragazzi brasiliani e italiani. Ovviamente, oltre ad allenarsi con le due principali squadre di calcio della nostra regione, fino al 17 aprile visiteranno l’Umbria”.
Concludendo, il vicepresidente Paparelli ha riferito che, “grazie anche alle collaborazioni attivate con i diversi soggetti che hanno aderito all’iniziativa, tra cui l’Adisu, i giovani ospiti che hanno già soggiornato una settimana a Perugia, si trasferiranno per la seconda parte della loro permanenza, a Terni. Questa iniziativa, che speriamo di poter ripetere anche nei prossimi anni, testimonia come lo sport sia realmente un fattore di crescita, di incontro multiculturale, di scambio, di promozione della persona e di inclusione sociale, come più volte peraltro ricordato anche dall’Onu, dall’Unione europea e dal Comitato internazionale olimpico.
Ithamar Silva, dopo aver ricordato che Edson dos Santos Felipe ha 17 anni, frequenta il primo anno della scuola superiore pubblica (alla quale in Brasile si accede dopo 9 anni di scuola primaria) e Thales Augusto Montes, 15 anni, frequenta l’ultimo anno di scuola primaria privata alla quale ha potuto accedere con una borsa di studio per i suoi meriti scolastici, ha riferito che “i due giovani sono coinvolti in molte attività che per favorire l’inclusione sociale dei ragazzi della Favela di Santa Marta e sono stati individuati perché hanno una vera passione per il calcio e perché frequentano la scuola con profitto e impegno. Dal canto loro i due giovani brasiliani hanno manifestato gioia e molto entusiasmo per l’esperienza che stanno vivendo che hanno definito “bella e impegnativa e che ha permesso loro di conoscere un mondo nuovo e nuove persone, divertendosi tanto”.

Il mare negli occhi

di Redazione GRS


il-mare-negli-occhiVerrà inaugurata domani a Roma la mostra fotografica di Riccardo Lorenzi. Ritratti di uomini e donne lampedusani che mettono in pratica la solidarietà quotidiana. Appuntamento presso San Salvatore in Lauro.

Il diritto si è fermato ad Idomeni

di Redazione GRS


indomeniAl confine tra Macedonia e Grecia regna il caos più totale. Tra l’inerzia dell’Europa e il pugno duro della polizia locale, migliaia di sfollati resistono in condizioni al limite della dignità umana. La denuncia di Amnesty International nelle parole del portavoce Riccardo Noury. (sonoro)

Con l’acqua alla gola

di Redazione GRS


Giornata di protesta oggi per Legacoopsociali e Federsolidarietà Sicilia in presidio a Palermo davanti la sede dell’assessorato alle Politiche sociali. “Non staremo certo a guardare – dicono le due associazioni – mentre il nostro sistema di Welfare perde ancora i pezzi”.

Leggi qui l’intero articolo.

 

Diritto allo studio

di Redazione GRS


studiare-eA Bologna 20 i ragazzi africani in attesa del permesso di soggiorno per asilo politico o umanitario hanno potuto iscriversi ai corsi dell’ateneo. L’università ha approvato una misura della Commissione Europea con esonero totale dei contributi per l’anno accademico in corso.

 

Grazie al nuovo provvedimento, quindi, potranno iscriversi ai corsi singoli dell’Alma Mater non più solo gli studenti con un permesso di soggiorno per “asilo politico” o “asilo umanitario”, ma anche quelli in possesso di un permesso per “attesa asilo politico” o per analoghe finalità, presentando il solo titolo di studio (o una sua certificazione).A partire dal prossimo gennaio, le undici Scuole dell’Ateneo saranno al lavoro per facilitare l’accesso degli studenti richiedenti asilo alle singole attività formative dell’università, mentre l’international desk dell’Area relazioni internazionali organizzerà una serie di attività di orientamento. Ai nuovi studenti sarà fornita inoltre la possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di italiano del Centro linguistico di Ateneo. Sono già state accolte 4 richieste.

Al battiquorum

di Redazione GRS


notriv_33A cinque giorni dal referendum sulle trivelle, si intensificano gli appelli delle associazioni ambientaliste ad andare alle urne e votare sì. Contro l’astensionismo, promosso anche dal nostro governo, è arrivato l’autorevole appello del presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi. Ascoltiamolo. (sonoro)

Il viaggio di Mila

di Redazione GRS


mila-brolloDal Friuli a Lampedusa in bici, 2 mila chilometri per parlare di disagio psichiatrico, incontrando utenti e familiari. È l’impresa di una donna di 59 anni, diabetica, operatrice della riabilitazione. In due mesi, oltre a pedalare, parlerà di disagio psichiatrico, incontrando utenti e familiari.

 

“Passo e porto un’esperienza”. Mila Brollo risponde così quando le si chiede chi sta incontrando nelle tappe del suo viaggio attraverso l’Italia. Friulana, 59 anni, diabetica, Mila Brollo è partita da Gemona del Friuli, il suo paese, lo scorso primo aprile e punta ad arrivare entro due mesi a Lampedusa in sella alla sua bicicletta, una FuturE bike realizzata da tre imprenditori torinesi impegnati da anni nel settore delle energie alternative che hanno deciso di accompagnarla in questo viaggio.“Sono partita per un problema di salute, per rimettermi in sesto, perché pedalare aiuta – racconta – ma poi ho pensato di utilizzare questo viaggio per dare risonanza ad alcuni temi che mi stanno a cuore”. Così ha coinvolto i media e ha imparato a usare i social, “cosa non semplice alla mia età”, per raccontare questo viaggio. Mila di mestiere fa l’operatrice della salute mentale e ha pensato che questa era un’ottima occasione per sensibilizzare su un tema, “di cui si parla troppo poco”. Poi c’è il tema dell’ecosostenibilità, della bicicletta come riabilitazione. Lo ha scritto anche suo blog Biciterapia, “la bicicletta fa il mio stesso mestiere, riabilita”. E ancora l’idea di parlare di cose serie in modo positivo, trasversale, per colpire l’immaginario. Proprio come questo viaggio. “Viaggio da sola, con un piccolo bagaglio e una borsa con le attrezzature per fare i controlli sul diabete e mandare i dati alle due università che mi seguono per la loro ricerca”. Durante il viaggio, infatti, Mila sarà monitorata da uno staff medico dell’Università di Trieste e da un ricercatore dell’Università di Pisa. Nella sua ‘impresa’ è sostenuta da Fareassieme.fvg, associazione composta da utenti, familiari, operatori della salute mentale e fa parte del movimento nazionale di Parole ritrovate. Il viaggio è patrocinato dalla Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, In quattro giorni Mila ha percorso 330 chilometri, poco più di 80 al giorno, “ma dopo Bologna dovrò rallentare – dice – perché iniziano gli Appennini”.
Mila Brollo. Nei posti in cui si ferma Mila Brollo fa incontri con utenti dei servizi di salute mentale, i loro famigliari, gli operatori, “io passo e se c’è qualcuno che vuole parlare, mi può chiamare”. L’arrivo nel bolognese è previsto l’8 aprile, a Crevalcore, paese seriamente danneggiato dal terremoto del 2012, dove incontrerà il sindaco Claudio Broglia. “Quest’anno è il quarantennale del terremoto del Friuli, avvenuto il 6 maggio 1976 – racconta – La mia vita e quella del mio paese, che è stato raso al suolo, sono state sconvolte quel giorno. Per questo ho deciso di incontrare altre realtà terremotate, per portare la testimonianza che la ricostruzione si può fare, in Friuli c’è stata”. A Bologna Mila Brollo arriverà il 9 aprile grazie a Roberto Morgantini, di cui è amica e con cui ha collaborato per le Cucine popolari (i 603 mattoncini donati come bomboniera agli invitati al matrimonio di Morgantini sono stati realizzati da 40 ragazzi del centro di salute mentale di Gemona, in cui lavora Mila) e anche all’iniziativa dei Cartoneros. “Grazie a Roberto, il 9 a Bologna incontrerò il Comune, il dipartimento di salute mentale, le associazioni”. Gli appuntamenti successivi sono previsti a Prato l’11 aprile e a Roma dal 26 al 28. Il punto finale del viaggio è l’isola di Lampedusa, una scelta non casuale, dove è previsto un incontro con il mondo allargato della salute mentale, utenti, familiari, operatori, amici. “Nella salute mentale abbiamo lavorato tanto per aprire le porte da Basaglia in poi e adesso non siamo capaci di aprire altre porte – dice – e poi in psichiatria si dice che non basta aprire la porta ma bisogna andare incontro. Ecco io sto andando incontro”. L’idea di arrivare a Lampedusa è arrivata vedendo cosa accade in Friuli, realtà di transito dei rifugiati. “Non poteva stare lì senza fare niente – conclude – Il mio viaggio è niente in confronto a quello che hanno fatto queste persone, la mia fatica la dedico a loro”. (lp)

Generazione Rosarno

di Redazione GRS


generaziome-rosarnoSugli scaffali per l’editore Melampo il libro di Serena Uccello. Emozionante racconto ambientato in una scuola calabrese in cui non esistono figli di boss né figli di testimoni di giustizia. Un luogo in cui mille ragazzi si ritrovano ogni mattina tutti uguali, al di là delle storie personali. Ai nostri microfoni l’autrice. (sonoro)