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Il diritto si è fermato ad Idomeni

di Redazione GRS


indomeniAl confine tra Macedonia e Grecia regna il caos più totale. Tra l’inerzia dell’Europa e il pugno duro della polizia locale, migliaia di sfollati resistono in condizioni al limite della dignità umana. La denuncia di Amnesty International nelle parole del portavoce Riccardo Noury. (sonoro)

Con l’acqua alla gola

di Redazione GRS


Giornata di protesta oggi per Legacoopsociali e Federsolidarietà Sicilia in presidio a Palermo davanti la sede dell’assessorato alle Politiche sociali. “Non staremo certo a guardare – dicono le due associazioni – mentre il nostro sistema di Welfare perde ancora i pezzi”.

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Diritto allo studio

di Redazione GRS


studiare-eA Bologna 20 i ragazzi africani in attesa del permesso di soggiorno per asilo politico o umanitario hanno potuto iscriversi ai corsi dell’ateneo. L’università ha approvato una misura della Commissione Europea con esonero totale dei contributi per l’anno accademico in corso.

 

Grazie al nuovo provvedimento, quindi, potranno iscriversi ai corsi singoli dell’Alma Mater non più solo gli studenti con un permesso di soggiorno per “asilo politico” o “asilo umanitario”, ma anche quelli in possesso di un permesso per “attesa asilo politico” o per analoghe finalità, presentando il solo titolo di studio (o una sua certificazione).A partire dal prossimo gennaio, le undici Scuole dell’Ateneo saranno al lavoro per facilitare l’accesso degli studenti richiedenti asilo alle singole attività formative dell’università, mentre l’international desk dell’Area relazioni internazionali organizzerà una serie di attività di orientamento. Ai nuovi studenti sarà fornita inoltre la possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di italiano del Centro linguistico di Ateneo. Sono già state accolte 4 richieste.

Al battiquorum

di Redazione GRS


notriv_33A cinque giorni dal referendum sulle trivelle, si intensificano gli appelli delle associazioni ambientaliste ad andare alle urne e votare sì. Contro l’astensionismo, promosso anche dal nostro governo, è arrivato l’autorevole appello del presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi. Ascoltiamolo. (sonoro)

Il viaggio di Mila

di Redazione GRS


mila-brolloDal Friuli a Lampedusa in bici, 2 mila chilometri per parlare di disagio psichiatrico, incontrando utenti e familiari. È l’impresa di una donna di 59 anni, diabetica, operatrice della riabilitazione. In due mesi, oltre a pedalare, parlerà di disagio psichiatrico, incontrando utenti e familiari.

 

“Passo e porto un’esperienza”. Mila Brollo risponde così quando le si chiede chi sta incontrando nelle tappe del suo viaggio attraverso l’Italia. Friulana, 59 anni, diabetica, Mila Brollo è partita da Gemona del Friuli, il suo paese, lo scorso primo aprile e punta ad arrivare entro due mesi a Lampedusa in sella alla sua bicicletta, una FuturE bike realizzata da tre imprenditori torinesi impegnati da anni nel settore delle energie alternative che hanno deciso di accompagnarla in questo viaggio.“Sono partita per un problema di salute, per rimettermi in sesto, perché pedalare aiuta – racconta – ma poi ho pensato di utilizzare questo viaggio per dare risonanza ad alcuni temi che mi stanno a cuore”. Così ha coinvolto i media e ha imparato a usare i social, “cosa non semplice alla mia età”, per raccontare questo viaggio. Mila di mestiere fa l’operatrice della salute mentale e ha pensato che questa era un’ottima occasione per sensibilizzare su un tema, “di cui si parla troppo poco”. Poi c’è il tema dell’ecosostenibilità, della bicicletta come riabilitazione. Lo ha scritto anche suo blog Biciterapia, “la bicicletta fa il mio stesso mestiere, riabilita”. E ancora l’idea di parlare di cose serie in modo positivo, trasversale, per colpire l’immaginario. Proprio come questo viaggio. “Viaggio da sola, con un piccolo bagaglio e una borsa con le attrezzature per fare i controlli sul diabete e mandare i dati alle due università che mi seguono per la loro ricerca”. Durante il viaggio, infatti, Mila sarà monitorata da uno staff medico dell’Università di Trieste e da un ricercatore dell’Università di Pisa. Nella sua ‘impresa’ è sostenuta da Fareassieme.fvg, associazione composta da utenti, familiari, operatori della salute mentale e fa parte del movimento nazionale di Parole ritrovate. Il viaggio è patrocinato dalla Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, In quattro giorni Mila ha percorso 330 chilometri, poco più di 80 al giorno, “ma dopo Bologna dovrò rallentare – dice – perché iniziano gli Appennini”.
Mila Brollo. Nei posti in cui si ferma Mila Brollo fa incontri con utenti dei servizi di salute mentale, i loro famigliari, gli operatori, “io passo e se c’è qualcuno che vuole parlare, mi può chiamare”. L’arrivo nel bolognese è previsto l’8 aprile, a Crevalcore, paese seriamente danneggiato dal terremoto del 2012, dove incontrerà il sindaco Claudio Broglia. “Quest’anno è il quarantennale del terremoto del Friuli, avvenuto il 6 maggio 1976 – racconta – La mia vita e quella del mio paese, che è stato raso al suolo, sono state sconvolte quel giorno. Per questo ho deciso di incontrare altre realtà terremotate, per portare la testimonianza che la ricostruzione si può fare, in Friuli c’è stata”. A Bologna Mila Brollo arriverà il 9 aprile grazie a Roberto Morgantini, di cui è amica e con cui ha collaborato per le Cucine popolari (i 603 mattoncini donati come bomboniera agli invitati al matrimonio di Morgantini sono stati realizzati da 40 ragazzi del centro di salute mentale di Gemona, in cui lavora Mila) e anche all’iniziativa dei Cartoneros. “Grazie a Roberto, il 9 a Bologna incontrerò il Comune, il dipartimento di salute mentale, le associazioni”. Gli appuntamenti successivi sono previsti a Prato l’11 aprile e a Roma dal 26 al 28. Il punto finale del viaggio è l’isola di Lampedusa, una scelta non casuale, dove è previsto un incontro con il mondo allargato della salute mentale, utenti, familiari, operatori, amici. “Nella salute mentale abbiamo lavorato tanto per aprire le porte da Basaglia in poi e adesso non siamo capaci di aprire altre porte – dice – e poi in psichiatria si dice che non basta aprire la porta ma bisogna andare incontro. Ecco io sto andando incontro”. L’idea di arrivare a Lampedusa è arrivata vedendo cosa accade in Friuli, realtà di transito dei rifugiati. “Non poteva stare lì senza fare niente – conclude – Il mio viaggio è niente in confronto a quello che hanno fatto queste persone, la mia fatica la dedico a loro”. (lp)

Generazione Rosarno

di Redazione GRS


generaziome-rosarnoSugli scaffali per l’editore Melampo il libro di Serena Uccello. Emozionante racconto ambientato in una scuola calabrese in cui non esistono figli di boss né figli di testimoni di giustizia. Un luogo in cui mille ragazzi si ritrovano ogni mattina tutti uguali, al di là delle storie personali. Ai nostri microfoni l’autrice. (sonoro)

Masaniello

di Redazione GRS


masaniello pizzeriaÈ il nome della pizzeria etica appena inaugurata a Bologna. Un progetto economico che, mette al centro l’uomo, la sua esperienza, il suo territorio e mette a tavola i prodotti delle aziende confiscate alle mafie come Le Terre di Don Peppe Diana, la Cleprin e la Nuova cucina organizzata.

 

“Masaniello Pizzeria Etica” è un progetto di rivoluzione culturale, promosso da Luca e Marco Caiazza in collaborazione con il comitato “IoLotto” e che entra a far parte di Civica 2016. Un progetto economico che, mette al centro l’uomo, la sua esperienza, il suo territorio e che fa del “contrasto alla criminalità” il suo obiettivo. “Masaniello Pizzeria Etica” è la risposta a tutte quelle persone sensibili e attente al problema di infiltrazioni criminali nel nostro tessuto sociale che, dopo essersi informate e responsabilizzate, non sanno cosa fare di concreto per combattere il fenomeno. “Come diceva Falcone se vuoi fa incazzare un mafioso mettigli le mani in tasca – scrivono Luca, Marco e Michele Ammendola di IoLotto – Ed è da li che noi siamo partiti. Incentiviamo il lavoro delle cooperative sociali che lavorano beni confiscati alla camorra, che promuovono inserimento lavorativo di classi svantaggiate o che rispettino e proteggano la propria madre terra”. L’ idea è proporre pertanto un menù di pizze tradizionali “contaminate” da prodotti Etici come ad esempio la nostra Pizza “Masaniello”. Una classica Salsiccia & Friarielli che però ha un anima etica infatti la mozzarella di Bufala è quella del presidio Libera e Caseificio le terre di don Peppe Diana di Castelvolturno, i Friarielli del consorzio N.C.O. “Il comportamento etico è alla base dei nostri ragionamenti”. Ad esempio per le pulizie di “Masaniello Pizzeria Etica” usiamo solo prodoࢰ della linea “Con Te” realizzata dalla CLEPRIN (azienda con 3 stelle del rating della legalità) per conto di N.C.O.!!! Il 10 aprile Masaniello ha aperto i battenti a via San Donato 3C. “Sarà per noi‪#‎unasfidadiqualità che affrontiamo a testa alta e che sappiamo di combattere forti di una rete di relazioni intessuta sul territorio molto forte e collaborativa”, aggiungono. Ospiti dell’inaugurazione sono stati Sandro Ruotolo – giornalista, Giuseppe Borrelli – procuratore antimafia di Napoli, Stefania Pellegrini – docente Alma Mater, Gino Fabbri – pasticcere campione del mondo, Tiziana di Masi – attrice. Durante la serata una pizza margherita e una birra costavano €5,00 e sono stati devoluti interamente all’associazione “un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio”.

I numeri della vergogna

di Redazione GRS


yemen_war44Novecento bambini uccisi e oltre ottocento casi di reclutamento solo nel 2015. Sono questi i dati Unicef sul conflitto in Yemen, dove nell’ultimo anno si sono inasprite le violazioni dei diritti umani. La speranza è che la cessazione delle ostilità iniziata ieri possa migliorare la protezione dei minori.

 

In base alla dichiarazione congiunta di Leila Zerrougui, rappresentante speciale del Segretario Generale Onu per i bambini e i conflitti armati e Peter Salama, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, in Yemen i bambini rappresentano un terzo di tutti i civili uccisi e quasi un quarto dei feriti. Nell’ultimo anno del conflitto i minori che hanno perso la vita sono stati sette volte di più rispetto al 2014, mentre il reclutamento è aumentato di cinque volte. Gli attacchi alle scuole e agli ospedali sono raddoppiati e hanno colpito oltre 115 strutture. “Speriamo che la cessazione delle ostilità e i colloqui di pace in programma il 18 aprile, possano portare alla fine di questo conflitto”, si legge nella nota di Zerrougui e Salama. “Chiediamo a tutte le parti coinvolte nel conflitto di rispettare i loro obblighi secondo le leggi del diritto internazionale umanitario, di impegnarsi affinchè vengano rilasciati i bambini che sono stati reclutati e utilizzati nei combattimenti e di porre fine a tutte le gravi violazioni contro i bambini e le bambine. Le parti dovrebbero prendere ogni decisione possibile per proteggere le scuole e gli ospedali e facilitare la distribuzione di aiuti umanitari ai bambini e a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto”.

Affido possibile

di Redazione GRS


affido-minoriAccorato appello del Forum delle associazioni delle famiglie in occasione dell’audizione alla commissione Giustizia della Camera, a proposito di riforma della normativa. “Salviamo la legge 184 – dicono – e il bambino resterà soggetto di diritti”.

 

“Siamo fermamente convinti , afferma il Forum, che debbano essere mantenuti i requisiti previsti dall’articolo 6 della legge n. 184/1983: solo così un bimbo non rischia di diventare un oggetto di diritti, ma resta un soggetto di diritti”. Il Forum delle associazioni delle famiglie, sostiene che “La lunga esperienza maturata in questo ambito è una conferma che il bene per un minore, soprattutto quando è segnato da una storia difficile, è di crescere in una famiglia con un padre e una madre uniti da un rapporto stabile. Crediamo anche che sia importante rilanciare la cultura dell’accoglienza per tutti quei bambini che, oggi, in Italia non hanno ancora una famiglia”. Per il Forum è importante evitare fughe in avanti: la legge su adozione e affido si può migliorare in alcune piccole parti, ma l’impianto generale che mette al centro il bambino e non l’adulto, va preservato.

Un manifesto contro l’azzardo

di Redazione GRS


videolotteryA lanciarlo questa mattina il movimento Slot Mob. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

Combattere l’azzardo si può. Il Movimento Slot Mob lancia il Manifesto per chiedere di togliere la gestione del gioco in concessione alle società commerciali. L’iniziativa nasce per alimentare un serio dibattito politico insieme alle tante belle esperienze di cittadinanza attiva. Oggi, durante una conferenza stampa, sono state presentate le ragioni del Manifesto che prende di mira l’incentivazione ossessiva dell’azzardo avvenuta in Italia a causa della scelta di concedere il settore alla gestione di gruppi transnazionali e alla loro filiera, fisiologicamente interessati a trarre profitto da un giro di denaro abnorme. Si parla di 88 miliardi di euro all’anno.