Notizie

Fare presto

di Redazione GRS


Una rapida approvazione del decreto delegato sui Centri di servizio per il volontariato previsto dalla Riforma del Terzo settore: è la richiesta dell’assemblea nazionale dei CSV. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

L’assemblea nazionale dei CSV, tenutasi sabato scorso a Roma, ha lanciato un appello al governo affinché venga presto approvato il decreto delegato relativo ai Centri di servizio per il volontariato. Il Decreto, previsto nella Riforma del Terzo Settore, porterà ad un’evoluzione del ruolo affidato ai CSV in tutta Italia, al punto che l’assemblea ha deciso di rinviare di qualche mese il rinnovo delle cariche sociali, in modo da garantire continuità in questa delicata fase di transizione. Sono stati approvati, inoltre, il bilancio consuntivo e il nuovo statuto, orientato a rafforzare la partecipazione e la cooperazione dei CSV a livello nazionale. Lanciati, infine, due importanti appuntamenti: dal 29 settembre al 1 ottobre si terrà a Roma la conferenza nazionale dal titolo “Al Centro per tutti – il volontariato che accoglie il cambiamento”, mentre a novembre verrà presentato il reportage sui primi “Venti anni di servizio” dei CSV.

Una mano contro l’indigenza

di Redazione GRS


A rischio povertà una persona su quattro e nelle periferie nascono i centri d’aiuto. Oxfam, in collaborazione con la diaconia valdese, inaugura i community center a Torino, Firenze, Arezzo e Catania per offrire sostegno e riscatto a quanti si trovano in situazioni di fragilità economica e sociale: fino al 15 maggio è possibile fare una donazione.

Accoglienza in campo

di Redazione GRS


Oggi seconda tappa per il tour tra il Calcio Sociale e i ragazzi richiedenti asilo ospiti nei centri di accoglienza straordinaria di Empoli. L’iniziativa si inserisce nel progetto Il triangolare della spiritualità che ha al centro l’incontro tra culture attraverso lo sport e altre attività.

Dieci e lode!

di Redazione GRS


A Sestri ponente, in provincia di Genova, durante il Codice etico per la scuola, promosso da Libera, centinaia di studenti hanno presentato i lavori svolti nel corso dell’anno su diritti civili, contrasto alle mafie, lotta alla corruzione. Ai nostri microfoni Pietro Bertino, dell’associazione fondata da don Ciotti. (sonoro)

Segno più

di Redazione GRS


I numeri del Commercio Equo e Solidale italiano rappresentato da Equo Garantito parlano di un fatturato annuo che supera i 74 milioni di euro nel 2015. Negli ultimi dodici mesi sono aumentati i lavoratori impiegati nel sistema e le attività con i produttori.

Sbarre affollate

di Redazione GRS


 Le ultime statistiche ufficiali dell’Amministrazione penitenziaria parlano di oltre 56mila persone negli istituti di pena: il dato mensile più alto degli ultimi due anni. Secondo l’associazione Antigone preoccupa il trend in costante crescita e la “campagna di allarme sociale che va di pari passo con le elezioni che si avvicinano”.

Non ci siamo

di Redazione GRS


Respinta dalla campagna “Mettiamoci in gioco” la bozza di accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sull’azzardo patologico. Troppe le omissioni presenti nel testo: rimane non specificato, tra le altre cose, chi raccoglierà i dati dei giocatori e chi avrà titolo a segnalare i soggetti a rischio. Del tutto ignorato, inoltre, il fenomeno del gioco online.

Voglia d’Europa

di Redazione GRS


La Francia sceglie Macron e dice non ai populismi. Il servizio di Fabio Piccolino.

L’Europa dei muri e della paura subisce un’altra battuta di arresto. La sconfitta di Marine Le Pen al ballottaggio in Francia segue quella di Hofer in Austria e di Wilders in Olanda: le nuove forze populiste di destra non riescono a fare il grande salto e il futuro dell’Unione Europea sembra essersi fatto più solido. Adesso però servono sfide nuove e risposte concrete: il desiderio di rinnovamento che sta attraversando molte democrazie occidentali e che si esprime oggi con l’affermazione di Macron o con la crescita del Front National  non può rimanere inascoltato. L’Europa di domani sarà meno scettica, ma avrà ha bisogno di più certezze per guardare al futuro con ottimismo.

Wikipedia censurata in Turchia, l’appello in rete

di Fabio Piccolino


Sabato 29 aprile le autorità turche hanno bloccato l’accesso a tutte le versioni linguistiche di Wikipedia, ledendo il diritto di milioni di persone di accedere a informazioni storiche, culturali e scientifiche neutrali e munite di fonti verificabili.
La comunità di lingua italiana esprime solidarietà alla popolazione turca e alla comunità dei wikipediani turchi e chiede il ripristino del libero accesso all’enciclopedia.
Firma anche tu l’appello dei Wikipediani e diffondi la notizia in Rete.”

 

E’ l’appello contro la censura e per la libera espressione che si legge in queste ore in testa alle pagine italiane di Wikipedia.
Il Tribunale penale di Ankara  infatti  ha bloccato l’accesso al sito dell’enciclopedia online, accusato di condurre una vera e propria “campagna diffamatoria” nei confronti della Turchia. Contro la decisione, la Wikimedia Foundation, che gestisce il portale, ha presentato ricorso al Tribunale penale di Ankara.
Secondo le autorità turche l’oscuramento di Wikipedia è motivato dal fatto che l’enciclopedia digitale è “diventata una fonte d’informazione che agisce con gruppi che conducono una campagna diffamatoria contro la Turchia nell’arena internazionale”. In particolare ci si riferisce ad alcune pagine del portale che affermano l’esistenza di legami tra il governo di Ankara e gruppi jihadisti in Siria.
Intanto Al co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales è stato revocato l’invito a partecipare alla conferenza internazionale “World Cities Expo” di Istanbul.

Canestri per tutti

di Redazione GRS


Dal congresso della Federazione internazionale di basket via libera all’utilizzo di turbanti e veli durante le partite. Il servizio di Elena Fiorani.

 

Finalmente anche la nazionale iraniana potrà partecipare alle competizioni internazionali. I 139 rappresentanti dei campionati nazionali di pallacanestro hanno ratificato le nuove regole, che entreranno in vigore dal 1 ottobre e permetteranno ad atleti ed atlete di indossare il copricapo in campo. La Nazionale femminile iraniana finora ha disputato solo amichevoli e disertato le competizioni ufficiali, pur giocando un campionato nazionale da oltre trent’anni. Nel settembre 2014 il Bureau della Federazione internazionale aveva deciso di togliere la proibizione di indossare turbanti, veli o copricapi religiosi durante le partite, previa richiesta di autorizzazione preventiva. Le nuove regole impongono che il velo sia bianco o nero o del colore dominante dell’uniforme da gioco, e non dovrà coprire il volto nè essere pericoloso per gli avversari.

 

Foto: Gazzetta dello Sport