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Aperto a Milano un centro Sprar per minori

di Elena Fiorani


grsA Milano era qualcosa di cui si sentiva la mancanza: un centro Sprar per minori. Ora grazie a Fondazione Progetto Arca e alla Fondazione L’Albero della Vita che gestiscono un centro del Comune in via Zendrini un luogo dedicato ai minori è una realtà. Ha aperto i battenti a metà luglio e ai primi di agosto accoglieva già 26 ragazzi tra i 14 e i 18 anni. “Si tratta di minori che erano già sul territorio, ma occorreva un luogo come questo per poterli proteggere – spiega Tina Regazzo direttore dei servizi di Progetto Arca, onlus che si occupa della parte organizzativa di questa struttura – A Milano è la prima volta che si realizza questo tipo di accoglienza specializzata, con questa esperienza costruiamo un modello che può essere utile anche per gli altri”.

“Quello che colpisce è la loro voglia di integrazione, evidente dall’entusiasmo con cui partecipano alle lezioni di italiano – osserva Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca onlus – Questo è un progetto pilota per la città e tutte le attività sono mirate a un’integrazione sociale reale, perché con la maggiore età i ragazzi lasceranno il centro e dovranno essere in grado di provvedere alla propria indipendenza”.

Ivano Abbruzzi, presidente de L’Albero della Vita, la onlus che cura il progetto educativo spiega le fasi dell’iniziativa: “I ragazzi che abbiamo accolto erano o in strada o in altri centri di accoglienza con gli adulti e nei primi giorni abbiamo curato soprattutto il fatto che si riposassero, che recuperassero un’alimentazione corretta e ora cerchiamo di curare anche l’aspetto emotivo”. Il progetto pensato per questi ragazzi che provengono da diversi Paesi – Egitto (35%), Kossovo (19%), Ghana (15%), Gambia (8%), Mali (8%), Nigeria (8%), Bangladesh (4%) e Costa d’Avorio (4%) – punta al loro inserimento sociale e lavorativo. “Passando dalla presa in carico della persone si cerca di predisporre l’inserimento sociale, ma speriamo anche che al compimento dei 18 anni possano rimanere in un programma di tutela perché per i più grandi il tempo a nostra disposizione è poco. A Palermo abbiamo una struttura per ragazzi tra i 17 e i 21 anni è importante pensare al loro inserimento – continua Abbruzzi – a breve arriveranno gli altri quattro ragazzi”, assicura Abbruzzi.

Inoltre, è stato attivato un centro per mamme e bambini in via B.V. da Carcano. Qui l’accoglienza per transitanti e per richiedenti asilo si realizza in piccoli appartamenti dove gli uni posso trovare uno spazio di unità e intimità in un percorso migratorio sempre travagliato, gli altri condizioni adeguate per una crescita nella direzione dell’autonomia e dell’integrazione sociale. Una grande attenzione viene dedicata alle condizioni specifiche di bambini e ragazzi, allo sviluppo della genitorialità e al recupero dalle condizioni traumatiche causate sia dalle difficoltà dei contesti di provenienza, sia dalle difficoltà del viaggio che hanno dovuto affrontare. “Dal 18 luglio, abbiamo accolto 25 famiglie, per un totale di 89 persone: 45 adulti (di cui 31 donne e 14 uomini) e 44 minorenni – spiega Abbruzzi – Queste famiglie vengono definite “transitanti” perché il loro obiettivo è continuare a “transitare”, a spostarsi per raggiungere altri luoghi in cui iniziare una nuova vita: difatti, delle 25 famiglie inserite, 10 (per un totale di 44 persone) hanno lasciato il centro dopo qualche giorno”. (Fonte: Vita.it)

Nuovo Cinema Aquila di Roma: da bene confiscato a spazio partecipato

di Elena Fiorani


aquilaDa bene confiscato a luogo “partecipato”: pare avvicinarsi la riapertura del Nuovo Cinema Aquila, il cinema del Pigneto che, dopo essere sottratto alla criminalità organizzata, ristrutturato ed assegnato al consorzio il Solco, per “illeciti amministrativi” è stato sottratto a chi lo aveva in gestione, quindi chiuso un anno fa e finora non riassegnato né riaperto.
Oggetto di discussioni, polemiche e proteste il bando pubblicato dalla precedente giunta e non andato a buon fine: nessuno dei candidati aveva requisiti o punteggio sufficienti per l’assegnazione. Ancor più discussa la notizia, circolata per vie ufficiali, di una prossima assegnazione alla fondazione Cinema per Roma. Poi la caduta della giunta Marino, il commissariamento, le votazioni e il cambio di giunta avevano rimesso in gioco le sorti di questo spazio.
Oggi la notizia è che comune e municipio (il V) hanno raggiunto un accordo, grazie anche alle associazioni che stanno seguendo la vicenda e al neonato gruppo di lavoro “Riapriamo il Cinema Aquila”, promotore di recenti iniziative: il 2 agosto, infatti, un incontro tra assessore capitolino alla Cultura, dipartimenti IV, municipio V e lo stesso Gruppo di lavoro ha stabilito “che il cinema venga affidato temporaneamente al municipio, in attesa della sua assegnazione definitiva. Il municipio potrà autorizzarne l’uso per finalità socioculturali e, sotto il suo patrocinio, potrà ospitare attività proposte delle comunità di riferimento al fine di attuare riaperture temporanee, dando luogo ad iniziative e rendendo il cinema fruibile alla cittadinanza. Questo è, a nostro avviso, un primo importante risultato per l’attivazione di un processo partecipato ed orizzontale per la gestione del Nuovo Cinema Aquila”, commenta infine il Gruppo di lavoro, che nei prossimi giorni presenterà al municipio progetti di natura culturale e sociale da realizzarsi nel cinema, da svolgersi a partire dal mese di settembre in attesa della sua riapertura definitiva. E invita quindi “tutte le associazioni, le realtà sociali e i singoli cittadini interessati alla sua riapertura prendere parte a questo lavoro”. Si prevede quindi che a settembre il cinema, secondo queste modalità, tornerà ad essere uno spazio sociale e culturale aperto e a tutti gli effetti funzionante, con la partecipazione attiva di cittadini e associazioni.

L’obiettivo finale è “attivare il cinema come luogo vivo di fruizione della cultura cinematografica e non solo, ma anche come luogo di sperimentazione che, coerentemente alla sua natura di bene confiscato alla criminalità organizzata, sia uno spazio di coesione sociale, inclusivo e a beneficio del territorio, slegato dalle dinamiche classiche di consumo – spiega il comitato – Un cinema quindi al di là delle logiche commerciali, che oltre da una programmazione di qualità (dalle prime visioni alla cinematografia indipendente) sia caratterizzato anche da accessibilità, inclusività e dalla possibilità di sperimentare – con laboratori, spazi assembleari – le pratiche atte a favorire la costituzione di un tessuto sociale ricco e partecipato nel territorio e nella città”.

La lotta contro il doping è in viaggio per Rio de Janeiro

di Elena Fiorani


donatiEsito negativo dell’ultimo controllo antidoping fatto a sorpresa il 22 giugno scorso su Alex Schwazer. Il controllo è stato disposto dal Coni. Al marciatore erano state prelevate le urine a Racines (Bolzano). E’ il 20° controllo subìto dall’atleta dal 2015 sia dal Coni, sia dalla Iaaf: tutti questi esami (sangue o urine) sono stati negativi tranne quello del primo gennaio 2016, dov’è stata riscontrata una modesta presenza di testosterone nelle urine.

Intanto, il 6 agosto il marciatore altoatesino partirà per il Brasile, dove il Tas si pronuncerà sulla sua partecipazione ai Giochi, con l’obiettivo di gareggiare nella marcia. L’udienza è fissata per lunedì 8 agosto, i testi saranno collegati via Skype e il giudizio pieno nel merito si avrà in 1-2 giorni.
La Repubblica ha realizzato un docufilm, firmato da Attilio Bolzoni e Massimo Cappello con la regia di Alberto Mascia, in cui sono ricostruiti tutti i misteri del caso Schwazer. Il video contiene intercettazioni telefoniche inedite sui tentativi di pilotare gare internazionali di atletica e sui segreti del doping russo. GUARDA IL VIDEO

Se l’intero sistema si regge sull’imbroglio vale la pena intervenire il prima possibile, senza l’illusione che questo sport sia il migliore dei mondi possibili.

 

Accesso all’informazione e alla cultura per le persone con disabilità

di Anna Monterubbianesi


LibriE l’Italia manca all’appello. Ratificato da 20 Paesi, ultimo in ordine di tempo il Canada, il Trattato di Marrakech potrà finalmente entrare in vigore dal 30 settembre.

Il Trattato renderà possibile il libero scambio internazionale non commerciale di materiale librario protetto dal diritto d’autore, in modo che possa essere utilizzato in formati accessibili, quali Braille e audio. Oltre che per ciechi e ipovedenti il Trattato avrà effetti positivi anche per le persone dislessiche o con altre difficoltà di lettura.  Un Trattato internazionale adottato all’unanimità dalla Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) a Marrakech, Marocco, il 27 giugno 2013 e volto ad agevolare l’accesso alla lettura per tutti.

“In Europa solo il 5% dei libri è accessibile ai non vedenti e questo numero si riduce all’1% nei Paesi in via di sviluppo”, come ha dichiarato il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto. “Col Trattato di Marrakech, avremo una opportunità in più per accedere al sapere, alla cultura, alla conoscenza in una posizione di uguaglianza, cittadini tra i cittadini.”

La mancanza di informazioni in formato accessibile pone tutte le persone con disabilità in una condizione di grande svantaggio e di negazione di un diritto umano fondamentale.

Tuttavia il nostro Paese sembra preoccuparsi ben poco dell’accesso al  sapere per tutti, tanto che non ha ancora ratificato il Trattato.

“Auspichiamo che presto anche l’Italia proceda alla ratifica del Trattato, sarebbe un modo di rispondere all’impegno che lo Stato ha assunto con la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità” come ha dichiarato il Presidente nazionale dell’Unione Mario Barbuto.

Filippine, le ONG contro la repressione di Duterte

di Fabio Piccolino


dutertePiù di 300 ONG hanno chiesto alle Nazioni unite di fermare la repressione del governo filippino di Rodrigo Duterte contro la criminalità e lo spaccio di droga.
Da quando lo scorso maggio è stato eletto il nuovo presidente, si calcola che circa 700 persone siano state uccise dalla polizia; alla viglia della sua elezione Duterte aveva dichiarato che, utilizzando le maniere forti, avrebbe sradicato il crimine in sei mesi, incitando i cittadini ad uccidere gli spacciatori .
Secondo le organizzazioni umanitarie nelle Filippine c’è una sistematica violazione dei diritti umani e la maggior parte delle persone assassinate non aveva nulla a che fare con il traffico di stupefacenti: il governo sta utilizzando la campagna contro la droga come pretesto per altri fini.
In una lettera indirizzata all’ Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, si chiede che l’Onu condanni pubblicamente le atrocità nelle Filippine, chiedendo al governo di adempiere agli obblighi internazionali sui diritti umani, come il diritto alla vita, alla salute, giusto processo e un processo equo.

La nuova legge contro gli sprechi alimentari

di Fabio Piccolino


spreco-ciboUna nuova legge contro gli sprechi alimentari: è quella appena approvata dal Parlamento dopo il via libera definitivo al Senato. La normativa permette il recupero delle eccedenze e la loro donazione per solidarietà sociale; per la prima volta vengono definiti nell’ordinamento italiano i termini di “eccedenza” e “spreco” alimentari, si semplificano le procedure per la donazione e si fa maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e la data di scadenza.
Alla base del provvedimento c’è l’obiettivo di destinare le eccedenze, anche di prodotti agricoli o d’allevamento, al consumo umano, e di indirizzare quelle non adatte all’uomo ad animali o ad altre funzioni, come il compostaggio.
Per ridurre gli sprechi all’interno dei ristoranti, via libera alle “family bag” grazie alle quali ai clienti sarà consentito l’asporto dei prodotti non consumati, mentre il pane, per cui si calcola uno spreco di 13 mila quintali al giorno,  potrà essere donato dopo 24 ore dalla produzione.
Nella prevenzione dello spreco saranno coinvolte anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere; inoltre, verrà favorita la filiera corta, privilegiando le produzioni a “chilometri zero” che dovranno essere promosse dal ministero delle Politiche agricole nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi.
La legge combatte anche gli sprechi sanitari, consentendo la donazione di farmaci non utilizzati e non scaduti alle onlus; le organizzazioni potranno così distribuirle, se necessario con ricetta medica, gratuitamente a chi ne ha bisogno.
Secondo il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina “Questa norma è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015: l’obiettivo è quello di recuperare un milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi”.

Il giudizio del portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri “Finalmente un provvedimento che mette a norma quanto sarebbe di naturale buonsenso. Nel nostro Paese milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nella spazzatura e da un terzo a metà del cibo che potrebbe sfamare qualcuno, viene invece gettato via, per circa 8 miliardi di euro. E’ evidente che l’approvazione del ddl era una priorità attesa da tempo, che interessa moltissimi ambiti, non solo quello economico, ma anche quello ambientale, il tema della gestione dei rifiuti, quello dell’educazione ad una maggiore consapevolezza dei consumi e degli sprechi, fino a quello sociale: con la legge viene istituito un Fondo per la distribuzione gratuita di derrate alimentari alle persone indigentiCi auguriamo che anche questo possa essere un tassello nel percorso verso la diminuzione delle diseguaglianze, il cui passaggio fondamentale è la misura di contrasto alla povertà, il reddito di inclusione all’esame del Senato.”

Io alzo lo sguardo sul Brasile

di Fabio Piccolino


alzolosguardoA poche ore dall’inizio dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro, si parla ancora di diritti umani in Brasile, dopo che nei giorni scorsi Human Rights Watch e Amnesty International hanno denunciato gli abusi di potere da parte della polizia di Rio che negli ultimi dieci anni ha ucciso più di 8000 persone.
Dal Festival dei Diritti Umani di Milano arriva l’iniziativa “Io alzo lo sguardo sul Brasile”, con l’obiettivo di “guardare fuori dagli stadi” per accendere i riflettori su temi che rimangono nascosti al grande pubblico, come le violenze contro i bambini di strada e la poca trasparenza su temi come l’accesso all’acqua in certe zone del Paese.
Per questa ragione è stato selezionato il progetto di Mirko Cecchi “Behind Zika Virus”, vincitore del contest #ioalzolosguardo lanciato nei mesi scorsi per finanziare la realizzazione di un originale reportage fotografico sul tema dei diritti umani.
Il lavoro di Mirko Cecchi vuole affrontare un diritto umano fondamentale – il tema del diritto alla salute – partendo da un argomento di attualità: la diffusione del virus Zika nei paesi dell’America Latina, in particolare dal nord est del Brasile al Salvador. Si tratta di un fotoreportage sulle tracce di un virus che è tornato a colpire un Paese già economicamente provato, che ha dimostrato di non avere gli strumenti per gestire l’emergenza dell’epidemia – a partire da una salute pubblica garantita e alla portata di tutti.

Caporalato, la nuova legge passa al Senato

di Fabio Piccolino


caporalato23Il Senato ha approvato il disegno di legge contro il caporalato: 190 sì, 32 astenuti, nessun contrario.
La discussione ora passa alla Camera dei Deputati.
Il nuovo impianto prevede pene fino a sei anni di carcere per chi commette il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ma anche multe dai 500 ai 1000 euro per ogni lavoratore reclutato. Le sanzioni sono previste anche per le imprese che sfruttano il lavoratore e per chiunque recluti manodopera per destinarla al lavoro in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori e chi utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante l’attività di intermediazione di caporali, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.
La nuova legge inoltre detta disposizioni sulla rete del lavoro agricolo di qualità e prevede un piano di interventi a supporto dei lavoratori che svolgono attività stagionale di raccolta dei prodotti.
Secondo le stime, il fenomeno del caporalato coinvolge circa 400 mila lavoratori, italiani e stranieri ed è diffuso in tutto il paese e in tutti i settori dell’agricoltura.

Un Bando per il riutilizzo di alcuni beni mobili di Expo Milano 2015

di Anna Monterubbianesi


ezxpo2015Il nuovo Bando prevede la cessione gratuita di accessori e oggetti di marca, prodotti in occasione e per Expo Milano 2015.  Sono disponibili e saranno assegnati n. 68 lotti composti da differenti capi di abbigliamento/accessori per i quali potranno fare richiesta enti pubblici e organizzazioni del terzo settore.

Fondazione Triulza si è resa disponibile al termine dell’Esposizione Universale a gestire operativamente l’assegnazione dei beni che Expo 2015 SpA in liquidazione che intende mettere a disposizione di amministrazioni pubbliche ed enti del terzo settore per evitare sprechi e rifiuti.

L’assegnazione avverrà entro 15 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande (20 settembre 2015) mediante procedura verbalizzata di estrazione a sorte.

I costi del trasporto saranno a carico dell’ente beneficiario. Non sarà inoltre possibile, dopo l’avvenuta assegnazione, ritirare solo parti di lotti.

Qui tutte le informazioni: http://www.fondazionetriulza.org/it/news/2016/07/22/bandi-per-il-riutilizzo-di-alcuni-beni-mobili-di-expo-milano-2015/3674/

 

 

Bicistaffetta

di Redazione GRS


bicipolitanaÈ il nome della manifestazione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta per promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale. Il servizio di Elena Fiorani.

 

La 16° edizione di Bicistaffetta partirà l’11 settembre dall’antico borgo di Termoli, e percorrerà i 475 km del litorale Adriatico, dal Molise all’Emilia Romagna attraversando per intero le coste di Abruzzo e Marche. Lungo il percorso sensibilizzerà rappresentanti delle istituzioni, realtà economiche, sociali e ambientali e semplici cittadini sui temi delle infrastrutture e dei servizi necessari allo sviluppo della mobilità ciclistica e del cicloturismo in Italia. La biciclettata si concluderà il 17 settembre a Rimini, seguendo il tratto centrale della Ciclovia Adriatica Bicitalia 6, che si intende inserire nel grande circuito europeo EuroVelo. Sono già oltre 50 gli “ambasciatori del cicloturismo” iscritti all’iniziativa che prevede una perfetta integrazione bici-treno, per coloro che vogliono aggregarsi al gruppo e pedalare lungo il percorso per uno o più giorni.