In vigore anche in Italia una legge che tutela gli animali contro ogni tipo di maltrattamento, con grande soddisfazione delle associazioni animaliste. D’ora in avanti saranno perseguibili penalmente le persone che praticheranno sevizie su qualsiasi razza rischiando pene che vanno da 3 mesi a 3 anni.
Notizie
Il vero azzardo
6 Settembre 2016“Perché le risorse a favore dei terremotati non si prendono tagliando qualche cacciabombardiere invece che pensare al Lotto o al Gratta e vinci?”. È la domanda che si pone l’economista Luigino Bruni. Ascoltiamolo. (sonoro)
Esportiamoci
5 Settembre 2016Al via la XV edizione della manifestazione volta all’inclusione sociale di persone seguite dai Centri di salute mentale. È un progetto nazionale che si concretizza in iniziative culturali e di spettacolo, ma perno dell’evento è il torneo di beach volley fra squadre di persone con disagio psichico provenienti da tutta Italia.
“Esportiamoci” è organizzato dalla U.O. Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale sede di Rimini e AUSL Romagna in collaborazione con l’associazione locale “Orizzonti nuovi” e associazioni polisportive della rete Emilia Romagna, nell’ambito del progetto “Cittadini in Movimento”. Sono circa 5000 le persone visitate per problemi di salute mentale nella Regione Emilia Romagna, due terzi dei quali sono utenti fissi. Obiettivo di “Esportiamoci” è quello di aprire una porta sul mondo, affinché sia promossa la cultura dell’incontro. Attraverso lo sport si ha la possibilità di implementare la cura di sé, dal punto di vista fisico, psicologico e sociale; lo sport permette di apprendere fino in fondo concetti come solidarietà, accoglienza e rispetto delle regole. Ecco che il campo da beach volley diventa un luogo privilegiato di incontro, perché lo sport diventa strumento per ritrovare fiducia nella capacità di stabilire relazioni durature con gli altri e sentirsi parte di un gruppo in cui ognuno ha valore per ciò che è.
Un mare di tragedie
5 Settembre 2016Nel mondo un migrante ogni ottanta minuti muore durante la traversata. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Dall’inizio del 2016, ogni ottanta minuti muore una persona lungo le rotte migratorie in tutto il mondo. È la denuncia di Oxfam, che rivela come nell’ultimo anno, a seguito del ritrovamento del piccolo Alan Kurdi su una spiaggia turca, il numero dei migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere un altro paese sia aumentato di oltre un quinto. Il 2015 aveva registrato più di 4500 decessi. E a pochi giorni da due importanti meeting sulla crisi migratoria globale che si svolgeranno a New York il 19 e 20 settembre, la richiesta rimane la stessa: dare più importanza alle persone che ai confini e tutelare chi scappa da guerra e fame.
Il gusto dell’integrazione
5 Settembre 2016Appena inaugurato ad Agrigento Gingerpeople&food, il primo locale inter-etnico della città. Il ristorante è gestito dalla cooperativa sociale Al Kharub e dispone di due chef: una senegalese e l’altro siciliano. L’idea è quella di proporre pietanze delle rispettive tradizioni gastronomiche.
Dietro la lavagna
5 Settembre 2016Ad una settimana dal suono della prima campanella, oltre 4mila famiglie lombarde ancora non sanno se il loro figlio con disabilità potrà andare regolarmente a scuola. La denuncia della Ledha: “Bene il contributo di 70 milioni del Governo, il problema è però quando queste risorse saranno effettivamente disponibili”.
E anche la cultura scende in campo…
5 Settembre 2016Un gruppo di fumettisti e disegnatori metteranno all’asta le loro opere per poi devolvere il ricavato ai terremotati. I particolari nel servizio di Pietro Briganò.
Si chiama Arterie ed è l’iniziativa che all’indomani del sisma che ha colpito il centro Italia sta coinvolgendo oltre 200 professionisti della ‘matita’ in una grande asta online di beneficenza. Andrea Serio, illustratore e insegnante delle scuole di Comics di Firenze e Torino ha lanciato il messaggio via facebook. Immediata la risposta di illustratori come Bruno Bozzetto, Leomacs, Claudio Stassi, Flavia Biondi, Alberto Pagliaro, Francesco Frongia che hanno messo a disposizione una o più opere il cui ricavato andrà all’Anpas, l’Associazione nazionale pubbliche assistenze, che ha attivato un conto corrente dedicato per aiutare le persone colpite dal sisma. C’è tempo fino al 10 settembre per raccogliere le illustrazioni di altri professionisti.
Scossa solidale
5 Settembre 2016A quasi due settimane dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, continua senza sosta, il lavoro dei volontari all’interno delle tendopoli. Soprattutto conforto e assistenza a bambini ed anziani per cercare, quanto possibile, di riportare un po’ di normalità tra la popolazione.
Atti di vandalismo durante l’estate alla piscina di Scampia
2 Settembre 2016 Al rientro dalle vacanze i gestori della piscina comunale “Massimo Galante” di Scampia, Napoli, hanno trovato la struttura pesantemente danneggiata. Durante i giorni estivi di chiusura sono stati messi in atto gravi atti di vandalismo all’interno dell’impianto. La piscina è affidata ad una società sportiva affiliata alla Uisp e alla Fin, gestita da Federico Calvino, dirigente Uisp.
“I danni sono di grande entità – denuncia Federico Calvino – Abbiamo riscontrato la rottura della ringhiera a bordo vasca, delle griglie in plastica, di sette vetri esterni, dei tubi di filtraggio per l’acqua e dei supporti di sicurezza antincendio. Addirittura sono stati svuotati tutti gli estintori presenti”. Da registrare anche il furto di motori, defibrillatori, computer e stampanti. Calvino ha sporto denuncia alla Questura di Napoli; ignota al momento l’identità dei colpevoli e le motivazioni che potrebbero aver spinto qualcuno a compiere questo gesto. La piscina è rimasta chiusa una ventina di giorni per la pausa estiva, dallo scorso 10 agosto.
“È un episodio molto grave, in particolare in un territorio difficile come quello di Scampia – dice Antonio Mastroianni, presidente Uisp Napoli – dove un impianto sportivo rappresenta un avamposto di democrazia. Inoltre, ci colpisce perchè Federico Calvino, così come suo padre Filippo, storico dirigente Uisp, è impegnato sul doppio fronte dello sport e del sociale. Il nostro primo pensiero è di solidarietà nei confronti dei gestori, ma anche di preoccupazione. Metteremo a disposizione il nostro supporto e il nostro impegno, affinchè la piscina possa riprendere al più presto le attività, che accolgono in media settecento persone a stagione”.
E.F.
“Posso entrare?” Corto sull’immigrazione alla 73° Mostra del cinema di Venezia
1 Settembre 2016“Posso entrare?”, il cortometraggio sull’immigrazione tra i vincitori del progetto MIGRARTI del Ministero dei Beni e Attività Culturali, girato negli ambulatori dell’INMP Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà, è ospite della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
l film, scritto e diretto dal regista curdo Fariborz Kamkari e prodotto dalla Far Out Films, affronta la complessità dei fenomeni migratori aprendo finestre sull’incontro-scontro tra culture di origine e di destinazione.
“Posso entrare?” racconta una giornata in un Centro di Protezione dei diritti delle donne e il dramma che lacera una famiglia immigrata dall’Africa in Italia a causa dell’infibulazione, pratica considerata reato in Italia dal 2006, ma che rappresenta una tradizione ancora profondamente radicata in molte società del continente africano. Il finale aperto sulle sfide poste dalla contemporaneità, pone interrogativi alla coscienza individuale e collettiva su conoscenza dell’Altro, identità, mixitè e integrazione. “E’ il racconto dei malintesi e dei fraintendimenti, delle mezze verità, e dell’impossibilità di un giudizio definitivo – afferma il regista – in cui ho voluto mettere a fuoco la complessità dei fenomeni migratori e le difficoltà sia per chi arriva da un’altra cultura, sia per chi accoglie, o rifiuta, le persone migranti. ‘Noi’ e ‘loro’ sono due categorie astratte e sempre insufficienti a comprendere. Nella realtà siamo tanti individui diversi: aperti, spaventati, generosi, diffidenti. Tra i migranti c’è chi fugge dalla propria cultura d’origine perché gli fa orrore, e chi invece sente il bisogno di ancorarsi alle tradizioni in un mondo dove altrimenti si sente spaesato. Questa relazione di incontro/scontro è difficile, e chi semplifica e generalizza, da tutte e due le parti, è tagliato fuori da ogni possibilità di conoscenza e quindi dalla vera possibilità di relazione e integrazione”.
“Quando la produttrice Fabrizia Falzetti, ci ha parlato dell’argomento trattato nel suo film proponendo di ambientare alcune scene nel nostro Istituto – dichiara Concetta Mirisola, Direttore Generale INMP – abbiamo accettato di collaborare perché riteniamo importante che anche il linguaggio cinematografico sia testimone e voce di una piaga sociale tragica quale è quella delle mutilazioni genitali femminili, di cui sono vittime tante donne e bambine, di cui molte sono assistite dai nostri medici e psicologi. Questa pratica rientra nell’ambito delle violazioni dei diritti fondamentali all’integrità della persona e alla salute delle donne e delle bambine, ed è un fenomeno che va contrastato attraverso prevenzione, formazione e campagne di informazione agli immigrati provenienti dai Paesi in cui viene eseguita e che arrivano in Italia. Come Istituto siamo sempre concretamente in prima linea su queste problematiche, con una particolare attenzione alle donne che si rivolgono alla nostra struttura sanitaria, spesso immigrate vittime di violenza e della tratta nei Paesi di origine, e all’interno dell’ambulatorio dell’INMP, dal 2011 è nato il Servizio di Salute e Tutela della Donna. In questo cammino verso un futuro nel quale il rispetto e la dignità delle persone possano essere riconosciuti e difesi, l’INMP, sempre accanto a chi soffre, abbraccia come un dovere etico il continuare a sensibilizzare e non abbassare mai il livello di attenzione su questi temi, tra cui la violenza di genere. Non è semplice, ma nel farlo tutti insieme, come impegno di un intero Istituto e di ogni persona che vi lavora, traiamo forza, motivazione e il senso di costruire un lavoro in cui ogni donna acquisti consapevolezza del suo corpo, della sua volontà, delle sue potenzialità, dei suoi diritti, in primis il diritto alla salute. La violenza contro le donne, quindi anche il dramma delle mutilazioni genitali femminili, rappresentano una grave violazione dei diritti umani e il senso della nostra collaborazione a questo cortometraggio è portare avanti una battaglia di civiltà da cui nessuno può sentirsi escluso”.