Sport
Il presidente del Coni, Gianni Malagò ha confermato l’accettazione da parte del Consiglio nazionale della modifica allo statuto che introduce espliciti riferimenti alla lotta all’omofobia. Il servizio di Elena Fiorani.
“L’incontro promosso a Roma il 18 maggio dall’Unar, con le associazioni LGBT e le realtà che si occupano di sport, è stata l’occasione per annunciare che finalmente, anche in Italia, l’orientamento sessuale non potrà più determinare alcuna forma di esclusione o di discriminazione. Il cambiamento dell’articolo 2 dello statuto Coni è stato espressamente richiesto dall’Unar su sollecitazione delle associazioni Lgbt. Per Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, “questa scelta del mondo dello sport porta l’Italia sempre più in Europa, come per la legge sulle unioni civili, contribuendo a farci uscire dal limbo in cui ci trovavamo, dovuto al grave ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Un ottimo segnale giunto anche grazie allo stimolo del nuovo direttore dell’UNAR Francesco Spano, che ha scelto di impegnare il proprio Ufficio anche nel mondo dello sport come ambito di azione e promozione di valori positivi quali il rispetto delle differenze”.
Cultura
È disponibile da oggi, sugli store per Android, l’app realizzata dagli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Europa di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. L’iniziativa in occasione dell’XXIV anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio.
Economia
Si conclude oggi la 20esima edizione della Mostra Internazionale al Servizio della Sanità e dell’Assistenza. Un occasione per coniugare l’aspetto economico e quello sociale in un mix vincente, offrire servizi di alta qualità con possibilità di creare posti di lavoro per chi appartiene alle fasce più deboli del mercato.
Società
La prossima settimana l’aula di Montecitorio voterà il testo già approvato al Senato: salvo sorprese, ci sarà il via libera definitivo alla legge delega. Tutti respinti gli emendamenti in Commissione Affari sociali. Ancora scintille sulla Fondazione Italia Sociale: una “porcata” per le opposizioni, uno “strumento innovativo” per il governo.
Internazionale
Secondo l’Onu sono oltre 7 milioni e mezzo le persone che nello Yemen sono a “un passo dalla fame”. A confermarlo anche Alda Cappelletti, direttore regionale di Intersos per il paese asiatico. (sonoro)
Diritti
Fa discutere tra associazioni e ong la proposta del ministro degli Interni Alfano di costruire enormi hotspot galleggianti per l’identificazione dei migranti in arrivo dall’Africa. Per il Consiglio italiano rifugiati il rischio è di creare ulteriori frontiere invece di mettere in atto piani di accoglienza”.
Sport
È il nome del progetto per costruire uno nuovo stadio di calcio nell’isola siciliana. A promuoverlo e sostenerlo economicamente la Lega di serie B. Ascoltiamo il presidente Andrea Abodi. (sonoro)
Cultura
Al via domani un festival di portata sociale che si terrà nella Villa Comunale del quartiere napoletano. Promosso dal Comune e in collaborazione con Fondazione con il Sud, la kermesse promuove attività formative e di orientamento al lavoro per valorizzare il territorio ma soprattutto combattere la dispersione scolastica.
Internazionale
C’è preoccupazione per le dichiarazioni del nuovo presidente delle Filippine Rodrigo Duterte che ha promesso la reintroduzione della pena di morte. Secondo Amnesty è necessario contrastare le violazioni dei diritti umani anziché aggravarle; presa di posizione anche da parte dei vescovi che chiedono una riforma delle carceri e dell’intero sistema della giustizia.
Nel corso della campagna elettorale Duterte ha fatto una serie di dichiarazioni che, se venissero tradotte in atti concreti, contravverrebbero agli obblighi internazionali assunti dalle Filippine: ad esempio, l’impegno a ridurre i tassi di criminalità attraverso l’esecuzione extragiudiziale di presunti malviventi. Nel novembre 2015 Amnesty International aveva pubblicato un agenda in cinque punti sui diritti umani, chiedendo a tutti i candidati di sottoscriverla e impegnarsi a realizzarla. Questi erano i cinque punti: porre fine alle esecuzioni extragiudiziali, agli arresti arbitrari, alla detenzione segreta e alla tortura; porre sotto controllo l’operato della polizia, dell’esercito e di gruppi che agiscono per conto dello stato; revocare l’ordine esecutivo 546 che autorizza la polizia ad appoggiare l’esercito nelle operazioni contro-insurrezionali, anche attraverso il ricorso a milizie e gruppi paramilitari; assicurare il ritorno volontario e incolume degli sfollati e inserire la protezione dei diritti umani all’interno dei negoziati di pace; rendere i diritti umani una priorità nell’azione degli organi di governo; ratificare i principali trattati sui diritti umani. Duterte è stato l’unico candidato a non aver risposto ad Amnesty International.
Economia
Aggrediti, minacciati, stalkerizzati. Cinque episodi nell’ultima settimana ha visto protagonisti assistenti sociali. L’ultimo caso a Prato. Il presidente del consiglio nazionale Gazzi denuncia: “Nei nostri operatori si scaricano sfiducia e rabbia dei cittadini”.