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Generazione Rosarno

di Redazione GRS


generaziome-rosarnoSugli scaffali per l’editore Melampo il libro di Serena Uccello. Emozionante racconto ambientato in una scuola calabrese in cui non esistono figli di boss né figli di testimoni di giustizia. Un luogo in cui mille ragazzi si ritrovano ogni mattina tutti uguali, al di là delle storie personali. Ai nostri microfoni l’autrice. (sonoro)

Masaniello

di Redazione GRS


masaniello pizzeriaÈ il nome della pizzeria etica appena inaugurata a Bologna. Un progetto economico che, mette al centro l’uomo, la sua esperienza, il suo territorio e mette a tavola i prodotti delle aziende confiscate alle mafie come Le Terre di Don Peppe Diana, la Cleprin e la Nuova cucina organizzata.

 

“Masaniello Pizzeria Etica” è un progetto di rivoluzione culturale, promosso da Luca e Marco Caiazza in collaborazione con il comitato “IoLotto” e che entra a far parte di Civica 2016. Un progetto economico che, mette al centro l’uomo, la sua esperienza, il suo territorio e che fa del “contrasto alla criminalità” il suo obiettivo. “Masaniello Pizzeria Etica” è la risposta a tutte quelle persone sensibili e attente al problema di infiltrazioni criminali nel nostro tessuto sociale che, dopo essersi informate e responsabilizzate, non sanno cosa fare di concreto per combattere il fenomeno. “Come diceva Falcone se vuoi fa incazzare un mafioso mettigli le mani in tasca – scrivono Luca, Marco e Michele Ammendola di IoLotto – Ed è da li che noi siamo partiti. Incentiviamo il lavoro delle cooperative sociali che lavorano beni confiscati alla camorra, che promuovono inserimento lavorativo di classi svantaggiate o che rispettino e proteggano la propria madre terra”. L’ idea è proporre pertanto un menù di pizze tradizionali “contaminate” da prodotti Etici come ad esempio la nostra Pizza “Masaniello”. Una classica Salsiccia & Friarielli che però ha un anima etica infatti la mozzarella di Bufala è quella del presidio Libera e Caseificio le terre di don Peppe Diana di Castelvolturno, i Friarielli del consorzio N.C.O. “Il comportamento etico è alla base dei nostri ragionamenti”. Ad esempio per le pulizie di “Masaniello Pizzeria Etica” usiamo solo prodoࢰ della linea “Con Te” realizzata dalla CLEPRIN (azienda con 3 stelle del rating della legalità) per conto di N.C.O.!!! Il 10 aprile Masaniello ha aperto i battenti a via San Donato 3C. “Sarà per noi‪#‎unasfidadiqualità che affrontiamo a testa alta e che sappiamo di combattere forti di una rete di relazioni intessuta sul territorio molto forte e collaborativa”, aggiungono. Ospiti dell’inaugurazione sono stati Sandro Ruotolo – giornalista, Giuseppe Borrelli – procuratore antimafia di Napoli, Stefania Pellegrini – docente Alma Mater, Gino Fabbri – pasticcere campione del mondo, Tiziana di Masi – attrice. Durante la serata una pizza margherita e una birra costavano €5,00 e sono stati devoluti interamente all’associazione “un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio”.

I numeri della vergogna

di Redazione GRS


yemen_war44Novecento bambini uccisi e oltre ottocento casi di reclutamento solo nel 2015. Sono questi i dati Unicef sul conflitto in Yemen, dove nell’ultimo anno si sono inasprite le violazioni dei diritti umani. La speranza è che la cessazione delle ostilità iniziata ieri possa migliorare la protezione dei minori.

 

In base alla dichiarazione congiunta di Leila Zerrougui, rappresentante speciale del Segretario Generale Onu per i bambini e i conflitti armati e Peter Salama, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, in Yemen i bambini rappresentano un terzo di tutti i civili uccisi e quasi un quarto dei feriti. Nell’ultimo anno del conflitto i minori che hanno perso la vita sono stati sette volte di più rispetto al 2014, mentre il reclutamento è aumentato di cinque volte. Gli attacchi alle scuole e agli ospedali sono raddoppiati e hanno colpito oltre 115 strutture. “Speriamo che la cessazione delle ostilità e i colloqui di pace in programma il 18 aprile, possano portare alla fine di questo conflitto”, si legge nella nota di Zerrougui e Salama. “Chiediamo a tutte le parti coinvolte nel conflitto di rispettare i loro obblighi secondo le leggi del diritto internazionale umanitario, di impegnarsi affinchè vengano rilasciati i bambini che sono stati reclutati e utilizzati nei combattimenti e di porre fine a tutte le gravi violazioni contro i bambini e le bambine. Le parti dovrebbero prendere ogni decisione possibile per proteggere le scuole e gli ospedali e facilitare la distribuzione di aiuti umanitari ai bambini e a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto”.

Affido possibile

di Redazione GRS


affido-minoriAccorato appello del Forum delle associazioni delle famiglie in occasione dell’audizione alla commissione Giustizia della Camera, a proposito di riforma della normativa. “Salviamo la legge 184 – dicono – e il bambino resterà soggetto di diritti”.

 

“Siamo fermamente convinti , afferma il Forum, che debbano essere mantenuti i requisiti previsti dall’articolo 6 della legge n. 184/1983: solo così un bimbo non rischia di diventare un oggetto di diritti, ma resta un soggetto di diritti”. Il Forum delle associazioni delle famiglie, sostiene che “La lunga esperienza maturata in questo ambito è una conferma che il bene per un minore, soprattutto quando è segnato da una storia difficile, è di crescere in una famiglia con un padre e una madre uniti da un rapporto stabile. Crediamo anche che sia importante rilanciare la cultura dell’accoglienza per tutti quei bambini che, oggi, in Italia non hanno ancora una famiglia”. Per il Forum è importante evitare fughe in avanti: la legge su adozione e affido si può migliorare in alcune piccole parti, ma l’impianto generale che mette al centro il bambino e non l’adulto, va preservato.

Un manifesto contro l’azzardo

di Redazione GRS


videolotteryA lanciarlo questa mattina il movimento Slot Mob. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

Combattere l’azzardo si può. Il Movimento Slot Mob lancia il Manifesto per chiedere di togliere la gestione del gioco in concessione alle società commerciali. L’iniziativa nasce per alimentare un serio dibattito politico insieme alle tante belle esperienze di cittadinanza attiva. Oggi, durante una conferenza stampa, sono state presentate le ragioni del Manifesto che prende di mira l’incentivazione ossessiva dell’azzardo avvenuta in Italia a causa della scelta di concedere il settore alla gestione di gruppi transnazionali e alla loro filiera, fisiologicamente interessati a trarre profitto da un giro di denaro abnorme. Si parla di 88 miliardi di euro all’anno.

“Roads to Olympia”

di Redazione GRS


starter-1439468È il film che uscirà all’inizio dei Giochi Olimpici di Rio. Protagonisti tre atleti di Arabia Saudita, Brasile e Russia che con passione e sacrificio vinceranno la sfida contro omofobia e discriminazioni sociali. I produttori stanno finendo di girarlo grazie ai fondi raccolti con un progetto di crowdfunding.

 

Muna ha solo un sogno oltre il calcio: guadagnarsi l’approvazione e il rispetto di suo padre. Ma nella società in cui vive, quella maschilista e conservatrice dell’Arabia Saudita, ciò sembra impossibile. Eppure fino a pochi anni fa sembrava anche impossibile che le donne saudite partecipassero ai Giochi Olimpici, l’evento sportivo per eccellenza. Invece alle Olimpiadi di Londra del 2012 hanno conquistato la scena atlete come Sarah Attar (nella foto in apertura) e Wojdan Shaherkani. Le due giovani ginnaste dell’Arabia Saudita hanno ricevuto standing ovation per il loro coraggio di eccellere ma soprattutto per la tenacia nel perseguire un sogno (diventare delle sportive riconosciute) che fino ad allora il loro Paese, islamico e tradizionalista come lo sono tra gli altri Qatar e Brunei, aveva negato a tutte le donne.
Quella di Muna è la storia di tante altre donne (saudite e non) determinate e coraggiose, che combattono per i loro sogni, i loro diritti e contro gli stereotipi socio-culturali. In Arabia Saudita, infatti, la cultura dello sport femminile non solo è molto poco diffusa, ma oltretutto vi sono discipline come il calcio considerate addirittura indecenti per una donna.
Anche le storie di Manuel e Roman sono testimonianze della discriminazione sociale ma, al contempo, incarnano la forza di abbattere muri di pregiudizi. Manuel è un wrestler brasiliano che cerca nello sport quell’opportunità di riscatto negata dalle sua vita disagiata e dal suo passato turbolento. Roman è un cittadino russo omosessuale, in eterno conflitto con un padre (e politico) a favore delle leggi anti-gay. Il suo sogno è partecipare alla gara di decathlon delle prossime Olimpiadi ed emergere così da una vita consumata nel silenzio e nell’anonimato.
Insieme a Muna, Manuel e Roman sono i protagonisti del film Roads to Olympia, una pellicola assolutamente promettente che uscirà in occasione dei Giochi di Rio de Janeiro, in programma dal 5 al 21 agosto. I creatori di Roads to Olympia collaborano con ONG che si occupano di diritti LGBT, disparità economiche, parità di genere e pari opportunità. Il vero protagonista del film è la solitudine individuale di fronte alle sfide e alle ingiustizie della vita. Anche per questo la sua realizzazione sta avvenendo tramite un crowdfounding. “Si tratta di un modo per sensibilizzare il pubblico a tematiche scomode che vanno contrastate insieme”, spiega la coproduttrice Katherine Randel.
Girato tra New York, Amman e Rio (in Russia e Arabia Saudita ci sarebbero state pressioni e censure visti i temi delicati trattati, dall’omofobia e alla difesa dei diritti delle donne), il film uscirà in concomitanza con l’apertura dei Giochi.
In Brasile la vigilia della manifestazione è sempre più agitata. Dalla criminalità di strada alla sicurezza pubblica, dall’inquinamento alla crisi energetica, dall’instabilità politica che sta mettendo a serio rischio la tenuta del governo del presidente Dilma Rousseff alle tensioni sociali, sono molti i problemi che stanno contraddistinguendo il percorso di avvicinamento a questi Giochi, nonostante la splendida cornice brasiliana in cui si svolgeranno.
I riflettori del mondo sono tutti puntati su Rio e, anche grazie all’uscita di Roads to Olympia, un grande evento sportivo come le Olimpiadi sarà l’occasione per affrontare tematiche di cui ancora oggi si continua a parlare poco: l’intolleranza, l’omofobia, le discriminazioni sessuali e sociali nei confronti di chi, a torto, continua a essere considerato diverso.

Verità per Giulio

di Redazione GRS


giulio-regeni-il-giovane-studente-trovato-morto_590037Il mondo della cultura si mobilita per la ricerca di giustizia sulla morte di Regeni. Anche con un fumetto, ce ne parla Pietro Briganò.

 

Mentre arriva dalla Farnesina lo sconsiglio formale a recarsi in Egitto per turismo con importanti ripercussioni sulla nostra economia e la sospensione di alcuni accordi bilaterali, compresi quelli tra università, il mondo della cultura continua a tenere alta l’attenzione sulla vicenda Regeni. E’ nato così il fumetto dedicato al giovane ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto e di cui ancora non se ne conosce la verità.
Il fumettista Claudio Calia e BeccoGiallo editore hanno aderito alla campagna di Amnesty Italia raccontando la storia di Giulio in una striscia, pubblicata sul blog della casa editrice, tradotta in inglese, stampata e affissa nelle università.

Fuori servizio

di Redazione GRS


stock-photo-42143500-gavel-on-sounding-blockDal 31 maggio tutti i giudici di pace, i magistrati onorari di tribunale e i viceprocuratori onorari decadono. È quanto prevede la legge delega in materia di riforma organica recentemente approvata dal Senato.

 

È fissata per il 31 maggio prossimo la data relativa alla scadenza del mandato per giudici di pace, giudici onorari di tribunale e per i viceprocuratori onorari. Tali magistrati, attualmente in servizio, decadranno automaticamente, né sarà possibile la nomina di nuovi magistrati onorari, in sostituzione dei precedenti, visto che, per legge, ed in assenza dell’approvazione della riforma della magistratura onoraria, le attuali figure di magistrati onorari, previste nell’ordinamento giudiziario, spariranno definitivamente. Ma il segretario generale dell’Unione nazionale dei giudici di pace, Alberto Rossi, non è d’accordo ed afferma che , visto i tempi lunghi per l’attuazione della legge delega, previsti in un anno,
“è necessario che il governo provveda immediatamente, con decreto legge, alla proroga di tutti i giudici di pace e i magistrati in servizio, almeno sino all’entrata a regime della riforma della magistratura onoraria, tenuto conto che, trattandosi di legge delega, la riforma dovrà essere attuata con decreto legislativo e non ci sono i tempi tecnici per completare l’iter legislativo entro il 31 maggio”.

Ben Tornati

di Redazione GRS


È la bella iniziativa dell’Arci che si è svolta a Firenze. Intorno ad un tavolo si sono seduti tanti ragazzi che hanno partecipato in passato ai campi della legalità nei terreni confiscati alle mafie insieme a quelli che invece sono interessati a conoscere più da vicino questa straordinaria esperienza di formazione, volontariato e cittadinanza attiva.

“Serve un’anagrafe per persone fragili”

di Redazione GRS


“Serve un’anagrafe per persone fragili”. A chiederlo le Acli. “Il tema del cittadino fragile, molto spesso anziano, – dice l’associazione – è quanto mai attuale e per certi versi è anche un’emergenza sociale che va affrontata al più presto”.