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Referendum 17 aprile – Un voto consapevole per tutti

di Redazione GRS


Oil_platform_in_JapanUna guida realizzata in alta leggibilità da parte dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), nell’ambito del progetto “Diritto ai Diritti”, consentirà alle persone con sindrome di Down – ma anche a molte altre persone senza disabilità – di esercitare consapevolmente il proprio diritto di voto, in occasione del prossimo referendum del 17 aprile.

«La maggioranza delle persone con disabilità intellettiva – dichiara Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) –non esercita il proprio diritto di voto per mancanza di informazione, consapevolezza ed educazione al voto da parte delle stesse persone con disabilità intellettiva, oltreché a causa di scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento, sui loro diritti di capacità. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle Pubbliche Istituzioni e facilitare vuol dire anche rendere più comprensibile perché e come si vota».

Proprio alla luce di quanto detto, l’AIPD, nell’àmbito di un ampio progetto (Diritto ai Diritti) del quale abbiamo già avuto occasione di occuparci, nato per promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale di persone adulte con sindrome di Down, ha predisposto la guida in internet denominata Il tuo voto conta!!!, che consente alle stesse persone con sindrome di Down – ma anche a molte altre persone senza disabilità – di esercitare consapevolmente il proprio diritto di voto, in occasione del prossimo referendum del 17 aprile, indetto per decidere l’abrogazione o meno della legge che concede di prolungare i termini per l’estrazione degli idrocarburi situati nella costa italiana, sino all’esaurimento dei rispettivi giacimenti.

Realizzato in alta leggibilità, l’utile strumento spiega l’argomento del voto, che cosa chiede il referendum, le conseguenze della vittoria dei SÌ oppure dei NO, e come si vota. Un breve questionario finale, inoltre, invita a esprimere un parere sull’effettiva accessibilità della guida.

Fonte: www.superando.it/2016/04/05/perche-tutti-possano-capire-e-votare

 

She fighter

di Redazione GRS


taekwondoÈ il primo centro di arti marziali per donne in Giordania, aperto da Lina Khalifeh, cintura nera di taekwondo che ha iniziato nel 2010 con corsi di autodifesa alle amiche nella cantina della casa dei genitori. Il passaparola ha fatto il resto e due anni dopo insegna in un centro sportivo a nord di Amman.

 

La cintura nera di taekwondo Lina Khalifeh ha iniziato a fare corsi di autodifesa alle amiche giordane nella cantina della casa dei genitori nel 2010, dopo che una di loro le aveva confidato che il padre e il fratello la picchiavano. Il passa-parola ha fatto il resto e due anni dopo Khalifeh ha aperto “She Fighter”, primo centro di arti marziali per donne in Giordania.
Nel centro sportivo a nord di Amman, le sue giovani allieve si allenano tirando pugni e seguendo le istruzioni della loro coach dai capelli corti e appena 31enne. “Il mio obiettivo è dare potere alle donne e renderle sicure di sé e capaci di difendersi”, ha spiegato l’atleta, che ha vinto una medaglia d’oro ai Campionati asiatici junior nel 2003.
“Le molestie sessuali esistono in tutto il mondo. Magari non sono così pesanti come in Giordania e in Egitto, per esempio, ma esistono. Qui, ci sono soprattutto sui mezzi pubblici e in alcuni quartieri di Amman”, ha aggiunto Khalifeh, che ad oggi ha addestrato circa 14.000 donne e ragazze tra i 4 e i 75 anni, tra cui anche profughe siriane e lavoratrici domestiche straniere grazie alla collaborazione di alcune ong.
Nel maggio 2015 è stata invitata alla Casa Bianca a Washington in quanto rappresentante di una schiera di giovani imprenditrici provenienti da tutto il mondo. “Vogliamo dare potere a leader di cambiamento sociale come la giordana Lina Khalifeh”, ha dichiarato il presidente americano Barack Obama nel suo intervento.

Le mani della città

di Redazione GRS


le-mani-della-cittaL’Aquila ospita la mostra fotografica di Claudia Pajewski per raccontare il cantiere più grande d’Europa e il lavoro di operai impegnati a ricostruire strade, case e piazze del capoluogo abruzzese. Le opere saranno visitabili fino al 19 aprile presso l’asilo occupato, in viale Duca degli Abruzzi.

I furbetti dell’evasione

di Redazione GRS


panamapapersParadisi fiscali servono regole più severe. Lo chiede la ong Oxfam dopo lo scandalo Panama Papers. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Regole più severe per impedire la sottrazione di risorse alla collettività attraverso l’evasione e il riciclaggio. E’ l’appello di Oxfam dopo lo scandalo Panama Papers sul funzionamento delle società nei paradisi fiscali. Mentre i ricchi e le grandi corporations nascondono i propri “tesori” senza pagare le tasse, almeno 400 milioni di persone non hanno accesso a servizi sanitari pubblici di base.
Sono le conseguenze, spiega Oxfam, dell’iniquità del sistema fiscale internazionale, dall’agguerrita concorrenza tra i Paesi e dall’opacità del sistema; attraverso la campagna “Sfida L’Ingiustizia” l’organizzazione chiede al Governo italiano e ai leader mondiali di adottare con urgenza misure efficaci di giustizia fiscale.

Eccessiva fiducia

di Redazione GRS


risparmiNel 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dello 0,9%. Lo rileva l’Istat ma per Federconsumatori e Adusbef si tratta di “un ottimismo fuori luogo, a nostro avviso – scrivono in una nota congiunta – basterebbe pensare a quanto si spende per mantenere figli e nipoti disoccupati, per capire in quali condizioni realmente si trovano i loro bilanci”.

 

Nel 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dello 0,9%. Nell’ultimo trimestre dell’anno ha registrato una riduzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e un aumento dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Lo rileva l’Istat nel rapporto sul ‘Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società’. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici nel 2015 e’ risultata pari all’8,3%, invariata rispetto al 2014. Nel quarto trimestre del 2015 essa e’ stata pari all’8,1%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Tenuto conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici e’ aumentato nel 2015 dello 0,8%. Nel quarto trimestre si e’ ridotto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto al quarto trimestre del 2014
“Eccessivo ottimismo”
Secondo le associazioni dei consumatori i dati sulla spesa delle famiglie e sul loro potere di acquisto svelano, ancora una volta, “tutto l’ottimismo” dell’Istat. “Un ottimismo fuori luogo, a nostro avviso – scrivono Federconsumatori e Adusbef – basterebbe pensare a quanto spendono le famiglie per mantenere figli e nipoti disoccupati, per capire in quali condizioni realmente si trovano i loro bilanci. Secondo quanto calcolato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori questi incidono sulla spesa delle famiglie per una cifra pari a circa 400-500 Euro al mese. A questo si aggiungono i dati, sempre rilevati dal nostro osservatorio, relativamente all’andamento dei consumi negli ultimi anni: dal 2012 al 2015 la diminuzione dei consumi risulta pari al 10% (con una riduzione complessiva della spesa delle famiglie di 75,5 miliardi di Euro). Dati drammatici, che dovrebbero suscitare preoccupazione nel Governo e farlo attivare concretamente per l’avvio di seri provvedimenti tesi a rimettere in moto il mercato occupazionale”.
“La nostra economia, da troppo tempo, soffre per via della crisi della domanda interna dettata dalla mancanza di lavoro. – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. – Per questo è urgente prendere il controllo su tale situazione e attivare al più presto quel Piano Straordinario per il Lavoro che invochiamo da tempo.”

Abitare Solidale

di Redazione GRS


abitare-solidaleIl progetto promosso da Auser per facilitare la coabitazione tra persone sta per sbarcare a Bologna. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Sono già 200 le co-abitazioni attivate in Toscana dal progetto Abitare Solidale di Auser, nato nel 2009 dall’idea di trasformare un problema abitativo in nuove opportunità per costruire relazioni tra le persone, soprattutto per chi necessita di una qualche forma di aiuto nella gestione della vita quotidiana. Rivolto ad anziani e non solo, il progetto mira a sostituire i tradizionali accordi di natura economica, con forme di co-abitazioni fondate sui valori e sulla pratica della solidarietà e della mutualità. La convivenza diventa la soluzione per le persone a rischio marginalità: e così i soggetti coinvolti, da fragili diventano gli attori di un riscatto personale protagonisti di un welfare attivo. Il progetto, attivo in Toscana, sta per essere avviato anche a Bologna.

Discriminati due volte

di Redazione GRS


gay_flag_Sono i migranti vittime di soprusi per il proprio orientamento sessuale in fuga dai propri paesi. Il rischio per loro è di venire scoperti dai compagni di viaggio che, molto spesso, continuano a discriminarli. L’aiuto dell’associazione Migra di Arcigay: “Diamo assistenza legale e garantiamo l’assoluto anonimato”.

 

Una realtà ancora poco conosciuta quella dei migranti lgbt, anche tra chi lavora nei servizi per l’accoglienza, ma in aumento insieme alla crescita dei flussi migratori. E che pone davanti nuove problematiche, perché spesso queste persone, una volta ottenuto lo status di rifugiato, si ritrovano sole, senza una casa e senza un lavoro. Discriminati perché stranieri e allontanati dalla loro comunità perché gay. In Germania, ad esempio, sono stati da poco progettati due centri di accoglienza, uno a Berlino e l’altro, più piccolo, a Norimberga, riservati esclusivamente a transessuali e omosessuali. Lo scopo è quello di proteggerli da violenze e abusi che spesso subiscono dagli altri stranieri. In Italia, esistono diverse realtà, come lo sportello Migra dell’Arcigay (pioniere per quanto riguarda il tema), specializzate proprio nell’aiuto degli stranieri in fuga da omofobia e transfobia. Fare una stima esatta dei numeri, per ora, è impossibile.

Accoglienza sul parquet

di Redazione GRS


aldiladeimuriIl basket italiano è sceso in campo per i migranti. Nella giornata di ieri molte squadre del campionato di A1 e A2 hanno realizzato diverse iniziative per promuovere la campagna “Al di là dei muri”, promossa dal Cir in favore dei richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tortura.

Il volto dell’altro

di Redazione GRS


canapiniÈ il viaggio fotografico e letterario di Mathias Canapini per raccontare le realtà dimenticate. Il servizio di Pietro Briganò.

 

Un viaggio partito dall’Italia per arrivare fino in Vietnam quello del fotografo e scrittore Mathias Canapini per raccontare “Il volto dell’altro” attraverso le immagini, le parole e i resoconti audio di un’umanità spesso dimenticata che vive nell’ombra. Un progetto nato nel 2015 grazie anche al contributo di numerose associazioni che ha visto Mathias documentare le situazioni più disparate: dalle mine antiuomo in Bosnia ai campi sfollati in Siria, dalle proteste di Gezi Park in Turchia al mondo delle adozioni in Kosovo, le donne giraffa in Birmania fino al reportage che racconta il dramma dei migranti in fuga da guerre e persecuzioni che si perpetrano nei Balcani.

Sbarre più umane

di Redazione GRS


prigioI detenuti stranieri in Italia sono il 32% della popolazione carceraria. E quanto è emerso dagli stati generali sull’esecuzione penale. Per loro la pena ha un “supplemento” a causa della lingua, dell’assenza di legami, del ridotto accesso alle misure alternative. Da qui la proposta di facilitare i colloqui telefonici e diminuire i trasferimenti.