Nel World Press Freedom Index 2025 l’Italia scende di tre gradini più in basso rispetto allo scorso anno, dal 46° al 49° posto: il risultato peggiore dell’Europa Occidentale, peggio di Samoa e Belize, che ci precedono. Pesano gli attacchi legali e fisici ai giornalisti che si occupano di inchieste e realizzano servizi su corruzione e criminalità organizzata.
A Napoli, alle Officine Gomitoli – nella sede di Dedalus – il 16 e 17 maggio si terrà percorso formativo rivolto a tutori, educatori e operatori sociali: fornisce strumenti e metodologie sulle principali evoluzioni socio-culturali e giuridiche per i percorsi di inclusione a minori migranti non accompagnati.
Diego Cossotto, ciclista non vedente, si propone di percorrere tremila chilometri in bicicletta per raggiungere il villaggio di Tassa Ouirgane per sostenere un progetto di ricostruzione in un’area duramente colpita dal terremoto del 2023.
Amnesty International ha presentato il suo rapporto annuale e c’è spazio anche per l’Italia. Il servizio è di Federica Bartoloni.
“Lo stato dei diritti umani nel mondo” è il titolo del Rapporto annuale che Amnesty International ha presentato a Bruxelles e che contiene l’analisi della situazione dei diritti umani in 150 stati evidenziando dettagliatamente autoritarismi, repressioni e delegittimazione delle istituzioni internazionali. Spazio anche per l’Italia, colpevole dell’invio di richiedenti asilo soccorsi in mare in territorio albanese per esaminare le loro richieste, nonché per il sostegno alla Libia nel trattenere i migranti nonostante gli accertati trattamenti disumani adottati nei loro confronti. A livello globale la denuncia di condanna inflitta alle future generazioni per i fallimenti sulla crisi climatica e sull’ inversione di rotta delle profonde disuguaglianze che caratterizzano la società mondiale.
La Corte di Appello di Roma ha accolto la tesi, sostenuta anche da ASGI, e dichiarato che né il Protocollo Italia-Albania né la legge di ratifica, anche dopo le modifiche introdotte dal Decreto-Legge 37, consentono il trattenimento di richiedenti asilo nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gjader.
Il 42% degli italiani percepisce il lavoro con connotazioni negative; 4 lavoratori su 10 ritengono di non potervi esprimere la propria personalità: disagi avvertiti con più intensità dal ceto popolare e dai 31-50 anni. Sono i dati del rapporto FragilItalia di Ipsos e Area studi Legacoop.
A fronte dei numeri Inail su infortuni e morti sul lavoro e nonostante l’impegno dell’ispettorato nazionale secondo il presidente Anmil Antonio Di Bella “il potenziamento non risulta ancora sufficiente a vigilare sule circa 5 milioni di aziende sparse su tutto il territorio nazionale e a soddisfare l’effettiva tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il Quinto Rapporto sul cicloturismo in Italia di Isnart e Legambiente conferma un trend in crescita. Il servizio è di Elena Fiorani.
Nel 2024 iI cicloturismo ha generato 89 milioni di presenze e un impatto economico stimato in quasi 10 miliardi di euro e si conferma come una delle principali tendenze della “nuova domanda” di turismo in Italia, rappresentando più del 10% del totale dei turisti, di cui circa la metà tra i 30 e i 44 anni d’età. Il rapporto mette a fuoco le enormi potenzialità di questo settore anche se la crescita appare più frutto della capacità imprenditoriale privata che di una vera e propria policy di sistema. Secondo i promotori della ricerca una politica di valorizzazione del cicloturismo coordinata a livello nazionale consentirebbe di ottenere risultati ancora più sorprendenti.
Da domenica a ottobre la kermesse culturale “Inclusivo di natura”, festival che promuove 27 eventi distribuiti su altrettanti comuni dislocati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria: l’intento è quello di rilanciare i territori colpiti dai terremoti del 2016-2017.
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