In Italia le città sono sempre più in affanno nel raggiungere performance ambientali sostenibili: lo dicono i dati del report “Ecosistema Urbano” di Legambiente. Trento, Mantova e Bergamo le più virtuose, mentre il sud è in ritardo, con Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria in fondo alla classifica.
La trentaduesima edizione del Rapporto, realizzato collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, offre una classifica e una visione dettagliata circa l’evoluzione (troppo lenta) delle performance ambientali delle città italiane.
Lo studio, svolto sui 106 capoluoghi tenendo conto di 19 indicatori distribuiti in 6 aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia), restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro tra tante croniche difficoltà e qualche miglioramento.
Leggi qui tutti i dati – https://cigno.link/ecosistema-urbano-2025
Il futuro della cura – Ieri a Roma si è svolto anche l’incontro pubblico “L’assistenza agli anziani: un investimento per il futuro dell’Italia” organizzato dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Ascoltiamo il coordinatore Cristiano Gori.
La Riforma del welfare per gli anziani non autosufficienti è una priorità assoluta, troppo spesso trascurata nel dibattito pubblico. Si tratta di un tema cruciale per il presente e il futuro del Paese, che richiede strumenti adeguati e politiche lungimiranti.
“Il tempo, come dimostrano i dati statistici, è un fattore cruciale. Il rischio è mettere mano al settore troppo tardi, cioè quando, a causa del rapido invecchiamento della popolazione, azioni incisive saranno impossibili”, ha spiegato Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. “Quattro sono gli obiettivi concreti da cui partire per attuare la Riforma: semplificare il labirinto burocratico da affrontare per ricevere i sostegni; aumentare l’aiuto economico per chi offre contratti regolari ai badanti; incrementare la disponibilità di personale specializzato per assistere gli anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali; infine introdurre fondamentali servizi domiciliari per chi non è autosufficiente, oggi totalmente assenti”.
In Italia, poco meno di un quarto della popolazione (24,3%) ha più di 65 anni: circa 14 milioni di persone. Di queste, 4 milioni non sono autosufficienti e necessitano di assistenza continuativa nella vita quotidiana. È la fascia di popolazione che cresce più rapidamente nel Paese: fra dieci anni, si stima che saranno circa 6 milioni. “Per questo – dichiara Eleonora Vanni, coordinatrice del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza – prendersi cura non può essere lasciato solo alle famiglie e ai professionisti, ma è un dovere sociale ed etico che chiama in causa la politica e la società tutta nelle sue diverse articolazioni. Con queste prospettive di invecchiamento occorre pensare oggi ad un welfare del futuro in grado di farvi fronte senza sacrificare i diritti e la qualità della vita degli anziani e dei familiari nonché dei professionisti che, peraltro, già oggi non rispondono numericamente ai fabbisogni attuali”.
Compie 70 anni l’ente Non profit attivo nella tutela del patrimonio culturale e ambientale del Paese. Fino al 29 ottobre, nell’ex Cartiera Latina all’interno del Parco dell’Appia Antica, una mostra per celebrarlo. 70 anni di tutela del patrimonio, dicono, ma anche di educazione alla coscienza collettiva.
Prosegue l’iniziativa delle Fiamme Oro Rugby che offre sostegno a bambini provenienti da contesti difficili e promuove l’inclusione e lo sviluppo personale attraverso lo sport, trasformando il rugby in uno strumento educativo. Il progetto intreccia sport, educazione e supporto psicologico.
L’iniziativa, volta a offrire sostegno concreto a bambini provenienti da contesti difficili, promuove l’inclusione e lo sviluppo personale attraverso lo sport, trasformando il rugby in un vero e proprio veicolo educativo. Dietro il progetto c’è un lavoro multidisciplinare: Massimiliano Bizzozero, responsabile dell’Under 12 e delle attività sociali delle Fiamme Oro Rugby, laureato in Scienze Motorie con Master in Psicomotricità e minoranze sensoriali, insieme alla Dottoressa Katia Pacelli, psicologo dell’età evolutiva e dello sport per il settore juniores e direttore dell’Associazione Salvamamme, rappresentano le figure chiave nella promozione e sviluppo dell’iniziativa. “Ovalmente non si limita a introdurre i bambini al rugby – spiegano Bizzozero e Pacelli – ma mira a sviluppare competenze emotive, sociali e relazionali, favorendo inclusione, autostima e crescita personale”. Il progetto, dunque, va ben oltre il campo da gioco, intrecciando sport, educazione e supporto psicologico, con l’obiettivo di offrire opportunità concrete ai giovani in difficoltà. Grazie all’impegno costante dei promotori e dei volontari, “Ovalmente” continua a crescere, consolidandosi come modello di intervento sociale replicabile, dove lo sport diventa strumento di coesione e cambiamento.
Si è concluso il congresso di Arci Servizio Civile con un mandato chiaro per i nuovi organi: far sì che il Servizio Civile Universale sia finanziato con risorse adeguate e stabili. Ascoltiamo il presidente Rosario Lerro.
Oggi al Parlamento europeo si tiene un dibattito sul tema delle intimidazioni criminali contro i giornalisti, dopo l’attentato a Sigfrido Ranucci. L’iniziativa avviene nel giorno della cerimonia del premio Daphne Caruana Galizia che il Parlamento Ue dedica ai lavori d’inchiesta, in memoria della reporter maltese uccisa nel 2018.
È partita la Carovana promossa da Sbilanciamoci e Rete Italiana Pace e Disarmo, con oltre 50 tappe in tutta Italia per costruire un futuro fatto di pace, diritti, lavoro e giustizia sociale. L’iniziativa attraverserà scuole, università, fabbriche, carceri, ospedali in tutto il Paese.
CSVNet e ForumSaD hanno firmato un protocollo per promuovere il volontariato e la solidarietà internazionale. Verranno sviluppate iniziative comuni di formazione, sensibilizzazione e progettazione con particolare attenzione ai giovani e al mondo della scuola.
800 anni nasceva il Cantico delle creature, tra le preghiere più alte della spiritualità cristiana, oggi spettacolo inclusivo. Il servizio di Patrizia Cupo.
Cosa spinse San Francesco a scrivere il Cantico delle Creature? Da questa domanda nasce “Dolce Sentire”, lo spettacolo che venerdì 24 ottobre andrà in scena al Teatro Lyrick di Assisi, interpretato dai ragazzi con disabilità dell’Istituto Serafico, realtà sanitaria d’eccellenza del Centro Italia per la cura e la riabilitazione di bambini e giovani adulti con disabilità grave e gravissima. Trentaquattro ragazzi con disabilità – affiancati sul palco da attori, performer e dagli operatori del Serafico – portano in scena il racconto sotto la direzione artistica di Fabrizio Benincampi e Francesco Bellanti.
Il 44% delle atlete denuncia violenze psicologiche e comportamenti inappropriati. Per la ricerca “Sport Inclusion Modern Output è stato interpellato un campione di 506 atlete in attività e 370 ex atlete. La violenza risulta perpetrata per l’81% da persone dello staff tecnico, per il 15% dello staff dirigenziale.
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