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Suicidi in carcere, non c’entra solo l’affollamento degli istituti: il Garante nazionale lancia l’allarme

di Redazione GRS


Segnale allarmante

Secondo il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà “Il fenomeno dei suicidi in carcere non può essere semplificato con le condizioni materiali degli Istituti o con il loro affollamento”. A pesare – spiega dopo il caso della donna che si è tolta la vita a Torino – è spesso la mancanza di prospettive, di riferimenti di sostegno, di possibilità di superamento dello stigma sociale.

Parte la X edizione di Ecoforum: a Roma la conferenza nazionale sull’economia circolare

di Redazione GRS


Verso il futuro

A Roma la decima edizione di Eco-Forum, la conferenza nazionale sull’economia circolare promossa da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Oggi e domani la X edizione di Ecoforum, la conferenza nazionale sull’economia circolare. Si parlerà di innovazione, riconversione e inclusione, di sistemi, impianti, mercato, green procurement ed obiettivi europei. E poi la presentazione del sondaggio Ipsos Gli Italiani e l’economia circolare” e dello studio sulla qualità della raccolta differenziata.
Il 6 luglio la XXX edizione di Comuni Ricicloni, la premiazione dei Comuni Rifiuti Free.

Francia, non cambia il divieto per le calciatrici con il velo: per il Consiglio di stato non è discriminazione

di Redazione GRS


Senza veli

In Francia il Consiglio di stato ha definito non discriminatoria la norma che vieta di scendere in campo indossando “simboli o vestiti che manifestino palesemente un’opinione politica, filosofica, religiosa o sindacale”. Quindi le calciatrici che indossano il velo continueranno a non poter disputare partite di calcio ufficiali.

La Federazione internazionale delle associazioni calcistiche (Fifa), che per molti versi non può essere considerata incline al rispetto e alla promozione dei diritti umani, già nel 2014 aveva annullato il divieto di disputare le partite indossando il velo.

Alla faccia della retorica sulla necessità di rendere lo sport femminile più inclusivo: le calciatrici musulmane continueranno a subire un trattamento diverso dalle altre colleghe e dunque discriminatorio.

Founé Diawara, co-presidente del collettivo Hijabeuses che aveva promosso l’azione giudiziaria presso il Consiglio di stato, ha così commentato la sentenza del Consiglio di stato:

“Poteva essere l’occasione per porre rimedio a una norma sbagliata ed è stata un’occasione persa. La nostra non è una battaglia politica o religiosa, noi chiediamo che sia rispettato il nostro diritto di partecipare alle manifestazioni sportive. Molte donne, ogni fine-settimana, sono escluse dai campi di calcio solo perché indossano il velo”.

La sentenza del Consiglio di stato incoraggerà un gruppo di senatori che vuole fare del contenuto dell’articolo 1 del calcio una legge nazionale da applicare a tutti gli sport.

Il diritto internazionale dice chiaramente che la neutralità o il laicismo di uno stato non sono ragioni legittime per imporre limitazioni ai diritti alla libertà di espressione e di religione, quali ad esempio divieti generali riguardo a simboli culturali e religiosi. Ogni limitazione del genere dev’essere giustificata dai fatti, non da presunzioni e pregiudizi.

Chiude Citizens’ Radio: Hong Kong perde una delle radio più critiche contro il governo cinese

di Redazione GRS


Libertà di espressione cercasi

A Hong Kong chiude una delle radio più critiche contro il governo cinese. Il servizio di Fabio Piccolino.

Dopo quasi vent’anni di attività ad Hong Kong, Citizens’ Radio interrompe le trasmissioni. Nel corso del tempo l’emittente, molto seguita, si era distinta per una linea editoriale piuttosto critica verso il governo cinese e con posizioni a favore dell’indipendenza dal regime di Pechino. Dal 2019 tuttavia la situazione politica sempre più ostile e le ripetute minacce ricevute hanno portato alla scelta della chiusura. Secondo Reporter Senza Frontiere, si tratta di una perdita insostituibile per la diversità dei media.

Dl lavoro, Acli al Governo: 800mila persone senza più sostegno economico

di Redazione GRS


Ancora più esclusi

Il nuovo Assegno che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza più che di “inclusione” dovrebbe essere chiamato di “esclusione” visto che, di fatto, resterebbero senza alcun sostegno economico ben 800 mila persone che versano in condizioni di povertà e fragilità. A dirlo sono le Acli che contestano la decisione del Governo.