Musica senza confini
Il brano “Severodonetsk” di Manuel Agnelli ha vinto il Premio Amnesty International “Voci per la libertà”. La canzone è dedicata al conflitto in Ucraina attraverso un punto di vista emotivo e personale.
Il brano “Severodonetsk” di Manuel Agnelli ha vinto il Premio Amnesty International “Voci per la libertà”. La canzone è dedicata al conflitto in Ucraina attraverso un punto di vista emotivo e personale.
Da spazio inutilizzato a luogo dove bambini, ragazzi e ragazze possono praticare lo sport insieme. E’ la zona 167, nella periferia di Lecce, dove un terreno è stato riqualificato grazie al progetto sostenuto dalla Fondazione Con il Sud che ha dato vita ad una scuola calcio multiculturale.
Il progetto, realizzato da una rete di associazioni, scuole e istituzioni locali, ha l’obiettivo di sviluppare un modello di sport ‘solidale urbano’, dando la possibilità agli abitanti della zona di partecipare a un programma variegato di corsi sportivi per tutti.
Il campetto, inaugurato alla presenza dell’ex calciatore del Lecce e della nazionale argentina Beto Barbas, diventa così un importante punto di aggregazione di un quartiere popolare. Sono 120 le ragazze e i ragazzi coinvolti, con diverso background migratorio, che hanno la possibilità di giocare insieme, divertirsi e imparare i valori più importanti dello sport, come la capacità di fare squadra e il rispetto delle regole e degli avversari. Una scuola calcio multiculturale, che diventa una palestra di vita e di educazione ai valori positivi dello sport, dell’amicizia e della condivisione.
Alle Officine Gomitoli di Napoli un seminario per fare il punto sui 10 anni di progetto per i minori stranieri non accompagnati. Ascoltiamo Glauco Iermano di cooperativa sociale Dedalus.
Nel 2022 gli accessi al Pronto Soccorso per patologie direttamente droga-correlate sono stati 8.152: +31% rispetto al 2021. Sono alcuni dati della Relazione al Parlamento sulle droghe: oltre 16mila le persone prese in carico dal privato sociale.
L’Unicef ha diffuso i dati dei bambini a rischio per le ondate di calore: 559 milioni di bambini sono esposti ad alta frequenza. Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.
A Gubbio la cooperativa È nostra insieme al Comune ha presentato la seconda pala eolica finanziata dal basso dai soci. Sarà la prima pala eolica collettiva più grande in Italia, fornirà energia rinnovabile etica e sostenibile a circa 900 tra famiglie e imprese.
A Parma un polo culturale per fare rete, esperienza e conoscenza. È uno spazio di incontro dove si possono fare due chiacchiere prendendo un caffè, oppure partecipare alle iniziative. Mental Pot è un progetto della Cooperativa Sociale Cabiria
Si è conclusa la “Uefa Unity Euro Cup 2023”, manifestazione calcistica promossa da Uefa e Unhcr che ha visto fronteggiarsi a Francoforte 16 nazionali composte da calciatori rifugiati. Quella italiana, composta per la grande maggioranza da titolari di protezione internazionale, si è classificata quarta.
Nella squadra azzurra 10 giocatori su 13 sono titolare di protezione internazionale. La maggioranza dei calciatori provengono da vari progetti di accoglienza presenti in Toscana, gestiti anche dalla Fondazione Caritas di Firenze.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie all’impegno profuso dagli operatori e dai coordinatori delle strutture di accoglienza Sai della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, che ha contribuito a mettere insieme un team corrispondente ai requisiti richiesti per prendere parte all’evento. Molti dei calciatori provenivano da strutture toscane.
“Abbiamo portato in squadra – ricorda Marzio Mori, responsabile dell’area richiedenti asilo della Fondazione Solidarietà Caritas – ragazzi provenienti dal Gambia, dalla Siria, dall’Afghanistan, dal Mali, dalla Colombia, dal Ghana e dalla Somalia. Hanno vissuto un’esperienza di inclusione e gioia unica. Un’occasione di riscatto che solo i valori dello sport possono trasmettere”.
Così la Figc, da tempo impegnata tramite il Settore Giovanile e Scolastico con il progetto di integrazione “Rete Refugee Teams” che coinvolge circa 1800 rifugiati su tutto il territorio italiano (in autunno le fasi interregionali e la finale del Torneo), ha potuto schierare una formazione altamente competitiva.
La nazionale italiana dei rifugiati si è piazzata al quarto posto nel torneo, sconfitta di misura in semifinale (2-1) dalla Finlandia, poi vincitrice del titolo. Nel girone della competizione a 16 squadre, invece, gli azzurri avevano superato Austria e Armenia, oltre a pareggiare con l’Ucraina.
La Figc era presente al seguito della squadra con Roberto Basso, il coach Gianluca Salvatori e Cristina Blasetti, che hanno accompagnato i ragazzi curando in modo attento sia la parte umana che tecnica. Inoltre, tramite il Settore giovanile scolastico, la Federazione ha provveduto al supporto logistico per la preparazione e la partecipazione all’evento, anche mettendo a disposizione i propri collaboratori tecnici a supporto della crescita e competitività della squadra.
“Questo torneo – conclude Mori della Fondazione Caritas di Firenze, anche lui accompagnatore della squadra in questa tre giorni tedesca – è l’esempio più evidente di come lo sport resto uno dei principali volani a disposizione per accorciare le distanze. È giusto ringraziare la Uefa, che ha investito tanto in questo evento: senza il loro impegno questa tre giorni non sarebbe stata indimenticabile per i calciatori come invece è stata. È un grande ringraziamento a Marco Tardelli, che è stato al fianco dei ragazzi per tutte le partite e anche fuori dal campo, nei momenti in cui eravamo in gruppo”.
Istituito il Garante delle persone con disabilità. Ascoltiamo il presidente nazionale di Fish onlus Vincenzo Falabella.
Nel 2022 i servizi di vaccinazione globali hanno raggiunto 4 milioni di bambini in più rispetto all’anno precedente, grazie all’intensificazione degli sforzi per recuperare l’arretramento dovuto al Covid 19. Tuttavia il gap non è ancora del tutto colmato.