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“La prima donna che”: i brevi video della Rai saranno proiettati nelle arene estive romane

di Redazione GRS


La prima donna che

Nelle arene estive di Piazza Vittorio e Monteverde a Roma, verranno proiettate, prima dei film in programmazione, i brevi video, realizzati dalla Rai, dedicati alle donne straordinarie che con il loro coraggio e la loro determinazione sono riuscite a vivere una ‘prima volta’ in Italia o nel mondo. Ascoltiamone un estratto.

La rigenerazione sociale del centro “Ciro Colonna” di Ponticelli (Napoli): oggi l’aperitivo del progetto SCINN

di Redazione GRS


Rigenerazione sociale

Oggi pomeriggio, nel quartiere Ponticelli di Napoli, l’aperitivo organizzato dal progetto SCINN per sostenere la riqualificazione degli spazi del centro polifunzionale “Ciro Colonna” e proseguire il percorso che ha reso possibile corsi sportivi gratuiti, laboratori educativi nelle scuole e percorsi di formazione.

Stop alle gare per le cicliste trans che hanno effettuato la transizione dopo la pubertà: le nuove regole dell’Uci

di Redazione GRS


Ruote dispari

Le nuove regole dell’Unione ciclistica internazionale vietano la partecipazione agli eventi femminili dei calendari internazionali in tutte le categorie e discipline alle atlete trans, perché le attuali conoscenze scientifiche non permettono di escludere eventuali vantaggi biomeccanici per le cicliste.

Nel mondo delle due ruote, dal 17 luglio, alle cicliste che hanno effettuato la transizione dopo la pubertà (maschile) è vietato partecipare agli eventi femminili inserite nei calendari internazionale dell’Unione ciclistica internazionale (Uci) in tutte le categorie e in tutte le discipline.
Per le manifestazioni internazionali master, la categoria maschile viene rinominata “Men/Open” e qualsiasi atleta che non soddisfi le condizioni per la partecipazione alle gare femminili viene ammesso senza restrizioni.

Il comitato direttivo dell’Uci, seguendo quando già decretato dalla federazione inglese, fa sapere di aver preso atto dello stato delle conoscenze scientifiche, come la non conferma che almeno due anni di terapia ormonale di affermazione del genere con una concentrazione target di testosterone plasmatico di 2,5 nmol/litro siano sufficienti per eliminare completamente i benefici del testosterone durante pubertà maschile.
Inoltre, sempre secondo l’Uci, “allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è anche impossibile escludere la possibilità che fattori biomeccanici come la forma e la disposizione delle ossa degli arti possano costituire un vantaggio duraturo per le cicliste che hanno fatto la transizione di genere”.
Per questo la Federazione ciclistica mondiale lascia speranze per il futuro: “Le nuove regole potrebbero cambiare in futuro con l’evolversi delle conoscenze scientifiche”.

“Come sport agonistico, attività per il tempo libero o mezzo di trasporto, il nostro è un mondo aperto a tutti, comprese le persone in transizione di genere che incoraggiamo, come tutti gli altri, a prenderne parte” dichiara il presidente dell’Uci e neoeletto presidente del Comitato olimpico francese, David Lappartient. “L’Uci rispetta e sostiene pienamente il diritto degli individui di scegliere il sesso che corrisponde alla loro identità di genere, qualunque sia il sesso loro assegnato alla nascita” aggiunge.

Ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 saranno i singoli sport a decidere i criteri di partecipazione delle atlete transgender agli eventi femminili. E’ quanto ha deciso il Comitato Paralimpico Internazionale. L’italiana Valentina Petrillo è diventata la prima atleta apertamente transgender a vincere una medaglia a un evento mondiale di atletica paralimpica la scorsa settimana nei 400 metri T12 femminili e si è anche qualificata per la finale dei 200 metri T12.
Petrillo, 49 anni, è nata con una disabilità visiva ed è idonea per la competizione World Para Athletics in base alla regola che consente alle donne transgender di competere purché siano legalmente riconosciute come donne.

Ma la maggior parte dei principali organi di governo dello sport ora ha linee guida specifiche per quanto riguarda i limiti di testosterone o, come avviene nell’atletica internazionale, nel nuoto e nel ciclismo, hanno scelto di bandire completamente le donne transgender se hanno superato la pubertà maschile. “Dal punto di vista del Comitato Paralimpico Internazionale abbiamo permesso agli sport individuali di stabilire le proprie regole in termini di transgender”, dichiara alla Bbc il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parsons.
“Quindi queste regole possono essere diverse da sport a sport. Alcuni stanno arrivando con posizioni diverse, quindi non sono sorpreso dalle ripercussioni” prosegue.
E spiega: “Abbiamo sempre saputo che non era una questione di se, è una questione di quando. Tuttavia, stiamo monitorando ciò che sta accadendo nel mondo dello sport in generale. La scienza deve essere il principio guida”. Per Parsons “la popolazione che sta facendo o ha fatto il cambio di genere sta crescendo. Dobbiamo assicurarci di offrire loro opportunità sportive, ma anche proteggere le atlete”.

Arci critica il Memorandum Ue-Tunisia: “Accordo con governo autoritario, trasforma diritti in privilegi”

di Redazione GRS


Futuro grigio

Arci nazionale critica la firma del Memorandum d’intesa tra Unione Europea e Tunisia sul tema dei flussi migratori. Secondo il responsabile immigrazione Filippo Miraglia si tratta di “un accordo con un governo autoritario, per impedire a persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa e che trasforma i diritti in privilegi”.

Arriva a Venezia il progetto Green School: favorire pratiche di sostenibilità ambientale nelle scuole

di Redazione GRS


Green School

A Venezia il programma per favorire pratiche di sostenibilità ambientale nelle scuole. Il servizio di Elena Fiorani.

Favorire la riduzione dell’impronta carbonica della scuola coinvolgendo alunni, docenti, personale non docente e genitori: è uno degli obiettivi del progetto Green School, attivo dal 2009 in diverse regioni d’Italia. Il percorso formativo arriva ora a Venezia, grazie alla partecipazione del Csv e di alcune realtà del territorio.

Alla base dell’iniziativa l’idea che la scuola possa essere il luogo ideale per stimolare il cambiamento, nelle idee e nelle azioni concrete, che possa contribuire a costruire una società più sostenibile e a formare cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente e del bene comune.

Malattie rare, dagli Usa un passo in avanti nella cura dell’Atassia di Friedreich

di Redazione GRS


Passi in avanti

Una nuova cura, approvata dall’Ente Americano per il Farmaco, ha dimostrato di poter attenuare i sintomi dell’Atassia di Friedreich, una rara malattia genetica neurodegenerativa. L’Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche chiede che si acceleri per la somministrazione anche in Italia, garantendo l’accesso al farmaco in maniera equa per tutti i pazienti.

Genova, in mostra gli scatti di adolescenti migranti e rifugiati ospiti del Centro Hermes

di Redazione GRS


Con il loro sguardo

Fino al 31 luglio al Chiostro di Genova la mostra, promossa da Terre des Hommes, che raccoglie le foto scattate dagli adolescenti migranti e rifugiati non accompagnati ospiti del Centro di prima accoglienza Hermes, durante alcune uscite alla scoperta del parco di Villa Pallavicini. L’obiettivo è quello di promuovere benessere e libertà di espressione dei ragazzi e delle ragazze.

Lo studio che analizza il divario di genere nel calcio: esiste l’influenza del sesso sulle valutazioni tecniche

di Redazione GRS


Strabismo di genere

Il modo in cui si guarda il calcio femminile è falsato dagli stereotipi. Lo conferma uno studio dell’Università di Zurigo, che ha mostrato a oltre 600 persone i video dei migliori gol di uomini e donne del 2019, confermando che le valutazioni tecniche sono influenzate dal sesso dei giocatori.

Insieme a colleghi americani e norvegesi, Carlos Gómez González dell’Università di Zurigo ha cercato di quantificare i pregiudizi legati al genere nel calcio. Gli scienziati hanno reclutato 613 partecipanti – 337 uomini e 276 donne con un’età media di 34 anni – che hanno suddiviso in due gruppi, si legge nel lavoro, pubblicato sulla rivista «Sport Management Review».

A questo campione di popolazione sono stati fatti vedere dieci video di calcio maschile e femminile di livello mondiale, di 5-14 secondi di durata. Si trattava dei gol del 2019 più visti in televisione o sui social media. A uno dei due gruppi i filmati sono stati come detto mostrati sfocati.
I risultati indicano che per quanto riguarda i video normali la valutazione della performance sportiva degli uomini è stata superiore a quella delle donne: 4.0 contro 3.8, su una scala fino al 5. Per i filmati non messi a fuoco invece, non sono state riscontrate differenze (entrambi 3.5).

Stando agli autori, tale nota globalmente inferiore è dovuta alla qualità più bassa del video. Lo studio mostra anche che gli uomini danno una valutazione meno alta quando sanno di star guardando una partita di calcio femminile. Secondo i ricercatori, i risultati confermano che nelle attività a predominanza maschile gli stereotipi influenzano in maniera negativa la percezione del gesto tecnico. E ciò indipendentemente dalla performance atletica.
Tutto questo, concludono gli esperti, ha conseguenze per il calcio femminile. Esso ne risente infatti in termini di copertura mediatica, investimenti e potenziale economico.