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Athletic Brighela, revocata la multa per lo striscione sui migranti morti in mare: “Ha vinto l’umanità”

di Redazione GRS


1 a 0 per la solidarietà

Revocata la multa da 500 euro all’Athletic Brighela, la squadra di calcio bergamasca che aveva esposto in campo lo striscione di solidarietà verso i migranti morti in mare. Il giudice sportivo ha accolto il ricorso della società, che ha commentato: “Ha vinto l’umanità”.

E’ stata tolta la multa all’Athletic Brighela, la squadra di calcio dilettantistica bergamasca che aveva esposto in campo lo striscione di solidarietà sui migranti morti in mare. Il giudice sportivo ha accolto il ricorso della società contro la sanzione da 500 euro in merito all’ormai celebre striscione “Cimitero Mediterraneo: Basta morti in mare”. La Corte, come spiega la stessa società, ha accolto l’annullamento della sanzione e la richiesta di riduzione della squalifica al capitano Pietro Rota. Accoglimento quasi totale salvo per la sanzione di 50 euro, che è stata mantenuta e per la conferma dell’inibizione del Mister Luigi Cattaneo fino al 24 marzo. “Abbiamo quindi vinto, non del tutto, ma è un successo che vogliamo celebrare con tutte e tutti voi, ringraziando i/le compagni/e avvocati/e Pierluigi Vossi e Chiara Lupattelli che ci hanno assistito pro-bono nella predisposizione e nel deposito del ricorso” spiega la società.

“Abbiamo vinto per davvero. Abbiamo rilanciato la sfida e in tantissime/i state già sostenendo il crowdfunding a sostegno di ResQ – People saving people e Mediterranea Saving Humans. Ora aspettiamo, nei prossimi 10 giorni, il deposito delle motivazioni della Corte ma, di certo, ha vinto la Ragione. Hanno vinto l’Umanità e la Solidarietà. Ora continuiamo così. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Lotteremo contro l’indifferenza, faremo emergere le contraddizioni laddove riterremo fondamentale interrogarci come cittadine e cittadini”.

Mandato di arresto internazionale contro Vladimir Putin, Acli: “Rafforzare l’impegno contro tutte le guerre”

di Redazione GRS


Rafforzare l’impegno contro tutte le guerre

E’ l’auspicio di Acli dopo la decisione della Corte penale internazionale di diramare un ordine di cattura per Vladimir Putin. Il servizio di Fabio Piccolino.

Non ci può essere pace senza giustizia, e l’opera della giustizia è un cantiere sempre aperto. Lo dicono le Acli, commentando la decisione della Corte penale internazionale di diramare un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Questa iniziativa – spiegano – rappresenta una chiara sanzione per la guerra di aggressione condotta contro l’Ucraina e dei crimini contro l’umanità perpetrati. Questo atto giudiziario è uno sprone a rafforzare l’impegno contro tutte le guerre per la costruzione della pace nella giustizia, perché la guerra è il moltiplicatore delle violenze e dei crimini più infami.

Milano, Arcigay in piazza contro lo stop al registro dei figli di coppie omogenitoriali: “È un problema culturale”

di Redazione GRS


Giù le mani dai nostri figli

Sabato scorso a Milano, in piazza della Scala, in centinaia alla manifestazione promossa da I Sentinelli, associazione Famiglie Arcobaleno e Arcigay contro lo stop imposto al Comune alle trascrizioni dei figli di coppie dello stesso sesso. “Non è un problema burocratico, è un problema culturale. E una cultura che nega diritti va demolita” ha dichiarato il segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni.