Otto marzo, servono azioni concrete per le pari opportunità e contro la violenza di genere. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.
Per la Giornata internazionale della donna il terzo settore e la cooperazione sociale si mobilitano. Oggi la Fish onlus promuove il digital talk sulla dimensione digitale della violenza di genere. Legacoop annuncia un bando sulla certificazione della parità di genere e una mappa dei servizi per contrastare la violenza e la discriminazione in cui sono impegnate decine di cooperative sociali in tutto il Paese. Anche Auser in campo nei territori con un cartello vasto di iniziative con incontri nelle scuole, mostre, presentazioni di libri e dibattiti.
Il 2022 è stato segnato dalla guerra in Europa, ma anche da una serie di metodi, sia nuovi che consolidati, per mettere a tacere il giornalismo indipendente. Lo dice il report annuale sulla sicurezza degli operatori dei media diffuso dal Consiglio d’Europa. I reporter detenuti sono 127, principalmente in Turchia, Bielorussia, Russia e Azerbaigian.
Tre italiani su 4 giudicano negativamente l’operato del Governo sulla gestione dell’immigrazione. Il servizio è di Fabio Piccolino.
La tragedia dei migranti di Cutro ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana come emerge da un sondaggio Swg. La tesi più diffusa tra i cittadini (39%) è che sia considerato relativamente semplice essere accolti in Italia e questo porterebbe molti migranti a intraprendere viaggi rischiosi.
Il 30%, addossa la responsabilità alle autorità che non si sarebbero impegnate sufficientemente per evitare il dramma. In generale, 3 italiani su 4 giudicano negativamente l’operato del Governo sulla gestione dell’immigrazione e la valutazione risulta ancora peggiore se parliamo dell’Unione Europea.
A Portomaggiore in provincia di Ferrara accordo per combattere il caporalato tra sindacati, associazioni di categoria e cooperativa sociale Cidas: un osservatorio per segnalare i casi alle autorità e creare percorsi sicuri di accesso alle aziende.
Una call per l’assegnazione di residenze artistiche a Potenza. Nell’ambito del programma triennale di residenza ministeriale di Gommalacca Teatro, dal 1° al 31 marzo è aperto il bando per tre progetti di ricerca artistica della durata di 15 giorni.
Le donne praticano sport più degli uomini ma nessuno lo racconta. Una ricerca Unesco dimostra che, al di fuori di eventi globali come le Olimpiadi, la copertura arriva anche a minimi del 4%, nonostante il 40% dei partecipanti alle competizioni siano donne.
Si potrebbe definire come la contraddizione tra sport praticato e sport “percepito” quella messa in evidenza dalla ricerca dello IACS (International Association for Communication and Sport). La contraddizione consiste nel fatto che nonostante il mondo del fitness e di moltissime discipline abbiano visto crescere costantemente la partecipazione delle donne, la copertura mediatica dello sport femminile è invece in calo e, negli ultimi anni, si è attestata intorno al 5%.
Le sportive praticanti
Una ricerca dell’UNESCO in materia dimostra che, al di fuori dei periodi in cui vengono trasmessi eventi sportivi di risonanza globale come le Olimpiadi, lo sport femminile riceve una copertura mediatica che arriva anche a minimi del 4%, nonostante il 40% dei partecipanti alle competizioni siano donne. Per rimarcare questo scarto, celebrare le donne di tutto il mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla visibilità dello sport femminile Technogym ha dato vita alla campagna “The missing out”. Dal mondo del fitness e della pratica sportiva emerge, infatti, come la presenza delle atlete sia sempre più marcata. Secondo i datid dell’IHRSA (Associazione Internazionale degli operatori di fitness) relativi al 2020, ad esempio, il numero di donne che frequentano i fitness club ha ormai superato gli uomini, con una percentuale che corrisponde al 50,5% a livello globale e con picchi del 55% in paesi come l’Inghilterra. Dal 2010 il tasso di adesione femminile in palestra è aumentato del 32,2%, mentre quello maschile è cresciuto ad un ritmo più lento, ovvero del 23,2%.
Nell’ambito della campagna “The missing out”, l’8 marzo le vetrine di Technogym Milano in via Durini, 1 svelano completamente alcune immagini che nelle giornate precedenti erano visibili solo per una porzione del 5%, che quindi ne svelava solo un dettaglio. Le immagini complete mostrano alcune campionesse sportive che hanno lasciato il segno e che Technogym ha l’onore di accompagnare durante la loro preparazione sportiva. Tra queste, la sciatrice alpina Federica Brignone, vincitrice di tre medaglie olimpiche e tre iridate, che si allena con Technogym Skillrun; la tre volte campionessa mondiale di ciclismo su strada Martina Fidanza, che si allena con Technogym Ride; la pluricampionessa olimpica Bebe Vio che utilizza Technogym Bench per la sua preprazione atletica e la velista Caterina Banti, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo, che usa Technogym Skillbike.
È la richiesta di Alleanza contro la povertà sul nuovo provvedimento contro l’indigenza che sostituirà il Reddito di Cittadinanza. “E’ necessario – spiegano – non distogliere risorse dalla lotta alla povertà per rispondere, con le necessarie politiche di inclusione sociale, alla crescente popolazione in difficoltà economica”.
Anche il Lazio avrà un presidio a sostegno dei malati Sla e delle loro famiglie. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Nasce Aisla Lazio, la forza del coraggio. Un impegno che mette al centro le persone. Una conquista per portare avanti la battaglia per la dignità di Vita e per i diritti delle famiglie SLA, affinché nessuno venga lasciato indietro. Aisla Lazio si pone come interlocutore nei confronti dei decisori politici e riferimento per le oltre 600 famiglie che abitano la regione.
Accanto all’associazione il Centro Clinico NeMO Roma presso il Policlinico Gemelli, specializzato nella cura delle malattie neuromuscolari. Per Aisla solo tutti insieme è possibile affrontare la malattia, senza mai abbassare lo sguardo, per tracciare la rotta del “domani”.
Ogni anno 12 milioni di bambine e adolescenti rischiano di subire un matrimonio forzato e precoce. Un problema globale che riguarda anche l’Italia. Ai nostri microfoni Paola Maceroni di ActionAid
“Siamo contrari a una idea di autonomia che disegna un Paese frammentato e sempre più disuguale”: lo dice Auser rispetto al disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato nei giorni scorsi dalla Conferenza delle Regioni.
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