Emancipazione su due ruote. L’Unione Ciclistica Internazionale ha annunciato che Safiya Alsayegh sarà la prima ciclista professionista degli Emirati Arabi Uniti a partecipare ai Campionati del mondo di ciclismo su strada, in programma a Wollongong, in Australia, dal 18 settembre.
Questa è una pietra miliare non solo per l’UAE Team ADQ e per la carriera ciclistica di Safiya, ma per l’intera Nazione degli Emirati Arabi Uniti che per la prima volta nella storia sarà presenti ad un Campionato del Mondo, l’evento più importante della stagione ciclistica.
Safiya Alsayegh, 20 anni, è la prima ciclista professionista degli Emirati Arabi Uniti, è entrata a far parte quest’anno dell’UAE Team ADQ, la prima squadra World Tour femminile degli Emirati. L’atleta di Dubai quest’anno ha già conquistato entrambi i titoli nazionali nella prova su strada e in quella a cronometro e ha vinto la medaglia di bronzo nella prova a cronometro dei Campionati Asiatici tra le Donne Under 23. Abbina all’attività sportiva gli studi universitari ed è una fonte di ispirazione per tante donne nel suo paese.
In queste giornate che stanno regalando tanti successi all’UAE Team ADQ in Europa, arriva quest’altra bella notizia che rappresenta un ulteriore importante step di crescita e un altro obbiettivo raggiunto da questo progetto sportivo che vuole lasciare un segno nel mondo del ciclismo femminile e nella storia dello sport degli Emirati Arabi Uniti.
Pallone gonfiato: oltre trenta realtà di calcio popolare italiane hanno firmato l’appello BoycottQatar2022. Il servizio è di Elena Fiorani.
I Mondiali in Qatar sono un enorme business costruito con lo sfruttamento degli ultimi e uno spettacolo per pochi fortunati milionari. I firmatari dell’appello oppongono al maxi evento un modello di sport di base e popolare: “Il calcio è da sempre un canale di coesione, integrazione, un linguaggio mondiale che non può e non deve staccarsi dagli occhi e dai piedi del popolo, delle persone comuni, della gente”.
Scrivono e denunciano come, nonostante le politiche promosse dalla FIFA negli ultimi anni per combattere disuguaglianze di genere, lavorative e razzismo negli stadi, la scelta di svolgere i mondiali in Qatar sveli il vero volto del calcio business: diritti umani e civili messi in secondo piano a favore di mega operazioni finanziarie e commerciali.
Abusi di stato. La ong KlikAktiv denuncia il pugno duro delle autorità ungheresi contro migranti e profughi che tentano di entrare irregolarmente nel Paese dalla Serbia. L’organizzazione ha raccolto testimonianze di pestaggi, umiliazioni e altri comportamenti inumani e degradanti.
“Rotte e Traiettorie”: su Spotify un podcast promosso dalla cooperativa sociale Casba nell’ambito di Migrantour Napoli con il contributo del Comune. Attraverso le parole dello scrittore di origine algerina Tahar Lamri il racconto della città dello scambio tra schiavi cristiani e musulmani tra il ‘600 e ‘700. Ascoltiamo un frammento.
Andiamo a votare. Ieri iniziativa on line delle Acli Internazionali per sensibilizzare i candidati sulle condizioni di vita degli italiani all’estero e ai loro bisogni: decisivo il ruolo di chi sarà eletto nella Circoscrizione Estero.
Brusca frenata. Dai dati Unioncamere e Anpal si prevedono meno assunzioni per il prossimo trimestre: -3% rispetto a un anno fa. I settori più colpiti sono il manifatturiero e il commercio mentre il contratto a tempo determinato è quello più proposto.
Al rush finale: mancano 15 giorni per la conclusione del crowdfunding dell’Istituto Ramazzini di Bologna: obiettivo è installare un ecografo di prevenzione oncologica su un camper capace di raggiungere le aree più isolate del territorio.
Verso il voto: il Forum Terzo Settore ha presentato ieri a Roma le proprie richieste programmatiche alle forze politiche, chiedendo un impegno concreto per la riduzione delle disuguaglianze socio-economiche e la realizzazione di una società coesa. Ascoltiamo la portavoce Vanessa Pallucchi.
Scuola diseguale. L’aumento della povertà tra i minori mette a rischio i percorsi educativi: lo dice Save The Children presentando i dati di una ricerca. Le conseguenze della crisi economica infatti sono una grave minaccia e potrebbero spingere un numero ancora maggiore di minori nella povertà, in un contesto di impoverimento educativo dovuto agli effetti di Covid e Dad.
Un nuovo patto per la non autosufficienza: è la proposta congiunta di Acli e Caritas Italiana sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ai nostri microfoni Antonio Russo, vicepresidente Acli.
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