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Sport e ambiente: Gregorio Paltrinieri in difesa del mare con il progetto “Dominate the Water”

di Redazione GRS


Non c’è più tempo. Gregorio Paltrinieri, campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, in prima linea in difesa del mare con il suo progetto Dominate the Water che unisce sport e tutela dell’ambiente. Si tratta di una competizione ecosostenibile e un festival delle open water, con eventi rivolti a scuole, enti e associazioni del territorio.

Il nuoto per lui è arte, il mare libertà, gioia, vita. Tanto ne è innamorato, tanto Gregorio Paltrinieri inorridisce a vederlo in balia di incuria e degrado. Medaglia di bronzo a Tokyo 2020 e campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, agli ultimi Europei di nuoto a Roma si è aggiudicato 4 medaglie su 5 gare, 3 ori e un argento. E la stessa determinazione che lo porta sul podio, Greg la mette per proteggere il suo mare, impegnandosi in prima persona a sensibilizzare sull’importanza di rispettare e prendersi cura del proprio territorio.

 

Caro energia e crisi internazionale: “la tempesta perfetta” per famiglie e imprese

di Redazione GRS


 

 

La tempesta perfetta: caro energia e crisi internazionale gravano su bilanci di famiglie e imprese. I dati dell’Area Studi Legacoop nel servizio di Giuseppe Manzo.

“Per i bilanci di famiglie e imprese è la tempesta perfetta”. Così il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti commenta l’analisi congiunturale aprile-luglio dell’Area Studi. Per alleviare l’incidenza della crescita inarrestabile dei costi dell’energia, il 38% delle cooperative dichiara di essersi dotato di impianti di produzione di energia rinnovabile, quasi esclusivamente da fonte fotovoltaica. Tra le altre criticità la mancanza di manodopera e liquidità a breve termine.

Restoring Family Links: il servizio di Croce Rossa per prevenire la scomparsa dei migranti

di Redazione GRS


#NoTraceOfYou: secondo l’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni, nel 2021 quasi 3.300 persone migranti sono scomparse mentre tentavano di raggiungere l’Europa. Il servizio Restoring Family Links di Croce Rossa mira a prevenire le separazioni familiari, a chiarire la sorte delle persone disperse e supportare la riunificazione familiare. Ascoltiamo.

 

L’ultima impresa di Andrea Devicenzi: il ciclista con disabilità che ha attraversato tutta l’Islanda

di Redazione GRS


Rinascere con lo sport. Andrea Devicenzi, amputato a una gamba a 17 anni dopo un incidente stradale, ha attraversato tutta l’Islanda: duemila chilometri in bici tra vulcani, geyser e sfide da superare, guidato da resilienza e coraggio. Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti che daranno vita ad ottobre a un docufilm e poi ad un libro.

Andrea è un tipo abituato alle imprese: cammini, scalate, gare sportive, ciclismo estremo. Breve riassunto di qualcuna di queste, giusto per capire. La montagna è una delle sue passioni: nel 2010 è stato il primo ciclista amputato ad arrivare in vetta del KardlungLa, 5.602 metri, percorrendo in bicicletta la strada carrozzabile più alta del mondo. Lo sport è stato una costante della sua vita, arrivando a quello di più alto livello: Azzurro di paratriathlon per oltre 3 anni, ha vinto un argento agli Europei nel 2013. La bicicletta sempre nel cuore: nel 2016 in Perù ha pedalato per oltre 1200 chilometri in 11 giorni, da Lima e a Cusco.

L’ultima impresa è di quelle che lasciano il segno, nella mente e nel cuore: «Oltre 2000 chilometri circumnavigando l’Islanda in bici tra vulcani, geyser e natura incontaminata, alla scoperta delle sue terre e della sua gente, raccogliendo storie di resilienza, coraggio e successo». Una specie di «ciclismo lento», anche se poi questa parola non è la più adatta perché Andrea è uno che va forte. Campione si rimane sempre. «Mi piace questo modo di fare sport: senza avversari, ma sempre con energia, concentrazione, determinazione, anche coraggio. Si impara a vivere ogni metro, ogni pedalata, ogni luogo che si attraversa». L’Islanda l’ha affrontata così: «Ho vissuto un sogno. Mi sono goduto ogni istante. Anche se è stato un viaggio complesso». Anche perché ha attraversato l’isola in senso antiorario, con il vento contro.

Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti (pronto a ottobre un docufilm e poi un libro) vissuta in tenda e sacco a pelo: «Circa 120 chilometri al giorno, una bella prova dal punto di vista mentale, organizzativo, alimentare e fisico». Affrontata non da solo, ma con amici («Simone Pinzolo, che mi ha aiutato per la logistica, e Andrea Baglio, straordinario videomaker») e aiuti, anche economici e organizzativi, senza i quali non sarebbe stata possibile, e con il supporto della compagna Jessica e delle figlie Giulia, 17 anni, e Noemi, 12: «Una impresa che senza il loro sostegno non sarebbe stata possibile, come quello delle principali aziende che mi hanno sostenuto, Pomì, Progetti del Cuore e Quixa. Portare a termine questa impresa è un riconoscimento a chi ha creduto in me. A differenza di altre occasioni, non ho avuto fretta nel concludere le singole tappe. Perché ho capito che è il percorso fatto a dare valore alla totalità del progetto».

Morti sul lavoro, per l’Osservatorio di Bologna sono 526 da inizio anno

di Redazione GRS


 

 

Morire nel silenzio. Secondo l’Osservatorio di Bologna sono 526 i morti sul lavoro nel 2022. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna sono 526 le persone che sono morte sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno. La giornata nera si è verificata lo scorso 25 agosto con 4 morti in un solo giorno e a distanza di poche ore da Verona a Taranto passando per Cremona e Milano. A livello regionale il triste podio di questo 2022 vede Lombardia, Veneto e Campania come tra le prime tre regioni per le morti bianche.