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Calcio, si gioca oggi a Nyon il primo torneo Uefa per i rifugiati

di Redazione GRS


Uniti dal calcio. Si gioca oggi a Nyon il primo torneo Uefa per i rifugiati, organizzato in collaborazione con UNHCR. Otto le Associazioni Nazionali partecipanti, tra cui l’Italia. La formazione che scenderà in campo sarà formata dai ragazzi del centro di accoglienza di Carmiano, in provincia di Lecce, vincitori dell’edizione 2021 del Torneo Refugee Teams.

Otto le Associazioni Nazionali – Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Malta, Repubblica d’Irlanda e Svizzera – selezionate tra quelle che hanno espresso il proprio interesse a prendere parte a un’iniziativa di carattere sociale, promossa dall’UEFA nell’ambito della propria Strategia di Sostenibilità che tutte le Associazioni dovranno sviluppare entro il 30 giugno 2023.

La FIGC, che da anni, attraverso il Progetto Rete Refugee Teams, l’attività sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’ANCI, la Fondazione Cittalia, la Rete SAI, e con il supporto di Eni e Puma, è impegnata sul tema calcio-integrazione, aderirà alla manifestazione con una propria delegazione. Ambassador del Team Italia, sarà Demetrio Albertini, Presidente del Settore Tecnico Federale, mentre la formazione che scenderà in campo, sarà formata dai ragazzi del centro di accoglienza di Carmiano (Lecce), vincitori dell’edizione 2021 del Torneo Refugee Teams.

Legge cittadinanza, appello da Festival Partecipazione: “Da privilegio diventi diritto”

di Redazione GRS


 

 

Diritti non privilegi. Per la riforma della legge sulla cittadinanza è partito un appello dal Festival della Partecipazione. Il servizio è di Anna Monterubbianesi

“Riformare la legge 91/92 sulla cittadinanza affinché da privilegio diventi diritto”: questo l’appello lanciato dal Festival della Partecipazione appena concluso a Bologna in vista della discussione del prossimo 29 giugno alla Camera dei Deputati della proposta di legge sullo ius scholae, che prevede l’acquisizione del diritto alla cittadinanza dopo aver terminato un percorso di studi in Italia.

Il Festival, promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Legambiente ha messo al centro del dibattito tre temi portanti: salute globale, giustizia sociale, giustizia ambientale e climatica e ha voluto dare voce e rimettere al centro soprattutto chi si trova ai margini.

“Apartheid vaccinale”, la denuncia: si sarebbero potute salvare 600mila vite

di Redazione GRS


 

 

Non per tutti. Secondo Oxfam ed Emergency, con le dosi di vaccino anti-covid promesse dai Paesi del G7 si sarebbero potute salvare 600mila vite. Il servizio è di Fabio Piccolino

I Paesi del G7 hanno donato a quelli più poveri solo il 49% dei 2,1 miliardi di vaccini Covid annunciati. Se le promesse fossero state mantenute, si sarebbero potute salvare quasi 600 mila vittime del virus. È la denuncia di Oxfam ed Emergency, che hanno reso noti i dati di uno studio inglese.

I Paesi ricchi nel frattempo hanno già iniziato ad accaparrarsi scorte della nuova generazione di vaccini per la variante Omicron sviluppati da Pfizer e Moderna. Si ripropone, spiegano le organizzazioni, il circolo vizioso e pericoloso che ha portato all’attuale apartheid vaccinale.