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Auser: necessario promuovere un serio programma politico per l’invecchiamento attivo

di Redazione GRS


A difesa della terza età. Oggi molti, troppi, anziani sono afflitti da un insieme di condizioni particolarmente faticose. Secondo Auser, è necessario promuovere nel Paese e in Europa un serio programma politico per l’invecchiamento attivo. E condivide il Progetto di “Coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo” presentato ieri a Roma.

Povertà educativa, la presentazione del Piano Territoriale del quartiere Chiaiano (Napoli)

di Redazione GRS


Futuro prossimo. Povertà educativa e dispersione scolastica: a Napoli, oggi si tiene la presentazione del Piano Territoriale del quartiere Chiaiano, nato dal progetto di Save the Children, selezionato dall’impresa Sociale Con i Bambini.


Ecco il comunicato integrale della presentazione del Piano Territoriale

Un modello di collaborazione, un insieme di azioni concrete già sperimentate e una strategia per il futuro: è il Piano Territoriale per il contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica, presentato oggi – 26 maggio – presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli. Il Piano, curato dalla comunità educante di Chiaiano, è nato da Futuro Prossimo, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con capofila Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio.

“Da anni Save the Children è impegnata nella promozione e nello sviluppo di attività innovative in grado di ridurre le disuguaglianze sociali e contrastare la povertà educativa, rafforzando la comunità educante. In questo quadro di attività si inseriscono quelle specifiche di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica, drammaticamente diffuso anche nel nostro territorio cittadino. Su questo fronte, i risultati raggiunti con il progetto Futuro Prossimo nel quartiere di Chiaiano risultano a nostro avviso particolarmente incoraggianti e ci inducono a promuovere e disseminare tali iniziative in sinergia con tutta la comunità scolastica” ha dichiarato Maria Filippone, vicesindaca e assessora all’istruzione del Comune di Napoli.

Nel Comune di Napoli, il territorio di Chiaiano – insieme a Scampia e a Piscinola, aree comprese nella Municipalità VIII – è particolarmente interessato dal fenomeno della dispersione scolastica. I dati pubblicati dal Servizio Dispersione Scolastica ed Educazione degli Adulti del Comune di Napoli attestano, inoltre, una crescita del fenomeno a causa della pandemia di Covid-19. Ad  aprile 2021 la Procura di Napoli ha raccolto 900 segnalazioni di evasione scolastica, contro le 400 del 2020 e le 800 del 2019. La dispersione scolastica è strettamente legata al contesto socioeconomico e culturale di appartenenza e alla presenza di fattori come il livello di istruzione e il tasso di occupazione dei genitori, la grave deprivazione materiale, la disuguaglianza di reddito, l’area geografica di provenienza.

Il progetto Futuro Prossimo lavora dal 2018 sul territorio di Chiaiano per il rafforzamento della comunità educante, una rete costituita da istituzioni, scuole, famiglie e realtà del terzo settore che si impegnano per favorire il benessere e la partecipazione di ragazzi e ragazze. “Futuro Prossimo è stata un’esperienza indimenticabile, un’opportunità per essere spensierati e per divertirsi. Abbiamo conosciuto nuove persone e stretto legami importanti, imparato nuove cose e migliorato il nostro rapporto con la scuola. Siamo certi che quello che abbiamo realizzato in questi anni non andrà perso, questo progetto ha lasciato un segno indelebile sul territorio e dentro di noi”, dicono le ragazze e i ragazzi di Futuro Prossimo Napoli.

La comunità educante – attraverso i tavoli territoriali, momenti di confronto e riflessione sulle urgenze e sui bisogni del territorio – ha lavorato all’individuazione delle effettive necessità del territorio, degli ambiti di intervento prioritari per il contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica, di una lista di risorse e attori potenzialmente attivabili, di un modello di lavoro collaborativo e, non ultimo, alla vera e propria messa in campo di proposte concrete. Conoscenza, risorse e volontà, gli asset identificati dalla fondatrice di Save the Children Eglantyne Jebb necessari per salvare i bambini, sono le tre parole chiave che hanno guidato il lavoro della comunità educante di Chiaiano in questi anni. “Siamo sempre stati consapevoli dell’importanza di dover conoscere le sfumature e le specificità dei problemi da affrontare, perché solo così si riescono a mettere in rete le giuste risorse e produrre reali cambiamenti – ha dichiarato Marianna Fresu, coordinatrice nazionale di Futuro Prossimo. – Il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica, si sa, necessitano di tempo ed energie sia nel breve, che medio e lungo periodo. E per non fermarsi e andare oltre il singolo progetto, è fondamentale individuare un metodo di collaborazione sostenibile, ma soprattutto positivo e costruttivo, che non vada a complicare e/o aggiungere fatica, ma ad ottimizzare e agevolare. I Tavoli territoriali sono stati, e ci auguriamo continuino ad essere, proprio quel terreno fertile dove far crescere e innestare dei piccoli cambiamenti, che nel tempo la comunità educante si assume la responsabilità di coltivare”. Nel Piano Territoriale di Chiaiano sono analizzati gli interventi realizzati dal 2018 ad oggi e la strategia d’azione da perseguire entro il 2024.

Lavorando su quattro aree prioritarie di interventi – Offerta Educativa, Scuola e Inclusione e Valorizzazione del Territorio – sono state co-progettate e realizzate azioni specifiche che hanno portato a risultati concreti e tangibili. Sono stati attivati oltre 130 percorsi individualizzati (Doti Educative di Comunità) mettendo in connessione diversi attori (famiglie, associazioni, fornitori, scuole), pianificate le attività educative estive per il recupero degli apprendimenti e della socialità, coinvolgendo attivamente gli Istituti Scolastici, promossi seminari di formazione per educatori e docenti, rafforzati i percorsi di orientamento nelle scuole, coinvolti oltre 1.000 ragazzi/e in laboratori di inclusione e motivazionali. Tutti gli attori coinvolti hanno lavorato, inoltre, all’individuazione precoce dei segnali indicativi del disagio scolastico, hanno favorito l’apertura di spazi dedicati agli adolescenti del quartiere, l’organizzazione e la partecipazione a eventi culturali, musicali e sportivi.

“Per la buona riuscita del progetto è cruciale non fermarsi. Per questo, il piano d’azione è anche uno strumento per guardare oltre, attraverso precisi obiettivi che la Comunità Educante di Chiaiano intende raggiungere entro la fine del 2024. In questa sfida, è fondamentale continuare a lavorare su quattro ambiti prioritari: rafforzare la comunità educante in ottica di sostenibilità degli interventi; sperimentare metodologie e ampliare gli strumenti per ridurre la dispersione scolastica e la povertà educativa; arricchire ed innovare l’offerta educativa territoriale su arte, cultura e sport; favorire la riappropriazione da parte delle ragazze e dei ragazzi dei luoghi del territorio e degli spazi scolastici”, sottolinea Antonio Caiazzo, coordinatore locale di Futuro Prossimo. Questi obiettivi dovranno tradursi in una serie di azioni concrete, ampiamente dettagliate nel Piano, tra le quali: definire una governance per la gestione della rete, condividere e co-progettare interventi nell’ambito del Patto educativo di Comunità; rispondere a un bando per l’attivazione di progetti, tra PNRR, fondi istituzionali e privati, prendere in carico in maniera integrata almeno 20 minori, mettendo a disposizione posti e quote partecipative per sport, attività o eventi culturali; realizzare attività estive di recupero degli apprendimenti in almeno 3 scuole, contribuire alla rigenerazione di Parco Cupa Spinelli con azioni di riqualificazione e un evento annuale.

“Grazie al sostegno dell’impresa sociale Con i Bambini, Futuro Prossimo ha potuto dimostrare l’efficacia della messa in rete e della mobilitazione di tutti gli attori del territorioa partire dai bambini, le bambine e gli adolescenti – in un processo di cambiamento che abbraccia la scuola e le attività extrascolastiche, mettendo in rete risorse e competenze. È fondamentale oggi riflettere sul contributo che esperienze quali Futuro Prossimo possono generare e diffondere, anche nel quadro dei Patti educativi di comunità, per superare le disuguaglianze educative aggravatesi a seguito della pandemia. Il Piano Territoriale esprime la volontà di proseguire concretamente questo percorso, nell’ambito di una strategia condivisa che vede il forte impegno dell’amministrazione comunale, delle scuole, del terzo settore, e il protagonismo dei ragazzi, delle ragazze e delle famiglie del territorio”, ha concluso Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia.

Scarica il Piano Territoriale

Pallucchi (Forum terzo settore): “Welfare per tutti e pace sono inscindibili”

di Redazione GRS


Pace Positiva. “Welfare accessibile a tutti e pace sono inscindibili, perché l’uno è presupposto dell’altra: non ci può essere guerra se si mettono le persone e i diritti al primo posto”. Lo ha detto la Portavoce del Forum del Terzo Settore Vanessa Pallucchi intervenendo ieri all’Assemblea dei soci. Ascoltiamola.

Sguardi d’arte: le rifugiate ucraine si raccontano a Sorrento

di Redazione GRS


Sguardi d’arte

Da venerdì a Sorrento l’esposizione all’aperto dell’artista tedesca Julia Krahn con opere fotografiche giganti in cui sono protagoniste le rifugiate ucraine presenti sul territorio, invitate a raccontarsi attraverso immagini e interviste. Le loro storie vogliono rappresentare un messaggio di pace.

Il titolo della mostra è di per sé emblematico: St. Javelin, ispirato al modello di missile ricevuto dall’Ucraina per difendersi dall’invasione russa. La curatrice dell’iniziativa, Julia Krahn, mette subito in chiaro che non parla “della guerra, delle sue impossibili ragioni per esistere o di chi la sta tenendo accesa, ma delle persone che la subiscono”. Otto donne scappate dal loro Paese per trovare momentaneo riparo nella Penisola Sorrentina saranno le protagoniste del racconto per immagini.

Ad accogliere la loro esperienza, i loro sentimenti, anche l’artista Julia Krahn che le ha invitate nel suo studio “JK Studio”, chiedendo a ognuna di loro di descrivere le proprie armi di resistenza quotidiana, fatte per costruire e mai per distruggere. Ogni donna si fa portatrice di un messaggio, incarna una diversa sfaccettatura della guerra: la bambina, Kira, volge lo sguardo altrove, distratta dal gioco della sua infanzia; Aleksandra indossa una corona di mimose, simbolo di resistenza femminile; Juliana porta le spighe di grano e il pane tipico ucraino “palianytsia”. E ancora Lesya toglie la corona di proiettili e la porge allo spettatore, sta a tutti noi chiederci cosa farne; Marina porta in braccio la sua bambina di sei mesi, l’amore incondizionato, il futuro fragile; Gaia invita alla ricostruzione con una pala, che ci ricorda le fosse comuni, la morte e la rinascita; Olena invece indossa le notizie collezionate dall’inizio della guerra in forma di corona e scudo, mentre si tiene vicino il telefono, unica connessione con suo marito; Olga, una donna anziana, impersona l’Oranta di Kiev, madre delle madri che alza le sue mani in benedizione verso il mondo. “Indifferentemente da pensiero, posizione o status – sottolinea Krahn – sono fuggite per salvare i loro bambini e hanno lasciato indietro i loro mariti. Oltre alla propaganda esistono persone reali. Ognuno con la sua storia. Io accolgo in studio chi ha voglia di condividere la sua. L’arte ha da sempre creato ponti fra mondi e pensieri diversi, è un’arma importantissima per combattere la guerra“.

I ritratti delle rifugiate compongono così una speciale esposizione allestita all’aperto lungo il corso Italia di Sorrento, da piazza Tasso a piazza Veniero, palcoscenico d’eccezione delle giganti opere fotografiche dell’artista tedesca. Il progetto presenta un corpus di nove immagini (alle otto rifugiate si aggiunge un autoscatto dell’artista) stampate su teli di grandi dimensioni. Bandiere che sventolano libere fra i balconi e i lampioni, creando un’esperienza di impatto e unione nel cuore del centro storico della cittadine che si affaccia sul Golfo di Napoli. Lo spettatore è invitato ad attraversare il corso principale per incontrare gli sguardi, i simboli, le storie delle donne rappresentate come icone laiche.
Ad affiancare le fotografie ci saranno i testi e le interviste, che il pubblico potrà leggere scansionando il QR – code esposto lungo il percorso della mostra, in cui le donne ucraine danno voce ai loro volti attraverso i racconti delle proprie esperienze in guerra.

Subito dopo l’inaugurazione a Sorrento, venerdì 27 maggio alle ore 19.00, la mostra sarà esposta in contemporanea in Grecia, al festival internazionale di arte contemporanea Paxos Biennale, dal 4 giugno al 31 ottobre 2022. St. Javelin è realizzata in collaborazione con il Comune di Sorrento e l’Associazione Festivà e apre la nuova edizione della rassegna di eventi “Sorrento incontra”.

di Pierluigi Lantieri

5 per mille a Polizia e Forze Armate, Forum Terzo Settore: “Creerebbe pericolo precedente”

di Redazione GRS


 

 

 

 

Pericoloso precedente. Il Forum del Terzo Settore è contrario all’utilizzo delle risorse del 5 per mille per altri scopi. Il servizio è di Anna Monterubbianesi

Il Terzo settore italiano chiede al parlamento di non snaturare lo spirito del 5 per mille, nato con l’obiettivo di sostenere le attività nel campo del volontariato, della ricerca scientifica, della tutela dei più fragili, del patrimonio culturale e dell’ambiente.

La proposta di legge Rufa, già approvata dal Senato e in discussione alla Camera, vuole utilizzare le sue risorse per finanziare il fondo assistenza per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. L’approvazione creerebbe un pericolo precedente – ha commentato la portavoce del Forum del Terzo Settore Vanessa Pallucchi – anche perché sono diverse le categorie che potrebbero ambirvi e rappresenterebbe un segnale estremamente negativo per il mondo del Terzo settore.